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Salone di Francoforte 2017: seguitelo in nostra compagnia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come ogni anno settembre si trasforma nel mese dell’Automotive, Francia e Germania si alternano nell’ospitare attraverso i propri Saloni le più grandi mostre automobilistiche, le case si sfidano a colpi di novità e si sbizzarriscono svelando concept futuristici e innovazioni tecnologiche. Quest’anno è il turno di Francoforte, domani 14 settembre si apriranno le porte dell’Internationale Automobil-Ausstellung (IAA) ed i visitatori potranno prendere d’assalto gli stand colmi di restyling, nuovi modelli e non solo. E’ vero, Francoforte sarà orfana di ospiti illustri come Peugeot, Fiat, Alfa Romeo, Volvo o Nissan, ma non mancheranno le auto da presentare, di tutte le dimensioni e di tutti i tipi, dalle city car ai SUV passando per le sportive, senza saltare le elettriche. Sicuramente le più “accerchiate” dal pubblico saranno la nuova Ferrari Portofino o la costosa Mercedes AMG Project One (275 esemplari prodotti e già venduti a più di 2 milioni di euro l’uno), ma molti si soffermeranno anche davanti a concept iper-futuristici come la Renault Symbioz, vettura del futuro rivoluzionaria sia per la mobilità elettrica che per la guida autonoma. Tornando alla realtà, a Francoforte sarà possibile vedere anche soluzioni più abbordabili per le tasche di noi comuni mortali, cominciando proprio dalla nuova Dacia Duster, per rimanere in casa Renault, e proseguendo con il nuovo urban-Suv Citroen C3 Aircross, o ancora con la nuova Opel Grandland X, vera novità del marchio acquisito da PSA, a cui fa eco Ford con la nuova generazione della sua Ecosport. Questi solo alcuni esempi, tutte le altre novità del Salone di Francoforte 2017 potrete scoprirle con noi la prossima settimana: non perdete “Professione Motori Speciale Francoforte”, ne vedrete delle belle

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Dal concept a Francoforte: caccia ai rumors su Jaguar I-Pace

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Dopo il Salone di Los Angeles 2016, che ne ha svelato il concept, oggi Jaguar I-Pace si prepara a farsi vedere nella sua forma definitiva al Salone di Francoforte; almeno così dicono e anticipano alcuni rumors e alcune indiscrezioni che circolano ormai da tempo in rete e che stanno ingolosendo tutta la community e i media di settore. Il suv a propulsione elettrica dovrebbe dunque essere pronto al debutto sul mercato a Settembre, mese in cui apre i battenti il Salone tedesco; secondo quanto si può leggere dal web e dalle ricostruzioni che circolano, pare che il modello definitivo sarà poco distante, almeno per quanto riguarda il corpo della vettura, da quello del concept presentato a Los Angeles e poi replicato a Ginevra. Il nuovo nato della casa di Coventry dovrebbe dunque montare due motori elettrici, di potenza pari a 400 CV e 700 Nm di coppia massima, 500 km di autonomia su ciclo NEDC, ricarica all’80% in 90 minuti tramite stazione di ricarica da 50kW e completa in circa due ore. Da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Il sistema è a batterie agli ioni di litio, raffreddate a liquido, per l’alimentazione dell’unità powertrain. La vettura è di quelle che non passano inosservate per le dimensioni, visto che porta con sé una lunghezza di 4,68 m e un passo da 2.990 mm, che la fanno di tutto diritto campeggiare nel segmento Suv-Crossover, il che indica già quale sia l’intento della casa: realizzare il primo modello di auto a mobilità sostenibile che però abbia tutte le caratteristiche di prestazioni ma anche estetiche e di design di un modello a mobilità tradizionale. Lo stile del concept, come detto, dovrebbe essere in gran parte quello che vedremo sulla versione definitiva e dunque qualcosa, dalle immagini trapelate e dalla presentazione del prototipo, ci si può già immaginare. Resta tutta da scoprire, in questo senso, la dotazione tecnologica e tutto ciò che concerne gli interni che non dovrebbero variare molto ma, come sempre accade con modelli così attesi, qualche novità di rilievo potrebbero averla in sé. La casa del giaguaro, dunque, si lancia in corsa nel segmento della mobilità sostenibile, presentando, come pare a Francoforte, un modello che dovrebbe unire stile Jaguar con nuove esigenze di futuro. La sfida è lanciata.

