fiat 500

Fiat 500 Abarth, anche negli USA il cambio automatico

 

di Valerio Zuddas

 

In vista del prossimo del New York International Auto Show, Fiat Chrysler Automobiles presenterà la gamma 2015 della 500 e della 500 Abarth per quel mercato, disponibile nei Fiat Studios a partire già dal prossimo luglio. Le esigenze dei clienti nordamericani hanno spinto a rendere disponibile come optional nella Fiat 500 Abarth, nella 500 Abarth Cabrio e nella 500 Turbo, una nuova trasmissione automatica a 6 rapporti, che rappresenta l’evoluzione sportiva di quella già proposta negli Usa sulle altre 500. Questo cambio è completamente diverso dal Dualogic presente nell’offerta europea ed è realizzato su specifiche Fiat dalla Aisin; sarà in grado di consentire una crescita più o meno del 50% nelle vendite della gamma sportiva delle 500 in programma nel secondo semestre del 2014. Jason Stoicevich, il responsabile del brand Fiat per il Nordamerica, sostiene che i giovani non guidino auto con il cambio manuale’. Sui model year 2015 tutta la gamma delle 500 presenterà alcuni dei miglioramenti già introdotti in Europa, come l’inedita strumentazione con display TFT da 7 pollici. Esclusiva per gli Usa anche la consolle centrale, con un porta-lattine rivisto nella funzionalità e una nuova presa Usb.
Dal lancio della vettura, avvenuto nel marzo 2011 sono state vendute più di 135mila Fiat 500 in Nordamerica, dati che sono in continua crescita.

cherokee

Ecco la Nuova Jeep Cherokee

 

di Valerio Zuddas

 

A partire dal prossimo 12 aprile sbarcherà sul mercato la nuova Jeep Cherokee, la prima Jeep con italiana, realizzata sulla piattaforma C-Wide, che riprende quella dell’Alfa Romeo Giulietta. Il prezzo di listino nelle concessionarie sarà compreso tra i 39.000 e i 59.000 euro. Il marchio Jeep nel 2013 ha venduto 731.566 auto in tutto il mondo (53.467 in Europa), realizzando un record personale, e secondo le stime degli esperti alla fine di quest’anno arriverà a un milione di unità. La nuova Cherokee sarà un modello strategico; pensato come un SUV, per competere sul mercato globale, è stato realizzato su misura dei clienti europei, quelli più esigenti. La Cherokee ha tutte le caratteristiche tradizionali Jeep, ed è in grado di inerpicarsi praticamente dappertutto, ma si propone anche come un SUV moderno. Le performance estreme nei percorsi fuori-strada sono merito della ‘Trail Hawk’, disponibile solo con il 3.2 V6 Pentastar da 272 CV. La ‘Longitude’ e la ‘Limited’, abbinate al 2.0 Multijet da 140 o 170 CV, si disimpegnano egregiamente in ogni situazione. I sistemi di trazione sono quattro, con il nuovo cambio automatico a 9 marce che debutta proprio sulla Jeep Cherokee e arriverà anche su tanti modelli del Gruppo FCA. Gli equipaggiamenti della nuova Cherokee sono al top del segmento: la versione Longitude ha di serie 7 airbag, il climatizzatore automatico bi-zona, i cerchi in lega da 17 pollici, la retrocamera e il sensori per la pressione delle gomme. La versione Limited (la più lussuosa) ha un sistema di infotainment Uconnect con schermo da 8,4 pollici, i fari bi-xeno, i sensori di parcheggio, la strumentazione con monitor TFT da 7 pollici e gli interni in pelle, con i sedili anteriori riscaldati e ventilati. Inoltre, presenta anche i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, che sono ben settanta tra attivi e passivi. La Cherokee ha ottenuto non a caso cinque stelle nei crash test Euro NCAP e il premio Best in Class 2013 nella categoria SUV compatti. La Cherokee è notevole anche su strada. Il 2.0 Multijet da 170 CV ha una spinta grintosa (350 Nm di coppia a 1.750 giri) e il cambio automatico a 9 marce la ottimizza al meglio, garantendo riprese rapide e bassi consumi nella marcia a velocità costante. Le sospensioni, prive di regolazioni elettroniche, assicurano un confort incredibile sia in off-road che su strada.

