tiguan

Nuova Tiguan ”Allspace”: ‘spazio’ alla qualità

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Il Salone dell’Auto di Ginevra si avvicina a grandi passi e tutte le grandi case automobilistiche iniziano a prepararsi per i grandi debutti dei nuovi modelli. Già dal nome con cui si presenta, molte cose si possono se non capire quantomeno intuire. La nuova Volkswagen Tiguan ”Allspace” punta molto del suo bagaglio di novità sugli spazi e sul comfort, oltre che, come sempre, su prestazioni e versatilità. Partiamo subito dal dire che, rispetto alle due generazioni precedenti, la nuova Tiguan offre la possibilità di avere una terza fila di posti, passando dunque ad un 5+2: il passo allungato rispetto alle ‘sorelle’ più grandi di 109 mm e la maggiore lunghezza, 215 mm, fanno di questo modello un unicum nella tradizione di questo suv nato e cresciuto in Germania. Si, perché è capace di andare a posizionarsi esattamente in una posizione equidistante fra la precedente Tiguan e il Touareg, divenendo così un mix di misure e prestazioni, capacità e design del tutto sorprendente. Basti pensare, sempre in tema di spazi e di comfort, che in modalità cinque posti la vettura offre una configurazione di bagagliaio aumentata di 145 litri rispetto alla precedente versione, portandola a 760 litri. Qualora si volesse rinunciare alle sedute posteriori e utilizzare tutto lo spazio disponibile si arriva a ben 1920 litri, numeri che sono quelli di una monovolume. Da qui, e da altri particolari, si comprende come la nuova Tiguan si posizioni in un anello intermedio, capace di intercettare varie esigenze, non solo di guida ma anche di carico. Nonostante sul mercato europeo ci sia la disponibilità di sei motorizzazioni, per l’Italia al momento ce ne sono due Turbodiesel 2.0 TDI da 150 e190 CV, con possibilità di cambio automatico DSG o trazione integrale 4Motion. La nuova Tiguan viene offerta in due versioni: onroad e offroad. E anche la tecnologia è uno di quei settori in cui la nuova Tiguan tenta di porsi in una posizione strategica, implementando e migliorando, lavorando per toccare le esigenze del mercato che via via diventa sempre più attento alla connettività e all’integrazione della strumentazione di bordo; e allora nella versione Executive troviamo il Dynamic Light Assist e la strumentazione totalmente digitale Active Info Display, mentre in quella Business troviamo l’Adaptive Cruise Control, il navigatore Discover Media con display da 8 pollici, i sensori per la pioggia, il Climatronic trizona e molto altro.

tiguan

Volkswagen Tiguan: in Italia arriva il 1.6 TDI da 115 CV

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Un’esclusiva per l’Italia, per andare incontro alle esigenze dei nuclei familiari del Belpaese. Ma cosa chiedono le famiglie italiane? Un veicolo che possa essere adatto a molti usi, ma soprattutto che abbia la capacità di mantenersi in un range di costi gestionali sostenibile. Ed è così che Volkswagen ha deciso di lanciare, come detto in esclusiva per l’Italia, la nuova Tiguan 1.6 TDI da 115 CV, concentrato del modello madre ma tutto orientato a soddisfare le richieste e i bisogni di un pubblico sempre più esigente; questa versione di Tiguan è disponibile in tre diversi allestimenti. Style, che prevede molti elementi di interesse e si presenta già di suo molto ricco, con, fra le altre cose, Front Assist, Multi Collision Brake, Cruise Control e Lane Assist. Business, che aggiunge a questi elementi l’Adaptive Cruise Control, il sistema Discover Media con schermo da 8”, navigatore e servizi Car-Net. E infine l’allestimento Executive, tutto da scoprire. Il capitolo consumi è assai interessante, visto che Tiguan 1.6 TDI consuma, in ciclo combinato, 5.6 lt/100 km e produce un’emissione di cO2 pari a 125 g/km, velocità massima 185 km/h e 10,9 secondi per raggiungere i 100 km/h. Le sensazioni visive sono buone e restituiscono un’idea di grande cura per i dettagli e gli allestimenti, sia all’esterno che all’interno e si capisce bene come l’idea di proporre un modello in esclusiva per l’Italia sia una scelta ben ponderata. La famiglia italiana, più volte si è letto relativamente alle indiscrezioni che annunciavano Tiguan 1.6 TDI, vuole e cerca sul mercato un’auto che sia unica per tutti gli usi e che sia accessibile e usabile da tutti. La sceltolkswagen, non è un mistero, verte anche sull’accelerazione del passo nel segmento di mercato (quello Suv e crossover) che oggi vede modelli di grande successo come Fiat 500X, Nissan Qashqai o Jeep Rendegade, o piuttosto Hyundai Tucson e Sportage. Un’esclusiva, come detto all’inizio, che segue la scia del mercato italiano in cui oltre il 50% dei veicoli acquistati vedono motori diesel dal 1.5 al 1.7 e dunque su quel punto la casa di Wolfsburg ha capito di dover puntare per l’Italia. Un’altra sfida per la compatta Tiguan, che si arricchisce solo per la penisola di un modello 1.6 da 115 CV, regalo atteso ma gradito ad un pubblico che chiede sempre di più un’auto adeguata al presente.

