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Mercedes: sfida ai SUV dalla Classe E All Terrain

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La stiamo vedendo in tutte le salse ormai la Classe E di Mercedes, proprio pochi giorni fa è stata presentata al Salone di Detroit nella versione coupé, mentre a breve sbarcherà in Italia ma quasi sotto forma di SUV, prendendo il nome di Classe E All Terrain. Il nuovo modello assume nuove forme che in qualche modo la distanziano dalla wagon originaria, come i passaruota allargati, le protezioni esterene sottoscocca, la mascherina del radiatore specifica e soprattutto l’assetto rialzato. La Classe E All Terrain è infatti più alta di 2,9 centimetri dovuti ad un “aumento” dell’altezza della spalla delle gomme (1,4 cm) e delle sospensioni pneumatiche (1,5 cm), le quali essendo regolabili su tre livelli possono addirittura arrivare ad un’escursione di 3,5 cm. La mossa di trasformare la Classe E per avvicinarla molto ad un SUV va collocata nella strategia della Casa della Stella di aumentare la loro proposta nel segmento che più sta andando forte ultimamente, come spiegato anche da Ola Kaellenius, membro del consiglio direttivo Dailmer AG e responsabile vendite di Mercedes: “”Mai prima d’ora la Classe E era stata così versatile come la All-Terrain. Il nuovo modello coniuga infatti un look incisivo in stile SUV con l’abitabilità intelligente della station-wagon. A questo si aggiungono le tante innovazioni in materia di sicurezza e gli interni pluripremiati della Classe E . ”Con la trazione integrale 4Matic di serie e la maggiore altezza libera dal suolo, dovuta alle sospensioni pneumatiche multicamera Air body control, anch’esse di serie, la Classe E 4Matic All-Terrain è una vettura eclettica: idonea per percorrere strade di campagna, perfetta per la famiglia e per il tempo libero”. Entrerà in commercio a primavera, partendo da un prezzo di 60.700 euro per la E 220 d 4Matic con un Diesel di ultima generazione (143 kW/194 CV), ma più avanti entrerà in listino un secondo propulsore gasolio sei cilindri; tutti e due offriranno di serie il cambio automatico 9G-Tronic a nove marce.

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Kia: Detroit punta i riflettori sulla Stinger

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle novità più interessanti presentate al Salone di Detroit, la kermesse statunitense dedicata al mondo delle quattro ruote. Quest’oggi andremo in casa Kia dove è stata svelata in anteprima mondiale la Stinger, una berlina-coupè spinta da un 3.3 V6 turbo longitudinale da 370 CV e 510 Nm, capace di fare da 0 a 100km/h in 5,1 secondi. Numeri interessanti, considerando che stiamo parlando di una vettura lunga quasi cinque metri e con un passo da 2,90. Esteticamente riprende molto dal concept GT presentato nel 2011, con inserti dal look ancora più accattivanti come le due prese d’aria presenti sul cofano e la griglia argentata sul “muso”. I cerchi in lega, di serie, sono da 18 pollici e l’impianto frenante è firmato Brembo. Anche all’interno molte caratteristiche riportano alla GT, a partire dalla linea in alluminio che separa i comandi del climatizzatore della parte inferiore da quelli dell’infotainmant posti più in alto; a livello tecnologico troviamo un Head up display a colori regolabile in altezza, il sistema di ricarica wireless dello smarphone, la connettività completa e l’impianto audio firmato Harman Kardon. Rimanendo sullo stesso tema, ma spostandoci in direzione di assistenza alla guida, la Kia Stinger fornisce Driver Attention Alert, Forward Collision Assistance con frenata automatica d’emergenza e riconoscimento dei pedoni integrato, Advanced Smart Cruise Control, capace di frenare l’auto riportandola alla velocità di crociera in linea con le condizione del traffico circostante, ed infine Rear Cross Traffic Alert per le manovre in retromarcia. Il suo debutto è previsto nei prossimi mesi sul mercato europeo, dove accanto al potente motore descritto prima troveremo anche una variante “light” turbo benzina 2.0 da 255 cavalli e 260 Nm di coppia massima.

