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Infiniti: a Detroit con QX50 Concept

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ancora pochi giorni e il Salone di Detroit aprirà le sue porte al pubblico (8-22 gennaio) per mostrare tante e soprattutto grandi novità provenienti dal mondo a quattro ruote, una su tutte la QX50 Concept, prototipo del SUV che presto Infiniti metterà in produzione. Il “sotto marchio” di Nissan ha scelto il Naias proprio perché il mercato americano è quello che più a loro interessa, come lo dimostrano i numeri ed il fatto che lì esista già una QX50; in Europa, invece, quel nome indicherà una vettura inedita che si andrà a posizionare tra la QX30 e la più grande QX70. Le linee, almeno per quanto riguarda il prototipo, saranno più dinamiche e taglienti, ma sarà la tecnologia ad essere messa sotto le luci dei riflettori: la QX50 Concept sarà la prima di casa Infiniti ad utilizzare la guida autonoma, con dettagli che verranno rivelati solo dopo la presentazione al Salone. Inoltre, la futura vettura monterà il nuovissimo motore VC-Turbo, il primo a rapporto di compressione variabile, pronto ad essere messo in produzione e a contrastare i diesel grazie alla sua capacità di offrire ottime prestazioni e grande efficienza nei consumi; con l’inedita tecnologia a compressione variabile, che combina la potenza di un 2.0 turbobenzina alla coppia di un diesel di avanguardia, modifica il rapporto di compressione in base alle condizioni di guida . Con una potenza di 270 Cavalli e 390 Nm di coppia il Variable Compression Turbo dovrebbe essere in grado di fornire le stesse prestazioni dei motori V6 di analog potenza ma con un miglioramento del 27% nei consumi di carburante.

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Salone di Detroit 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