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Il Motor Show rilancia…ma nel 2016

 

di Filippo Gherardi

 

Tra tante cose che questo 2015 è stato e sarà, nei mesi che mancano da qui al suo epilogo, sicuramente mancherà la nomenclatura di “anno del Motor Show di Bologna”. Sì, perché nonostante quanto si potesse sperare, credere ed immaginare, il Motor Show 2015 non si farà, al pari di quello 2013 e per evitare, probabilmente, un’edizione sottotono e sbiadita come è stata quella del 2014. La decisione è stata presa congiuntamente dai nuovi organizzatori Bologna Fiere Autopromotec ed ACI Sport, che hanno rilevato l’organizzazione della manifestazione nel maggio 2015 e per cui tempo ed adesioni non erano senz’altro validi alleati. Molto più comodo, ma anche più saggio e funzionale, iniziare a lavorare sin da ora per l’edizione 2016 che verrà ufficializzata, con un anno di anticipo, sempre in questi giorni e che manterrà inalterato il proprio calendario: 3-11 dicembre. Ciò che cambierà, e non è poco, è che il Motor Show Bolognese tornerà ad essere riconosciuto dall’OICA (Organizzazione internazionale di costruttori di veicoli a motore ndr) e che al fianco dei succitati Bologna Fiere Autopromotec ed ACI Sport, sempre in sala di comando organizzativo con una collaborazione attiva, ci sarà anche FCA Italia. Un progetto pluriennale che si pone, almeno a quanto trapela dagli stessi organizzatori, due obiettivi principali: essere “una manifestazione rivolta al pubblico per promuovere le vendite” e al tempo stesso “un’esperienza a 360 gradi per gli appassionati”. Letto così, ed analizzate le carte sin qui svelate, tutto sembrerebbe garantire più di uno spunto di riflessione, in positivo, per case automobilistiche ed esperti di settore, quelli che poi di fatto scandiscono tempi e fortune di ogni evento automobilistico internazionale che si rispetti. In aggiunta, sempre dal Bologna Fiere fanno sapere che il nuovo Motor Show 2016 «promuoverà la conoscenza delle vetture, delle novità tecnologiche, presenterà tutte le nuove soluzioni anche di componenti e accessori per l’auto connessa ai sistemi della mobilità intelligente e sostenibile, confrontandosi con le istituzioni e i bisogni dei consumatori; darà la possibilità di verificare, sia attraverso i test drive che attraverso il racing, la potenzialità di brand, modelli e piloti». Per quel che ci riguarda, nel nostro piccolo, ci accontenteremo a partire dal prossimo anno (a questo punto) di ritrovare un evento credibile e all’altezza della tradizione motoristica che da sempre appartiene al nostro paese, sperando che anteprime di mercato e spettacoli a quattro ruote tornino, prepotentemente, protagonisti anche tra i confini italiani.

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Autopromotec 2015

 

di Filippo Gherardi

 

Venti-ventiquattro maggio BolognaFiere è (o è stata, a seconda da quando leggerete questo articolo) soprattutto Autopromotec. L’edizione 2015, la ventiseiesima nella storia di quella che si sta affermando, e ne siamo particolarmente fieri per un campanilismo strettamente italiano, come la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico. Quella di quest’anno, già alla vigilia, è stata anche l’edizione dei record in termini di espositori: per un totale di 1.587 aziende, il 4,8% in più rispetto all’edizione del 2013, provenienti da 47 Paesi diversi. E a tal proposito, la kermesse bolognese conferma a gran voce il suo profilo internazionale, visto che ben il 42% delle aziende presenti, 663 per l’esattezza, sono di derivazione estera, con Cina, Germania, Gran Bretagna, Taiwan, Polonia, Stati Uniti, Francia, Spagna, Olanda e Turchia tra le nazioni più rappresentate. Nel 2013 le aziende estere presenti erano state 589, e questo si traduce in una crescita percentuale pari al 12,5%. Cifre importanti, che suonano come la definitiva consacrazione di una manifestazione divenuta, oramai, un appuntamento imprescindibile e un momento esclusivo di confronto fra tutti gli attori della filiera, un luogo dove le aziende possono fare business, in un contesto ormai globale. In tutto 14 i padiglioni espositivi, a cui vanno aggiunte, doverosamente, anche le 4 aree esterne. Tante le tematiche che spaziano da pneumatici, attrezzature, ricambi, componenti, car service e diagnostica, fino ad arrivare ad attrezzature per officina e per l’utensileria, car care, autolavaggi e settore della carrozzeria. Inoltre si segnala anche l’iniziativa Industrial Vehicle Service che permette di mettere in evidenza tutti i prodotti a supporto del trasporto commerciale. Per quel che concerne l’affluenza di pubblico, bilanci e considerazioni vanno doverosamente tracciati a posteriori, ma un primo dato indicativo arriva sul fronte dei visitatori esteri con la presenza di 90 buyer internazionali, provenienti da 25 paesi, che rappresentano una crescita del 25% rispetto all’ultima edizione del 2013.