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Nissan Rogue Sport: la gemella di Qashqai sbarca a Detroit

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Al Salone di Detroit Nissan si presenta con quella che dal nome sembra una novità ma che in realtà non è altro che la sorella americana della Qashqai. Si chiama Rogue Sport e per il mercato a stelle e strisce porterà sotto al cofano lo stesso motore della sua corrispettiva europea, ossia un 2.0 litri da 140 cavalli abbinato al cambio CVT (solo in Canada anche con cambio manuale) e alla trazione anteriore, o in opzione con trazione integrale. Lo scopo della casa giapponese è ovviamente quello di ampliare le vendite del Suv che ha fatto le loro fortune, inserendolo negli USA durante la prossima primavera. Guardandola bene, la versione del Nuovo Continente presenta rispetto a Qashqai delle differenze minime, per lo più estetiche, derivanti dagli  allestimenti specifici chiamati S, SV e SL che offrono di serie già dall’entry level: luci diurne a Led, retrocamera, cerchi in lega, Hill Start Assist, impianto audio Sirius XM, presa USB e connettività Bluetooth. Le versioni più accessoriate forniscono poi l’infotainment Nissan Connect con display da 7′, ma rimangono optional il Forward Emergency Braking, il Lane Departure Prevention e il Blind Spot Warning con Rear cross-traffic alert. Per fornire un buon grado di personalizzazione, la Nissan Rogue Sport offirà undici tinte per la carrozzeria (Monarch Orange, Nitro Lime, Mocha Almond, Magnetic Black, Brilliant Silver, Gun Metallic, Palatial Ruby, Pearl White, Glacier White e Caspian Blue), e le due varianti Charcoal e Light Grey per gli interni, le quali potranno essere abbinate alle finiture della plancia in Gun Metal o Piano Black.

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Mercedes a Detroit con la nuova SLC

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Passa per l’anagrafe la terza generazione della cabrio -coupè SLK: il nuovo modello, che sarà presentato al prossimo Salone di Detroit, porterà infatti il nome di SLC. Rimangono comunque i due posti e il tettino in metallo ora apribile fino ad una velocità di 40 km/h, ma grazie ad alcune modifiche il bagagliaio si è allargato fornendo una capienza massima pari a 335 litri. Anche la gamma motori ha subito dei ritocchi: sulla nuova SLC 180 farà il suo debutto un 1.6 turbo da 156 cavalli, mentre la variante più potente, la SLC 43 AMG, ora monterà un propulsore 3 litri V6 turbo da 367 cv; ci saranno ancora la SLC 200 con un 2.0 turbo da 184 cavalli, la SLC 300 con il 2.0 turbo da 245 cv e la SLC 250d con un 2.1 turbodiesel da 204 cavalli. Per le quattro cilindri il cambio automatico 9G-Tronic sarà un optional, ma sia sulla AMG, equipaggiata con cerchi in lega da 18” e assetto sportivo, che sugli altri modelli verrà fornito di serie. Il look interno della SLC ricorderà molto quello della SL, qui troveremo una nuova strumentazione, il volante sportivo a tre razze e, tra le dotazioni, il sistema di infotainment Comand Online con display da 7”, la retrocamera e la frenata di emergenza. Le versioni con più cavalli avranno di serie anche il Dynamic Select, il quale permetterà di settare motore, cambio, sterzo e sospensioni nelle modalità Comfort, Sport, Sport+, Eco o Individual. L’arrivo sul mercato è previsto per il 2016, esattamente venti anni dopo dall’uscita della prima SLK.

(Jan 2015) Detroit, MI. North American International Auto Show

Salone di Detroit 2015

 

di Maurizio Elviretti

 