È in pieno svolgimento l’edizione 2016 del Salone di Detroit, o NAIAS (North American International Auto Show), una delle principali kermesse dell’auto a livello mondiale. Questa esposizione è il primo grande evento del settore automobilistico dell’anno e sta diventando quasi un seguito del CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la più importante fiera di prodotti tecnologici organizzata ogni anno nel Nordamerica e una delle più importanti nel mondo. Negli ultimi anni, infatti, il CES ha visto crescere la partecipazione delle case automobilistiche, che sono diventate più numerose e sempre più spesso anticipano a Las Vegas le innovazioni tecnologiche più avanzate che riguardano l’auto elettrica, la connettività o la guida autonoma, per poi presentare a Detroit i prodotti più strettamente automobilistici, come nuovi modelli e concept car. Dal 1989 il NAIAS è un salone internazionale, ma poiché si tiene negli Stati Uniti resta comunque un evento concentrato sul Nordamerica: per questo tra le nuove auto presenti ci sono grossi SUV e pick-up destinati ai mercati di Stati Uniti e Canada, non a quelli europeo o italiano. Come molti altri settori, però, anche quello dell’auto si sta evolvendo verso una maggiore globalizzazione delle tecnologie e dei prodotti, per cui alcune novità presentate a Detroit saranno vendute anche nel nostro continente. Tra i nuovi modelli mostrati a Detroit che arriveranno anche sul mercato europeo c’è la nuova berlina premium tedesca Mercedes-Benz Classe E, che grazie al sistema di guida semi-autonoma Drive Pilot è in grado di seguire l’auto che precede mantenendo la distanza di sicurezza e sterzando automaticamente fino a 210 km/h in strade a più corsie. Un’altra novità e rivale diretta della Classe E è la svedese Volvo S90, una berlina dotata di sistemi di sicurezza e guida autonoma molto avanzati. Il marchio tedesco Audi ha presentato la A4 Allroad quattro, variante del suo modello A4 lanciato nel settembre scorso al Salone di Francoforte. La Allroad è una station wagon a trazione integrale più alta da terra rispetto alle A4 “normali”, ed è pensata per coloro che hanno bisogno di fare del fuoristrada non impegnativo. A Detroit la divisione premium del gruppo Volkswagen ha anche presentato la Audi h-tron concept, un prototipo di SUV alimentato a idrogeno che, secondo quanto dichiara la casa, accelera da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi e con un pieno di gas ha un’autonomia di quasi 600 chilometri. Porsche, altro marchio del gruppo tedesco, ha esibito le nuove versioni Turbo e Turbo S della sua sportiva 911, mentre Volkswagen ha portato un prototipo di SUV ibrido plug-in derivato dal suo modello Tiguan, che si chiama Tiguan GTE Active Concept. Per celebrare l’anniversario dei quarant’anni dalla fondazione di BMW North America, il costruttore tedesco BMW ha presentato due sportive che montano lo stesso motore 3 litri biturbo a benzina ma hanno carrozzerie molto diverse, il nuovo coupé M2 da 370 CV e il SUV X4 M40i da 360 CV, mentre il marchio inglese Mini, di proprietà BMW, ha mostrato una sua cabriolet. Tra i costruttori americani, il marchio Buick, della General Motors,  ha portato sotto i riflettori del NAIAS, la Avista un concept di coupé sportivo, mentre Ford ha esposto il restyling della berlina Fusion, che sul mercato europeo viene venduta con il nome di Ford Mondeo. Lincoln, marchio di lusso di proprietà Ford, ha mostrato la nuova Continental, una berlina elegante e di grandi dimensioni per i mercati di Cina e Stati Uniti. A Detroit Chrysler ha invece presentato una grossa monovolume destinata al mercato nordamericano, la Chrysler Pacifica, che è il primo modello del gruppo FCA ad essere offerto con una motorizzazione ibrida plug-in in grado di percorrere 40 chilometri in modalità elettrica. I costruttori giapponesi hanno storicamente una presenza forte sul mercato nordamericano e anche quest’anno hanno portato a Detroit molte novità. Lexus, marchio premium di casa Toyota, ha esposto la nuova LC 500, un coupé di grandi dimensioni con motore benzina 5 litri V8 da 473 CV che punta a fare concorrenza ai modelli simili dei marchi premium tedeschi Audi, BMW e Mercedes-Benz. La Lexus LC in futuro sarà venduta anche in Italia, ma solo in versione ibrida, ossia con un motore elettrico associato a quello a benzina. Un altro coupé proveniente dal Giappone presentato a Detroit è la Infiniti Q60: Infiniti è il marchio di lusso del costruttore Nissan e la sua Q60 è una variante sportiva e a due porte della berlina Q50 commercializzata in Italia. A Detroit Honda ha invece presentato il Ridgeline, un grosso pick-up per il mercato nordamericano, e la Acura Precision Concept, uno studio di design del marchio premium che Honda commercializza solo in alcune regioni, tra cui l’America settentrionale. Concludiamo con Hyundai che ha portato in terra statunitense la berlina di lusso Genesis G90, primo modello di un nuovo marchio che vuole fare concorrenza alle ammiraglie dei marchi premium tedeschi.

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Lexus LC 500

 

di Maurizio Elviretti

 

Uno dei marchi protagonisti in assoluto al Salone di Detroit è stato sicuramente Lexus, che ha portato sotto i riflettori della kermesse statunitense, in anteprima mondiale, l’inedita LC 500, a quattro anni dall’unveiling del prototipo LF-LC. Si tratta di una gran coupé quattro posti (2+2), caratterizzata da un design che anticipa i prossimi canoni stilistici del marchio. Dimensioni generose (lunghezza 4760 mm e larghezza di 1920 mm) ma “faccia” da sportiva vera, caratterizzata dal frontale aggressivo dominato dalla classica griglia a clessidra, affiancata sui tre lati da inserti cromati e da un design tridimensionale che ne aumenta l’impatto visivo. Le luci di marcia diurna a “L” spiccano sotto i gruppi ottici a triplo LED, estremamente sottili e adottati per poter abbassare la linea del cofano e per incastrarsi alla perfezione nella parte anteriore di dimensioni ridotte. Il profilo sportivo della vettura è caratterizzato da una linea del tetto snella e leggermente inclinata, da una silhouette affilata e da un’altezza contenuta del cofano. La LC 500 è il primo modello Lexus a beneficiare di un nuovissimo pianale con trazione posteriore basato su un’innovativa architettura dedicata espressamente ai modelli Luxury. Il telaio della nuova coupé diventerà quindi la base su cui sviluppare i nuovi modelli del brand, tanto quelli a trazione posteriore che quelli con trazione anteriore. Per ottenere le performance stabilite durante le fasi di sviluppo, Lexus ha realizzato la scocca più rigida di sempre, abbinata al motore 5.0 V8 già visto sulla gamma RC F e GS F: con 32 valvole e una struttura interamente in alluminio, il propulsore è in grado di erogare 473 cavalli di potenza a una coppia di 527 Nm, da gestire tramite il nuovo cambio automatico doppia frizione a 10 rapporti. Il rislutato è uno scatto 0-100 km/h in poco più di 4,5 secondi. Ma non si parla solo di prestazioni: il nuovo modello vedrà l’esordio del nuovissimo pacchetto Lexus Multimedia 2017 e dei sistemi di sicurezza Safety System+, un package completo di Pre-Crash, studiato per prevenire e ridurre le possibilità di collisione; il Lane Keep Assist, che aiuta a mantenere la vettura all’interno della corsia; l’Adaptive High Beam, per assicurare la massima visibilità durante la guida nelle ore notturne; e l’ All-speed Dynamic Radar Cruise Control.

