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Toyota Concept U2: utile e flessibile

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel corso di questi ultimi mesi si è registrato un forte incremento delle vendite di veicoli commerciali. La Toyota è pronta a qualsiasi cambiamento del mercato ed ha presentato a San Francisco un nuovo concept. Si tratta dell’ U2 Concept, un prototipo pronto a rappresentare al meglio il “furgone” di nuova generazione, coniugando le necessità professionali alle funzionalità per il tempo libero. La “U” sta infatti per “Urban Utility”: sarà un veicolo compatto ed adatto a qualsiasi tipo di situazione cittadina, che la Toyota ha studiato sfruttando anche tecnologie già comuni sui veicoli commerciali europei, come quella del “giraffone”: una particolare apertura della parte posteriore del tetto, che facilità le attività di carico e scarico e amplia la capienza complessiva del mezzo. La parola d’ordine dell’U2 è la flessibilità e, stando anche a quanto dichiarato dalla società stessa, il target su cui si è deciso di puntare è quello delle piccole imprese e dei professionisti indipendenti. Per quanto questo mercato possa avere proporzioni limitate negli States, patria natìa dell’intero progetto, si può facilmente riferire ad una clientela europea, che verrà raggiunta attraverso la joint-venture intrapresa da Toyota con l’azienda francese PSA. Tra le altre innovazioni, anche la particolare conformazione del portellone posteriore, estendibile a tal punto da diventare una vera e propria rampa, ovviamente per caricare più agilmente l’ampio vano, fulcro dello studio effettuato per gli interni. Vista l’esperienza Toyota, non è da escludere l’applicazione della tecnologia Hybrid per quanto riguarda la motorizzazione del veicolo ed ulteriori novità riguardano gli interni ed il sistema di infotainment: oltre ad uno stile minimalista e semplice, U2 sarà munito di una plancia totalmente nuova, costituita sostanzialmente solo da un I-Pad ed un comando rotativo che saranno in grado di esaudire le più esigenti richieste del cliente. Un veicolo commerciale funzionale e compatto ma anche duttile e flessibile, pronto ad irrompere sul mercato statunitense ed europeo.

 

 

 

 

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Toyota con BMW per creare la nuova Supra ibrida

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

In collaborazione con Bmw, la Toyota sta lavorando per far nascere la nuova Supra, ispirandosi al concept FT-1, ed utilizzando la stessa piattaforma della futura BMW Serie Z. La nuova Supra dovrebbe essere un auto ibrida, che monta un motore BMW 4 cilindri turbo a iniezione diretta unito a un propulsore ibrido plug-in che sarà capace di generare una potenza massima di 350 cavalli, frutto della nuova tecnologia Toyota “super conductor hybrid”. Inizialmente si era deciso di utilizzare per entrambe le vetture il sistema di trasmissione integrale della Supra, ma in seguito le strade si sono divise e delle due solamente la Toyota sarà un veicolo ibrido, mentre BMW ha scelto di utilizzare i soliti motori quattro e sei cilindri e la trazione posteriore. Il contributo maggiore da parte di BMW riguarda i materiali: acciai, pannellature in fibra di carbonio per la carrozzeria e leghe leggere, gli stessi utilizzati dai tedeschi per le proprie i-Car elettriche, saranno utilizzati per rendere più leggero il veicolo. La nuova Supra è ancora in laboratorio, indicativamente nel 2016 dovremmo assistere alla sua prima uscita , ma già sappiamo che la sua architettura meccanica prevede un sistema propulsivo ibrido con un motore elettrico sull’anteriore ed uno sul posteriore, i quali fungono anche da generatori capaci di produrre energia durante le frenate attraverso un super-condensatore.

