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DS: Connected Chic per essere sempre connessi

 

 

 

 

 

 

Due terzi dell’intera popolazione mondiale utilizza un dispositivo mobile per comunicare, documentarsi, confrontarsi, informarsi, rilassarsi. Il dispositivo mobile, soprattutto smartphone, è quindi parte della nostra vita quotidiana, uno strumento che può diventare un utile assistente del guidatore. In quest’ottica DS, sempre attenta agli stili di vita e ai suoi rapidi mutamenti, amplia la gamma delle sue offerte introducendo sulle berline DS 3, DS 4 e DS 5 l’allestimento Connected Chic, che si colloca tra So Chic e Sport Chic. Connected Chic si caratterizza per un’offerta di connettività potenziata grazie a DS Connect Box e a MirrorScreen presenti nell’equipaggiamento di serie. DS Connect Box è un sistema innovativo che, grazie a un modulo GPS e a una scheda SIM integrata a bordo, consente di beneficiare gratuitamente e per l’intera durata d’utilizzo della vettura della chiamata di assistenza e chiamata d’emergenza localizzata, premendo il tasto SOS, e richiedere assistenza tecnica tramite il tasto DS. Inoltre, come oggi succede con i PC, il sistema DS Connect Box assicura la manutenzione in remoto. Il sistema identifica l’opportunità di un controllo tecnico e comunica le informazioni necessarie per definire il tipo d’azione da eseguire. A questo punto il cliente è contattato dall’assistenza del Marchio, che lo informa dei motivi del controllo e gli propone un eventuale appuntamento. Lo schermo multifunzione Touch Pad 7’’ delle DS Connected Chic dispone di MirrorScreen, compatibile con Apple CarPlayTM e MirrorLink (Android Auto per DS 4 e DS 5).  Si tratta di una tecnologia che determina ed aggiorna regolarmente le applicazioni e i modelli di smartphone compatibili, che appaiono con un’ergonomia specifica per rispettare gli standard di compatibilità e di sicurezza alla guida. Ad esempio, tramite la tecnologia MirrorScreen è possibile usufruire gratuitamente o a pagamento di una serie di applicazioni come: Sygic, navigatore basato sulle mappe TomTom; Miroamer, servizio di webradio; iCoyote, per le informazioni sul traffico;  Aupeo, webradio con 200 stazioni radio per ascoltare qualsiasi genere musicale; Parkopedia, supporto nella ricerca di parcheggio vicino all’indirizzo prescelto; Glympse, per la condivisione della posizione senza obbligo di registrazione; MyDS App, per collegare la vettura all’universo DS per accedere ai servizi Only You. Inoltre, ai possessori di iPhone 5 e modelli successivi Apple CarPlay offre la possibilità, in modo intuitivo, di chiamare, navigare online, ascoltare la musica ed accedere ai messaggi. Senza distogliere lo sguardo dalla strada, è possibile attivare il riconoscimento vocale Siri grazie al Touch Screen, al comando dedicato sulla sinistra del volante o automaticamente pronunciando soltanto la parola «Siri». I modelli DS 4 e DS 5 Connected Chic propongono anche Android Auto. Riservato a coloro che possiedono Android 5.0 (Lollipop) o versioni successive sul proprio smartphone. Con un’interfaccia semplice e intuitiva, nuovi comandi vocali e al volante, il guidatore sarà più concentrato su quanto avviene attorno alla propria vettura. Una volta che Android Smartphone è connesso, le applicazioni saranno visualizzate sul display della console grazie ad Android Auto.

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DS5 Prestige, eleganza d’altri tempi

