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Moto Gp, Lorenzo: “Marquez va penalizzato”

 

di Maurizio Elviretti

 

Motomondiale riaperto in quel di Phillip Island, grazie alla “frittata” fatta in casa Honda. Come se non bastasse è tornato a farsi sentire Jorge Lorenzo, sull’episodio del contatto tra lui e Marquez durante il ritorno in pista di quest’ultimo dopo il cambio moto. Queste le parole del campione in carica: “Ho rivisto le immagini insieme ai miei tecnici, Massimo Meregalli e Wilco Zeelenberg che mi hanno fatto notare il suo ingresso in pista. Sia io che Pedrosa andavamo veloci in quel punto ma Marc avrebbe dovuto darci la precedenza. E’ stata chiaramente colpa sua. Serve un punto di penalità sulla licenza, perciò abbiamo presentato ricorso alla direzione gara. Un ammonimento mi sembra necessario”. Se la Direzione gara dovesse decidere di penalizzare Marquez, il rookie della HRC sarebbe costretto a partire dall’ultima posizione in griglia domenica visto che Marc ha già ricevuto in precedenza tre penalità in questa stagione e alla quarta il regolamento parla proprio di una partenza dall’ultima casella dello schieramento. Tranquillo invece, Marquez che sorvola l’argomento e si concentra per il prossimo Gp che gli potrebbe regalare il primo titolo iridato nella classe regina: “Speriamo che a Motegi vada meglio rispetto a Phillip Island, ma non c’è nulla da temere perché anche in Australia mi sentivo benissimo sulla moto. Qui è un circuito con tanti punti di frenata e sarà una bella gara. Dobbiamo spingere al massimo perché le ultime due gare saranno fondamentali. La bandiera nera di Phillip Island? Le motivazioni del team sono altissime. Tutti possono sbagliare quindi non c’è nessun problema, adesso siamo ancora più forti”. Un weekend tutto da seguire quindi, a partire da domani con le prime sessioni di prove libere.

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Ducati 1199 Superleggera

 

di Maurizio Elviretti

 

Nuovo gioiellino in casa Ducati: si chiama 1199 Superleggera. Da Borgo Panigale fanno sapere che rappresenta un sogno diventato realtà e che non si era mai visto nulla di simile fino ad ora, merito di un livello tecnologico-ingegneristico inedito ed eccezionale. Un progetto davvero incredibile e senza precedenti che conferma la genialità di Ducati. Il marchio italiano, da sempre sinonimo di tecnologia, elevate prestazioni e peso ridotto, ha accettato una nuova sfida chiedendo ai propri ingegneri di progettare la moto stradale più estrema e tecnologica di sempre, dando carta bianca alla loro inventiva. È stato proprio questo il punto di partenza che ha portato il “progetto 1201” (così lo chiamano internamente all’azienda) a trasformarsi da sogno in realtà. Il nome Superleggera comunica subito l’obiettivo raggiunto dalla casa motociclistica bolognese infatti, grazie all’uso di materiali come titanio, magnesio e carbonio, garantisce il miglior rapporto peso/potenza nell’intera storia delle moto di produzione e con un peso a secco di soli 155kg e una potenza di oltre 200CV, la 1199 Superleggera esalta l’innovativa tecnica progettuale ed il sofisticato design Ducati. La riduzione del peso è poi portata all’estremo grazie al telaietto posteriore e carena in carbonio, batteria agli ioni di litio e all’impianto di scarico realizzato in titanio. Peso che potrebbe essere ulteriormente ridotto grazie al Race Kit per uso esclusivo in pista fornito a corredo della moto. Il kit comprende uno scarico sportivo Akrapovic, plexiglass maggiorato, telo copri moto dedicato, cavalletto anteriore e posteriore, tappi sostitutivi degli specchi e kit per la rimozione del porta targa e del cavalletto laterale. Talmente bella e unica, che presto diverrà rara in quanto è previsto un realizzo di solamente 500 esemplari, ciascuno dei quali contraddistinto ed impreziosito da un numero progressivo inciso direttamente sulla bellissima testa di sterzo.

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Alessia Polita denuncia il circuito di Misano

 

Tra le storie più tristi che il mondo dei motori ci ha, purtroppo, consegnato negli ultimi tempi c’è anche quella di Alessia Polita, la giovane motociclista rimasta paralizzata in seguito ad un tremendo incidente risalente allo scorso 15 giugno, sul circuito di Misano e nel corso delle prove ufficiali della categoria Stock 600 del Campionato Italiano velocità. In questi giorni, a due mesi e mezzo dal tragico episodio, Alessia Polita ha denunciato il circuito misanese, reo secondo la stessa di non aver garantito le necessarie misure di sicurezza. A rendere ancora più incresciosa l’intera faccenda ci pensa anche la notizia che il padre di Alessia, Giancarlo Polita, è stato inserito nel registro degli indagati per “lesioni personali colpose”, essendo stato lui a preparare la moto della figlia il giorno precedente allo schianto.

