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Il “Leone” in aiuto della Sardegna

 

In Sardegna, passati i tragici giorni e la conseguente emergenza, ora è tempo di attivarsi per sostenere le popolazioni coinvolte dall’alluvione e ritornare al più presto alla vita normale. Peugeot Italia intende essere parte attiva in questa operazione di ricostruzione del tessuto connettivo sociale, mettendo in campo, assieme a Peugeot Finance, un articolato pacchetto di aiuti che riguardano sia la sostituzione delle vetture travolte dalla calamità sia, ove possibile, la loro riparazione. In particolare, Peugeot Italia offre a clienti privati e Flotte un contributo straordinario di 500 euro per l’acquisto di 107 e Bipper; di 750 euro per 207, 208, Partner, 2008, Nuova 308, Expert; di 1000 euro per 3008, 5008, RCZ, Boxer. Inoltre verrà applicato uno sconto del 10% sull’acquisto di accessori in post-equipaggiamento. Il contributo è valido per un contratto firmato a partire dal 29 novembre, con immatricolazione entro il 31 gennaio prossimo, a fronte della rottamazione di un veicolo danneggiato dall’alluvione e non riparabile. Da parte sua, Peugeot Finance offre ai clienti residenti nei Comuni colpiti dall’alluvione un finanziamento a tasso zero, con zero spese di apertura pratica e prima rata differita a 180 giorni, per capitali finanziati fino a 8000 euro. Per finanziamenti superiori, il tasso è contenuto al 2%. Nel caso il veicolo danneggiato sia, invece, ripristinabile, Peugeot Italia contribuisce alla sua riparazione con uno sconto del 30% sui ricambi. Da parte loro i Centri Riparazione Peugeot contribuiranno con uno sconto del 15% sulla manodopera.

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Maserati Ghibli

 

di Germana Condò

 

Lussuosa come una Quattroporte ma dall’aspetto più fluido e sportivo, questa è la nuova Ghibli, modello di punta 2013 di Maserati, quello sul quale la casa modenese conta per incrementare le vendite future. Operazione già riuscita sul mercato nordamericano i cui numeri di esemplari venduti nel 2013 sono triplicati rispetto all’anno precedente. Le previsioni di vendita entro la fine del 2015 sono di circa venticinquemila vetture. Il nome nostalgicamente rimanda ad una coupé prodotta da Maserati in due versioni, due e quattro posti, tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni settanta. La Ghibli attuale si presenta come una grande berlina con caratteristiche che la avvicinano alla sorella maggiore Quattroporte, dalla quale si differenzia, dato non trascurabile, per il prezzo. Ghibli costa infatti circa quarantamila euro in meno, diversità che non la penalizza in fatto di lusso a bordo, né tantomeno in termini estetici, anzi, con un passo più corto rispetto alla Quattroporte di 173 mm e di 291 mm l’aspetto risulta più aggressivo, con una carreggiata leggermente più larga e con un peso inferiore di 180 kg alla Quattroporte. Prima della classe in termini di sicurezza attiva e passiva, grazie ai suoi avanzati sistemi si è garantita il prestigioso riconoscimento Top Safety Pick dell’IIHS, dopo il rigido esame sulle quattro aree di sicurezza (frontale, laterale, posteriore e schiacciamento tetto), oltre alle 5 stelle EuroNcap con un punteggio di 86 centesimi, riconoscimento ottenuto grazie alla dotazione della casa che ha assicurato a Ghibli un punteggio di 95% per la protezione di adulti, 79% per i bambini, 74% per quella dei pedoni, oltre all’81% per i sistemi di assistenza alla guida. Gli interni sono puliti ed eleganti, mentre il contrasto cromatico conferisce sportività. Il clou della strumentazione è racchiuso nello schermo da 8,4 pollici, che condivide con la Quattroporte, da cui si gestiscono le varie funzioni. Di serie ghibli offre il sistema keyless e solo premendo un pulsante sul cruscotto si può mettere in moto il bolide. Tre sono le motorizzazioni disponibili. Due a benzina biturbo 3.0 litri da 330 e 410 CV. La novità assoluta è rappresentata dal primo propulsore a gasolio della storia di Maserati, un diesel VM di 3.0 litri da 275 CV (in Italia da 250 CV). La trazione è posteriore o, a richiesta integrale, quest’ultima abbinata al solo 3.0 litri a benzina da 410 CV. Il prezzo parte da poco meno di settantamila euro.