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Poco meno di sessant’anni fa veniva presentata al Salone di Parigi la celebre DS 19 Prestige, il massimo per quei tempi per ciò che riguarda il confort e la raffinatezza, una vettura scelta spesso da politici e facoltosi dell’epoca. Sono passati invece due anni da quando veniva presentata al Salone di Ginevra la DS 5, ammiraglia francese ispirata dalla concezione di lusso tipica del marchio. Ora le due si fondono e danno vita alla serie limitata “Prestige”, fatta di 250 esemplari che verranno messi in vendita a partire di questo mese. Le due colorazioni disponibili, il Grigio Platinum e il Nero Perla, sono state create appositamente per questo modello, mentre il design si distingue per la calandra scolpita e la firma luminosa DS LED VISION, con fari anteriori direzionali Xeno e LED, indicatori di direzione a LED a scorrimento e fari fendinebbia a LED con funzione Cornering Light. Tra i dettagli che impreziosicono l’esclusiva francese troviamo  ai lati il badge cromato “Prestige” e specchietti Nero Perla, o ancora cerchi in lega da 19” Nero Brillante CAIRNS con coprimozzo GOLD. Gli interni si ispirano a quella celebre DS19 Prestige presentando una plancia completamente rivestita in pelle, e al tempo stesso fanno un richiamo al mondo dell’aeronautica con il tetto cockpit ed il posto di guida progettato intorno al pilota. Gli artigiani DS si sono particolarmente concentrati sui rivestimenti interni composti da pelli pregiate e dal colore specifico, studiate appositamente per creare un ambiente elegante e soprattutto accogliente; tra le “sciccherie” figura impossibile non citare lo speciale orologio “Gold Matt” realizzato su misura proprio per la DS 5 Prestige. Poi la tecnologia pensata soprattutto per fornire un maggiore confort di guida, a partire già dagli ammortizzatori PLV (Preloaded Linear Valve) per una fluidità migliore e continuando con tutto ciò che l’abitacolo mette a disposizione: Touch Pad 7” a colori con schermo capacitivo, Mirror Screen e navigazione 3D connessa in tempo reale DS CONNECT NAV. Infine, immancabili, i più moderni sistemi di assistenza come abbaglianti adattivi, funzione Hill Assist, avviso superamento della linea di carreggiata, Intelligent Traction Control, telecamera di retromarcia e Head Up Display.

Sulla DS 5 debutta la navigazione in tempo reale

Sulla nuova DS5 ci sarà il Connect Nav

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Vi abbiamo spesso parlato di come, in una fase di fermento creativo nell’ambito tecnologico, assumano un peso sempre più significativo i navigatori delle automobili che si arricchiscono di nuove e importanti funzioni. Ne conosce bene l’importanza la casa DS che con la sua nuova gamma DS e, in particolar modo, con la nuova DS5 sarà la prima ad utilizzare il Connect Nav, strumento che, oltre al riconoscimento dei comandi vocali e alle indicazioni offerte analizzando il traffico, permette di attivare diverse funzioni con lo schermo touchpad da 7 pollici, posizionato nella plancia. I sistemi offerti permettono una connessione di tipo live, attraverso il mirror screen, infatti, è possibile proiettare sullo schermo quello che abbiamo su quello dello smartphone (con sistema operativo Android e McOs) in modo da poter utilizzare le app di cui si ha bisogno. Tutto questo permetterà di ridurre le distrazioni, con importanti effetti in ambito sicurezza.  A rendere il più facile possibile la guida ci pensa il TomTom Traffic che fornisce l’itinerario più veloce in base al traffico, indica la geolocalizzazione delle stazioni di servizio con relativi prezzi, dà informazioni sul meteo e aiuta a trovare parcheggio.  Oltre a una SIM con dati traffico inclusi, il nuovo navigatore ha un aggiornamento gratuito a vita della cartografia, in modo di offrire mappe sempre aggiornate.

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DS5 eletta Auto Europa 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Le Voci ed i rumors dei giorni scorsi trovano conferme: la DS5 ha vinto il premio Auto Europa 2016. Lʼammiraglia francese, prima vettura del marchio DS, da pochi mesi separato del tutto da Citroen, ha battuto due crossover di produzione italiana: Fiat 500X e Jeep Renegade. Le votazioni che hanno portato lʼambito riconoscimento alla DS5 sono avvenute lo scorso 6 ottobre presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Lo stesso giorno in cui, 60 anni fa, debuttava la prima Citroen DS. LʼUnione italiana giornalisti dellʼautomobile (Uiga), un gruppo riconosciuto allʼinterno della FNSI, ha assegnato alla DS5 184 voti, il punteggio più alto tra le 21 vetture finaliste, che rispondono al criterio di almeno 10 mila unità annue prodotte. Fiat 500X si è fermata a 131 voti e Jeep Renegade a 115. A seguire, nellʼordine, Jaguar XE, BMW Serie 2 Active Tourer, Suzuki Vitara e Land Rover Discovery Sport. Nella speciale classifica delle supercar, il premio Auto Sportiva Europa Uiga 2016 è andato alla Lamborghini Aventador LP 750-4 Super Veloce. Qui, vista la natura di queste automobili da sogno, vale un criterio produttivo limitato a 500 unità annue. Il premio speciale Green Gold Award per la vettura più ecologica è andato alla Range Rover Hybrid, quello Drive Safely per la sicurezza alla Volvo. Il premio per lʼinnovazione tecnologica più importante è stato assegnato a Opel, mentre quello per la mobilità sostenibile a Mercedes. Da menzionare anche uno speciale premio alla Sostenibilità consegnato ad Alcantara, per il suo impegno a favore della riduzione delle emissioni di CO2 legate alla sua attività produttiva.