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Moto Gp, ecco il calendario 2014

 

di Maurizio Elviretti

 

Finalmente il tanto atteso calendario della MotoGp per l’anno 2014 è stato diramato. Saranno 19 gli appuntamenti della prossima stagione e si comincerà il 23 marzo 2014 con la spettacolare gara in nottura del Qatar, per poi terminare come consuetudine, sul circuito Valenciano il 9 novembre 2014. In attesa di conoscere il campione del mondo per l’anno 2013, la redazione di Professione Motori vi anticipa l’elenco completo per la stagione futura. 23 marzo Qatar – Doha/Losail (gara notturna), 13 aprile Americas – Austin, 27 aprile Argentina – Termas de Rio Hondo, 4 maggio Spagna – Jerez de la Frontera, 18 maggio Francia – Le Mans Circuit, 1 giugno Italia – Mugello Circuit, 15 giugno Catalunya – Circuit de Barcelona – Catalunya, 28 giugno Olanda – TT Assen – gara di sabato, 13 luglio Germania – Sachsenring, 10 agosto Indianapolis – Indianapolis, 17 agosto Rep. Ceca – Brno, 31 agosto Gran Bretagna – Silverstone, 14 settembre San Marino & Riviera di Rimini – Misano World Circuit Marco Simoncelli, 21 settembre Aragón – Motorland Aragón, 28 settembre Brasile – Brasilia (soggetto a omologazione), 12 ottobre Malesia – Sepang International Circuit, 19 ottobre Giappone – Motegi Circuit, 26 ottobre Australia – Phillip Island Circuit, 9 novembre Valencia – Ricardo Tormo – Valencia.

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Vettura ad aria compressa prodotta in Sardegna

 

Si chiama AirPod, verrà prodotta nei confini italiani e stiamo parlando di un auto totalmente ad aria compressa. L’idea in realtà deriva dal progetto dell’ingegnere francese Cyril Guy Nègre, ma a sobbarcarsi i costi di produzione (primi in Europa per auto del genere) saranno un gruppo d’imprenditori sardi, della provincia di Nuoro, riuniti sotto il nome di Air Mobility Consortium. Il telaio dell’AirPod è in fibra di vetro, il che la rende leggerissima, si ricarica nel giro di pochi minuti e si guida attraverso un joystick. Il suo vero punto di forza rimangono, però, le emissioni praticamente nulle. AirPod promette di percorrere 100 km con un solo euro, garantendo un’autonomia di 120 km con l’utilizzo solo del motore ad aria compressa e di 300 km con quello con il riscaldamento dell’aria. La velocità massima è di 80 km/h, mentre i prezzi oscillano tra i 6mila e i 7mila euro. Un primo modello, un prototipo, di AirPod venne esposta in occasione del Salone di Ginevra del 2009.

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Formula 1: ecco il calendario della stagione 2014

 

della Redazione

 

Diramato quest’oggi dalla FIA, seppur ancora in via provvisoria, il calendario della stagione 2014 di Formula 1. Quello del prossimo anno sarà il campionato più lungo di sempre, con un totale di 22 gare che cominceranno, come da consuetudine, il 16 marzo in Australia e si concluderanno, anche questo come ormai è tradizione consolidata, il 30 Novembre in Brasile. Nel mezzo non mancano le new entry, primo in ordine di tempo il Gp del New Jersey (malgrado questa dicitura rimanga ancora provvisoria) che si correrà il 1 di giugno. Debuttante assoluto anche il Gp di Russia, di scena a Sochi il 5 ottobre. Oltre alle novità si segnalano anche due ritorni, quello del Gp d’Austria, in programma il 22 giugno, e quello del Messico, fissato dalla FIA per il 16 novembre. Confermato per il 7 settembre il Gp d’Italia a Monza. Di seguito il calendario completo: 16 marzo Australia, 30 marzo Malesia, 6 aprile Bahrain, 20 aprile Cina, 27 aprile Corea, 11 maggio Spagna, 25 maggio Montecarlo, 1 giugno New Jersey, 8 giugno Canada, 22 giugno Austria, 6 luglio Gran Bretagna, 20 luglio Germania, 27 luglio Ungheria, 24 agosto Belgio, 7 settembre Italia, 21 settembre Singapore, 5 ottobre Russia, 12 ottobre Giappone, 26 ottobre Abu Dhabi, 9 novembre Stati Uniti, 16 novembre Messico, 30 novembre Brasile.

