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F1, Raikkonen vince a Melbourne

 

della Redazione

 

Si è concluso con la vittoria di Kimi Raikkonen, su Lotus, il primo Gran Premio del mondiale 2013 di Formula 1 svoltosi sul circuito australiano di Melbourne. Secondo posto per Fernando Alonso e la sua Ferrari, terzo per il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel su Red Bull. Era stato lo stesso pilota tedesco, in mattinata, a conquistare la pole position e a partire davanti a tutti in griglia, poi però in gara le differenti strategie di pit stop finiscono col favorire Raikkonen e portarlo, di fatto, fino alla vittoria finale. Soddisfazione anche in casa Ferrari, non solo per il secondo posto sul podio di un Alonso letteralmente indemoniato e capace, a tratti, di guidare la gara e di insidiare, negli ultimi giri, con un ritorno prepotente anche la prima posizione di Raikkonen, ma pure per il quarto posto di un sempre più ritrovato Felipe Massa. E rivolgendo uno sguardo proprio alla classifica finale, al quinto posto ha chiuso Lewis Hamilton su Mercedes, al sesto l’altra Red Bull di Mark Webber davanti alle due Force India di Sutil e Di Resta. Nono Button ed undicesimo Perez, in un fine settimana quanto mai deludente per la McLaren.

15.03.2013- Free Practice 1, Sebastian Vettel (GER) Red Bull Racing RB9

Gp d’Australia, Vettel vola nelle libere del venerdì

 

di Filippo Gherardi

 

È scattato ufficialmente stamattina il Campionato mondiale di Formula 1, e più nello specifico è cominciato con la doppia sessione di libere del Gran Premio d’Australia in programma a Melbourne, in attesa delle qualifiche di domani e della gara in programma domenica all’alba italiana. Si è ripartiti, almeno apparentemente, con lo stesso canovaccio utilizzato, a tratti quasi abusato, nelle ultime stagioni: Vettel e la Red Bull rimangono la “coppia più bella mondo”, e dietro tutti, Ferrari compresa, ad inseguire sin dalla prima curva. Il tre volte campione del mondo in carica ha chiuso con il miglior tempo sia la prima che la seconda sessione, quello che è cambiato, quindi, è stato per lo più l’ordine degli inseguitori. Nella prima sessione alle spalle del tedesco si sono piazzate le due Ferrari, con Massa davanti ad Alonso, e poi, nell’ordine, Hamilton, Webber e Raikkonen. Male la Mclaren che non va oltre il nono posto con Button. Seconda sessione con ancora Vettel davanti a tutti, ma con un maiuscolo 1’25″908 che migliora di circa un secondo e mezzo il tempo fatto registrare qualche ora prima. Alle sue spalle, questa volta, il compagno di squadra Mark Webber distante due decimi e mezzo, Niko Rosberg e la coppia Lotus Raikkonen-Grosjean. Sesto Alonso e ottavo Massa, con Hamilton che si inserisce al settimo posto e le due McLaren, con Button e Perez rispettivamente undicesimo e tredicesimo, ancora in evidente difficoltà.

Motor Racing - Formula One Testing - Test Two - Day 3 -  Barcelona, Spain

F1, Webber davanti a tutti nella prima giornata di test a Barcellona

 

della Redazione

 

Prima giornata di test, nell’ultima sessione prima dell’inizio della stagione di F1, al Circuito del Montmelò a Barcellona. Prove pesantemente condizionate, sin dalle prime ore del mattino, da pioggia e maltempo che hanno costretto le monoposto impegnate sul tracciato catalano a rivedere piani e strategie di messa a punto, girando, di fatto, quasi sempre con gomme da bagnato. Di conseguenza, anche i riferimenti cronometrici vanno presi con la giusta considerazione malgrado oggi, per la prima volta da quando si è tornati a girare in pista, è stata una Red Bull, quella di Mark Webber, a chiudere la giornata davanti a tutti. L’australiano, approfittando di un breve momento di pista asciutta nel corso del pomeriggio e montando gomme medium, ha fermato il cronometro sull’1.22.693, precedendo di oltre un secondo e mezzo Lewis Hamilton e la sua Mercedes. Terzo posto per Jean Eric Vergne, su Toro Rosso, distante però oltre due secondi da Webber. Quarto Bottas su Williams, quinto Perez su McLaren. Più dietro la Ferrari, con Felipe Massa che pur registrando 112 giri complessivi (il secondo più “attivo” dopo Hamilton a 113) non porta la sua F138 oltre l’ottava posizione. Domani per il Cavallino toccherà ad Alonso, e l’augurio, per tutti, è che il tempo possa essere ben più clemente.