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DS5: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ve l’abbiamo raccontata (e fatta raccontare dai vertici DS) in occasione della presentazione stampa di inizio Luglio, negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di provarla anche sulle strade, e nel traffico, di Roma. La nostra redazione al volante della DS5, a stretto contatto con il savoir-faire e l’unicità della nuova ammiraglia del marchio premium del gruppo PSA. Partiamo col dire che il target di riferimento (manager d’azienda e liberi professionisti) sembra davvero tagliato su misura per una vettura che fa dello stile e della ricercatezza, ma anche della compattezza delle forme, il suo autentico marchio di fabbrica. La calandra verticale che caratterizza il muso, arricchita dalla griglia esagonale e dai bordi cromati, è solo il primo, ma efficace, elemento distintivo che balza all’occhio, soprattutto se integrato in una carrozzeria (come quella del modello in prova) color bianco perla con inserti neri che contraddistinguono tetto, vetri e specchietti retrovisori. Impossibile non soffermarci anche sui fari, dalle forme generose e dinamiche, perfettamente in sintonia stilistica con il resto della carrozzeria e dotati, sia nei gruppi anteriori che in quelli posteriori, di tecnologia LED abbinata a quella Xeno per un fascio luminoso oltre modo accentuato in termini di design e profondità. L’idea di “prima concept car prodotta”, come ribadito più volte dai vertici del marchio francese, è riscontrabile soprattutto all’interno dove chi guida ha davvero l’impressione di pilotare un aereo, con una prospettiva della strada mai vista prima ed un ventaglio di comandi, tanto superiori quanto nel tunnel centrale, che richiamano una classica cabina di comando di un qualsiasi volo di linea. E poi, sempre all’interno, la scelta accurata dei materiali, con trame e lavorazioni che collegano al mondo dell’orologeria (sedili) e serigrafie che caratterizzano tunnel centrale e portiere. Si viaggia comodi all’interno della DS5, una macchina avvolgente e “soggettiva”, tenuto conto del tettino che si apre a porzioni, con tre diverse tendine scorrevoli (ed altrettanti pulsanti autonomi) per guidatore, passeggero anteriore e blocco sedute posteriori, oltre che l’ormai immancabile climatizzatore bi-zona. In termini di tecnologia, lo schermo touchpad da 7″ con DS Connect racchiude tutto ciò che serve, abbinando le principali funzioni multimediali, grazie al sistema New Mirror Screen, ad informazioni utili quali autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica. Le nuove sospensioni, modificate ed alleggerite rispetto a quelle, troppo rigide, montate sulla vecchia versione, riducono al minimo le vibrazioni ed aumentano ulteriormente il confort interno di un abitacolo insonorizzato ai massimi livelli. La versione che abbiamo provato montava un motore diesel BlueHDi, disponibile nelle tre varianti da 120,150 e 180 CV, abbinato al nuovo cambio automatico EAT6, con prestazioni brillanti ed una buona reattività, ma la gamma propulsori prevede anche la doppia variante benzina THP da 165 e 210 CV e quella Hybrid 4×4 da 200 CV complessivi. I prezzi partono da dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV fino ad arrivare ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

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DS5: la presentazione alla stampa

 

di Filippo Gherardi

 