Toyota Aygo all'ultimo Salone di Ginevra

Toyota Aygo

 

di Federico Gianandrea De Angelis

 

E’ in dirittura d’arrivo la nuova Toyota Aygo, la city car è stata già provata sulle strade olandesi ed è pronta ad offrire tante novità, sotto tutti i punti di vista: stile, consumi, agilità ed emissioni. Già dai primi metri si capisce che l’Aygo rispetto ai modelli precedenti sarà più silenziosa, maneggevole, comoda ed ecologica; i consumi infatti sono stati abbattuti e lo stesso vale per le emissioni, le quali scenderanno a 3,8 litri/100 km e 88 g/km. Si pensa a venderla, con l’obiettivo di arrivare a 15 000 unità annue, soprattutto in Italia, nel cui mercato debutterà a settembre 2014 e nel quale si presenterà anche nelle versioni speciali “x-cite” e “x-clusiv”, che affiancheranno gli allestimenti standard “x-cool” e “x-play”. L’evoluzione della city car Toyota avanza pari passo con quelle di Peugeot 108 e Citroen C1, ma, al contrario delle altre due che montano un motore 1.2 PSA, sulla Aygo ci sarà un 3 cilindri a benzina da 998 cc, con 69 CV di potenza e 95 Nm di coppia, che grazie alla trasmissione elettronica “x-shift” potrà sincronizzarsi con frizione e differenziale tramite le modalità Easy, Manual e Retro. Le dimensioni della vettura, proposta in carrozzeria a tre e a cinque porte, aumenteranno in lunghezza di 25 mm arrivando a 3,45 metri e in larghezza di 8 mm, e anche il bagagliaio arriverà ad una capienza di 168 litri, tutto per fornire un maggiore comfort. Diminuiranno invece le misure dei gruppi ottici, necessario farlo per integrare i proiettori poliellissoidali nella nuova grafica a forma di X presente sulla maschera multicolore. Oltre ai fari alogeni e alle luci diurne a LED, tanti gli optional disponibili sulla nuova Aygo: sistema multimediale “x-touch”, Bluetooth, Aux, Usb, rubrica, telefono, SMS, sedile del guidatore regolabile in altezza, sistemi Audio con streaming musica ed infine un display a colori da 7 pollici per la connettività MirrorLink per Smarphone. La versione base, la x-cool, sarà disponibile ad un prezzo di partenza di 11.350 euro, con carrozzeria tre porte, specchietti elettrici, luci led e bluetooth inclusi; il modello x-play invece, che è il più accessoriato, parte da 12.100 euro, ma in fase di lancio ci sarà una promozione che permetterà di acquistarla a 10.250 euro. Le altre due varianti, la x-cite in arancione e la x-clusiv in tinta nera, costeranno nell’ordine 13.600 euro e 13.550 euro, e, in ogni caso, per avere le 5 porte bisognerà aggiungere 450 euro.

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Nuova Yaris, economica e anche ibrida

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ pronta la nuova Yaris, Toyota ha completato i perfezionamenti e prepara il lancio della nuova vettura con sconti e promozioni; la ibrida Yaris 1.5H verrà venduta ad un prezzo di 15 450 euro, 500 in meno rispetto alla precedente versione, ed è stata pensata una campagna finanziamenti che dà la possibilità di avere una rata da 163 euro, identica sia per il modello ibrido che non. Le vere novità riguardano la motorizzazione, il “classico” benzina tre cilindri 1.0 della Yaris è stato rivisto, ed ora sulla nuova Toyota troveremo un tre cilindri 1.0 VVT-1 con 70 cavalli, omologato Euro6, che ha abbassato le emissioni a 99g/km e i consumi nel ciclo combinato a 4,3 litri/100km. E’ un motore che si potrà avere sulle versioni Cool, Active, Lounge, mentre per la Yaris Style saranno disponibili un 1.3 VVt-i con 100 Cv, un 1.4 D-4D diesel da 90 Cv, e il motore Hybrid. Quest’ultimo, grazie ai miglioramenti apportati al propulsore, permette un consumo nel ciclo combinato di 3,3 litri/100 km e delle emissioni di CO2 di 75 g/km, e fornisce prestazioni che fanno arrivare la Yaris 1.5 VVT-i Hybrid da 0 a 100 in 11,8 secondi e fino ad una velocità massima di 165 km/h. Esternamente, soprattutto sul frontale, le forme sono state rese più accattivanti, e sia l’arredamento che l’equipaggiamento interno sono stati migliorati al punto da poterla paragonare ad una vettura di segmento superiore. La nuova Yaris Cool 5 porte è in prevendita ad un prezzo di 10 900 euro già da ora, mentre per acquistare tutte le altre versioni sarà necessario attendere settembre.

