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Honda, un raro metallo nei motori dei veicoli ibridi

 

della Redazione

 

Honda Motor Co., Ltd. ha concordato con la TDK Corporation e la Japan Metals & Chemicals Co., Ltd (JMC) di perseguire congiuntamente il riutilizzo di un metallo terroso raro, estratto da batterie nichel-metallo idruro di veicoli ibridi, per i magneti dei nuovi motori di veicoli ibridi. All’inizio del mese di marzo di quest’anno, Honda ha iniziato a fornire a un produttore di accumulatori metalli terrosi rari estratti da accumulatori nichel-metallo idruro usati in uno stabilimento JMC, per riciclarli in nuovi accumulatori nichel-metallo idruro di veicoli ibridi. Ebbene, Honda amplierà il riutilizzo di metalli rari terrosi estratti, usandoli nei motori per veicoli ibridi, al fine di ottenere l’ulteriore riciclaggio di queste risorse limitate e preziose. Le tre società inizieranno una approfondita analisi sulle modalità di riutilizzo nei motori e cominceranno il processo non appena vi sarà un volume sufficiente di accumulatori nichel-metallo idruro usati. Honda conferma il suo impegno totale a ridurre l’impatto ambientale nella società, sviluppando veicoli a basso consumo, compresi i veicoli ibridi, ed anche rafforzando le reti che porteranno al riutilizzo e al riciclaggio dei prodotti Honda.

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Honda-McLaren: ritorno al passato (vincente)

 

di Filippo Gherardi

 

Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta chiunque pensasse alla Formula 1 non poteva non immaginarla con i colori, e i risultati, della McLaren-Honda. L’accoppiata che ha rivoluzionato la storia moderna di questo sport, quella che ha portato alla ribalta i successi, oltre allo spettacolare dualismo, di due purosangue delle quattro ruote come Alain Prost ed Ayrton Senna, capaci, insieme alle loro McLaren Honda appunto, di mettere in bacheca dal 1988 al 1992 la bellezza di quattro titoli piloti (tre Senna ed uno Prost) ed altrettanti titoli costruttori. Oggi, a distanza di oltre vent’anni e dopo un’ultima esperienza (dal 2000 al 2008) conclusa con più ombre che luci e a causa di importanti difficoltà economiche, la Honda annuncia il suo ritorno in pista in coppia proprio con la scuderia che più di ogni altra ha saputo esaltare i suoi propulsori: la McLaren. Accordo a partire dal 2015, con la casa giapponese che tornerà ad equipaggiare le vettura della scuderia di Woking. Al tempo stesso, quindi, è ormai da considerarsi al capolinea il rapporto tra la stessa McLaren e la Mercedes, anche se la copertura per la prossima stagione dovrebbe essere comunque garantita. Un’accoppiata che dura ormai dal 1995 e che, anche questa, non ha lesinato successi al team inglese con ben tre titoli mondiali tra i piloti (due con Hakkinen ed uno con Hamilton) ed uno tra i costruttori.

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Superbike, Sykes e Laverty trionfano ad Assen

 

della Redazione

 

Va in archivio tra sorprese, le solite conferme ed anche qualche rumorosa delusione il terzo appuntamento stagionale con il campionato di Superbike sul circuito olandese di Assen. In gara 1, dominio fin dal via del britannico Sykes in sella alla Kawasaki Racing del team Kawasaki ZX-10R che sul rettilineo d’arrivo precede di oltre otto secondi l’altro britannico Rea, su Honda CBR, e l’Aprilia di Sylvain Guintoli. Pirotecnico testa a testa fino a pochi metri dalla linea d’arrivo invece in gara 2, con Sykes costretto, questa volta, a lasciare la prima posizione all’irlandese di casa Aprilia Laverty per una manciata di millesimi. Terzo gradino del podio ad appannaggio del francese Baz su Kawasaki, mentre Guintoli, dopo il terzo posto in gara 1, non va oltre la sesta posizione nella seconda. Male, in entrambe, Marco Melandri con la BMW che nella prima è costretto al ritiro per una rottura della catena, mentre nella seconda il pilota italiano si piazza soltanto ottavo. Due decimi posti per Carlo Checa e la Ducati, mentre Chaz Davies, dominatore assoluto ad Aragon, in sella alla seconda BMW chiude con all’attivo un settimo e un quinto posto. Nella classifica del mondiale guida sempre Guintoli con 111 punti, davanti al terzetto composto da Laverty, Sykes e Davies a quota 83.