Protagonista assoluto dal 12 al 25 Gennaio il Salone dell’automobile di Detroit, l’edizione 2015 del più importante salone d’oltreoceano, insieme a quello di New York, per espositori e numero di visitatori. Quest’anno le novità presentate alla kermesse statunitense sono numerose e perlopiù concentrate su vetture sportive ed ecologiche, soprattutto ibride plug-in ed elettriche. Gioca in casa Ford, che presenta la nuova Shelby Mustang GT350R. Si tratta della versione più estrema della Mustang realizzata per la pista ma omologata anche per uso stradale, il modello di punta per prestazioni e guidabilità, una vettura da circuito. Più leggera di quasi 50 kg rispetto alla GT350 normale, questa versione eroga 500 cavalli dal motore 5,0 litri aspirato e dispone di un kit aerodinamico dedicato con spoiler anteriori e posteriori in fibra di carbonio, sfoghi d’aria sul cofano e alle ruote dedicati e cerchi da 19″ racing, sospensioni inedite e telaio completamente differente dal modello tradizionale con molle, barre e supporti di regolazioni specifici. Cambio manuale 6 rapporti con differenziale Torsen posteriore. Sempre presente negli States anche la Volkswagen che mette sotto i riflettori la Cross Coupè GTE, un concept quasi definitivo di un crossover sportivo che sarà prodotto e venduto dalla casa teutonica in America. La meccanica sfrutta la piattaforma della Passat GTE ovvero ibrida plug-in e trazione integrale, ma i cavalli erogati sono 360. Lunga quasi 5 metri il modello di serie andrà a far concorrenza a Jeep Grand Cherokee e Nissan Pathfinder costando molto meno rispetto all’attuale VW Touareg. Dalla Cross Coupè GTE sarà ricavata anche una versione classica sette posti ancora più grande che rimpiazzerà la Tiguan e la Touareg. Non poteva certo mancare un marchio come Mercedes, che ancora una volta propone al pubblico due novità da copertina: la GLE Coupé e la C 350 Plug-In Hybrid. Grazie alle sue fiancate filanti, la parte superiore slanciata e piatta, la mascherina del radiatore dal look deciso con lamella centrale cromata e la particolare conformazione della coda, GLE Coupé evoca elementi stilistici tipici dei Coupé della Stella, dalla forte vocazione sportiva.
Al lancio sarà disponibile con motori diesel e benzina e potenze comprese tra 190 kW (258 CV) e 270 kW (367 CV). Al vertice della gamma la GLE 450 AMG, che inaugura una nuova linea di prodotti firmati Mercedes-AMG, identificati come AMG Sport. GLE 450 AMG è equipaggiata con cambio automatico a nove rapporti 9G-TRONIC e la trazione integrale permanente 4MATIC. Completano la dotazione della versione high performance esclusivi allestimenti di serie, come il sistema di gestione della dinamica di marcia Dynamic Select, lo sterzo diretto sportivo e i sistemi di assistenza alla guida, tipici del marchio. Dopo il debutto sulla Classe S, Mercedes-Benz offre la sua tecnologia ibrida per la Classe C e, per la prima volta, anche per il modello Station Wagon. Il risultato è che la C 350 Plug-In Hybrid è in grado di percorrere fino a 31 chilometri in modalità esclusivamente elettrica, a zero emissioni locali. Il suo quattro cilindri benzina, combinato al potente motore elettrico, eroga una potenza complessiva di 205 kW (279 CV) e sviluppa una coppia complessiva di 600 Nm. Con questi valori la nuova C 350 Plug-In