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F1, Mercedes: è il giorno di Bottas

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ormai si attendeva esclusivamente l’ufficialità e alla fine è arrivata, la Mercedes ha tolto il velo che ricopriva di mistero il posto della seconda guida per la stagione che verrà scoprendo il volto di Valtteri Bottas. Dopo quattro anni di Williams, per lui unica Scuderia da quando proprio quattro anni fa entrò in F1, il ventisettenne finlandese si lancia in una nuova avventura a bordo della monoposto che ha stradominato gli ultimi campionati a suon di doppiette. Al posto di Bottas la Williams richiama in pista Felipe Massa, che rimette il casco e rinuncia al ritiro: “Sono molto felice di avere l’opportunità di tornare alla Williams – ha dichiarato il brasiliano – Volevo ancora correre nel 2017, ma la Williams è una squadra che ho nel cuore e ho rispetto per tutto ciò che sta cercando di ottenere. Valtteri ha una grande opportunità, data la svolta degli eventi in inverno, e gli auguro tutto il meglio alla Mercedes”

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F1, GP di Monza: bene la Ferrari ma l’inno finale è sempre quello inglese

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo lo sfortunato e tanto polemizzato episodio di Spa costato a Vettel il ritiro a meno di un giro dalla fine, il tedesco e la Ferrari tutta si riscattano con il secondo posto di Monza, sulla pista di casa davanti al proprio pubblico, ma ancora una volta il gradino più alto del podio se lo prende il solito Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica accelera non solo sulla pista ma anche in classifica piloti, allontanando il compagno di squadra Rosberg ritiratosi tra le fiamme del suo motore a tre giri dal termine, e a meno di un secondo da Vettel; ora il distacco tra le due frecce d’argento si allunga fino a 53 punti, ovviamente con Hamilton primo a 253 e Rosberg dietro a 199, mentre si rifà sotto Seba, sempre terzo ma a quota 177. Mentre le monoposto sfilavano ad alta velocità tra la Variante del Rettifilo e la Curva Parabolica, la Pirelli portava a conclusione le indagini riguardanti lo scoppio degli pneumatici del Belgio affibbiando la colpa ad una pista non pulita sufficientemente bene. L’arrabbiatissimo Vettel sembra esser rimasto soddisfatto dal lavoro e dall’indagine svolta dai fornitori di gomme della Formula 1: non escludiamo che dietro la sua teutonica calma ci sia un piccolo braciere ancora acceso, ma almeno per ora la polemica è stata definitivamente archiviata. A proposito di discussioni, in questa 86° edizione del GP d’Italia va di certo segnalata la presenza in tribuna del Premier Renzi, spinta dalle parole dell’avido Ecclestone che alla vigilia della gara ha addirittura ipotizzato un’esclusione della storica pista di Monza dal calendario del 2017. Bernie vuole 25 milioni e per ora ce ne sono solamente 15, ma il Capo del Governo, in coro con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ha assicurato che al 99% Monza rimarrà nei calendari della Formula 1, d’altra parte è impensabile un futuro senza il circuito più veloce di tutti. Detto ciò, torniamo alla gara che si è corsa nell’ultimo week-end. Come abbiamo visto, ha trionfato ancora Hamilton, ma ci sono stati degli ottimi segnali di ripresa e di riscatto da parte della Ferrari già durante le giornate di prove. Se nel venerdì solo Vettel era riuscito a star dietro alle tedesche con un terzo tempo, durante le qualifiche ufficiali è anche, e soprattutto, Raikkonen a dar lustro al cavallino con un ottimo secondo tempo, seguito dal terzo posto in griglia dell’altra rossa; dietro al quarto tempo di Rosberg, poi, una terza fila monopolizzata dalle Williams motorizzate Mercedes di Massa e Bottas. Quanto fatto di buono durante il sabato da Kimi viene però presto vanificato dalla sua partenza, anzi, dalla sua non partenza, visto che allo spegnimento del semaforo il finlandese è rimasto praticamente fermo facendosi sorpassare da tutti gli altri per dar vita ad un Gran Premio sotto il segno della rimonta. Al contrario, e come al solito, parte benissimo dalla sua pole Hamilton, tallonato da Vettel, dalle Williams e ancora da Rosberg, ma mentre in pochi giri Raikkonen recupera così tante posizioni da portarsi nono, Hamilton nello stesso periodo riesce già a dare sei secondi agli inseguitori. In un circuito in cui la strategia è tanto fondamentale quanto la velocità, quella della scuderia di Toto Wolff sembra essere la più efficace: Rosberg, primo dei “grandi” a passare per i box, rientra un giro prima rispetto a Massa e di conseguenza al successivo passaggio di traguardo si ritrova davanti al brasiliano. Leggermente diversa la tattica della Ferrari con un Raikkonen che nel frattempo ha portato a compimento la sua rimonta portandosi in terza piazza durante i pit stop degli avversari: lo scopo di Arrivabene e co. era quello di ritardare il rientro del finladese per rallentare Rosberg, ma la mossa non è bastata e Nico si è riportato subito in traiettoria di Seba. A questo punto della gara Hamilton se n’è andato, ha 20 secondi di vantaggio e mancano solamente 10 giri, la battaglia principale è quindi quella per il secondo posto tra Vettel e Rosberg. I tre secondi di distanza che ci sono tra i due si assottigliano sempre più, ma mentre Nico fa le ultime prove di sorpasso la sua monoposto si incendia nel senso letterale della parola e costringe il pilota a ritirarsi in un evidente stato di paura e preoccupazione. Nonostante l’incidente tecnico, il motore Mercedes ha dimostrato per l’ennesima volta di avere un qualcosa in più, considerato che il terzo posto lasciato da Rosberg è stato poi occupato dalla Williams di Massa seguito dal compagno Bottas, e solamente dopo, in quinta posizione, dalla seconda Ferrari di Raikkonen. Se la gara corsa da Vettel e il suo secondo posto sono comunque da apprezzare, lo hanno fatto in maniera calorosa e rumorosa tutti i tifosi del cavallino appostati sulle tribune del circuito, è sempre la Mercedes a dominare le piste non facendo quasi più notizia. Hamilton, complice l’uscita di Rosberg, ha messo a Monza una buona ipoteca su quella che potrebbe diventare la sua terza vittoria mondiale, ma non scordiamo che ci sono altre sette gare da correre: si ripartirà, sempre speranzosi con la Ferrari, il prossimo 20 settembre al buio della notte di Singapore.