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Ecco la prima Toyota ad Idrogeno

 

di Maurizio Elviretti

 

Arriverà nel Marzo 2015 la prima autovettura ad idrogeno firmata Toyota. Lo ha comunicato il leader mondiale dell’auto presentando nel dettaglio la FCV, la berlina disponibile subito in Giappone al prezzo di circa 7.000.000 di yen (poco più di 50.000 euro). Dopo il lancio in casa la vettura sbarcherà prima negli States, prima di arrivare anche nel continente nostrano. Per Toyota l’idrogeno è una soluzione tecnologica indispensabile per superare i limiti dell’auto elettrica “pura”. Avendo puntato sulle ibride la Casa giapponese ha scartato le vetture a pile perché le ritiene ancora inadeguate per il mercato di massa. I veicoli con celle a combustibile sono alimentati dall’elettricità generata attraverso la reazione chimica di idrogeno e ossigeno, la FCV ha un’autonomia di 700 km circa con un pieno. Il governo di Tokyo è sceso in campo per favorire la diffusione di veicoli a fuel cell sulle strade suggerendo ai costruttori di allearsi per condividere i costi e la ricerca. Non a caso anche la Honda metterà in commercio i suoi modelli l’anno prossimo. Al vaglio numerosi e importanti incentivi per realizzare una grossa rete di stazioni di rifornimento.

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Sotto il segno della X, pronta la nuova Aygo

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ in dirittura d’arrivo la nuova Toyota Aygo, la city car è stata già provata su strada ed è pronta ad offrire tante novità, sotto tutti i punti di vista. Già dai primi metri si capisce che l’Aygo, rispetto ai modelli precedenti sarà più silenziosa, maneggevole, comoda e ecologica; i consumi infatti sono stati abbattuti e lo stesso vale per le emissioni, le quali scenderanno a 3,8 litri/100 km e 88 g/km. Si pensa a venderla soprattutto in Italia, nel cui mercato debutterà a settembre ad un prezzo base di 12.250 euro, e nel quale si presenterà anche nelle versioni speciali “x-cite” e “x-clusiv” che affiancheranno gli allestimenti standar “x-cool” e “x-play”. Il motore sarà un 3 cilindri a benzina da 998 cc, con 69 Cv di potenza e 95 Nm di coppia, grazie alla trasmissione elettronica “x-shift” potrà sincronizzarsi con frizione e differenziale tramite le modalità Easy, Manual e Retro.  Aumenteranno le dimensioni della vettura, in lunghezza di 25 mm arrivando a 3,45 metri e in larghezza di 8 mm, e anche il bagagliaio arriverà ad una capienza di 168 litri, tutto per fornire un maggiore comfort; diminuiranno invece le misure dei gruppi ottici, necessario farlo per integrare i proiettori poliellissoidali nella nuova grafica a forma di X. Oltre ai fari alogeni e alle luci diurne a LED, tanti gli optional disponibili sulla nuova Aygo: sistema multimediale “x-touch”, Bluetooth, Aux, Usb, rubrica, telefono, SMS, sedile del guidatore regolabile in altezza, sistemi Audio con streaming musica e infine un display a colori da 7 pollici per la connettività MirrorLink per Smarphone.