bmw s9

BMW, la nuova Serie 9 presentata al prossimo Salone di Pechino

 

di Valerio Zuddas

 

Secondo le ultime indiscrezioni, in occasione del prossimo Salone dell’auto di Pechino, in programma dal 20 al 29 aprile, Bmw avrebbe scelto di svelare l’inedita Serie 9, la super-ammiraglia che dovrebbe collocarsi tra l’attuale Serie 7 (che non ha riscosso un particolare successo nel mercato cinese) e la Rolls-Royce Phantom, marchio che appartiene sempre al Gruppo Bmw, e dovrebbe distinguersi per flessibilità e leggerezza. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, la realizzazione di questa nuova berlina dalle grandi dimensioni si ispira alla futura piattaforma modulare leggera che servirà dal 2016 anche per la prossima generazione della Serie 7 e per l’erede dell’attuale Rolls-Royce Phantom. La vettura sarà destinata fondamentalmente al mercato cinese e a quello americano, che sono gli unici due in cui i modelli di questa categoria raggiungono valori di rilievo in termini di numeri di vendite; la futura Bmw Serie 9 richiamerà nel design i temi già proposti dalla Coupé Gran Lusso con motore V12, che fu commissionata da Bmw a Pininfarina. Auto Motor und Sport ha riportato il pensiero dei dirigenti tedeschi della Bmw, i quali sostengono che dovrebbe la nuova auto diventarà senza dubbio il modello di punta della Casa di Monaco.

Citroen

CitroenDS5 LS R

 

di Leonardo Frenquelli

 

A volte, mentre continuano a fioccare sul mercato crossover e city-car, prendono vita dei progetti di vetture non per tutti, auto di lusso. Uno di questi è il concept che la Citroen svelerà al prossimo Salone di Pechino, dal 20 aprile: DS5 LS R. Si tratta di una berlina premium ad alte prestazioni, che deriva dalla versione di serie della DS5 LS già in commercio proprio in terra cinese. La casa francese ha voluto creare una berlina potente ed aggressiva che fosse allo stesso tempo elegante e conforme alle caratteristiche delle altre DS. Così, prendendo spunto dalle esperienze fatte nel rally con la DS3 ed avendo aggiunto importanti modifiche sia a livello estetico che tecnico, questa vettura sarà in grado di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti ed in particolare quelli della Cina, nazione in cui il mercato automobilistico sta raggiungendo dimensioni impressionanti. Le linee sportive ed i numerosi elementi in carbonio fanno subito intendere di che veicolo si possa trattare, senza dimenticare che Citroen ha voluto mettere la classica “R” sia sulla calandra che sui lati e sul retrotreno: una semplice lettera che può, deve spiegare molto di una vettura come questa. Il telaio è stato ribassato di 15 millimetri e per sostenere la spinta del motore anche il sistema frenante ha subito delle modifiche rispetto al modello di serie. Garanzia e punto di partenza per alte prestazioni non può che essere il motore: per la DS5 LS R sarà disponibile un 1.6 biturbo da 300 cavalli con una potente coppia di 400 Nm. Il cambio sarà un sequenziale montato al volante, mentre sarà presente un cronometro sulla consolle centrale. Non solo tanta potenza, ma anche un comfort ed un lusso eccezionali per questa berlina, che eccellerà per qualità di materiali e numero di dettagli che renderanno il viaggio più comodo, nel caso in cui si debbano affrontare tratte più lunghe. Aggressività, lusso ed eleganza per il nuovo concept Citroen una berlina premium che in pochi possono permettersi di produrre e di comprare.

Legislazione

Euro regole

 

di Germana Condò

 