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Ecomoto: il nuovo scooter ad aria compressa realizzato in bambù

 

di Maurizio Elviretti

 

Più “sostenibile” di uno scooter elettrico. Si chiama Ecomoto ed è il nuovo veicolo a due ruote in bambù che funziona ad aria compressa. A idearlo un giovane studente australiano di design, Darby Bicheno, da tre anni impegnato nel progetto. Addio città piene di motorini e smog. Dopo lo scooter elettrico costruito con canapa e lino, una nuova alternativa sostenibile esiste già, anche se ancora è un concept. Ma la sua realizzazione è tutt’altro che impossibile. Il motore ad aria adatto a Ecomoto è già in uso. La società australiana EngineAIR ne ha già messo in commercio uno speciale esemplare, utilizzato nei carrelli elevatori. L’obiettivo di Bicheno era quello di immaginare il funzionamento di un motore ad aria compressa in un mezzo di trasporto a due ruote. Al tempo stesso lo scooter avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa anche esteticamente gradevole, in grado di attrarre un elevato numero di persone. È maturata così l’idea di utilizzare il bambù come materiale principale. La maggior parte del corpo dello scooter è infatti costituita da bambù. La scelta di Bicheno è legata al fatto che quest’ultimo cresce rapidamente, è più sostenibile rispetto ad altri legni e potrebbe ridurre le emissioni di carbonio sostituendosi alla plastica. Anche le altre componenti della speciale moto sono sostenibili, a detta dello studente australiano, che ha ridotto al massimo il peso del veicolo e la quantità di pezzi che lo compongono. A partire dal telaio, costituito da un unico tubo di acciaio, che consente un montaggio semplice ma anche la possibilità di riciclarne i pezzi. La moto è inoltre dotata di LED. Come ricaricarlo? Secondo Bicheno basterebbe che le pompe di benzina fornissero aria compressa. Semplice, no?

F1: MALDONADO DELLA WILLIAMS VINCE IL GP DI SPAGNA, ALONSO SECONDO RAGGIUNGE VETTEL IN TESTA AL MONDIALE

F1: Maldonado approda alla Lotus

 

di Leonardo Frenquelli

 

La stagione di Formula 1 è appena terminata ma il mercato è già nel pieno del suo corso. È questione di ore e sarà ufficiale il passaggio di Pastor Maldonado, pilota venezuelano ex Williams, alla Lotus ormai orfana di Raikkonen. La partenza di “Iceman” è stato un duro colpo per la scuderia di Enstone e per decretare il sostituto più adatto c’è voluto tempo ed è stato necessario valutare molte possibilità. Prima di Maldonado, sembrava certo l’ingaggio di Hulkenberg ma per un intrigo di mercato tra Ferrari, Sauber e la stessa Lotus, l’affare non si è chiuso. Così sarà il venezuelano, che era stato contattato anche dalla Sauber, il compagno di Grosjean nella prossima stagione. Pastor aveva esordito in Formula1 proprio con la Williams il 27 marzo 2011, dopo aver vinto il titolo mondiale di Formula2 nel 2010. I contatti tra il team guidato da Boullier e Maldonado avevano subito una brusca accelerazione durante il Gp del Brasile, sotto l’influenza della Quantum Motorsports, holding che si appresta ad acquisire parte delle quote della scuderia per favorirne la permanenza ad un certo livello di qualità, con investimenti rapidi e mirati. Maldonado si è detto contento di cambiare team, in quanto la Williams non era in grado di garantire un salto di qualità di cui il pilota sente di aver bisogno.

