images[3]

F1, i primi risultati di Jerez

 

di Germana Condò

 

Si è da poco conclusa la sessione pomeridiana dei test in programma da oggi a venerdì a Jerez de la Frontera che ha visto le monoposto partecipanti al Mondiale di Formula Uno impegnate in una prima valutazione delle nuove auto appena presentate. Un test non facile questo si sapeva, in cui tutti i team hanno avuto non pochi problemi prima di far girare le auto sul circuito. A cominciare dai nuovi motori V6 Turbo che Sebastian Vettel, nel corso della conferenza stampa successiva alle prove di oggi, ha dichiarato di non amare particolarmente. “Preferivo i V8, li amavo e, fosse per me – ha affermato il pilota tedesco – tornerei ai V10”. In effetti non ha entusiasmato il fischio che la Mercedes di Hamilton, e ancor di più, la Ferrari di Raikkonen si sono lasciate alle spalle girando in pista. In mattinata, dopo appena mezzo giro della nuova F14T, il Team Ferrari è stato costretto ad intimare al pilota finlandese di fermarsi immediatamente, ma solo per precauzione. Così la F14T rientra ai box trasportata da un carroattrezzi ricoperta da un telone, mentre Kimi monta su un taxi. Ci sono voluti almeno venti minuti per ripristinarla ma Raikkonen ha atteso circa due ore prima di rientrare in pista. L’unica a girare con una certa regolarità, nonostante i suoni strani emessi dal motore, è stata Mercedes che già aveva rodato l’auto a Silverstone qualche giorno fa. Nel pomeriggio Hamilton ha chiuso le prove con uno schianto contro il muretto in curva, a causa del cedimento di un’ala finita sotto la vettura in frenata.  Le altre scuderie hanno iniziato molto più tardi a girare e subito costrette a rientrare per vari guasti, alcune sono rimaste ferme ai box, come la McLaren che ha lamentato problemi di combinazione tra impianto idraulico ed elettrico o la Red Bull per problemi legati ad un elemento della sospensione posteriore. Lotus era assente ed inizierà i test invernali solo nella tappa del Barhain a metà febbraio.

191433664-4ca032df-f9c7-4694-9c5f-bb1c2e7ca106

Rossi e la Yamaha volano a Jerez de la Frontera

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Si è ormai conclusa la tre giorni di test a Jerez de la Frontera dedicata alla MotoGp durante la quale, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, i piloti hanno potuto testare i motori e gli ultimi accorgimenti in previsione del 7 aprile, data in cui ci sarà la prima gara ufficiale della stagione. Lo spettacolare avvio avverrà sul circuito di Losair in Qatar e si svolgerà in notturna, decisione sperimentata per la prima volta nel 2008 e che ormai, a distanza di cinque anni, si è trasformata in una vera e propria tradizione visto il valore aggiunto che dona l’atmosfera serale. Tornando ai test, nella prima giornata di sabato a brillare è stato Jorge Lorenzo con il tempo di 1:47.423, mentre nel day 2 è stato Valentino Rossi il migliore di tutti fermando il cronometro sull’1:39.525 e scavalcando proprio Lorenzo, arrivato secondo per soli quindici millesimi. Positiva anche la terza giornata per Rossi che nonostante non sia riuscito ad ottenere la migliore prestazione, che è stata dell’inglese Crutchlow con 1:39.511, è comunque risultato il secondo più veloce in pista.

PRESENTAZIONE FERRARI F138

Ferrari F138, è partita la rincorsa mondiale

 

di Filippo Gherardi

 