Con l’intento di omologare o, comunque, stabilire degli standard comuni ai vari stati membri, relativamente alle pratiche sulla revisione dei veicoli circolanti sulle strade d’Europa, l’Europarlamento si è riunito nei giorni scorsi. Il risultato del vertice è stato l’approvazione di nuovi dettami riguardanti norme di circolazione, documenti di immatricolazione, revisione e controlli su strada dei veicoli commerciali, conformati a standard minimi, cui tutti i Paesi UE dovranno adeguarsi. Ora si resta in attesa della formale approvazione da parte del Consiglio UE. Le nuove normative consentiranno di semplificare la reimmatricolazione di un veicolo da un paese all’altro dell’Unione Europea in quanto per le autorità nazionali è previsto l’obbligo di riconoscere la validità di un certificato di revisione rilasciato da un altro paese. L’introduzione di questo principio, per il proprietario comporterà che non ci saranno spese aggiuntive nel passaggio da uno stato all’altro o nel cambio di proprietario, e attraverso l’utilizzo di banche dati comuni sarà più facile tenere sotto controllo i risultati dei test effettuati sui veicoli e la validità dell’autorizzazione a circolare, così da migliorare la sicurezza sulle strade. Questo è quanto ha tenuto a specificare in assemblea una delle relatrici, Vilja Savisaar-Toomast (Alde). Allo stesso tempo sarà più complicato per i frodatori riuscire a contraffare il chilometraggio di un veicolo, attraverso un controllo più rigido da effettuarsi, al momento del rilascio del certificato, sul contachilometri tramite uno specifico test svolto durante il controllo tecnico. Nel testo redatto dalla Commissione è specificato che gli Stati membri restano comunque liberi, se ritengono, di adottare normative più rigide in rapporto agli standard europei approvati. La Commissione UE ha trattato il tema anche in relazione ai veicoli a due e a tre ruote, rilevando che saranno soggetti a controlli, attraverso ispezioni obbligatorie a partire dal 2020, solo i motocicli che superano i 125 CV di cilindrata, modificando il testo iniziale in cui si proponeva un regolamento comune che riguardasse i motocicli di tutte le cilindrate. Anche nel caso dei motocicli i singoli stati avranno la possibilità di esentare i mezzi dal controllo qualora siano state adottate misure alternative ugualmente valide e garanti degli standard di sicurezza stradale.

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Mini GoalCooper, l’auto da sfidare ai calci di rigore

 

di Valerio Zuddas

 

Giocare a calcio con la vostra automobile? Adesso è possibile grazie alla Mini che ha creato una versione speciale della Paceman, in grado di sfidarvi a una gara di calci di rigore. Proprio così: la vettura si chiama GoalCooper (un gioco di parole creato con “Goalkeeper”, che in inglese significa portiere) e rappresenta un omaggio al prossimo Campionato mondiale di calcio che si giocherà questa estate in Brasile. L’auto è stata realizzata sulla base della Mini John Cooper Works Paceman, e si distingue per la sua originale colorazione che richiama i colori della bandiera verde-oro. Per quanto riguarda gli interni, invece, i tappetini ricordano il manto erboso di uno stadio e il pacchetto d’illuminazione a led simula la luce dei riflettori, mentre il colore verde è ripreso in alcuni pannelli. L’allestimento ha una connettività totale per tutti gli smartphone, un supporto per iPad a disposizione dei sedili posteriori e un mini-calcio balilla, posizionato nel binario centrale. Inoltre, ribaltando gli schienali del divanetto posteriore, il bagagliaio si trasforma in una porta, con la rete che si tende direttamente dietro i sedili anteriori. Non appena i sensori del Park Distance Control (PDC) “percepiscono” che parte un tiro verso la porta, azionano il comando elettrico del portellone posteriore che si chiude provando a respingere il pallone. Alla fine di ogni “partita” la Mini Connected App, sviluppata appositamente, trasmette il risultato del match all’iPad collegato con la vettura. Grazie al collegamento in rete i risultati sono comparabili online con quelli di altri user registrati e, con la tabella aggiornata alla fine di ogni giornata di partite, al termine del torneo sarà possibile stabilire il campione mondiale della Mini Community. La data di uscita e il prezzo non sono stati resi noti e l’unico esemplare che è stato realizzato è stato presentato nella giornata di ieri.

