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Aston Martin: nel 2019 l’elettrica RapidE

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il mondo dell’elettrico è ormai una realtà affermata, e come tutti anche Aston Martin si adegua ai tempi, annunciando l’arrivo della sua nuova ammiraglia completamente elettrica, la RapidE. Entrerà in produzione solo a partire dal 2019, è la prima mossa di una strategia che punta a rinnovare l’intera gamma, ed è una vettura che sarà sviluppata in collaborazione con la Williams Advanced Enginering, ma ne verranno create appena 155 unità. La RapidE rappresenta una sorta di evoluzione del concept Rapide AMR presentato nel 2015, ma rispetto ad essa al posto di un V12 6.0 litri benzina avrà un propulsore elettrico che, secondo l’amministratore delegato della casa inglese Andy Palmer, “offrirà prestazioni che nessuna Aston Martin ha offerto in passato”. Lo stesso Palmer ha poi ricordato che: “Il motore a combustione interna è stato il cuore delle Aston Martin per più di un secolo e continuerà ad esserlo negli anni a venire. RapidE mostrerà la visione della nostra azienda, la volontà e la capacità di affrontare con successo cambiamenti radicali, fornendo un modello che si rispecchia perfettamente nella nostra essenza e che meriterà l’apprezzamento dei nostri clienti”.

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Nissan Leaf: verso la guida autonoma con il ProPilot 1.0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Elettrica lo è già, autonoma no, ma piano piano ci diventerà. E’ la Nissan Leaf, citycar ecologica giapponese e auto elettrica più venduta al mondo, nata nel 2010 ed ora pronta a rifarsi il trucco. Sicuramente dovrà migliorare sotto l’aspetto dell’autonomia, a fronte delle tante concorrenti che offrono e promettono ormai tra i 400 e i 500 km in modalità solo elettrica, ma intanto si proietta verso la guida assistita, di cui Nissan è da sempre stata pioniera. La seconda generazione di Nissan Leaf sarà infatti equipaggiata con il ProPilot 1.0, un dispositivo che attraverso un pulsante rende in grado l’auto di mantenere la corsia e la distanza di sicurezza, intervenendo in modo autonomo su sterzo, frenata e accelerazione, supportando il conducente anche in situazioni di traffico intenso sia nel traffico che durante lunghi tratti di percorrenza. Questa è solo una “versione base”, chiamiamola così, ma più avanti il ProPilot sarà talmente sofisticato da affrontare anche gli incroci dei centri urbani nel massimo della sicurezza, è un altro tassello che va a completare il puzzle della Nissan Intelligent Mobility, il programma votato ad un miglioramento della guida in termini di sicurezza, sostenibilità e connessione.

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Nuova Volkswagen Up!: cittadina ultra-tecnologica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La piccola di casa Volkswagen si rinnova allo scopo di diventare l’icona della city car del futuro, fatta di tecnologia e praticità, e sempre più vicina ai sistemi che verranno utilizzati nei prossimi anni come la guida automatica e il dialogo tra smartphone e veicoli. Proprio riguardo a quest’ultimo ad esempio, la nuova Up! propone di serie su tutta la gamma il Composition Phone, un sistema di connettività innovativo che da la possibilità di integrare nell’infotainment di bordo qualsiasi tipo di smartphone  di tipo Android o iOS. E’ inoltre possibile trasformare il proprio smartphone in un navigatore con mappe offline attraverso la specifica App Maps+More, che permette anche di visualizzare le informazioni riguardo le funzioni della vettura(giri del motore, consumi ecc..). Sempre al tecnologico sistema di connettività della nuova Up! appartiene la nuova funzione di riconoscimento della scrittura, che consente di fare ricerche all’interno dell’infotainment semplicemente scrivendo con un dito le lettere sul display, una funzione comoda e pratica. In termini di sicurezza viene introdotto, sempre di serie su tutta la gamma Up!, un sistema di frenata autonoma molto simile a quello utilizzato dalle auto a guida semi-autonoma di segmenti alti; il dispositivo utilizza un sensore laser che fino alla velocità di 30 km/h arresta il veicolo in caso un ostacolo si avvicini troppo e il guidatore non intervenga. Gli allestimenti disponibili sono tre, Take, Move e High, mentre la gamma motori propone i benzina 1.0 litri da 60 e 75 Cv e il metano da 68 Cv della versione Eco Up!, con un TSI 1.0 turbo da 90 cavalli sotto al cofano della top di gamma. Come se non bastasse, nel listino italiano troveremo anche l’ecologica variante al 100% elettrica, in grado di percorrere 160 km con una ricarica.