 

 

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Montezemolo nella Hall of Fame

 

di Maurizio Elviretti

 

Luca Cordero di Montezemolo, ex numero uno del Cavallino, entra nella Hall of Fame dell’automobilismo.  È il settimo italiano ad entrare nella Automotive Hall of Fame, la  più prestigiosa onorificenza dell’industria automobilistica  internazionale. Montezemolo sarà premiato in una cerimonia di Gala che si svolgerà il 23 luglio a Detroit. La motivazione per l’ex numero uno della Ferrari è la seguente: “per aver riaffermato il prestigio del  marchio, restituendo alla Scuderia Ferrari il dominio nel campionato  internazionale e affermando al tempo stesso il brand Ferrari come  potenza globale”. Nella Hall of Fame oltre a Montezemolo, sono già stati ammessi altri sei italiani: Gianni Agnelli nel 2002, Nuccio Bertone nel 2006, Ettore Bugatti nel 2000, Enzo Ferrari nel 2000, Giorgetto Giugiaro nel 2002 e Sergio Pininfarina nel 2007. Oltre a Montezemolo entrano quest’anno  nella Hall of Fame anche: Elwood Haynes (1857-1925), pioniere  dell’auto e co-fondatore di Haynes-Apperson Automobile Company; Ratan  Tata, magnate dell’industria indiana dell’auto e fondatore di Tata  Sons; Roger Penske, presidente di Penske Corporation.

BMW M6 Coupe

BMW Serie 6

 

di Leonardo Frenquelli

 

Tra le tante anteprime internazionali, a Detroit, era di scena anche la nuova BMW Serie 6. I modelli coupé, cabriolet e gran coupé vedono dunque il debutto sulla scena mondiale, dopo un restyling leggero ed essenziale, con l’eleganza classica di BMW. La prima Serie 6 è uscita quattro anni fa ed ha garantito un feedback molto positivo, quindi la base di partenza era ottimale ed i risultati del lavoro dei bavaresi per la versione che sarà commercializzata nel corso di quest’anno, non hanno deluso nessuno. Principalmente, le modifiche riguardano dei dettagli estetici come i nuovi gruppi ottici full LED di nuova generazione ed i nuovi specchietti, con nuove colorazioni per la gamma. Jatoba e Kaschmirsilber, sono soltanto alcune delle nuove tinte metallizzate che la casa tedesca propone, ampliando la scelta per gli interni bicolore con il nero classico abbinato alla pelle “Elfenbeinweiss” e “Cognac”. Altri dettagli per quanto riguarda l’abitacolo, sono i due nuovi equipaggiamenti Design Pure Experience e Design Pure Excellence: il primo ha un’impronta più aggressiva e sportiva, mentre il secondo è più adatto a chi apprezza il lusso e la comodità “non da tutti”. Perfettamente al passo con i tempi, la gamma della Serie 6 vanterà un sistema di infotainment all’avanguardia come il Connected Drive, con head-up display e, tra gli optional tecnologici si nota anche il Driving Assistant Plus con Active Cruise Control, sistema Stop&Go, Lane Departure Warning e la frenata automatica. La gamma di propulsori non ha subito particolari modifiche ma è comunque di una qualità difficilmente accostabile alle concorrenti. Si parte dal motore della 640i, sei cilindri da 3.0 litri e 320 cavalli di potenza, passando per il propulsore a otto valvole della 650i, 4.4 litri biturbo con 450 cavalli, non certo garanzia di consumi “economici”, ma indubbiamente di grandi prestazioni. Per la 640d invece, c’è il classico 3.0 biturbo da 313 cavalli mentre il top di gamma sarà quello della “M”, celebre ed immancabile versione ad alte prestazioni: basti pensare che il V8 biturbo da 560 cavalli, può raggiungere i 250 km/h di velocità massima. Per ogni motorizzazione ed allestimento sarà possibile scegliere la trazione integrale xDrive, per collaborare con il cambio automatico Steptronic a otto rapporti.