Savoir-Faire, esperienza del cliente, heritage ed unicità, questi i quattro punti cardinali della filosofia DS, gli stessi che caratterizzano la nuova DS5, ammiraglia assoluta della nuovo percorso (indipendente) appena intrapreso dal marchio premium del gruppo PSA. Dopo il debutto assoluto a Ginevra, e dopo aver strappato primi e significativi riconoscimenti, la nuova DS5 arriva in Italia e, come succede in questi casi, ecco puntuale la presentazione alla stampa nella splendida cornice delle colline senesi. La nostra redazione era presente, e in attesa della prova su strada che realizzeremo nelle prossime settimane abbiamo raccolto, nel frattempo, le prime indicazioni al volante di questa nuova berlina di lusso. Partiamo col dire che se l’obiettivo dichiarato del marchio DS è quello, innanzitutto, di distinguersi, allora la DS5 ne è una dimostrazione più che mai tangibile. Stile unico, con questa innovativa calandra verticale DS Wings caratterizzata da una griglia esagonale ed una rifinitura cromata che ne esalta l’eleganza. A questo si aggiungano i fari DS LED Vision, che abbinano sia nei gruppi ottici anteriori che in quelli posteriori la tecnologia LED con quella Xeno. “La prima concept car mai prodotta”, così come la definiscono i vertici parigini, si caratterizza anche per uno stile interno davvero inedito, con un abitacolo ed un posto di guida ispirato al mondo dell’aeronautica e con materiali inediti e di prima qualità (3 tipi di pelle diversi ed 8 tonalità di serigrafia laser) che invece presentano chiari riferimenti al settore dell’orologeria. Non manca, naturalmente, una vasta componente tecnologica, con touchpad da 7″ dotato dell’innovativo DS Connect, attraverso il quale si possono ottenere in maniera comoda e diretta informazioni su autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica della vettura, oltre al sistema New Mirror Screen, con Mirror Link, che collega il proprio smartphone alla vettura in maniera ancor più efficace rispetto alle precedenti versioni. In termini di assistenza alla guida, DS5 presenta, tra gli altri, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto. Da un punto di vista tecnico invece, una novità importante è rappresentata dalla nuove sospensioni. A casa DS hanno fatto tesoro delle indicazioni che sono arrivate riguardo alla rigidità (eccessiva) riscontrata sulla vecchia DS5, e per questo nuovo modello hanno cambiato fornitore e consegnato delle sospensioni più brillanti e più adatte a qualsiasi tipo di superficie, diminuendo vibrazioni ed aumentando il confort interno, pur preservando comunque il dinamismo. Capitolo motori: la gamma prevede due varianti benzina THP da 165 e 210 CV con S&S di serie ed abbinate sia a cambio manuale che automatico EAT6, oltre a tre versioni diesel BlueHDi da 120, 150 e 180 CV, con quest’ultimo che rappresenta il vero fiore all’occhiello della proposta abbinato al cambio EAT6 e consumi davvero contenuti. Da aggiungere, doverosamente, anche la versione Hybrid 4×4 che combina un motore diesel BlueHDi (anteriore) ad un’unita elettrica (posteriore), capace di sviluppare una potenza complessiva di 200 CV e con quattro diverse modalità di funzionamento: Auto, Sport, ZEV e 4WD. Tre gli allestimenti disponibili (Chic, So Chic e Sport Chic), a cui vanno aggiunte le varianti Business e Business Combi oltre all’edizione speciale, top di gamma, 1955. Il target di riferimento, come confermato anche da Eugenio Franzetti e Florian Martin in una doppia intervista che proporremo nei prossimi giorni all’interno della nostra trasmissione, è quello dei manager di azienda e dei liberi professionisti, con prezzi che partono dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV con cambio EAT6 ed arrivano fino ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

Florian Martin, Resp Comunicazione DS, intervistato nei nostri studi da Filippo Gherardi

DS: la sfida è lanciata

 

a cura di Federico Gianandrea De Angelis

Intervista di Filippo Gherardi

 

Debutto assoluto nei nostri sudi televisivi per Florian Martin, responsabile comunicazione DS, con il quale abbiamo parlato di tutte le sfaccettature e le prospettive del nuovo marchio PSA che si pone come obiettivo quello di rinnovare l’alto di gamma francese.

