up!

Nuova Volkswagen Up!: cittadina ultra-tecnologica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La piccola di casa Volkswagen si rinnova allo scopo di diventare l’icona della city car del futuro, fatta di tecnologia e praticità, e sempre più vicina ai sistemi che verranno utilizzati nei prossimi anni come la guida automatica e il dialogo tra smartphone e veicoli. Proprio riguardo a quest’ultimo ad esempio, la nuova Up! propone di serie su tutta la gamma il Composition Phone, un sistema di connettività innovativo che da la possibilità di integrare nell’infotainment di bordo qualsiasi tipo di smartphone  di tipo Android o iOS. E’ inoltre possibile trasformare il proprio smartphone in un navigatore con mappe offline attraverso la specifica App Maps+More, che permette anche di visualizzare le informazioni riguardo le funzioni della vettura(giri del motore, consumi ecc..). Sempre al tecnologico sistema di connettività della nuova Up! appartiene la nuova funzione di riconoscimento della scrittura, che consente di fare ricerche all’interno dell’infotainment semplicemente scrivendo con un dito le lettere sul display, una funzione comoda e pratica. In termini di sicurezza viene introdotto, sempre di serie su tutta la gamma Up!, un sistema di frenata autonoma molto simile a quello utilizzato dalle auto a guida semi-autonoma di segmenti alti; il dispositivo utilizza un sensore laser che fino alla velocità di 30 km/h arresta il veicolo in caso un ostacolo si avvicini troppo e il guidatore non intervenga. Gli allestimenti disponibili sono tre, Take, Move e High, mentre la gamma motori propone i benzina 1.0 litri da 60 e 75 Cv e il metano da 68 Cv della versione Eco Up!, con un TSI 1.0 turbo da 90 cavalli sotto al cofano della top di gamma. Come se non bastasse, nel listino italiano troveremo anche l’ecologica variante al 100% elettrica, in grado di percorrere 160 km con una ricarica.

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Guida Autonoma: verso programma europeo di test

 

di Stefano Ursi

 

Un progetto su vasta scala che coinvolge produttori e società di telecomunicazioni, il mix di competenze e di infrastrutture che dovranno far da base ai prossimi sviluppi del segmento ormai all’ordine del giorno delle auto a guida autonoma. È da Bruxelles, nella giornata del 7 Luglio 2016 che parte la lunga scia progettuale che soggiace, tecnicamente ed operativamente, a questa iniziativa; è proprio nella città capitale del Belgio, sotto l’egida di Günther H. Oettinger (Commissario Europeo alla Società ed Economia Digitale) che prende forma l’idea di mettere a regime e in rete tutte le competenze e tutte le esperienze fin qui acquisite. Al tavolo di lavoro del meeting siedono società leader della telecomunicazione globale e costruttori: GSMA (Associazione Mondiale degli Operatori), ACEA (European Automobile Manufacturers Association), CLEPA (European Association of Automotive Suppliers), ETNO (Europe’s Telecommunications Network Operators) e ECTA (European Competitive Telecommunications Association). Tutti accomunati da un solo obiettivo: fare un passo in avanti, si spera quello decisivo, verso la realizzazione di un sistema di auto a guida autonoma che possa davvero guardare al futuro con sufficiente fiducia di crescita e sviluppo, rafforzando al contempo la leadership europea su questo fronte. I comunicati stampa pubblicati da tutti i giocatori in campo sono piuttosto chiari quando ad obiettivi, tempi ed operatività: inizio atteso dei test nel 2017, con una prima fase che dovrà concludersi entro il 2019 per dare il via a sua volta alla seconda fase che dovrebbe avere termine nel 2021. Il progetto vedrà il suo focus principale nel test di tutti i requisiti fondamentali in tema di sicurezza, efficienza, qualità e “cyber-protection” dei veicoli oltre a testare le capacità della tecnologia 4G e 5G sulla guida autonoma e sulla connettività delle vetture, vera e propria sfida che il gruppo di lavoro si pone. Le prove e i test verranno condotti, laddove possibile, all’interno di progetti e in infrastrutture già esistenti così da ridare slancio anche a vie di sviluppo già in corso, conferendovi maggiore portata. Molte volte su queste pagine ci siamo intrattenuti nell’illustrare i nuovi modelli di vetture a guida autonoma e le nuove sperimentazioni ma mai come ora potremmo essere ad un punto di svolta nel settore, con la significativa caratteristica di potenziare il ruolo dell’Europa (e dunque dei singoli Stati ed operatori) in un campo dalle potenzialità tuttora inesplorate.