Alfa-Romeo-Giulia-euroncap

Crash test EuroNCAP 2016: 5 stelle per l’Alfa Romeo Giulia

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ottimi risultati per la nostra Alfa Romeo Giulia agli ultimi crash test svolti da Euro NCAP, dove sono stati messi sotto esame tre differenti modelli utilizzando nuovi e severi metodi di valutazione; ad affiancare la Giulia anche la Seat Ateca e la Volkswagen Tiguan. Un occhio di riguardo è stato riservato ai sistemi di frenata automatica di emergenza, essenziali nella protezione degli scontri tra veicoli e nell’investimento dei pedoni, sistemi che tutte e tre i modelli offrono nella loro dotazione di serie. La berlina di Alfa Romeo ha stupito tutti ottenendo praticamente il massimo durante i test, un 98% nella sicurezza degli occupanti adulti, merito dell’ottima protezione dedicata ai passeggeri anteriori e posteriori in tutti i tipi di impatto, un numero che le ha permesso di conquistare le famose 5 stelle Euro NCAP. Bene anche nella protezione bambini (81%), non massima a causa di un esito non troppo positivo per la protezione al petto in uno scontro frontale di un manichino di sei anni e per la mancanza dell’attacco isofix sulla parte centrale del divano posteriore. La protezione pedoni ha fatto registrare un 69% per qualche mancanza riguardo la protezione della testa, mentre 60% è il risultato ottenuto dai sistemi di sicurezza: oltre all’AEB prima menzionato, presenti il rilevatore di cambio corsia e il limitatore di velocità. Non sono stati da meno i SUV Tiguan e Ateca: 5 stelle per la vettura di casa Seat raggiunto grazie al 93% nella protezione adulti, all’84% per i bambini, al 71% nella protezione pedoni e al 60% delle dotazioni (manca l’assistenza all’abbandono corsia). Ottiene 5 stelle anche la Volkswagen Tiguan, frutto di un 96% per la sicurezza adulti, 84% per i bambini, 72% per i pedoni e 68% per i sistemi di sicurezza (in questo caso si segnala l’assenza del limitatore di velocità)