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Nuova Ford Gt

 

di Maurizio Elviretti

 

Anche in questo nuovo anno, a quanto pare, Ford continua a puntare forte sulle alte prestazioni: accanto alla rinnovata Focus Rs, alla nuova edizione del pickup F-150 e all’accoppiata Shelby Gt350 e Gt350R, saranno in totale 12 i modelli stradali dell’azienda che saranno presentati nel corso del 2015 col sottomarchio “High Performance”. E però, la più raffinata, innovativa e bella tra le novità è senza dubbio l’inedita Gt, svelata al Salone di Detroit da Mark Fields, presidente e amministratore delegato della Ford, che riporta sul mercato l’iconico nome della berlinetta da competizione degli anni ‘60, con motore centrale posteriore e aerodinamica esagerata. Di quella Gt, la nuova sportiva Ford riprende lo schema generale, la cura delle e naturalmente il design. Il risultato è una due posti dal carattere quasi corsaiolo, attualizzata con un esteso impiego dei materiali leggeri, inclusi le fibre di carbonio rinforzate e l’alluminio, e soprattutto dotata di un inedito V6 biturbo capace di erogare ben 600 Cv, un’unità di nuova realizzazione basata sul motore di 3.5 litri già presente nella Ford Imsa Daytona Prototype, che quest’anno ha vinto anche la 12 Ore di Sebring. Con ruote da 20 pollici e impianto frenante della Brembo con dischi carboceramici, la Ford Gt entrerà in produzione nella seconda parte del 2016.

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Nuova Mercedes GLE: l’eleganza a forma di SUV

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Al NAIAS di Detroit è stata appena presentata in anteprima mondiale la nuova GLE di Mercedes, il SUV Coupè pronto a far concorrenza a vetture del calibro della BMW X6. La gamma SUV dei tedeschi diventa ancora più competitiva con questa auto che fa dell’eleganza uno dei suoi punti di forza, eleganza dettata dai fianchi e dal posteriore aggressivi ma allo stesso tempo morbidi.  La nuova GLE arriva a Detroit in tutte le sue versioni, da quelle benzina e gasolio della GLE coupè, alla top di gamma 63 AMG in due diversi livelli di potenza: 557 cavalli per quella normale e 585 per il modello 63 AMG S. L’estetica notevole è quindi accompagnata da ottime prestazioni, da supercar quasi, come l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi o la velocità massima di 250 km/h autolimitata per tutti i modelli; a favorire questi numeri ci sono sicuramente la tradizionale trazione integrale 4Matic di Mercedes, presente su tutti i modelli di GLE a prescindere dal tipo di motore, e il cambio 7G Tronic SpeedShift Plus. Novità sono le sospensioni raffinate con sistema di stabilizzazione attiva del rollio Active Curve System, che lavora sfruttando barre anti rollio anteriori e posteriori per ammortizzare la forza centrifuga e tenere basso l’assetto. Si possono richiedere anche le sospensioni Airmatic, che vanno a prendere il posto dell’accoppiata molla-ammortizzatore e a sistemare la rigidità in base ai dati forniti dai sensori. L’eleganza esterna la ritroviamo anche nell’abitacolo in cui sono presenti molti elementi rivestiti in pelle, ai quali si aggiungono confort e tanta tecnologia, come il sistema multimediale Comand, o la manopola del selettore Dynamic Select con cui decidere se mettere la GLE in modalità Slippery, Comfort, Sport, Sport+ e Individual. Prima di fare il suo debutto sul mercato il prossimo luglio, la nuova GLE accompagnerà la presentazione del nuovo film di Jurassic Parck, in cui avrà anche un ruolo da protagonista.