High Tech

Lo spunto dalla natura

 

di Flavio Grisoli

 

L’ultima frontiera della tecnologia automobilistica e la “gallina dalle uova d’oro” alla quale tutti vorranno, e dovranno, attingere nei prossimi anni è sicuramente rappresentata dai sistemi di auto-guida e anti-collisione automatica. La pioniera, lo sappiamo, è stata la Volvo. Poi, a cascata, tutte le altre si sono adeguate e nell’ultimo Salone dell’Auto di Francoforte tanti nuovi particolari sono stati aggiunti ad una già ricca collezione. Sappiamo anche che spesse volte però, nonostante la buona riuscita degli svedesi, le novità arrivano da dove sorge il sole. E anche questa volta un’intuizione “dagli occhi a mandorla” può rivelarsi vincente. Nissan infatti, sempre attenta e all’avanguardia, ha scelto api e pesci per studiare nuovi sistema di guida automatizzata e safety control. I contorni di questa scelta sicuramente singolare ce li spiega Toru Futami, capo della sezione ingegneri della divisione Ricerca e Tecnologie avanzate di Nissan: Mentre cercavamo di sviluppare sistemi anti-collisione avanzati per le auto di prossima generazione, ci siamo resi conto che le risposte che cerchiamo sono nella natura, e in particolare sott’acqua”. La squadra di ricercatori guidati da Futami ha così messo a punto sei robot, che hanno denominato EPORO (acronimo di EPisode 0 Robot). Queste macchine hanno una capacità visiva di 300° (come le api) e hanno dei sensori in grado di rilevare la propria posizione e quella dei propri “vicini”, con la possibilità quindi di spostarsi in fila senza toccarsi mai. Proprio come un banco di pesci. Sarebbe così possibile – estremizzando – eliminare ogni tipo di segnaletica orizzontale di precedenza, i semafori e addirittura aumentare il volume di traffico, senza dover necessariamente allargare le carreggiate. Questo perché i robot messi a punto da Nissan, quando si trovano ad un incrocio, decidono autonomamente quale deve passare per primo. Che dire, basta incidenti, e liti per un dare precedenza non rispettato, o per uno stop. Una volta messo a punto questo, manca solo l’ultimo step, almeno per noi italiani: il parcheggio. Di certo, il modello sarebbe da ricercare altrove. Api e pesci non hanno di questi problemi.

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Il rilancio passa da Francoforte

 

di Filippo Gherardi

 

Il mercato dell’auto riparte, o perlomeno dà l’idea di volerci provare, nel modo e nel posto migliore. La sessantacinquesima edizione del Salone di Francoforte consegna a tutti, addetti ai lavori ed appassionati, la convinzione che le case automobilistiche sembrano più che mai determinate a cambiare look e strategie pur di  riemergere da un mercato difficile, in calo ed in cerca di una svolta a dir poco epocale. La crisi rimane, e rimarrà anche nei mesi a seguire, portandosi in dote capacita di investimento, per molti, ancora ridotte al lumicino. Tuttavia vale la pena provarci, dando libero sfogo ad ogni micro particella di creatività di cui si dispone, ed è proprio questo che l’ultimo Salone di Francoforte ha voluto innanzitutto lasciare in eredità. Concept e tecnologia ibrida, i due punti fermi, oltre che le due interpretazioni dominanti, della sessantacinquesima edizione dello IAA. Insomma, quasi a voler dire: proviamoci e vediamo che risposte arriveranno. Yaris Hybrid R, BMW i8, Renault Initiale Paris, Ford S-Max e Mondeo Vignale, ma anche Suzuki IV-4, Volvo Concept Coupè, Citroen Cactus, Kia Niro e Opel Monza. Questi solo alcuni dei concept esposti e fotografati tra i padiglioni della kermesse tedesca. Emissioni bassissime e tecnologia divampante, l’equazione è sempre la stessa tanto quanto le speranze che li circondano. A loro, naturalmente, abbinate anche la solita ingente dose di anteprime assolute che partono dalla Mercedes GLA, malgrado nell’immenso stand della stella a tre punte non siano mancate anche una gamma della classe S totalmente rinnovata ed il motore a 4 cilindri più potente di sempre che equipaggia il concept CLA 45 AMG Racing Series. Toyota si segnala anche per la Auris Touring Sports, mentre Nissan cattura flash e riflettori con il suo SUV X-Trail. Nuova Megane nello stand Renault, mentre in casa Chevrolet tutte le attenzioni erano rivolte sulla Camaro ed il suo motore 6.2 V8 da 432 CV. Suzuki presentava a poche settimane dal lancio la S-Cross, mentre Peugeot, nel frattempo, esaltava forme e contenuti della sua nuova meraviglia: la 308. Il filo conduttore del gruppo Fiat invece, ed eccezion fatta per la muscolosa Jeep Wrangler e per il nuovo Fremont Black Code, è stato quello delle ricorrenze: Panda Antartica, a trent’anni esatti dalla prima versione 4×4 della Panda, ed Abarth 595, design e stile per i cinquant’anni del marchio dello scorpione. Noi di Professione Motori abbiamo certificato il tutto con le nostre telecamere ed i nostri taccuini, senza tralasciare, ovviamente, nemmeno il magico mondo delle supercar, capitanate dalla Ferrari 458 Speciale: un bolide equipaggiato da un motore V8 605 CV che assicura una potenza specifica da record.