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Motorshow di Bologna: Frangivento si presenta con l’Asfanè HyperSportItalia

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il Motorshow di Bologna si avvicina sempre più e vengono svelate le prime novità, una su tutte quella comunicata dal costruttore torinese FV-Frangivento, che alla kermesse emiliana presenterà in anteprima mondiale la Asfanè in versione HyperSportItalia. Al Parco Valentino di Torino era stata mostrata una prima versione di questa vettura che allo stesso tempo può essere identificata sia come social car che come supercar, per di più totalmente elettrica, nata dalla penna di Giorgio Pirolo e ridisegnata appositamente per il Motorshow. Con l’aiuto di Paolo Mancini, imprenditore torinese e progettista, ed il supporto del know-how di quindici aziende che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo dell’automobile, è stata creata questa speciale vettura provocatoria già nel nome, come ha spiegato proprio Pirolo: “Si chiama ”Asfanè  perché significa in piemontese ‘non si può fare’, la frase che mi sono sentito ripetere spesso quando bussavo a tante grande grandi aziende automobilistiche piemontesi. Non mi sono demotivato ed ho deciso di chiamare provocatoriamente l’auto in questo modo perché, invece, ce l’abbiamo fatta”. Con il suo colore rosso lambrusco, “Il colore dell’Emilia, terra dei motori” sottolinea Pirolo, la Asfanè HyperSportItalia è una macchina “viva”, che comunica con l’essere umano, monitora le prestazioni, scatta selfie e li pubblica in autonomia sui social, tutto grazie ad una nuova tecnologia che sfrutta un sofisticato sistema di sensori. Il design è futuristico, le linee particolari hanno attirato l’attenzione di grandi designer del calibro di Giorgetto Giugiaro e Marcello Gandini, mentre la carrozzeria sfrutta tutta l’abilità artigianale italiana, realizzata in alluminio e a mano secondo l’antica tradizione dei battilastra piemontesi. Inoltre presenta un sistema di propulsione da brividi, capace da una parte di garantire 50 km di autonomia e dall’altra di erogare ben 900 cavalli di potenza da scatenare in pista. Per ora rimane ancora un concept non marciante, ma l’obiettivo è quello di arrivare al Salone di Torino 2017 con una vettura completa in tutti i suoi dettagli e capace di muoversi su strada.

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Opel Ampera-e: diffuse le prime informazioni in attesa del debutto

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Opel è pronta ad entrare nel mondo dell’elettrico, come aveva già annunciato qualche mese fa, con la sua Ampera-e, prima elettrica di massa prodotta dalla casa di Rüsselsheim. Bisognerà aspettare ancora un mese prima di vederla dal vivo, ma è arrivata la conferma del suo debutto al prossimo Salone di Parigi (1-16 ottobre) e con essa i primi dati ufficiali. Sorella della Chevrolet Bolt ed erede della Ampera che nel 2012 vinse il premio di Auto dell’Anno, la Ampera-e sarà equipaggiata con un motore elettrico da 150 kW (204 cavalli) capace di scattare da 0 a 50 km/h in 3,2 secondi e di raggiungere i 150 km/h di velocità massima, con una progressione da 80 a 120 km/h coperta in 4,5 secondi.  Non è stata diffusa ancora nessuna informazione riguardo all’autonomia, ma è proprio su questa che Opel sembra aver lavorato maggiormente per garantirne una maggiore rispetto alle concorrenti. Si sa qualcosa di più invece sulla batteria che alimenterà il motore elettrico: avrà delle proporzioni piatte che le permetteranno di essere posizionata sotto al fondo del veicolo, massimizzando lo spazio dell’abitacolo per ospitare comodamente 5 passeggeri ed avere un ampio bagagliaio.