Toyota

Toyota: il destino è “fatto in casa”

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Maurizio Elviretti

 

Dopo aver intervistato Andrea Carlucci in merito a quelle che erano le proposte di Toyota all’ultimo Salone di Ginevra, questa volta è stato il Responsabile Comunicazione Fabio Di Giuseppe ad accoglierci nella sede romana del marchio giapponese per parlarci della nuova Verso appena introdotta sul mercato, ma anche del futuro di Yaris, dei successi del RAV4 e delle novità sul fronte Lexus.

È uscita sul mercato la nuova Toyota Verso 1.6 D-4D, macchina importante che introduce un motore 1.6 con delle particolarità significative: parliamo infatti di un diesel con consumi ridotti, basse emissioni ed abbinato ad un cambio sei marce, potenza 112 CV e velocità massima da 185 km/h

“Verso è il primo esempio di collaborazione tra Toyota e Bmw. Parliamo di un motore nel cuore del segmento dei monovolume, un prodotto di derivazione tedesca che il centro di ricerca e sviluppo europeo di Toyota ha rivisitato e perfezionato per rimanere in linea con le ultime normative in termini di emissioni a livelli di consumi assolutamente ridotti. Avevamo prima un 2.0 diesel, forse troppo grande come cubatura per quello che è il mercato, per la classica famiglia con necessità di sette posti. Così facendo avremo la possibilità di offrire una vettura 1.6 diesel, 112 CV, nel cuore del segmento con consumi ridottissimi e sicuramente un prodotto dalle molteplici configurazioni, dai sette posti fino a trentadue tipi di configurazione all’interno dell’abitacolo. Una vettura molto compatta, con la disponibilità dei sette posti, leader di segmento in questo senso, una vettura in linea con i tempi anche per quello che richiede questo tipo di cliente, una famiglia moderna, in termini di tecnologia e connettività. Oltre ai classici schermi per dvd sui sedili posteriori, troviamo il Toyota Touch 2, l’evoluzione del sistema Touch Toyota che abbiamo visto per la prima volta su Yaris al lancio della nuova generazione. Un sistema multimediale che oltre alle classiche connessioni, Usb, Bluetooth, aggiunge oggi dei servizi di connessione molto avanzati. Troviamo addirittura della applicazioni tipo Twitter, Google Panoramio o Google Street View”.

Una macchina, quindi, che possiamo riassumere dicendo che piace, unica nel suo segmento e che fa davvero risparmiare, dati i bassissimi consumi ed un motore che garantisce un risparmio sulla manutenzione ordinaria

“Questo è uno dei primi passi che stiamo portando avanti, in questi ultimi mesi abbiamo dato sempre più attenzione a quello che non è solo il mercato del privato ma anche al mercato delle flotte. Un cliente privato percorre meno di 15 mila km, mentre un cliente flotte va ben oltre con 20 o 25 mila km l’anno. Quello che accade con Verso 1.6, abbiamo allungato il periodo di manutenzione e questo permette meno tagliandi all’interno del periodo di possesso della vettura. Abbassare il costo di possesso della vettura, quindi, oltre a costi che dipendono dalla motorizzazione come il bollo o l’assicurazione. Allungare il periodo di manutenzione della vettura ti permette di abbassare anche il costo di possesso”.

Arrivata sul mercato a fine marzo, quali sono i prezzi di lancio e a quale target di clientela è rivolta?

“Il prezzo di lancio è di 19.900€, in concessionaria c’è un’azione molto forte di lancio sul prodotto cuore di gamma, l’allestimento Active, che comprende il sistema Touch 2, cerchi in Lega, clima automatico, nuovi rivestimenti interni e tutto quello che è necessario su una vettura di questa categoria. Il target sono famiglie che hanno necessità di qualche spazio o posto in più, in una vettura che rimane comunque sempre entro i 4 metri e mezzo”.