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Mondeo a tre facce

 

di Leonardo Frenquelli

 

Mentre aumenta l’attesa per l’uscita della nuova Ford Mondeo 2014, prevista per il gennaio  dell’anno prossimo, la celebre casa statunitense si è mantenuta in attività, concentrandosi sui modelli già in commercio. La Ford Mondeo 2013 era stata presentata ufficialmente al Salone di Parigi del 2012, ma sin dalla sua nascita ha subito costanti evoluzioni. Quest’anno la Ford ha deciso di ampliare la gamma a tre nuove versioni: Nav Edition, New Titanium e Business. Tanto lavoro è stato fatto per aprire questo modello a più classi e a clienti con le più differenti necessità. Si parte dalla Nav Edition, ovviamente fornita di navigatore integrato, una piattaforma multimediale ed uno schermo da 7 pollici. Il comfort tecnologico non si limita al navigatore, sarà disponibile anche una completa connessione tra cliente e veicolo, attraverso un sistema bluetooth e porte USB. Saranno compresi nella dotazione il collaudatissimo parking system, fari a LED, impianto di climatizzazione automatica e cerchi da 17”. Per quanto riguarda i propulsori, la Nav Edition dispone di due diesel: il primo un 1.6 TDCi da 115 cavalli ed il secondo un 2.0 TDCi, con una potenza da 140 o da 163 cavalli, per prestazioni più alte. La versione New Titanium avrà la stessa dotazione della Nav, la differenza sarà in pochi dettagli e nei propulsori. Sono stati aggiunti dei nuovi impianti audio con sensori di pioggia e sedili più sportivi, mentre in termini di motorizzazioni oltre al 2.0 diesel TDCi da 163 cavalli già menzionato c’è anche il pluripremiato 1.6 EcoBoost benzina da 160 cavalli. La Ford Mondeo è diventata una macchina per ogni tipo di cliente, dalle famiglie alle aziende. Per queste ultime è nata la versione Business. Stessa dotazione della Nav, ma elementi che diventano importanti per il lavoro e trasporti pesanti: alla tecnologia si aggiunge il controllo della direzione e della strada, il Cruise Control e per la versione wagon sono disponibili anche barre sul tetto. L’optional più importante della Business, però, sarà la possibilità di omologare il mezzo ad autocarro ed ampliare di gran lunga la sua capacità di carico. I prezzi di gamma partono dai 23.750 per la Mondeo Nav Edition con il 1.6 TDCi, fino ad arrivare ai 28.250 della New Titanium Wagon equipaggiata con il propulsore 2.0 TDCi da 163 cavalli e Powershift.

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Ecco i piloti più ricchi al mondo

 

di Filippo Gherardi

 

La rivista Forbes, famosa per analizzare i conti personali degli uomini più ricchi, ed influenti, del pianeta, si è sbizzarrita a stilare una graduatoria dei piloti (delle due e quattro ruote) che guadagnano di più tra tutti quelli in circolazione nell’attuale mondo dei motori. Al primo posto c’è Fernando Alonso, che tra il contratto con la Ferrari ed altre entrate di natura personale si porta a casa in un anno la bellezza di 30 milioni di dollari. Alle sue spalle il “collega” Lewis Hamilton, pilota della Mercedes, che mette a referto un reddito di 27,5 milioni di euro. Terzo posto, anche un po’ a sorpresa, per lo statunitense Ralph Dale Earnhardt Jr, protagonista della Formula Nascar e stazionato sui 26 milioni di euro a stagione. Al quarto posto un altro personaggio della Formula Nascar, Jimmie Johnson, trionfatore per cinque anni di seguito dal 2006 al 2010 del campionato di Daytona Beach ed anche lui sopra la soglia dei venti milioni con, per l’esattezza, 24 milioni di dollari guadagnati in un anno. Il più ricco tra i piloti italiani rimane Valentino Rossi, quinto in classifica con un reddito di 20 milioni. Nascar ancora protagonista al sesto posto con il campione in carica Tony Stewart (18,5 milioni di dollari). Si ferma invece al settimo posto Sebastian Vettel, con il reddito del tre volte campione del mondo di Formula 1 che non supera i 18 milioni di dollari all’anno.