Anche se di fatto DS è presente sul mercato da oltre sessanta anni con il proprio brand di riferimento, ultimamente avete creato un’autonomia sempre più definitiva da quella che era la casa madre Citroen:

“La DS creata nel 2009 come linea premium di Citroen era nata come una scommessa e si è tradotta in oltre 500.000 vetture vendute. Arrivati a questo traguardo, abbiamo deciso di procedere con lo step superiore, ossia creare un vero e proprio brand, staccare DS da Citroen lanciando un marchio premium con un’identità che abbiamo presentato di recente a Ginevra con una nuova vettura. Da giugno 2014 è stato creato ufficialmente il terzo brand del gruppo PSA, e da lì si sono composte le squadre con varie direzioni anche a livello paese, dando vita ad un lavoro di trasformazione e di avventura da veri imprenditori”.

Già al Salone di Parigi si era avvertito questo processo di indipendenza, ma è stato il Salone di Ginevra il vostro anno zero: avete presentato un nuovo logo, una nuova firma, e vi siete posti l’obiettivo concreto di rinnovare l’alto di gamma francese:

“È vero, il marchio è stato creato l’anno scorso, ma per il pubblico diventa reale dal momento in cui c’è un auto che lo rappresenta, nel nostro caso la DS 5 presentata al Salone di Ginevra. Dovevamo presentarla in uno stand autonomo, con un’identità rinnovata, quindi abbiamo approfittato di Ginevra per fare questo reveal, per mostrare il nuovo logo: il monogramma DS si completa con la scritta Automobile, volutamente in francese perché sono proprio le origini parigine a distinguerci nel mercato premium. Inoltre c’è la firma “Spirit of avant-garde” che spiega un po’ il nostro approccio verso il domani: quando immaginiamo il futuro, lo guardiamo con uno spirito d’avanguardia come lo proponeva la DS originale del 1955″.

Regina indiscussa dell’ultimo Salone di Ginevra, celebrata anche da tanti colleghi presenti all’evento, la DS5 è stata votata miglior auto di serie dell’intera kermesse:

“In effetti il successo dello stand si percepiva chiaramente: DS 5 ha una linea unica, già la sua ombra è inconfondibile grazie al design ispirato all’aeronautica. Poi ci sono i chrome blade sul cofano che sono molto attraenti, e soprattutto c’è la nuova firma: per il pubblico la DS 5 è l’ammiraglia di un nuovo marchio, e si fa notare per la calandra verticale con il monogramma e i fari DS LED vision, i quali hanno tre moduli a LED che sembrano diamanti incastonati all’interno del faro. Inoltre è stata una delle prime a mettere a disposizione una versione ibrida-diesel, quella uscita tre anni fa ma che ancora oggi a livello tecnologico propone una soluzione che pochi offrono”.

Entrando nel dettaglio delle caratteristiche della vettura: proiettori con tecnologia al LED e allo Xeno sia anteriori che posteriori, indicatori di direzione a LED, griglia esagonale con cornice cromata, doppio terminale di scarico integrato nello scudo, all’interno nuovi materiali e elementi di arredo che ricordano il mondo dell’orologeria, e da un punto di vista tecnico motori con potenze che variano dai 120 a 210 cavalli e  garantiscono consumi particolarmente ridotti:

“Facendo un cenno al mondo dell’orologeria, una delle nostre caratteristiche principali è la lavorazione della pelle: abbiamo in azienda degli artigiani che lavorano sui sedili della DS 5,  interamente cuciti a mano e con un disegno ispirato al cinturino di un famoso orologio di marca francese. Dal lato tecnologico, c’è una gamma motori molto ampia che va dai turbo benzina ai Blue HDi Euro 6 che sono sotto i 4 l/100km, quindi dei consumi veramente bassi soprattutto considerando il target di DS 5, per la maggior parte aziende e liberi professionisti, ossia persone che cercano attraverso l’auto un’espressione di se ma stando attenti ai consumi. Abbiamo  introdotto su DS 5 il sistema di sorveglianza di angolo morto, c’è il touch pad all’interno che permette di avere molti meno tasti sulla plancia rispetto a come era prima, e infine i servizi di connettività: lanciamo il DS Connect che integra i servizi di chiamata di assistenza e di emergenza localizzata, utili in caso di incidente o di altri problemi, e l’applicazione per smartphone che può essere connessa a qualsiasi tipo di dispositivo per essere sempre in contatto con l’automobile”.