Foto

BMW Serie 2 Coupé

 

di Maurizio Elviretti

 

Al Salone di Ginevra 2014 è stata presentata la nuova Bmw Serie 2 Coupè. La nuova compatta dell’elica riprende la tradizione dei modelli legati al numero 2 che fecero la storia del brand negli anni sessanta, come la BMW 1600-2 e la BMW 2002. Esteticamente presenta un piacevole look, ricco di personalità, che combina in modo ottimale sportività ed eleganza. L’abitacolo, contraddistinto dal cockpit configurato con il tipico orientamento verso il guidatore, risulta funzionale e tecnologico. Focalizzando l’attenzione sulle sue misure è doveroso sottolineare che rispetto alla BMW Serie 1 Coupé aumentano le dimensioni. Questa misura infatti 4432 millimetri in lunghezza (+ 72 millimetri), 1774 millimetri in larghezza (+ 26 millimetri) e ha un passo di 2690 millimetri (+30 millimetri). Lievitata anche la carreggiata anteriore di 41 millimetri, a 1521 millimetri, e quella posteriore di 43 millimetri, a 1556 millimetri. Questi incrementi hanno permesso inoltre di migliorare anche l’abitabilità interna: lo spazio anteriore per la testa è cresciuto di 19 millimetri e lo spazio posteriore per le gambe di 21 millimetri. Il volume del bagagliaio (390 litri) è stato invece ampliato di 20 litri. Come approfondiremo in modo dettagliato nelle prossime righe non mancano poi una serie di sistemi di assistenza del guidatore e servizi di mobilità: High Beam Assistant, Adaptive Light Control, Park Assistant, telecamera di retromarcia, Driving Assistant, Speed Limit Info con divieto di sorpasso, regolazione della velocità con funzione frenante, integrazione ampliata di smartphone e di music-player e Real Time Traffic Information. Qualora poi decidiate di farcire la vostra Serie 2 (M235i esclusa ovviamente) con il pacchetto M Sport o l’assetto Sport Line, o quello adattivo M oppure con lo sterzo variabile (o anche tutto insieme, portafogli permettendo), sappiate che si aggiungerà ai tre livelli di assetto sopra citati anche la modalità SPORT+ che estremizza il tutto in funzione della massima prestazione consentendo una libertà ancora maggiore di manovra prima dell’intervento dei sistemi di sicurezza. Il nuovo modello della Casa bavarese è disponibile in cinque differenti motorizzazioni: 218d (143 CV), 220d (184 CV), 225d (218 CV) e 220i (184 CV). A queste versioni si affianca poi la sportiva M235i, con il suo sei cilindri TwinPower Turbo da 3.0 litri in grado di sviluppare una potenza di 326 cavalli. In Italia il listino prezzi varia dai 30.600 euro della 220i ai 48.050 euro della M235i.

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IndyCar, a St. Pete trionfa Power

 

di Valerio Zuddas

 

Comincia nel migliore dei modi la stagione di IndyCar di Will Power, che sulla scia del finale di stagione 2013, prosegue la sua serie di vittorie andando a vincere la prima gara di questo campionato 2014, sul circuito di St. Petersburg. Il pilota australiano è stato protagonista di una gara impeccabile, stracciando la concorrenza; uno dei pochi sorpassi della gra è stato quello ai danni del giapponese Takuma Sato, alla seconda curva del trentunesimo giro. Un grande merito è stato anche del box Penske, che gli ha permesso di riuscire in testa nel pit-stop collettivo seguente alla caution, dopo l’incidente di Charlie Kimball, fuori alla seconda curva in seguito ad un contatto con le gomme. Al restart c’era stato un nuovo contatto tra Marco Andretti e Jack Hawksworth, causato da un rallentamento del battistrada, che manda out il primo. Al successivo ed ultimo restart in seguito alla caution, all’ottantasettesimo giro, Power torna mentre Ryan Hunter-Reay coglie l’occasione per superare Castroneves ed agguantare il podio, scongiurando una possibile doppietta per il team del “captain”. Il campione del 2012 aveva già avuto la meglio in partenza su Tony Kanaan e si era messo all’inseguimento di Sato, che alla fine non è riuscito a fare meglio della settima posizione, finendo dietro anche a Scott Dixon, Simon Pagenaud e allo stesso Kanaan. Completano la top ten Justin Wilson e Josef Newgarden, 21 posizioni guadagnate in due, assieme a Ryan Briscoe. Non è stata una grande giornata per Sebastien Bourdais, costretto ad inseguire dopo essere stato costretto a cambiare il muso rovinato nel giro di formazione; male anche Carlos Munoz, che non ha trovato il ritmo giusto con le “red”; piccola impresa per Graham Rahal, arrivato quattordicesimo, e rimediando, così, alle sfortunate gare di qualifica. La prossima tappa dell’IndyCar Series è in programma il prossimo 13 aprile sul circuito di Long Beach.