PRESENTAZIONE FERRARI F138

Ferrari F138, è partita la rincorsa mondiale

 

di Filippo Gherardi

 

Parlare di una macchina profondamente modificata rispetto a quella dello scorso anno sarebbe, quanto mai, un’imperfezione. La nuova Ferrari F138 infatti non si discosta molto, fatta eccezione per pochi ma comunque significativi dettagli, dai criteri che avevano contraddistinto la F2012, ma d’altronde, forse, era proprio questo l’obiettivo dei tecnici di Maranello visti e considerati i risultati tutt’altro che negativi raccolti, in particolar modo con Fernando Alonso, nell’ultimo mondiale di F1. Il progetto base è di fatto un’evoluzione dello stesso adottato per la vettura della passata stagione, con una serie di specifici interventi finalizzati più che altro alla massimizzazione delle prestazioni in pista e alla riduzione del peso e del volume della F138. Entrando più nello specifico, nessuna modifica per quel che concerne le sospensioni che vedono confermata, sia nell’anteriore che nel posteriore, la soluzione a tirante pull-rod, malgrado in fase di realizzazione il suo concetto di base abbia subito un’evidente estremizzazione che dovrebbe esaltarne l’aerodinamicità. Al riguardo, dalla Germania, e più nello specifico dall’autorevole magazine Auto Motor und Sport, avanzavano nelle scorse settimane l’ipotesi di un possibile reclamo da parte di Adrian Newey per la spiccata somiglianza della sospensione posteriore della nuova F138 e quella utilizzata dalla Red Bull lo scorso anno. Staremo a vedere. Tornando alla descrizione della nuova monoposto firmata dal cavallino rampante, si registra un parziale restyling stilistico per quel che riguarda le forme e il colore della carrozzeria. Cominciamo col dire che è tornato, prepotente, il bianco interrompendo, di fatto, l’egemonia, in particolar modo sui fianchi, del rosso. Rimangono gli stessi del 2012 gli alettoni, mentre modifiche si segnalano nell’imbocco delle fiancate e nella presa d’aria posta sopra l’abitacolo. Il motivo? Sempre di natura strettamente aerodinamica, lo stesso, per intenderci, che ha portato anche ad un evidente restringimento della parte posteriore della vettura rispetto alla F2012. Novità più significative riguardano i freni, alleggeriti così da portare ad una riduzione del peso e ad un incremento della rigidezza. Inoltre, di pari passo con la Brembo si è proceduto ad un’ottimizzazione dell’intero sistema frenante. Capitolo motore, la F138 sarà l’ultima monoposto di casa Ferrari a montare una motorizzazione V8, destinata al pensionamento a partire dal 2014 quando entrerà a regime il nuovo V6 Turbo. Il regolamento vieta modifiche agli organi interni, e per questo motivo il motore montato sulla F138 è di fatto una semplice evoluzione della stesso utilizzato nella vettura dello scorso anno, ormai stabilizzato su una durata media di tre gare per ciascuna unità. Non modifica nemmeno la posizione del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, che rimane collocato sempre al centro della parte inferiore della vettura. Da segnalare, altresì, l’introduzione della centralina unica, che diventerà obbligatoria per tutte le monoposto di F1 a partire dal 2014. In chiusura, il nome F138 è una combinazione di iniziali e cifre dove F sta, naturalmente, per Ferrari, 13 per l’anno 2013 ed 8 per il numero di cilindri della motorizzazione V8 che, come detto in precedenza, nella prossima stagione lascerà il posto ai nuovi V6 Turbo. Descritta passo dopo passo, a questo punto non rimane che vederla all’azione ed aspettarne, dopo i test a Jerez de la Frontera e Barcellona, il debutto mondiale il prossimo 17 marzo con il Gran Premio d’Australia. Nella speranza che, come a ricordato anche il presidente Montezemolo in sede di presentazione, possa rivelarsi una vettura non solo bella ma anche (e soprattutto) vincente, e con l’auspicio che Fernando Alonso e Felipe Massa, anche loro confermati, possano interrompere il dominio Red Bull delle ultime stagioni.