A inizio giugno dovrebbe essere commercializzata, e nelle scorse settimane avete anche annunciato i prezzi della DS 5:

“Sì, abbiamo già aperto l’ordinabilità, le auto arriveranno nelle concessionarie i primi di giugno e partiranno da lì tutte le operazioni di pre-lancio, di lancio e delle prove. I prezzi partono da 39.900 euro per la versione THP, e salgono fino a 48.000 euro per la Hybrid 4×4 Sport Chic, la versione top di gamma”.

Chiudendo con DS 5, quali ambizioni ci sono con questa macchina?

“Con questa auto segniamo il lancio del brand, quindi in termini di immagine e di notorietà è un evento enorme, ci puntiamo tanto per dare un segnale a tutto il settore automotive. In termini di volumi abbiamo già venduto migliaia di esemplari, cercheremo comunque di fare ancora di più lavorando nel settore delle aziende, alla quale questa auto si presta perfettamente per dimensioni ed equipaggiamenti, e sulla sua unicità: credo che in questo segmento un’auto con una linea e delle finiture interne del genere, abbinate ad una tecnologia di alto livello, non esista”.

Ci siamo concentrati su DS 5, ma non è solo questa macchina a far parlare di sé e ad incassare premi, perché negli ultimi Saloni, tanto a Parigi quanto a Ginevra, abbiamo visto nel vostro stand la concept car Divine DS, che proprio a Parigi ha vinto il premio di “miglior concept car” della kermesse. Una macchina bellissima, rimarrà un’idea o c’è la possibilità di vederla concretamente sul mercato?

“Il primo obiettivo di Divine DS, che ha riscontrato un successo incredibile, era quello di esprimere ciò che eravamo capaci di fare: abbiamo un centro stile incredibile che attraverso una concept car può mostrare il meglio di se. Non parlo solo di stile esterno, ma anche della parte interna: Divine DS ha inaugurato un nuovo concetto di rivestimenti interni personalizzabili e intercambiabili con l’utilizzo di materiali più che pregiati, come i cristalli Swarosky e i ricami di Lesage. Divine DS  annuncia ciò che sappiamo fare di meglio e a grandi linee quello che sarà il corso stilistico delle DS di domani, a partire dall’evoluzione dalla calandra, ma non è votata a diventare un’auto di serie”.

Passando invece ad una vettura di serie che noi di Professione Motori abbiamo provato e di cui abbiamo parlato molto, la DS 3 Cabrio: un modello presente ormai da tempo sul mercato, con tante novità come la gamma motori Euro 6, il tettino apribile fino a 120 km /h e i gruppi ottici a LED. Di fatto giovanile e al passo con i tempi, ma anche pratica e tecnologica:

Abbiamo rinnovato la DS 3 Cabrio in termini di stile, nella versione 1.2 Pure Tech da 110 cavalli che avete provato presenta un nuovo motore tre cilindri di cilindrata ridotta, quindi con un utilizzo fantastico in tutte le condizioni perché ti dà coppia da subito e ha consumi contenuti, ma senza toglierti il piacere di avere un motore turbo, un propulsore ideale per chiunque pensi di avvicinarsi a DS 3. Inoltre ha il vantaggio di essere cinque posti come la berlina, e avendo una struttura identica ha anche la stessa tenuta di strada, oltre ad avere il bagagliaio più capiente della categoria; possiamo dire che è un prodotto adatto a tutte le situazioni”.

DS 3 Cabrio è sul mercato da qualche anno, sembra che stia incassando molti consensi anche da parte del pubblico:

“È il nostro gioiellino, la vettura DS che ha riscosso maggior successo come dimostrano le 300.000 vendite fatte, ma sono state anche le varie edizioni limitate che abbiamo creato a contribuire a questo buon risultato. Cerchiamo con DS 3 di creare delle collezioni, di farla vivere, di giocare su questo spirito parigino animandola con i colori dei tetti, degli adesivi e dei rivestimenti interni”.