Immagine 1

Nuova Volkswagen Tiguan: in arrivo in Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Sta per finire l’attesa per la nuova Tiguan, il cui arrivo in Italia è fissato per i primi giorni di maggio. Con la nuova Tiguan debutta così il primo SUV del Gruppo Volkswagen basato sul pianale modulare trasversale MQB. Per la Casa di Wolfsburg, la nuova generazione della Tiguan rappresenta inoltre l’inizio di un’offensiva che prevede il lancio di numerosi SUV inediti. Nei prossimi anni, infatti, VW introdurrà altre innovative gamme di crossover e SUV in tutti i segmenti rilevanti di mercato a livello mondiale.
E proprio per questo, nei mercati d’oltreoceano più grandi sarà per la prima volta disponibile una Tiguan con passo lungo. Nelle categorie superiori seguiranno un nuovo SUV di medie dimensioni e la Touareg, SUV di classe superiore. Al di sotto della Tiguan, invece, faranno il loro debutto due nuove gamme. Da un lato ci sarà un modello basato sul prototipo T-ROC, che rientra nella classe della Golf. Dall’altro avremo invece il T-Cross Breeze presentato a Ginevra in contemporanea con la nuova Tiguan e appartenente alla stessa categoria della Polo. A Ginevra era esposta anche la variante GTE, ancora in veste di concept. E’ il primo SUV ibrido plug-in Volkswagen, con una potenza di sistema complessiva di 218 CV e, in modalità E-Mode, un autonomia di 50 chilometri. La relativamente grande autonomia in modalità elettrica viene ottenuta non solo con la batteria agli ioni di litio dalla capacità di 13,0 kWh, che può essere ricaricata anche dall’esterno, ma anche grazie a un modulo solare esclusivo integrato nel tetto. A seconda dell’intensità dell’irraggiamento solare, in condizioni ideali è possibile accumulare energia sufficiente per percorrere fino a 1.000 km all’anno (Germania 500 km, Europa meridionale tra 800 e 1.000 km). La trazione del prototipo è affidata a un motore turbo benzina 1.4 TSI 156 CV e a uno elettrico attraverso l’asse anteriore. La batteria ad alta tensione agli ioni di litio fornisce energia al motore elettrico. Sulla Tiguan GTE viene impiegato un cambio a doppia frizione DSG a 6 rapporti specificatamente sviluppato per l’impiego in un sistema ibrido. Il motore elettrico è stato integrato nella scatola del cambio. Tra i componenti della propulsione ibrida si ricordano l’elettronica di potenza (che converte la corrente continua della batteria in corrente alternata per il motore elettrico) e il dispositivo di carica.
La Tiguan GTE può essere guidata oltre che nella citata modalità E-Mode anche in altre tre modalità: Hybrid, Battery Charge e GTE. All’accensione il prototipo si dispone in modalità E-Mode; in modalità esclusivamente elettrica, la Tiguan raggiunge la velocità di 130 km/h. Se si raggiunge uno stato di carica minimo della batteria o se il guidatore richiede una potenza elevata, il sistema di trazione passa alla modalità Hybrid. Automaticamente la modalità E-Mode viene quindi disattivata. La Tiguan GTE si comporta ora come una classica full-hybrid che, a seconda della situazione di marcia, passa automaticamente da TSI a motore elettrico e viceversa. All’occorrenza, con il tasto E-Mode il guidatore può passare all’esercizio a emissioni zero in modo manuale.
Con il tasto GTE il guidatore può impostare l’omonima modalità, risvegliando così l’anima più sportiva. Questa modalità GTE-Mode è una specificità di tutte le vetture Volkswagen con propulsione ibrida plug-in. Le curve caratteristiche dell’acceleratore, del cambio e dello sterzo divengono nettamente più sportive, mentre la messa a punto del TSI è maggiormente orientata alle prestazioni.

tiguan

Volkswagen: un’altra Tiguan pronta per Ginevra

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Non si ferma più l’evoluzione di Volkswagen Tiguan: dopo la seconda generazione vista a Francoforte e la concept ibrida Tiguan GTE Active Concept mostra a Detroit, sta ora per arrivare Tiguan 4Motion; è una strategia della casa di Wolfsburg per offrire almeno un SUV in ogni diverso segmento entro la fine di questo decennio: quest’ultima Tiguan rappresenta la versione con trazione integrale. In realtà la prevendita in Europa è già cominciata ma il debutto ufficiale verrà fatto al prossimo Salone di Ginevra che si aprirà il 1 marzo. Con la nuova trazione integrale 4Motion Active Control sarà possibile avere quattro modalità di intervento, ossia Onroad, Snow, Offroad e Offroad Individuale, che permetteranno al veicolo di comportarsi nel migliore dei modi su qualsiasi tipo di fondo, compresi quelli molto innevati; ed è proprio per questo motivo che Volkswagen ha fatto precisi test al Circolo Polare Artico ottenendo come risultato una aumento della sicurezza di guida. Ora sono sei (su otto) le varianti di motorizzazione a cui può essere abbinata la trazione integrale e, rispetto ai modelli a trazione anteriore, le 4 Motion hanno un altezza da terra maggiore di 11 mm (da 189 a 200); in più sulla Tiguan è possibile avere a richiesta uno speciale frontale con un angolo d’attacco di 25,6° invece che 18,3°, mentre per ciò che riguarda quello di uscita il valore è di 24,7° e rimane fisso. Altra novità introdotta sulla nuova Tiguan è il pianale modulare trasversale MQB (per la prima volta su un SUV Volkswagen)che dona all’auto una forma più lunga, bassa e larga, e allo stesso tempo proporzioni generose e sportive; inoltre questa versione a passo lungo potrebbe essere presto affiancata da un crossover urbano e da alcune varianti ibride. Fin da subito ci saranno due motorizzazioni disponibili: il 2.0 TDI da 150 cavalli e il 2.0 TSI turbo benzina da 180 CV; in seguito verranno introdotti altri due propulsori 2.0 TDI, da 190 e 240 cavalli, e due TSI, un 1.4 e un 2.0 rispettivamente da 150 e 220 cavalli. Il cambio automatico a doppia frizione DSG sarà abbinato di serie a tutti i motori con potenza maggiore di 180 CV, mentre sulle versioni da 150 cavalli potrà solo essere scelto come optional.