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Daimler in espansione: a gennaio il nuovo marchio AMG Sport

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Le intenzioni di Daimler erano chiare già da tempo: espandere i propri profitti attraverso la conquista di nuove fette di mercato, entrando nei segmenti premium e luxury, e già all’inizio dell’anno prossimo potremo vedere alcuni modelli di questo tipo. I tedeschi infatti, nel North American International Auto Show di Detroit che si terrà tra il 12 e il 25 gennaio, lanceranno tramite il loro marchio Mercedes-AMG una nuova serie di veicoli ad alte prestazioni che andranno sotto il nome di AMG Sport. Alla mostra di Detroit potremo vedere un crossover sportivo figlio della nuova Mercedes GLE, il quale dovrà entrare in competizione con la BMW X6 e con il Maserati Levante che ancora deve uscire; oltre a questo, ci sarà una berlina compatta capace di fornire ottime prestazioni e derivante dalla Classe C, che dovrebbe essere chiamata C450 AMG Sport. Entrando in nuovi segmenti, la Daimler vorrebbe arrivare a quota 65 mila macchine vendute nel 2017, superando di gran lunga il record di 40 000 del 2014 e addirittura raddoppiando le vendite ottenute nell’anno 2013.

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Chrysler cerca talenti: via al concorso di design automobilistico

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Anche quest’anno Chrysler vuole aprire le porte del mondo del design dell’auto a tutti gli studenti degli USA: è stata infatti lanciata la terza edizione del Detroit Autorama High School Automotive Design Competition, un concorso al quale possono partecipare tutti gli allievi delle scuole pubbliche superiori americane. Il tema stavolta sarà il futuro, e il compito dei partecipanti sarà quello disegnare una vettura Dodge che possa andar bene per l’anno 2025; il concorso prevede premi molto allettanti: il primo classificato riceverà una borsa di studio da 60.00 dollari per il corso di laurea presso il College for Creative Studies di Detroit, un corso estivo di tre settimane proprio in quel college, un MacBookPro da 13 pollici e tre ingressi validi per il Detroit Autorama, ossia la più grande mostra di hot rod e di auto personalizzate. I ragazzi che arriveranno secondo e terzo vinceranno una corso di disegno estivo presso il CCS, un MacBook Pro ciascuno, e tre ingressi per il Detroit Autorama. Ci sarà qualcosa anche per il quarto classificato: anche per lui un corso estivo di disegno presso il CCS, un iPad Retina e tre ingressi all’Autorama. E’ un’ottima opportunità per gli studenti americani, il CCS è uno dei più importanti college al mondo per quanto riguarda il design automobilistico, e da lì sono usciti grandi nomi come Andre Hudson, design manager alla Hyundai Motors America, Michael Burton, director of interior design alla General Motors, Tyler Blake, design manager alla Ford e tanti altri.

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Ritrova la sua Corvette… dopo 33 anni!

 

di Maurizio Elviretti

 

Avete presente quel mix di rabbia e odio che vi sale quando scendete sotto casa e vi accorgete che vi hanno rubato la macchina? Avete presente quanto sconforto provate ogni giorno per il diminuire delle possibilità di ritrovarla? E’ quello che avrà provato un tal George Talley, pensionato di Detroit, nel lontano 1981. La stranezza della vita però, lo ha portato a ricevere una telefonata, a distanza di 33 anni, dalla propria compagnia assicurativa che lo informava che l’auto era stata ritrovata. Infatti la sua Corvette del ’79 era stata recuperata praticamente dall’altra parte del paese. E siccome le sorprese non vengono mai da sole, la General Motors, per volere di Mark Reuss, vice presidente esecutivo del reparto sviluppo, ha fatto riconsegnare l’automobile al signor Talley con tanto di cerimonia.