Parlare di una macchina profondamente modificata rispetto a quella dello scorso anno sarebbe, quanto mai, un’imperfezione. La nuova Ferrari F138 infatti non si discosta molto, fatta eccezione per pochi ma comunque significativi dettagli, dai criteri che avevano contraddistinto la F2012, ma d’altronde, forse, era proprio questo l’obiettivo dei tecnici di Maranello visti e considerati i risultati tutt’altro che negativi raccolti, in particolar modo con Fernando Alonso, nell’ultimo mondiale di F1. Il progetto base è di fatto un’evoluzione dello stesso adottato per la vettura della passata stagione, con una serie di specifici interventi finalizzati più che altro alla massimizzazione delle prestazioni in pista e alla riduzione del peso e del volume della F138. Entrando più nello specifico, nessuna modifica per quel che concerne le sospensioni che vedono confermata, sia nell’anteriore che nel posteriore, la soluzione a tirante pull-rod, malgrado in fase di realizzazione il suo concetto di base abbia subito un’evidente estremizzazione che dovrebbe esaltarne l’aerodinamicità. Al riguardo, dalla Germania, e più nello specifico dall’autorevole magazine Auto Motor und Sport, avanzavano nelle scorse settimane l’ipotesi di un possibile reclamo da parte di Adrian Newey per la spiccata somiglianza della sospensione posteriore della nuova F138 e quella utilizzata dalla Red Bull lo scorso anno. Staremo a vedere. Tornando alla descrizione della nuova monoposto firmata dal cavallino rampante, si registra un parziale restyling stilistico per quel che riguarda le forme e il colore della carrozzeria. Cominciamo col dire che è tornato, prepotente, il bianco interrompendo, di fatto, l’egemonia, in particolar modo sui fianchi, del rosso. Rimangono gli stessi del 2012 gli alettoni, mentre modifiche si segnalano nell’imbocco delle fiancate e nella presa d’aria posta sopra l’abitacolo. Il motivo? Sempre di natura strettamente aerodinamica, lo stesso, per intenderci, che ha portato anche ad un evidente restringimento della parte posteriore della vettura rispetto alla F2012. Novità più significative riguardano i freni, alleggeriti così da portare ad una riduzione del peso e ad un incremento della rigidezza. Inoltre, di pari passo con la Brembo si è proceduto ad un’ottimizzazione dell’intero sistema frenante. Capitolo motore, la F138 sarà l’ultima monoposto di casa Ferrari a montare una motorizzazione V8, destinata al pensionamento a partire dal 2014 quando entrerà a regime il nuovo V6 Turbo. Il regolamento vieta modifiche agli organi interni, e per questo motivo il motore montato sulla F138 è di fatto una semplice evoluzione della stesso utilizzato nella vettura dello scorso anno, ormai stabilizzato su una durata media di tre gare per ciascuna unità. Non modifica nemmeno la posizione del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, che rimane collocato sempre al centro della parte inferiore della vettura. Da segnalare, altresì, l’introduzione della centralina unica, che diventerà obbligatoria per tutte le monoposto di F1 a partire dal 2014. In chiusura, il nome F138 è una combinazione di iniziali e cifre dove F sta, naturalmente, per Ferrari, 13 per l’anno 2013 ed 8 per il numero di cilindri della motorizzazione V8 che, come detto in precedenza, nella prossima stagione lascerà il posto ai nuovi V6 Turbo. Descritta passo dopo passo, a questo punto non rimane che vederla all’azione ed aspettarne, dopo i test a Jerez de la Frontera e Barcellona, il debutto mondiale il prossimo 17 marzo con il Gran Premio d’Australia. Nella speranza che, come a ricordato anche il presidente Montezemolo in sede di presentazione, possa rivelarsi una vettura non solo bella ma anche (e soprattutto) vincente, e con l’auspicio che Fernando Alonso e Felipe Massa, anche loro confermati, possano interrompere il dominio Red Bull delle ultime stagioni.

img1024-700_dettaglio2_Grosjean-Jerez-F1

Il gioco del Lotus

 

di Germana Condò

 

Terminati di recente i test sul circuito di Jerez de la Frontera, è in corso in questi giorni la prima sessione di Barcellona. Impossibile tracciare un bilancio sulle prestazioni delle vetture, o tanto più azzardare previsioni per il prossimo mondiale di Formula 1 attraverso i risultati di una sola settimana di prove in cui, tra l’altro, i piloti hanno guidato in condizioni di asfalto, con gomme e carico di carburante sempre diversi. Non sembra allarmare Montezemolo la lentezza della Ferrari F138, impegnata non tanto nella ricerca della velocità quanto in quella dell’aerodinamicità, nella correzione di un problema al cambio e nel test delle nuove Pirelli, le quattro studiate per l’asciutto più le due per la pioggia con mescola più morbida ed una corona rinforzata. Ma in beffa alle scarse aspettative, alla terza giornata la rossa di Maranello con Felipe Massa si è concessa un’accelerata “al limite” , fermando le lancette sull’ 1’17’’879, ottenendo, così, il miglior tempo assoluto di tutte le sessioni di Jerez. Nonostante la nuova C32 ”vada stretta” a Nico Hulkenberg a causa dell’altezza del pilota, senza particolari problemi tecnici la Sauber nei primi quattro giorni ha realizzato il maggior numero di giri di qualunque altro team, seguita da una grintosa Red Bull RB9 che ha sorpreso e che probabilmente si presenterà ai nastri di partenza ancora una volta come l’auto da battere. Nei primi due giorni di prove la corsa dei piloti Mercedes, Nico Rosberg e Lewis Hamilton, è terminata dopo pochissimi giri a causa di problemi elettrici e all’impianto frenante. La riscossa è arrivata alla terza giornata per Rosberg che, percorrendo 655 km con la sua W04, si è aggiudicato il secondo posto in classifica. Niky Lauda, nuovo capo dell’avventura tedesca in formula 1, si è dichiarato ottimista e, pur riconoscendo il primato della velocità a Vettel, è convinto che la Mercedes potrà competere alla stregua degli altri tre top team. Positiva la prova di Pastor Maldonado al volante della Williams, l’unica scuderia a far correre sul circuito la FW34, la monoposto 2012 modificata con un nuovo musetto ed altre componenti del nuovo progetto. Velocissima la McLaren sulle nuove Pirelli morbide, rallentata poi da un guasto alla pompa della benzina. Bella anche la performance della nuova Force India con Jules Bianchi, staccato solo di 27 millesimi da Kimi Raikkonen sulla Lotus E21, che ha terminato le prove di Jerez segnando il miglior tempo della quarta giornata.