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Hankook selezionata per l’indice di sostenibilità Dow Jones

 

di Maurizio Elviretti

 

Il produttore di pneumatici premium Hankook è stato selezionato per l’inserimento nell’indice di sostenibilità Dow Jones Asia/Pacifico (DSJI Asia / Pacifico) quale una delle aziende leader della regione in fatto di orientamento alla sostenibilità. Hankook è la prima azienda di pneumatici della Corea del Sud a essere inclusa in questo indice di sostenibilità riconosciuto a livello globale. In particolare, l’azienda ha ottenuto dei punteggi elevati nelle componenti cruciali della sostenibilità aziendale, quali le attività aziendali socialmente utili, la gestione etica, la gestione ambientale, la strategia relativa al cambiamento climatico e la gestione dell’innovazione. Quale azienda responsabile, il produttore di pneumatici ha promosso le attività di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) tramite diversi programmi interni ed esterni. L’azienda intraprende delle iniziative socialmente utili tramite la Hankook Tire Welfare Foundation, fondata per offrire un contributo sociale a livello aziendale, comprendente programmi di borse di studio accademiche, supporto per gli ospedali in Corea del Sud e lavori di volontariato per le comunità locali. Anche internamente, Hankook ha recentemente assunto un approccio per rafforzare l’etica interna dei dipendenti, comprendente ad esempio il riallineamento del codice etico, lo svolgimento di una formazione interna e le campagne per il commercio equo. Seung Hwa Suh, vicepresidente e CEO di Hankook Tire, ha dichiarato: “L’inclusione di Hankook Tire nel DSJI Asia / Pacifico rappresenta un riconoscimento globale per i nostri continui sforzi volti a stabilire una crescita solida quali cittadini socialmente responsabili”. “Quale azienda di pneumatici leader globale”, ha aggiunto, “con il nostro management attivo e socialmente responsabile continueremo a crescere assieme alla società, a promuovere uno sviluppo sostenibile e a creare l’armonia tra gli stakeholder”.

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Nuove tecnologie, solita comodità

 

di Maurizio Elviretti

 

Nel precedente numero di Professione Motori, abbiamo introdotto l’argomento “Auris Hybrid Touring Sports ” nell’intervista al Direttore Relazioni esterne e stampa di Toyota, Lorenzo Matthias. In questo articolo andremo ad approfondire le caratteristiche e le innovazioni di questo nuovo gioiellino tecnologico della casa nipponica. La Auris Hybrid Touring Sports vanta un design anticonformista e personale, coerente con il nuovo stile Toyota, denominato “Under Priority”. Superfici ampie e levigate scolpiscono una carrozzeria che mimetizza bene le dimensioni esterne importanti: le forme slanciate della Auris Hybrid Touring Sports, infatti, riescono nell’arduo compito di far apparire dinamica una station wagon lunga oltre 4 metri e 50 centimetri. Grazie al taglio deciso, i gruppi ottici a forma di freccia dotati di luci diurne a Led regalano alla vettura una presenza su strada sicura, elegante ed appariscente al punto giusto. A bordo lo spazio è molto abbondante per tutti gli occupanti e molti dettagli, come la forma del sedili anteriori che regala 2 cm di spazio in più alle ginocchia dei passeggeri posteriori, rivelano un attento studio ergonomico dell’abitacolo. Punto di forza della Auris Hybrid Touring Sports è senza dubbio il bagagliaio, tra i più ampi della categoria. Infatti i 28,5 cm di lunghezza in più rispetto alla berlina sono andati tutti a favore del vano di carico: il volume utile è di 530 litri in configurazione standard, ma arriva a ben 1.658 litri con i sedili posteriori abbassati. A rendere unica la nuova vettura è sicuramente l’efficiente schema ibrido Toyota che ne fa l’unica station wagon presente sul mercato a vantare questo tipo di tecnologia. Il sistema ibrido della Toyota Auris Touring Sports le permette di viaggiare anche in modalità totalmente elettrica, ma solo per brevi tragitti, disponibile con le versioni a benzina 1.6 e turbodiesel common-rail 1.4 e 2.0 D-4D, a prezzi che dovrebbero partire intorno ai ventiquattromila euro (mille in più delle corrispondenti varianti hatchback a 5 porte). Tre gli allestimenti previsti: ActiveEco, Active+ e Lounge, con dotazioni vincolate e optional hi-tech non disponibili sull’allestimento base, peraltro piuttosto completo. La Lounge offre invece di serie anche il sistema di parcheggio automatizzato, i sedili anteriori in pelle e tessuto, riscaldabili, lo sblocco automatico delle serrature, il retrovisore interno cromato, i retrovisori esterni a ripiegamento automatico, i sensori di pioggia, oscurità e prossimità, il climatizzatore bizona e può adottare i fari allo xenon con abbaglianti automatici e lavafari, nonché il tetto panoramico Skyview; il navigatore con connettività Bluetooth è optional sulla Active+ e sulla Lounge. A rendere unica la nuova Auris Hybrid Touring Sports è sicuramente l’efficiente schema ibrido Toyota che ne fa l’unica station wagon presente sul mercato a vantare questo tipo di tecnologia. Il sistema HSD Hybrid Synergy Drive consente una riduzione dei consumi impensabile fino a qualche anno fa, garantendo al contempo una potenza e una coppia paragonabili se non superiori ai motori a benzina di pari cilindrata. Il motore benzina VVT-i da 1,8 litri accoppiato a due motori elettrici garantisce una potenza di 136 CV (100 kW). Nonostante la massa importante, la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi e raggiunge la velocità massima (autolimitata) di 175 km/h. Ma è dal punto di vista dei consumi che la nuova Auris Hybrid Touring Sports risulta davvero imbattibile nel suo segmento, con emissioni di CO2 pari a soli 85 g/km, emissioni di ossido di azoto (NOx) quasi nulle e nessun particolato (PM).