Hybrid vanta prestazioni di marcia tipiche di una vettura sportiva, a fronte di consumi certificati di soli 2.1 litri di carburante per 100 chilometri, in versione Berlina e Station Wagon. Inoltre, entrambi i modelli sono dotati di serie di sospensioni pneumatiche AIRMATIC e di pre-climatizzazione comandabile via Internet, per un comfort climatico unico. La C 350 Plug-In Hybrid è disponibile nelle concessionarie della Stella da marzo 2015. Presente anche la Chevrolet che porta sotto i riflettori “stars and stripes” le nuove Bolt EV e Volt II, vetture differenti tra loro ma che hanno in comune parte della tecnologia elettrica. La Bolt è una monovolume dal design filante (un po’ stile vecchia Classe A) spinta da un motore elettrico e inedite batterie agli ioni di litio che garantiranno fino a 320 km di autonomia, sarà in vendita dal prossimo anno a partire da circa 30 mila dollari. La nuova Volt, giunta alla seconda generazione, propone un design sempre simil coupè ma più filante e armonioso, fino ad 80 km di autonomia in modalità elettrica e nuovo pianale modulare con motore aspirato da 1,5 litri. Non sta a guardare Audi che espone la sua ampia gamma ad impatto zero come l’Audi A3 e-tron e vetture sportive come l’Audi RS7 e la nuova Audi TTS. Quest’ultima è spinta dal 2.0 TFSI da 310 cavalli e 380 Nm di coppia massima, abbinato alla trazione integrale nella sua variante più evoluta. A seconda delle proprie esigenze il cliente può inoltre optare per il classico cambio manuale (sei marce) oppure per il più raffinato automatico a doppia frizione. Il marchio italiano Alfa Romeo, tornato a vendere sul mercato statunitense nel novembre scorso, dopo quasi vent’anni di assenza, presenta a Detroit in anteprima mondiale la versione definitiva della 4C Spider, variante aperta del piccolo coupé sportivo prodotto nello stabilimento di Modena. Dotata di tetto apribile in tela (uno in fibra di carbonio sarà disponibile più avanti), l’Alfa Romeo 4C Spider ha le stesse caratteristiche tecniche e monta lo stesso motore turbo benzina 1,75 litri da 240 CV della versione chiusa. Commercializzata in Europa e Stati Uniti dalla prossima estate, l’Alfa Romeo 4C Spider arriverà in America settentrionale in un massimo di 400 unità l’anno. Al Salone di Detroit BMW festeggia la leadership nel settore “premium” in USA riconquistata a fine 2014, esponendo i restyling di tutta la gamma della Serie 6 che verrà messa in vendita nel corso dell’anno. L’aggiornamento, che interessa, come detto, sia il Coupé che la Cabriolet, ma anche la Gran Coupé e la sportiva M6, prevede nuove colorazioni metallizzate da combinare alle varianti bicolore degli interni di pelle opzionali. Esteticamente il restyling si è limitato agli specchietti retrovisori, ai paraurti, alla mascherina e ai gruppi ottici, oltre a nuovi disegni per i cerchi di lega e i terminali di scarico, ora dotati di valvole attive sui modelli benzina. La gamma dei motori ricalca quella attuale e prevede le versioni 640i a sei cilindri col 3000 cc da 320 CV o ancora 650i con il V8 di 4400 cc biturbo da 450 CV e 640d col 3000 cc biturbo turbodiesel da 313 CV, tutti disponibili anche con trazione integrale xDrive e abbinati al cambio automatico Steptronic a otto marce. Al top della gamma delle 6 è confermata la M6 V8 biturbo da 560 CV.