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Acura SUV-X Concept, Honda alla conquista del mercato cinese

 

della Redazione

 

Tra le tante novità presentate in occasione dell’ultimo Salone di Shanghai, si segnala anche la Acura SUV-X Concpet, un prototipo firmato dal brand di lusso di casa Honda (Acura per l’appunto) e che, come confermato dalla stessa casa madre, anticiperà di fatto la versione che sarà prodotta e distribuita in Cina entro i prossimi tre anni. Non sono filtrati, ancora, dettagli di natura tecnica e meccanica, ma da quel poco che ci è dato a sapere si tratterebbe di un SUV di piccole dimensioni, realizzato esclusivamente per il mercato locale cinese ed il primo veicolo, nella storia di Acura, ad essere svelato al di fuori del territorio americano. In aggiunta, prestazioni di altissimi livelli e praticità tipica dei SUV. Totale riserbo sulle motorizzazioni, ma non è da escludere un propulsore ibrido.

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Lorenzo e le Yamaha davanti a tutti nelle prime libere del Qatar

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

L’attesa può ormai considerarsi terminata, già da ieri sera siamo entrati nella fase calda con le prove libere del Gran Premio del Qatar, prima uscita ufficiale della nuova stagione della Moto Gp. I piloti hanno testato i motori in attesa delle qualifiche di sabato, quando si deciderà la griglia di partenza della gara del giorno successivo. Tra candidati alla vittoria ci sono sicuramente i due piloti della Yamaha, Jorge Lorenzo, vincitore della passata edizione ed autore del miglior tempo nelle libere di ieri, e Valentino Rossi, che concluso la sua avventura con la Ducati è tornato alla sua vecchia e accogliente casa, quella dove ha vinto ben quattro dei suoi sette titoli nella classe regina. Dalla parte del campione in carica non possono che esserci le statistiche, negli ultimi quattro anni Jorge Lorenzo due volte è arrivato primo, mentre nelle restanti due si è dovuto accontentare, se così si può dire, del secondo posto. Il Doc, terzo nelle libere di ieri, ha tanta voglia di tornare a vincere dopo due anni poveri di soddisfazione alla Ducati. Occhio quindi al binomio Rossi-Yamaha, accoppiamento che è garanzia, e la storia lo conferma, di grandi successi. A proporsi come gli altri due possibili favoriti ci sono i temibili piloti spagnoli della Honda: l’esperto Dani Pedrosa, che proverà a cercare quel titolo tanto agognato ma non ancora arrivato, e l’emergente Marc Marquez che, nonostante i suoi vent’anni, ha già stupito tutti vincendo la Moto2 lo scorso anno e ritagliandosi un ruolo da grande protagonista nel corso dei test pre stagionali. Nei test di ieri, però, le due Honda HRC sono sembrate leggermente in ritardo, con Marquez che ha chiuso al quarto posto a quasi sei decimi da Lorenzo e Pedrosa addirittura ottavo ad oltre un secondo. Outisider assoluto, invece, sembra poter essere Cal Crutchlow, pilota britannico della Yamaha Monster Tech 3, positivo nell’ultima serie di test a Jerez de la Frontera e secondo, ieri, nelle libere del Qatar alle spalle di Lorenzo e davanti a Rossi. Tra possibili sorprese, la voglia di riscatto di Rossi, quella di riconferma di Jorge Lorenzo, il desiderio di affermazione di Marquez e quello di vittoria di Pedrosa, le premesse per assistere a una grande gara ed una bella stagione ci sono davvero tutte.

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I giorni dei riders

 

di Leonardo Frenquelli

 