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Il predestinato di Heppenheim

di Filippo Gherardi

 

Heppenheim è una piccola città di 25mila abitanti dell’Assia, regione, o land se preferite, del sud della Germania. Poco più di un nome scritto su una cartina, ma tuttavia luogo di santi e predestinati. Tra i cittadini illustri di questo piccolo spicchio di mondo figura tale Marianna Cope, religiosa morta nel 1918 e santificata da Benedetto XVI poco più di un anno fa. Una predestinata della fede, una che, considerati anche i tempi in cui ha vissuto, difficilmente avrà mai viaggiato oltre i 50 km/h. Niente a che vedere insomma con Sebastian Vettel, anche lui di Heppenheim ma a differenza di Marianna Cope molto più legato ed abituato alla velocità. Con la vittoria dello scorso 27 ottobre in India, seguita a distanza di una settimana dall’undicesimo successo stagionale raccolto ad Abu Dhabi, Vettel è diventato per la quarta volta di fila campione del mondo in Formula 1, raggiungendo nella classifica “all time” un mostro sacro come Alain Prost, e lasciandosi alle spalle nomi del calibro di Senna, Lauda, Stewart, Brabham e Piquet. Davanti a lui, ora, soltanto Juan Manuel Fangio e Michael Schumacher, qualcosa di molto vicino alla storia assoluta di questo sport. Due fuoriclasse che a metà anni cinquanta (Fangio) e ad inizio nuovo millennio (Schumacher) hanno finito col tracciare in maniera indelebile un’era. Lo stesso che sta facendo Vettel adesso, che però a differenza tanto di Fangio quanto di Schumi dalla sua ha un’età anagrafica (appena ventisei anni) che sembra essere, mai come in questo caso, la più valida alleata per riscrivere una pagina a dir poco cruciale dell’epopea dello sport più amato (e seguito) tra tutti quelli a quattro ruote. Nelle scorse settimane si è riflettuto e discusso a lungo su fino a dove arrivassero i meriti di Vettel e dove, al contrario, i demeriti degli altri. La Red Bull perfetta progettata da Adrian Newey rischiava di essere un alibi fin troppo comodo per chi, Alonso in primis, ai livelli del tedesco negli ultimi anni non è riuscito a gareggiare. Ed invece Vettel e i suoi record ormai infiniti, Vettel e la sua fame incessante di vittoria (ricordate Gp di Malesia e sorpasso su Webber? ndr) e Vettel con la sua sapiente gestione dell’intero fine settimana, oltre che con la sua capacità di fare il vuoto in corsa, finiscono col fornire la più esplicita delle risposte: Vettel vince perché è il più forte. Premesso ciò non diventerà mai un santo come la Cope, ma se non altro continuerà a confermarsi un predestinato ancora per lungo tempo. Il predestinato di Heppenheim.