A giugno è previsto il restyling di Yaris, e questo ci permette di chiederle come sta procedendo la commercializzazione della versione ibrida che in Italia ha incassato successi davvero ovunque

“Anticipazioni sul restyling non possiamo darli, non abbiamo informazioni ufficiali di cui poter parlare. Per quel che concerne l’ibrido, Verso completa la famiglia monovolume Toyota, dove si aggiunge un sette posti ibrido il Prius Plus, quindi al 1.6 Diesel di cui abbiamo parlato non dimentichiamo il 1.8 con cambio automatico e Power Train ibrido, che anche questo sta godendo di grandissimo successo soprattutto nei grandi centri urbani. Yaris Ibrida oggi è il primo prodotto fra le citycar, se parliamo di grandi centri urbani, su Roma e Milano, il grande successo di questo modello proietta la gamma ibrida di Toyota, ma dell’ibrido in generale. Un mercato ibrido che ormai viaggia stabilmente su numeri vicini all’uno, uno e mezzo di mercato, quindi in grandissima crescita, con sempre più attenzioni da parte delle istituzioni. Il comune di Milano sappiamo che dà l’accesso gratuito all’area centro, mentre il comune di Roma dà un accesso scontato nel centro storico e non si paga il parcheggio nelle strisce blu. Molte tra le maggiori regioni italiane hanno esentato le vetture ibride al pagamento del bollo e sono sempre di più i comuni e le regioni che hanno attenzioni per questa tecnologia”.

In occasione dell’ultimo salone di Ginevra abbiamo avuto occasione di sbirciare nel vostro stand una delle protagoniste assolute dell’intero Salone: la Toyota Aygo

“Sicuramente il successo di Ginevra è dato dal fatto che fino a quell’istante non avevamo svelato nulla, neppure una foto, tranne un teaser dove si intravedeva la parte anteriore della vettura. In questo senso è stata una delle sorprese assolute di Ginevra. C’era uno stand intero dedicato all’Aygo con 13 vetture, una diversa dall’altra, con i molteplici modi di personalizzare questo gioiellino. Questa X che parte da davanti ed arriva fino alla parte posteriore caratterizza molto il design della vettura, come disse il chief engineer David Terai che si è ispirato ai manga giapponesi, precisamente ad Astroboy. Un altro pilastro di questa vettura è l’estrema multimedialità, un sistema touch di ultimissima generazione e retrocamera disponibile di serie sul segmento A che rappresenta un’unicità all’interno del mercato. Collettività ai massimi livelli con il Mirror Link, questa funzione che duplica quello che vediamo sul nostro cellulare direttamente nel touchscreen della macchina”.

La vedremo sul mercato italiano entro l’estate, sono confermati questi tempi d’uscita?

“Sì, la presentazione è prevista per giugno e le prime consegne a cavallo tra Luglio e Settembre”.

Passiamo ora ad una macchina che proprio in questi giorni ha festeggiato il ventennale della sua nascita. Stiamo parlando del RAV4, la vettura che ha creato il segmento di riferimento, rivoluzionandolo sia in termini stilistici che prestazionali. I numeri di questa macchina sono impressionanti: cinque milioni di unità vendute dal suo lancio ad oggi, ed anche nell’ultimo anno, il 2013, si è affermata come una delle vetture più apprezzate del mercato italiano, a dimostrazione che gli anni passano per tutti ma non per la RAV4