Si è svolto dal 7 al 10 Marzo, tra i padiglioni della Fiera di Roma, il Motodays, salone dedicato a moto e scooter del centro-sud Italia. Dopo i successi degli anni precedenti, siamo giunti alla quinta edizione di un’esperienza che sta diventando sempre di più un “must” per gli appassionati delle due ruote. Un mix di sogno e realtà, con la possibilità di salire in sella alle nuove nate del mercato, tante moto e scooter da provare nelle apposite “aree prova” ed entrare in contatto con il mondo dei motori da vicino, grazie alla presenza di grandi ospiti come il campione del mondo uscente della Superbike Max Biaggi, testimonial di questa edizione. Il Corsaro, nelle nuove vesti di telecronista e non più pilota,  accompagnato dal presidente di Fiera di Roma Mauro Mannocchi, ha presidiato la cerimonia inaugurale per la gioia dei primi visitatori, giunti numerosi come previsto. Piloti, ombrelline, musica e spettacolo hanno rappresentato però solo il contorno di questa intensissima tre giorni all’insegna delle due ruote. Piatto forte, infatti, sono state le tantissime case che hanno esposto i loro nuovi modelli, tra queste: KTM, Suzuki, Triumph, Yamaha, Honda ed anche tutto il gruppo Piaggio. Nella prima giornata c’è stata un’accattivante anteprima mondiale del nuovo scooter della Peugeot. Dalle moto d’epoca alle enduro, dalle stradali alle Superbike del mondiale appena cominciato, ce n’è stato veramente per tutti i gusti dei motociclisti che hanno voluto dare una rinfrescata alla propria passione con la disponibilità di sette padiglioni espositivi che comprendevano ovviamente anche numerose aree ristoro ed un’ampia zona per fare acquisti per il proprio mezzo o, perché no, per comprarne proprio uno nuovo dai numerosi stand presenti alla manifestazione. Fiera di Roma è stato ancora una volta il tempio delle due ruote, e dopo le passate edizioni questa rischia di andare in archivio come la migliore sia per contenuti che per afflusso di pubblico.

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Fratelli di Spagna

 

di Germana Condò

 

Chiusa la tre giorni di test invernali che ha visto i piloti della classe regina del motomondiale correre sul tracciato di Sepang, si tornerà di nuovo in Malesia per la seconda sessione alla fine del mese. L’ultima tappa del calendario sarà invece Jerez de La Frontera in marzo. Nove giornate di prove in totale, sicuramente troppo poche se si considera anche il rischio di trovare una situazione meteo sfavorevole, così come accaduto nei test di Valencia 2012, ipotesi verosimile trattandosi del circuito malese. La grande sfida a cui assisteranno gli appassionati delle due ruote in questo mondiale, che partirà il 7 aprile a Losail in Qatar, sarà tra i campioni di Honda e Yamaha. A dominare la prima sessione è stato Dani Pedrosa con la sua Honda RC213V, ottenendo il miglior tempo di 2’00’’100 e staccando Jeorge Lorenzo, campione del mondo 2012, per 329 millesimi. Superiore nettamente in velocità sull’avversario, Pedrosa non ha però eseguito la simulazione di gara percorsa da Lorenzo che, girando su tempi costanti sotto ai 2’01” o appena sopra, sul passo gara è sembrato molto più vicino alla Honda. Dietro di lui il compagno di squadra, Valentino Rossi che, di nuovo in sella al suo “vecchio amore”, è ufficialmente ritornato protagonista. Ristabilito da subito il feeling con la M1, “la moto perfetta” per il suo stile, nella prima giornata si è concesso giri più lenti, lavorando sul setting e sulle nuove componenti 2013, poi la prova in velocità, dimostrandosi competitivo fin dall’inizio. Una Yamaha più veloce ma anche più facile da guidare grazie ai progressi a livello di elettronica. Quarto protagonista di Sepang è stato Marc Marquez, il quale dopo un passo falso che gli è costato una brutta caduta ha concluso la sua prova a poco più di mezzo secondo dal compagno di scuderia Pedrosa, leader indiscusso di tutti i test. Deludente il debutto della nuova Ducati: Andrea Dovizioso non è riuscito ad adattarsi alla sua Desmosedici ma ha potuto comunque dare indicazioni agli ingegneri sul telaio, sull’elettronica e sull’erogazione del motore. Il passaggio alla nuova squadra, per il momento, è costato al pilota forlivese un peggioramento di 1”660. E’ andata male anche per il compagno di squadra Nicky Hayden che ha chiuso la sessione con oltre 2” di distacco da Pedrosa. Si è fatto notare Cal Crutchlow, entrato in top five con la sua Yamaha Tech3, chiudendo a poco più di 6 decimi e migliorando il suo tempo di qualifica 2012. Bravo Stefan Bradl con la Honda LCR, sesto in classifica con un distacco di 0”887 dalla prima posizione. Mentre Alvaro Bautista ha dovuto faticare non poco insieme ai tecnici del team di Fausto Gresini per mettere appunto le sospensioni della sua Honda. Un giudizio sul debuttante Bradley Smith in Yamaha Tech3 arriverà alla fine dei test invernali, per ora è troppo presto.