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Infiniti Q60 Concept, svelate le prime immagini

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Iniziano a filtrare le prime immagini della nuova concept di Infiniti, quella che verrà presentata il prossimo gennaio al Salone di Detroit: la Infinti Q60 Concept. Un modello con questo nome già è stato creato, ma la nuova versione propone delle caratteristiche completamente differenti che la portano ad essere una coupé lussuosa e sportiva, con linee muscolose e molto dinamiche. Guardando le prime immagini, a mettersi in evidenza è la coda molto innovativa, la quale presenta un montante angolato che diventa parte integrante della carrozzeria dando vita a dei volumi diversi a quelli si vedono solitamente. Per dare una maggiore sensazione di potenza, ci saranno pneumatici molto grandi, mentre sul motore non c’è ancora nulla di certo, anche se non si esclude che ci possa essere un propulsore appositamente studiato per la Q60 Infiniti Concept. Ad un mese dalla presentazione ufficiale si sa ancora poco, ma di certo possiamo dire che la coupé della casa giapponese avrà l’obiettivo di entrare nel segmento D dei marchi premium, per competere e togliere fette di mercato ad auto come BMW Serie 4, Audi A5 e Mercedes Classe C.

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Mini JCW: la terza serie è al completo

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Mini è una delle vetture con il maggior numero di appassionati in tutto il mondo. Più di ogni altro modello, è la versione sportiva ad attrarre la maggior attenzione, quella firmata “John Cooper Works”. Stiamo parlando di quella che è stata votata come auto più influente del ventesimo secolo, alla quale si vanno ad aggiungere una dinamicità ed aggressività che la rendono un veicolo ad alte prestazioni. Con la sua presentazione, prevista al Salone di Detroit del prossimo gennaio, va così a completarsi l’ampia gamma della terza generazione Mini. Le differenze rispetto agli altri modelli non riguardano soltanto le prestazioni ma tutto il concetto della vettura che viene così modificata anche nell’assetto, nel design interno ed esterno e, di conseguenza, diventa sogno di un pubblico più specifico ed esigente. C’è poco da fare però, il fulcro di ogni elaborazione è il motore, l’anima vera della macchina. La Mini JCW monterà un propulsore di tutto rispetto con numeri degni delle aspettative, tanto da renderla la più potente mai uscita sotto il marchio britannico: quattro cilindri 2.0 turbo benzina da 231 cavalli, con una coppia di 320 Nm. La velocità massima registrata si attesta attorno ai 246 chilometri orari, mentre la percorrenza da zero a cento in soli 6,3 secondi con il cambio manuale. Sebbene spesso le alte prestazioni possono significare consumi proibitivi, questa JCW si mantiene sui 6,7 litri ogni cento chilometri su tracciato misto, probabilmente anche grazie ai cento chili di peso guadagnati rispetto al modello precedente. Il sistema delle sospensioni è quello della Cooper S ma completamente resettato ed adattato, abbinando cerchi da 17 o 18 pollici e, di serie, il sistema frenante firmato Brembo. Una sportiva a tutti gli effetti, anche se si guarda dentro all’abitacolo: assetto ribassato e sedili avvolgenti, pedaliera in acciaio inox ed una nuova leva del cambio, tutti dettagli rigorosamente marchiati con il logo JCW. In casa Mini, la tecnologia ha molta importanza e si vede dai sistemi montati di serie sulla “sportiva”, come sul resto della gamma. Un’infotainment d’avanguardia con display da 8.8 pollici, un navigatore Professional e praticamente tutti i sistemi di sicurezza richiesti dal mercato (dal Cruise Adaptive Control alla frenata d’emergenza, dal rilevatore dei segnali stradali con head up display fino al classico park assist). Manca dunque poco alla presentazione di questa Mini “John Cooper Works”, attesa poi sul mercato già nella prossima estate.

BMW-Toyota piattaforma comune per un'auto sportiva

BMW-Toyota, accordo vincente

 

di Germana Condò

 

Dall’alleanza siglata nel 2012 tra Toyota e BMW che prevedeva sostanzialmente l’impegno nella realizzazione di una piattaforma comune sulla quale ognuna delle due case automobilistiche avrebbe realizzato le proprie auto sportive, potrebbe nascere un nuovo prodotto, sembrerebbe nel 2017. A renderlo noto in via non ufficiale sarebbe stato un anonimo dirigente della casa giapponese dell’Europa Centrale, così come riportato da Auto Zeitung, secondo il quale la linea scelta da Toyota per la produzione di questa novità sarebbe quella di non realizzare una supercar accessibile solo a pochi ma una vettura compatta, innovativa e sportiva, nata per vendere in grandi numeri e divertire. Nulla è concesso sapere più di questo, soprattutto da parte di BMW che mantiene ancor di più il riserbo, ma se le indiscrezioni si riveleranno veritiere, i nuovi modelli realizzati dovrebbero avere la stessa architettura, prevedendo anche una versione roadster con capote e linee ispirate verosimilmente alla nuova FT-1 concept presentata da Toyota al Salone di Detroit. Le dimensioni della vettura destinata alla produzione in serie dovrebbero avere una lunghezza ridotta di venti centimetri circa rispetto a quella del prototipo. Via libera ai materiali leggeri, come l’alluminio per i cerchi in lega e soprattutto la fibra di carbonio per garantire la massima agilità, quindi niente motorizzazioni diesel o ibride, non in linea con l’indole della nuova sportiva. Il motore, anteriore con trazione posteriore, potrebbe essere un 3.0 litri twin-turbo sei cilindri sovralimentato da 400 CV, prodotto da BMW e montato sulla nuova M3, oppure quello della M135i da 320 CV. Si a dettagli e rifiniture utili a conferire un’immagine grintosa, come l’utilizzo della pelle e l’applicazione di cuciture a vista, magari di color rosso. Dallo sviluppo di questa nuova piattaforma potrebbe rinascere, dopo anni di assenza dal listino Toyota, anche una nuova generazione di Supra, uscita definitivamente di produzione dal 2002. Un progetto sul quale il marchio giapponese aveva già lavorato, presentando nel 2007 un concept, poi lasciato nel dimenticatoio.  

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Subaru WRX STI, anteprima mondiale a Detroit.