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Peugeot iOn: l’elettrica del Leone

 

di Valerio Verdone

 

L’auto elettrica non è più una chimera, un prodotto futuristico da esporre nei saloni, ma rappresenta una realtà del nostro mercato, come dimostra la Peugeot iOn, la piccola ad impatto zero della Casa del Leone. Con un costo adeguato alle innovazioni che porta sotto pelle, la citycar elettrica del nostro test ha un listino di 30.689 euro, ma presenta diverse agevolazioni, tra cui l’esenzione del bollo, del pagamento del parcheggio nelle strisce blu, e addirittura l’accesso nella ZTL in alcuni dei centri cittadini più grandi. Chiaramente, è importante che il governo contribuisca per diffondere questa tecnologia, ma è chiaro che la vettura della Peugeot rappresenta una soluzione reale per chi sceglie di rispettare l’ambiente. D’accordo, la iOn è la gemella della Mitsubishi iMiev e della Citroen CZero, ma comunque mantiene una personalità leonina. L’esterno è caratterizzato da sbalzi ridotti, e così, nonostante una lunghezza di appena 3,48 metri, lo spazio a bordo è adeguato a trasportate in tutta comodità 4 persone, grazie ad un passo di 2,55 metri. La linea è sacrificata alla funzionalità, per cui troviamo il tetto alto e le porte dall’ampia apertura. All’interno, come abbiamo detto, c’è spazio in abbondanza, anche se il bagagliaio da 168 litri, privo di cappelliera, non è certo quello di una wagon. Comunque, troviamo guizzi di originalità nelle superfici laccate che adornano parte del volante e della plancia, e nella strumentazione semplice e chiara, che, oltre al livello di carica della batteria, informa in tempo reale sulle performance ecologiche della guida. Ed è proprio su questo punto che la iOn si distingue dalle auto a motore termico. Infatti, si viaggia nel silenzio più totale, al punto che è consigliabile suonare per avvertire i pedoni quando si transita nel centro della città. L’auto si rivela agile, grazie al motore da 67 CV posizionato sotto il baule di carico, mentre il comparto batterie a litio da 158 kg si trova sotto i sedili e abbassa il baricentro della vettura. Ne deriva un comportamento piacevole, con una spinta sempre disponibile, tanto che da 0 a 50 km/h s’impiegano appena 5,9 secondi. Quanto basta per muoversi con brio in ambito cittadino e fare qualche sortita fuori porta, anche perché l’autonomia è di 150 km e purtroppo non ci sono tante colonnine di ricarica nelle nostre cittadine. Comunque, per fare il pieno di elettricità si impiegano 6 ore utilizzando la rete elettrica da 220 V, mentre il tempo si abbassa notevolmente, ad appena 30 minuti, sfruttando la rete elettrica industriale da 380 V. L’aspetto positivo della guida in elettrico, oltre al comfort ed alla ripresa fulminea, sta nel consumo, visto che con l’equivalente di 2 euro di elettricità si riescono a percorrere 100 km. Chiaramente, siamo consapevoli che l’auto elettrica migliorerà le sue performance nei prossimi anni, visto che diversi costruttori stanno lavorando su questa tecnologia, ma la Peugeot, dopo l’ibrido diesel, è un passo avanti nella mobilità ecosostenibile, e con la iOn interpreta alla perfezione il tema delle auto ad impatto zero destinate, per il momento, ad utilizzo cittadino, in attesa di una rete di ricarica adeguata anche ai lunghi spostamenti. Chissà se nel prossimo futuro la piccola del Leone avrà una sorella di maggiori dimensioni? E’ ancora presto per dirlo, ma è chiaro che la iOn rappresenta un punto di partenza per la mobilità del futuro firmata Peugeot, ma nello stesso tempo anche un punto d’arrivo, visto che ha reso fruibile oggi questa tecnologia destinata alle auto del futuro.