“Io andrei anche aldilà del mercato italiano, oggi se guardiamo le classifiche mondiali rientra all’interno della top 15 dei modelli venduti, oltre mezzo milione di vetture vendute ogni anno con il badge RAV4. La sua storia parte dal 1994, parliamo di quattro generazioni che hanno avuto un filo di continuità in ognuna di esse. Si è partito dal primo modello tre porte, una vettura che era assolutamente avanti sia in termini di design ma anche in termini di tecnologia. Un vero fuoristrada contenuto in una citycar del tempo. La seconda generazione ha avuto un’esplosione in termini di volumi, motore diesel e cinque porte. Anche li c’è stata l’evoluzione della trazione integrale, un po’ più votata ai consumi rispetto alla performance off-road. La macchina si stava evolvendo in un concetto di crossover più moderno. La terza generazione, un successo incredibile, con questo motore D-Cat che abbatteva il particolato pur senza avere il filtro antiparticolato. Anche li ci fu un record con quasi ventimila vetture vendute in un anno in Italia. Dopodiché il RAV ha abbandonato la ruota posteriore, è diventata una vettura sempre meno da esperto del off road e più macchina da famiglia, l’ultima generazione soprattutto ha una capienza di bagagliaio di 500 litri, apertura elettrica per facilitare il carico, grandissimo comfort di guida pur non abbandonando mai quella che è la storia del RAV, ovvero il 4×4, un sistema permanente. Una vettura che si è evoluta con i tempi, sempre più crossover e sempre meno fuoristrada, senza abbandonare però il suo DNA originale”.

RAV4 è stata fonte d’ispirazione per tanti competitor, voi di Toyota, fronte Lexus, recentemente avete lanciato questa nuova Lexus NX, un SUV compatto che si ispira nella sua compattezza proprio al RAV4

“Mancava nella gamma Lexus un SUV compatto, avevamo l’RX, il primo per antonomasia di quelle dimensioni che ha precorso un po’ i tempi, dagli Stati Uniti è arrivato poi qui in Italia. Quello che mancava era un SUV più compatto, intorno ai 4,50 metri, ibrido perché il DNA di Lexus è 100% ibrid, almeno per quel che riguarda in Italia. Abbiamo parlato prima del successo globale del RAV4, vale la pena citare anche il successo globale di Lexus, visto che è il marchio premium più di successo nel mondo, dopo Bmw, Mercedes e Audi. Sicuramente questo nuovo modello NX, svelato per ora solo nel nome, poi lo vedremo ufficialmente al Motorshow di Pechino a breve anche nelle sue forme, avrà sicuramente una nuova spinta in termini sia di volumi che di successo del marchio”.

Riguardo invece alla Lexus CT 200 H, stiamo parlando di una vettura migliorata nella dinamica di guida, nell’insonorizzazione, nel feeling del cambio e in termini di consumi di emissioni CO2

“Emissioni assolutamente ridotte, leader di segmento, ovviamente dove è molto difficile arrivare per altre tecnologie può arrivare oggi l’ibrido di Toyota e Lexus. CT rappresenta il ticket d’ingresso nel mondo del Premium Lexus, un mondo sicuramente votato al lusso e alla raffinatezza, alla ricerca dei materiali, alla cura dei dettagli, ma un lusso sicuramente alla portata del cliente che si rivolge a quel tipo di vettura. Oggi è una vettura fortemente riposizionata nel prezzo, che si affaccia sul mercato al di sotto dei 23 mila euro con un equipaggiamento assolutamente completo, e che invitiamo i clienti interessati al segmento C, quello di successo nel Premium, ad andare a provare questa, perché rimarranno entusiasti sia della fluidità, della silenziosità, del piacere di guida, ma anche delle performance che riesce a garantire”.

In chiusura, impossibile non parlare di Toyota e motorizzazioni alternative: a Ginevra ci avete confermato che state facendo passi in avanti per quel che riguarda la tecnologia Fuel Cell, che porterà alla realizzazione della prima auto ad idrogeno

“Quando è stata lanciata la prima Prius, nel 97, l’ingegnere capo di Prius era visto come un pazzo, un visionario, al tempo. Sono passati alcuni anni, e Toyota ha raggiunto i sei milioni di unità ibride vendute nel mondo. Solo in Italia ne sono state vendute oltre 14 mila lo scorso anno, in totale non solo Toyota e Lexus. Quindi la visione di quell’ingegnere è stata una visione di successo. Vedremo se anche in questo caso succederà lo stessa cosa”.