 

di Germana Condò

Il Salone dell’auto di Detroit è stata l’occasione scelta da Subaru per presentare in anteprima mondiale il suo modello di punta la WRX, nella sua variante più sportiva e performante, la STI. Brillante nella caratteristica tonalità di blu elettrico, la Subaru WRX STI sorprende per le prestazioni del motore già testato sul circuito tedesco del Nuerburgring, un quattro cilindri boxer da 2.5 litri capace di erogare 310 CV a seimila giri al minuto e 393 NM di coppia a quattromila giri, con nuovo sistema di trazione integrale Subaru Symmetrical All-Wheel Drive che, grazie ai sistemi di sicurezza attiva come il Multi-mode Vehicle Dynamics Control (VDC) e Active Torque Vectoring, può sfruttare tutte le sue potenzialità in assoluta sicurezza e con la garanzia di un totale controllo anche ad elevate velocità. Il cambio è manuale a sei rapporti con innesti ad impostazione sportiva, dotato di un sistema di Start assist. Lunga 4,59 metri, larga 1,79 metri e alta 1,47 metri è realizzata sulla nuova piattaforma WRX, con un telaio più rigido. Il sistema che regola la modalità di guida, il Subaru Intelligent Drive, consente di scegliere tra Intelligent, Sport e Sport Sharp e con il sistema DCCD Multi-Mode consente il controllo del differenziale centrale per il guidatore. I cerchi in lega BBS da 18 pollici , che si distinguono per la particolare colorazione oro a contrasto con il blu della carrozzeria, sono in alluminio forgiato e montano pneumatici da 245/40. Nell’abitacolo predomina il colore nero su tutti gli elementi, compresi i sedili sportivi, ravvivati solo da una piccola impuntura rossa. La strumentazione è posizionata in modo che possa essere di facile e intuitivo utilizzo. L’attenzione va allo schermo da 3,5 pollici, anche se come optional è previsto quello da 6.1 pollici. Di serie Subaru WRX STI offre il climatizzatore bizona, la connettività per iPod e iPhone con radio satellitare Sirius e lettore cd e mp3.

 

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911 Targa, ritorna un’icona dello stile Porsche

 

di Germana Condò

 

Il tempo passa ma le belle auto non cambiano. Così è stato per la nuova generazione di 911Targa che Porche ha presentato al NAIAS di Detroit 2014, sorprendentemente simile al primo modello lanciato nell’ormai lontano 1965. Un connubio perfetto tra tecnologia, innovazione e nostalgia che il noto marchio di Stoccarda ha voluto evidenziare nella scelta di conservare intatte le caratteristiche della linea della storica 911 Targa come il lungo cofano, le fiancate filanti, il roll-bar di metallo, che prende il posto dei montanti posteriori e il tipico lunotto a cupola. Non a caso al video ufficiale diffuso dalla casa produttrice tedesca è stato dato il titolo “Il ritorno di un’icona dello stile”, filmato in cui vengono mostrate la grinta e la bellezza della 911 Targa in movimento, oltre alle sorprese che riserva questa nuova generazione. La più grande innovazione è senz’altro il tettino apribile in tela, che prima doveva essere asportato manualmente. La nuova 911 Targa consente di effettuare l’operazione solo premendo un pulsante che elettricamente apre il lunotto sotto il quale è stato ricavato appositamente un vano dietro ai sedili, per ospitare il tetto che, nell’arco di qualche secondo, scompare dietro alle teste dei passeggeri trasformando la sportiva coupé in una divertente “quasi” cabriolet. Inizialmente la 911 Targa, che in Italia arriverà tra qualche mese ma già ordinabile nelle concessionarie, è disponibile solo in due versioni. La Targa 4 con propulsore sei cilindri da 3.4 litri che eroga una potenza di 350 CV e 390 NM di coppia massima, con un prezzo d’ingresso di 113.111 euro. Poi c’è la Targa 4S con motore flat six da 3.8 litri e 400 CV con 440 NM, che parte da un prezzo base di 128.239 euro. I prezzi appaiono in linea con quelli della 911 Cabriolet già presente nel listino. Entrambe le versioni sono disponibili esclusivamente a trazione integrale, con cambio manuale a sette rapporti oppure cambio automatico a doppia frizione PDK (Porsche Doppelkupplung). La versione Targa 4 con cambio PDK e pacchetto Sport Chrono raggiunge la velocità massima di 282 chilometri orari ed è capace di un’accelerazione da zero a cento km/h di 4,8 secondi. La versione Targa 4S analogamente equipaggiata raggiunge la velocità massima di 296 chilometri orari ed è capace di un’accelerazione da zero a cento km/h di 4,4 secondi. C’è un unico vano per riporre i bagagli nella parte anteriore con una capacità di 125 litri.