F1: MALDONADO DELLA WILLIAMS VINCE IL GP DI SPAGNA, ALONSO SECONDO RAGGIUNGE VETTEL IN TESTA AL MONDIALE

F1: Maldonado approda alla Lotus

 

di Leonardo Frenquelli

 

La stagione di Formula 1 è appena terminata ma il mercato è già nel pieno del suo corso. È questione di ore e sarà ufficiale il passaggio di Pastor Maldonado, pilota venezuelano ex Williams, alla Lotus ormai orfana di Raikkonen. La partenza di “Iceman” è stato un duro colpo per la scuderia di Enstone e per decretare il sostituto più adatto c’è voluto tempo ed è stato necessario valutare molte possibilità. Prima di Maldonado, sembrava certo l’ingaggio di Hulkenberg ma per un intrigo di mercato tra Ferrari, Sauber e la stessa Lotus, l’affare non si è chiuso. Così sarà il venezuelano, che era stato contattato anche dalla Sauber, il compagno di Grosjean nella prossima stagione. Pastor aveva esordito in Formula1 proprio con la Williams il 27 marzo 2011, dopo aver vinto il titolo mondiale di Formula2 nel 2010. I contatti tra il team guidato da Boullier e Maldonado avevano subito una brusca accelerazione durante il Gp del Brasile, sotto l’influenza della Quantum Motorsports, holding che si appresta ad acquisire parte delle quote della scuderia per favorirne la permanenza ad un certo livello di qualità, con investimenti rapidi e mirati. Maldonado si è detto contento di cambiare team, in quanto la Williams non era in grado di garantire un salto di qualità di cui il pilota sente di aver bisogno.

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F1, la Williams monterà motori Mercedes dal 2014

 

di Filippo Gherardi

 

Malgrado la stagione 2013 di Formula 1 sia, ancora, soltanto ad un terzo della sua totale durata, continuano a tracciarsi bilanci, non molto positivi, e a susseguirsi voci che riguardano il futuro prossimo di quelle scuderie fin qui tutt’altro che brillanti protagoniste. Dopo la notizia che la McLaren, dal 2015, riproporrà quel binomio con i motori Honda che tanto bene ha fatto tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, è arrivata stamattina l’ufficialità che un’altra scuderia britannica, la Williams, dal prossimo mondiale del 2014 monterà sulle proprio monoposto motori Mercedes, gli stessi, guarda caso, “scaricati” dalla McLaren per lasciare spazio al ritorno in F1 della Honda. La conferma è arrivata proprio da Sir Frank Williams, storico padre fondatore del team di Grove. La Williams, che in questo campionato è ancora a corto di punti dopo sei gare disputate con i suoi due piloti Maldonado e Bottas, interrompe così il proprio rapporto con la Renault che durava ormai da due anni. Naturalmente nel caso dei motori che Mercedes fornirà al team britannico stiamo parlando di propulsori V6 turbo, introdotti all’interno del Circus a partire dalla prossima stagione.