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Arriva la nuova ProAce, il nuovo veicolo commerciale targato Toyota

 

di Valerio Zuddas

 

In seguito alla collaborazione tecnica siglata due anni fa tra Toyota e il gruppo PSA nell’ambito del settore dei veicoli commerciali leggeri, è stato presentato ProAce, il nuovo veicolo commerciale targato Toyota, prodotto nell’impianto di Sevelnord, nel nord della Francia, che era stato realizzato ai tempi della partnership con Fiat. Il pianale, la carrozzeria e la meccanica riprendono quelli dei veicoli commerciale Peugeot Expert e Citroen Junpy. Proace è il veicolo che va a completare la gamma della casa giapponese in Europa, di cui fanno già parte il pick-up Hilux e la Yaris Van. Il veicolo può avere ‘passo corto o lungo’, un’unica altezza di 1,98 metri, una portata da 10 a 12 quintali per il passo corto o da 12 quintali per il passo lungo, mentre il volume di carico è in grado di supportare da 5 a 6 m3, che significa poter contenere 2 o 3 ‘pallet’, le basi quadrate in legno utilizzate per caricare le merci. ProAce è in vendita in Italia ad un prezzo di listino pari a 21.270 euro (IVA e messa in strada escluse). Fino al prossimo 30 giugno la Toyota Italia permetterà l’acquisto del veicolo al prezzo di 15.100 euro (IVA esclusa), con ben 5 anni di manutenzione ordinaria gratuita ed un risparmio totale di 6.000 euro.Al fine di favorire la formula finanziaria più usata nel mercato dei veicoli commerciali, ovvero il ‘leasing’, Toyota ha strutturato un’offerta che permette di averlo con un esborso iniziale di 4.500 euro e un canone di 250 euro al mese, IVA esclusa. L’offerta include, inoltre, garanzia e assistenza stradale, assicurazione Furto & Incendio e manutenzione ordinaria gratuita. Toyota ProAce sbarcherà nel mercato italiano soltanto con la motorizzazione 2.0 litri turbodiesel common rail da 128 Cv, in regola con gli standard Euro 5 e con emissioni di CO2 contenute in 168 g/km. Le due versioni disponibili sono ‘Active’ e ‘Lounge’. Il primo, considerato il ProAce di accesso, ha un livello di equipaggiamento superiore alla media ed include i sistemi di controllo della stabilità VSC, della trazione TTS che sui terreni a scarso coefficiente di aderenza, come neve e fango, promette di trasformare il ProAce  quasi in un 4×4, l’assistenza alle partenze in salita HAC, i fendinebbia e la ruota di scorta. Le previsioni di vendita in Italia dovrebbero aggirarsi attorno ai 300 ProAce l’anno. La versione più quotata dovrebbe essere quella più ricca, la  Lounge che offre, con 1.140 euro extra, climatizzatore manuale, impianto audio con Radio CD, BT, MP3, USB e AUX, retrovisori elettrici e riscaldabili, oltre l’equipaggiamento della ‘Active’. Con un sovrapprezzo di 1.025 euro è possibile avere addizionalmente il Lounge Pack munito di Cruise control, sensore crepuscolare e pioggia, Airbag anteriori e Navigatore. Con ulteriori 205 euro sarà equipaggiato anche l’utile paratia dietro ai sedili. Per quanto riguarda la tenuta su strada il Toyota Proace presenta un ottimo livello di finitura dell’abitacolo, prestazioni brillanti della meccanica e un basso consumo con una media di 15,6 km/litro.

