Ph Roberto Piccinini

Nuova Twingo Lovely: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Sarà lanciata al pubblico il prossimo 14 novembre la nuova Twingo Lovely, ma noi abbiamo avuto il piacere di provarla la scorsa settimana, su invito di Renault, per le strade di Bologna e dei suoi famosi colli. Stiamo parlando di una versione che verrà prodotta in serie limitata non nel numero ma nel tempo (sarà infatti sul mercato per un anno), pensata in maniera specifica per le donne visto che il 55% dei clienti che hanno acquistato Twingo appartengono al gentil sesso. Il suo look femminile è evidente già nelle colorazioni, le nuove tinte Ultraviolet e Cosmic Grey si vanno ad aggiungere al Bianco Dreams e al Nero Etoilè già disponibili su Twingo, ma oltre ai colori della carrozzeria il design esterno è caratterizzato dal badge Lovely, dai cerchi in lega da 16” Diamantati Ultraviolet, dai vetri oscurati nel posteriore e soprattutto dallo stripping laterale specifico Lovely. Anche all’interno, forse non troppo curato nei dettagli, troviamo una predominanza della colorazione Ultraviolet a far da contorno alle sellerie in misto pelle e tessuto, mentre per quanto riguarda gli equipaggiamenti, oltre al climatizzatore automatico, al cruise control e al volante di pelle che troviamo di serie, abbiamo potuto provare il sistema R&Go: un’applicazione che permette di utilizzare il proprio smartphone come interfaccia per consultare le informazioni del computer di bordo, ma soprattutto dotata di sistema di navigazione GPS integrato, anche se a dir la verità quest’ultimo avrebbe bisogno di qualche miglioria per ciò che riguarda la precisione del segnale. La vera novità però è un’altra: il nuovo cambio automatico EDC (Efficent Dual Clutch) a doppia frizione a 6 rapporti disponibile con la motorizzazione TCe da 90 cv; insieme garantiscono una grande reattività su strada, un ottimo confort di guida e dei consumi abbastanza contenuti (4,8 l/100km nel ciclo misto). Per le vie del centro di Bologna la Twingo Lovely si è in effetti comportata da perfetta city car, scattante e agile grazie al miglior raggio di sterzata della categoria (4,3 m), e motore e cambio hanno dato una buona prova d’efficacia anche per le tortuose curve che si trovano nelle zone circostanti al capoluogo emiliano. Nonostante sia una vettura creata per ambienti cittadini, e quindi con dimensioni contenute per facilitare i parcheggi, la sua abitabilità non ne risente minimamente e anche sui sedili posteriori si sta molto comodi, questo per merito dello spazio per le ginocchia di 13,6 cm, anche qui migliore della categoria. Disponibile in tre diversi allestimenti, Zen, Intense e Life, la versione base della nuova Twingo Lovely con motore SCe da 69 cv parte da 13.350 euro, mentre per averla con il TCe da 90 cv abbinato al cambio EDC il prezzo di partenza è di 14.750 euro.