A proposito di edizioni limitate, l’ultima è stata la Emeraude Addict che si caratterizza per gli inserti verde smeraldo sui cerchi, sul tettino e sugli specchietti retrovisori. E’ un’edizione limitata pensata per far vedere il tocco di creatività che rinnovate continuamente:

“Il verde smeraldo è disponibile su tutta la gamma e su tutti gli allestimenti, ma per lanciarlo abbiamo scelto proprio di creare questa versione, ne sono stati fatti 120 esemplari che presentano il nuovo colore sia all’esterno che all’interno: lo troviamo sulla plancia, sul rivestimento dei sedili, sul pomello del cambio e persino sulla chiave. Su quest’auto abbiamo integrato di serie i fari DS LED Vision, i cerchi in lega da 17 pollici, il DS Connect, ed abbiamo lanciato anche il Blue HDi da 75 cavalli, che è il motore più ecologico della gamma con consumi di 3,4l/100km; un’offerta assolutamente di rilievo per il mercato”.

Per completezza di gamma dobbiamo parlare anche di DS 4, sulla quale avete proposto ad inizio febbraio delle nuove motorizzazioni, per la precisione cinque in quattro mesi, e presto ne dovrebbe arrivare una sesta:

“Non è stato un semplice passaggio Euro 6, abbiamo cambiato gran parte dell’offerta; per citare quelli più rilevanti: 1.6 turbo benzina cambio manuale e automatico, 1.6 Blue HDi, 2.0 Blue HDi da 180 cavalli con cambio automatico EAT6. Quest’ultimo è un nuovo cambio con convertitore di coppia, quindi un’offerta che non avevamo prima e che fornisce super prestazioni. Effettivamente stiamo per lanciare un altro propulsore, entra in produzione questo mese: il 1.6 Blue HDi 120 con cambio automatico EAT6, è il cuore di questo segmento, il C, che è molto incentrato su quella cilindrata. Con DS 4 proponiamo uno stile unico, una raffinatezza a livello di cura dei materiali incredibile, ma ci siamo messi anche al passo con i tempi dal lato di tecnologia e motorizzazioni”.

Per chiudere, lo scorso 22 aprile c’è stato il Salone di Shangai e voi eravate presenti. Com’è andata oltre Europa e qual è il futuro di DS nelle nuove frontiere ma anche in mercati consolidati?

 “È andata molto bene, la Cina e l’Asia sono dei mercati strategici e importanti per l’automotive, quindi per noi fonte di sviluppo, e per questo abbiamo creato delle silhouette specifiche e lanciato la nuova DS 5 per le città asiatiche. Per quanto riguarda il futuro, abbiamo una strategia prodotto abbastanza articolata ma che non è più separata sui continenti: il nostro obiettivo è quello di rinnovare la gamma ed avere sei modelli mondiali, senza distinzione tra veicoli asiatici ed europei”.

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PSA: con DS5 per competere nel mercato premium

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per conquistare fette sempre più grandi del mercato premium e dare filo da torcere alle grandi marche tedesche, il Gruppo PSA lancia la nuova DS5 e la mette in mostra al prossimo Salone di Ginevra. Rinnovata in molte delle sue componenti, già sul frontale presenta notevoli differenze come i nuovi proiettori che uniscono Led e tecnologia Xenon, gli indicatori di direzione Led a scorrimento e ancora la griglia esagonale con cornice cromata; il nuovo frontale richiama molto lo stile futuristico del precedente modello, e con le sue forme affianca sempre più la nuova DS5 alle vetture appartenenti al segmento alto di gamma. Nella parte posteriore troviamo sei file di Led veramente originali e due terminali di scarico integrati nello scudo, mentre sul profilo non sono state apportate modifiche sostanziali, al contrario degli interni, pensati per creare una perfetta interazione tra veicolo e passeggeri sia a livello estetico che di efficienza; grazie al grande schermo touchscreen centrale, infatti, è possibile gestire facilmente tutti i tipi di funzione (musica o navigatore ad esempio), e il numero dei comandi è stato ampiamente ridotto. Sono nuovi i materiali degli interni, gli elementi di arredo sono pensati per ricordare il mondo dell’orologeria e anche i rivestimenti per sedili rappresentano una novità: la DS5 sarà una delle poche macchine a fornire la possibilità di scegliere tra tre diversi tipi di pelle. Infine, il Gruppo PSA ha messo sotto il cofano della nuova DS5 i più moderni motori, con potenze che vanno dai 120 ai 210 cavalli, che allo stesso tempo garantiscono consumi molto ridotti, e i 3,5l/100 km della versione ibrida 4×4 ne sono una prova lampante.