 

 

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Toyota richiama in officina 6,39 milioni di auto

 

di Germana Condò

 

La casa automobilistica più grande al mondo Toyota ha annunciato che 6,39 milioni di auto prodotte dal 2004 al 2013 dovranno rientrare in officina per controllare l’esistenza di possibili problemi tecnici o meccanici di diversa natura. I modelli interessati dal richiamo coprono quasi tutta la gamma, passando per quelli a noi più noti come Yaris, Rav4, Auris, Urban Cruiser. Proprio i primi due modelli sarebbero quelli più coinvolti in Italia, per un totale di circa duecentomila unità. Per la casa automobilistica nipponica è il più grande richiamo di veicoli dal 2012 e l’impatto non ha tardato a ripercuotersi sulla Borsa di Tokio in cui il titolo in chiusura delle contrattazioni ha perso circa tre punti percentuali. Tra i difetti oggetto di controllo, un problema riguardante il cavo a spirale potrebbe riguardare circa 3,5 milioni di auto prodotte tra l’aprile 2004 e il dicembre 2010, con sedici modelli coinvolti. Altro difetto riguarderebbe la guida dei sedili che non fissata adeguatamente, potrebbe slittare e causare situazioni di pericolo alla guida, per questo sono stati richiamati otto modelli per un numero di 2,32 milioni di unità prodotte dal gennaio 2005 all’agosto 2010. Un difetto rilevato al piantone dello sterzo ha fatto richiamare in officina 760mila vetture prodotte dal settembre 2005 al febbraio 2009. Altri sei modelli prodotti tra il marzo 2012 ad agosto 2013, con un numero di 20mila vetture da controllare, potrebbe far riscontrare danni al motore di avviamento, infine 160mila veicoli prodotti tra l’agosto 2005 e il febbraio 2008 verranno ispezionati per verificare il buon funzionamento del motorino del tergicristallo del parabrezza. La Toyota ha tenuto a precisare che la scelta di richiamare un numero così ingente di veicoli è dettata dalla serietà e dall’interesse per il benessere del cliente, che viene prima della preoccupazione delle ripercussioni economiche sull’azienda stessa. Inoltre, non è noto alcun incidente avvenuto a causa dei difetti segnalati, posizione del tutto lontana da quella di General Motors, ad esempio, che ha iniziato a ritirare i propri veicoli solo dopo la denuncia di tredici incidenti mortali.

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RAV4: vent’anni di successi

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel 1994 sembrava un progetto esagerato, un 4×4 troppo piccolo per essere prodotto. Se in Toyota avessero abbandonato quel progetto, probabilmente oggi il mercato automobilistico avrebbe un altro volto. Stiamo parlando della RAV4, perché sono passati vent’anni dal momento in cui ha fatto il suo esordio sul mercato il capostipite di tutti i SUV. Dal pianale della Corolla, la Toyota ha anticipato qualsiasi altra casa, dando via ad un trend che continua ancora oggi e che fu subito molto apprezzato, come dimostrano i dati già del primo anno di vendite: siamo intorno sessantamila unità vendute, numeri che si andranno poi duplicando e triplicando di anno in anno. RAV sta per “Recreation Active Vehicle”, un concetto che all’epoca non aveva precedenti e sinonimo del moderno SUV e la sua crescita durante gli anni ha permesso alla Toyota di portare avanti il modello per ben 4 serie, con l’ultima presentata a Ginevra nel 2013 e tutt’ora in produzione. Il propulsore della capostipite era da 152 cavalli, un benzina 2.0 che nel tempo ha sviluppato diverse versioni, fino ad arrivare ai 177 cavalli dell’ultima presentata. Addirittura, a dimostrare le capacità dei tecnici Toyota, non solo lungimiranti ma anche garanti di grande prestazioni, una particolare versione della terza serie detiene un record invidiabile: la versione americana che fu messa in vendita in Italia nel 2007, grazie a dei rapporti più corti sullo stesso motore con 400 Nm di coppia, registrava una percorrenza da zero a cento chilometri in 6.8 secondi. Ancora oggi è un record imbattuto. In 20 anni di storia la Rav4 è stata venduta in più di cinque milioni di unità, 1.3 milioni soltanto in Europa, numeri importanti come è giusto che sia per una vettura che ha segnato il mercato.