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Renault Twingo: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ad undici anni di distanza dal lancio del primo modello Renault è tornata, prepotentemente, ad aggredire il mercato delle city car con la terza generazione della Twingo. La nostra redazione ha avuto modo di provare, nelle ultime settimane, la piccola francese e di confrontarsi con le sue tante novità. Iniziamo come piace fare a noi dalle dimensioni, da sempre contenute nel caso della Twingo ed in questo caso specifico addirittura ridotte rispetto al passato. La lunghezza, infatti, è diminuita di 10 centimetri rispetto ai modelli che l’hanno preceduta, con un totale di 3,6 metri completati, sempre in termini numerici, da un’altezza di 1,55 metri e da una larghezza di 1,66 metri. Contenuta anche la capienza del bagagliaio che misura, appena, 188 litri. Rimanendo sempre su forme e dimensioni, dimenticate la “classica” versione tre porte che ha caratterizzato il passato di questa vettura, la nuova Twingo, malgrado l’accesso alle sedute posteriori rimanga piuttosto stretto, è rigorosamente a cinque porte. Le novità non mancano nemmeno da un punto di vista tecnico, con motore e trazione posteriori capaci di consegnare alla piccola francese un maggior piacere di guida ed una maneggevolezza oltre moto accentuata. Ecco, appunto, è la maneggevolezza il vero punto forte della nuova Twingo, con un volante leggerissimo e la capacità di girarsi praticamente in un fazzoletto, con un raggio di sterzata, record, di 4,3 metri. Una macchina adattissima, insomma, per il traffico cittadino, predisposta per evitare in un tempo di reazione minimo ostacoli presenti lungo il percorso e comodamente funzionale in fase di parcheggio, anche nelle condizioni più difficili. Altro punto forte della nuova Twingo la comodità del posto di guida, rialzato rispetto alla media e caratterizzato da sedute comode ed avvolgenti che caratterizzano entrambe le postazioni anteriori, mentre lo spazio a disposizione delle sedute posteriori, come accennato anche qualche rigo più su, rimane limitato e meno confortevole. Maniacale, ma assolutamente ben riuscita, la cura dei dettagli estetici sia per quel che concerne gli interni che la carrozzeria esterna. Nel primo caso troviamo una brillante alternanza cromatica tra rosso (Red) e nero, con “chicche” quali le maniglie (interne) degli sportelli posteriori, la cornice che avvolge la plancia e i bocchettoni dell’aria condizionata che meritano di non passare inosservati, tanto quanto le numerose vasche porta oggetti arricchite, nella loro totalità, dall’originale cassetto in tessuto estraibile e che diventa un’inedita borsetta. Il modello provato da noi di Professione Motori, versione Energy con motore benzina 0.9 TCE da 90 CV e Start & Stop di serie, presenta anche pedaliera in alluminio e cambio (cinque marce manuale ndr) con pomello Sport. All’esterno carrozzeria White dove non mancano, anche in questo caso, inserti color rosso ed una vistosa, ma tutto sommato discreta, barra decorativa color nero sulla fiancata. Rossi, invece e come detto, tanto gli specchietti retrovisori, quanto la sottile decorazione della griglia anteriore e il logo riportato al centro dei cerchi, con quest’ultimi da 16″ e rigorosamente in lega. Chiusura dedicata alla tecnologia, che nel caso della Renault Twingo è riconducibile all’ormai consolidato sistema multimediale R-Link, attraverso il quale è possibile controllare tutte le funzioni principali grazie ad un interfaccia touch screen da 7 pollici, con bluetooth, navigatore integrato e Parking camera.

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Ecco le finaliste del “Car of the Year 2015″

 

di Filippo Gherardi

 

Come ogni anno le settimane, più in generale i mesi, che precedono l’apertura del Salone di Ginevra sono legati soprattutto all’attesa per conoscere chi verrà eletta Auto dell’Anno. Nel frattempo, come in ogni edizione, sono state svelate le sette finaliste che si contenderanno, in occasione dell’atto finale in programma il prossimo 2 di Marzo proprio al Palexpo ginevrino, l’ambito titolo di “Car of the Year 2015″. Le sette “aspiranti regine” sono state selezionate da una giuria di 58 giornalisti, provenienti 22 paesi diversi d’Europa, in un ventaglio complessivo di 33 vetture partecipanti.

Qui di seguito l’elenco delle finaliste:

BMW 2 Series Active Tourer

Citroen C4 Cactus

Ford Mondeo

Mercedes-Benz C Class

Nissan Qashqai

Renault Twingo

Volkswagen Passat

 

Tra le vetture escluse, delle 33 inserite nel contest, figurano tra le altre anche: Fiat 500X, 
BMW i8Citroen C1Ford EcoSportKia SoulLexus NXMercedes-Benz GLANissan PulsarOpel CorsaPeugeot 108, Smart fortwoSuzuki CelerioToyota Aygo.
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Nuova Renault Twingo