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Toyota: Matthias lascia dopo 15 anni

 

Dopo le dimissioni ad inizio ottobre, dal ruolo di presidente e per ragioni strettamente personali, di Massimo Gargano, Toyota per un altro pezzo della sua storia recente, almeno per quel che riguarda la produzione italiana. Lorenzo Matthias, da quindici anni responsabile Pubbliche Relazioni ed intervistato non più tardi di due settimane fa anche da noi di Professione Motori, lascia il marchio delle Tre Ellissi sempre per motivazioni di carattere personale. Dall’interno dell’azienda, oltre a ringraziare Matthias per il lavoro svolto in questi anni, fanno sapere che la nuova struttura organizzativa prevederà l’accorpamento del reparto Pubbliche Relazioni all’area Marketing & Lexus guidata da Andrea Carlucci, che diventa di fatto Marketing PR & Lexus director, mentre Fabio Di Giuseppe diventa a tutti gli effetti responsabile dell’ufficio stampa e delle relazioni esterne.

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Due nuovi motori per la Fiat 500

 

Fiat amplia la sua gamma motori per quel che riguarda la 500, introducendo sul mercato due nuovi propulsori. Si comincia con il nuovo Twinair da 105 CV e 145 Nm di coppia, con cambio manuale a sei marce e sistema Start&Stop. I prezzi a listino oscillano tra i 16.181 e i 21.525 euro, mentre i consumi medi dichiarati sono di 4,2 l ogni 100 km e di 99 g/km di CO2, merito anche della modalità Eco. Altra novità riguarda anche il motore 1.6 Multijet II da 120 CV e 320 Nm, applicabile su 500L, 500L Trekking e 500L Living, i tutti i casi con cambio manuale a sei marce Start&Stop di serie. Anche in questo caso i prezzi oscillano: si va dai 21.525 euro della 500L ai 23.844 euro della Trekking, mentre per la 500L Living andiamo dai 22.281 ai 23,894 euro. I consumi dichiarati si stanziano tra i 4 e i 4,2 litri ogni 100km, mentre la manutenzione propone intervalli fino a 2 anni o 35.000 km.

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Le novità Honda sulla strada verso Tokyo

Mancano ancora tre settimane, ma il Salone di Tokyo, arrivato quest’anno alla sua 43esima edizione, comincia già a far parlare di se. Nella fattispecie, Honda ha stilato un elenco dei modelli che saranno presenti all’interno del suo stand tra i padiglioni del Tokyo Big Sight. Auto, motociclette e prodotti power, una gamma vasta e completa in cui non mancheranno nemmeno avveniristici Concept. A tal proposito, ecco arrivare le prime indiscrezioni sulla Honda S660 Concept, mini veicolo sportivo, e sulla supersportiva Concept NSX, ma anche del prototipo del nuovo SUV compatto che a Tokyo vivrà la sua anteprima mondiale. Attenzioni rivolte anche sulla UNI-CUB, un dispositivo finalizzato alla mobilità personale, e sul nuovo modello della N-WGN, ultimo mini veicolo prodotto della serie N. Non mancheranno nemmeno la nuovissima Accord ibrida plug-in e la Fit equipaggiata con la Tecnologia Earth Dream, così come, nella sezione dedicata alle moto, il DUNK, uno scooter 50 cc realizzato per il mercato giapponese e dotato di un nuovo motore raffreddato a liquido.