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Il nome è lo stesso di sempre, quasi a simboleggiare una garanzia, ma le novità sono davvero infinite. Stiamo parlando della nuova Renault Twingo, la terza generazione della citycar nata undici anni fa, oggi completamente rinnovata. La vettura, adattissima all’uso cittadino, ha abbandonato le tre porte che l’avevano caratterizzata in passato per scegliere esclusivamente la configurazione a cinque porte, altra novità assoluta è la presenza di motore e trazione posteriori, capaci di donare, secondo la casa, maggior divertimento durante la guida ma specialmente maggior maneggevolezza. La nuova Twingo è più piccola delle precedenti, ma più spaziosa per i passeggeri, precisamente la lunghezza è diminuita di dieci cm, e la macchina misura in totale 3,6 metri, quanto alle altre misure, è larga 1,66metri ed alta 1,55 metri. Il bagagliaio non è molto spazioso, solo 188litri, ma nell’auto troviamo spazi utili dove poter posare oggetti, come i tasconi nelle portiere o il pozzetto di fronte al cambio. Il muso dell’auto è piccolo, e ciò ha permesso di spostare la plancia in avanti, aspetto che, unito alla posizione di guida rialzata, dona al conducente un maggiore visibilità con effetti positivi in termini di sicurezza. Quanto alla tecnologia abbiamo due modalità di interazione: la R&G che permette di collegare, tramite bluetooth, lo smartphone o il tablet alla macchina grazie a un app e di ottenere indicazioni sullo stile di guida, i consumi e altri dati utili per la navigazione; mentre nei top di gamma troviamo l’evoluzione del sistema multimediale R-Link attraverso il quale si possono controllare tutte queste funzioni grazie a un touch screen da 7 pollici, zoommabile con le dita della mano, proprio come i nostri tablet o cellulari.  Sotto il cofano troviamo trazione posteriore e una doppia scelta per i motori: TCe, 3 cilindri turbo benzina da 90CV, omologata Euro 6, e SCe tre cilindri benzina aspirato da 70CV,  disponibile in due versioni con Stop&start Euro 6, e senza Stop E Start ma Euro 5.  Entrambi sono stati progettati da Renault, saranno adottati anche dalla Smart e hanno dei consumi che si attestano sui 23,8km con un  litro. Dal 20 Settembre in vendita, la Nuova Twingo è acquistabile a partire dal prezzo realmente competitivo di 9.950 euro per la versione SCe 70CV con allestimento base Wave senza Stop&Start, mentre per la versione TCe 90 Energy sport si dovranno spendere 14,750 euro, ma per la fase di lancio si potrà usufruire di uno sconto di mille euro.

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Ginevra 2014: le dimensioni non contano

 

di Filippo Gherardi

 

Anche quest’anno il Salone Internazionale de l’Automobile di Ginevra ha consegnato un’impronta decisa in merito alla stagione automobilistica in corso. Anche in questo 2014 tra padiglioni e stand del Palexpo sono arrivate novità, e conferme, che hanno tracciato un profilo inequivocabile della strada intrapresa dai più importanti marchi europei e mondiali. E a tal proposito, l’ottantaquattresima edizione della kermesse ginevrina sembra destinata ad andare in archivio, soprattutto, come quella delle city car. Automobili piccole nelle dimensioni ma non nei contenuti, complete di accessori, all’insegna della comodità e dai prezzi intelligenti. Peugeot, Citroen e Toyota scelgono la medesima piattaforma ma linee e combinazioni cromatiche diverse per le loro 108, C1 ed Aygo. Renault si esalta con la sua nuova Twingo con motore posteriore e trazione al retrotreno, mentre Suzuki prova a rispondere per le rime con la piccola (ma neanche troppo) Celerio. Ed anche l’universo Fiat, alla prima “ufficiale” dalla nascita di FCA, non si risparmia: Model Year 2014 della 500, nuovo SUV (il più piccolo mai prodotto) per Jeep con Renegade e, fronte Lancia, l’ultima versione della collaudatissima Ypsilon Elefantino. Esce dai parametri “mini” la Ford con la nuova Focus, tanto quanto Kia che scommette (e punta) forte sull’elettrico consegnando copertina e riflettori della sua proposta ginevrina alla Soul Ev. Si discosta, ovviamente, Mercedes con l’anteprima mondiale della Classe S Coupé, la première europea della nuova Classe C e l’accattivante scommessa della Classe V, tanto quanto Nissan con i “muscoli” di Qashqai, X-Trail e del restyling di Juke. Fronte tedesco, e detto già di Mercedes, Audi mette in vetrina soprattutto la nuova TT, mentre tra le mura di casa BMW l’attenzione si focalizza per lo più sull’anteprima mondiale della Serie 4 Gran Coupé. Tornando in orbita francese, doveroso aprire una parentesi anche sulla C4 Cactus, un tentativo di rivoluzione firmato Citroen sotto forma di crossover di segmento C e con tanto di AirBump incorporati. Nel frattempo, Peugeot si coccola la sua 308 eletta Auto dell’Anno 2014 in volata sulla “sorpresa” Tesla Model S. Infine, solita, seppur contenuta rispetto agli anni passati, carrellata di supercar: Aston Martin Vantage N430, Cadillac Ats Coupé, McLaren 650S, Lamborghini Huracan, Porsche 911 Targa, Jaguar XFR-S Sportbrake e tante altre, oltre che naturalmente la Ferrari California T.