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Toyota e Mazda: insieme per auto migliori

 

Toyota Motor Corporation e Mazda Motor Corporation hanno siglato oggi un accordo – con benefici reciproci – che dà vita ad una partnership di lungo periodo per la produzione. Sfruttando al massimo e mettendo in comune le migliori risorse tecnologiche di entrambe le Compagnie, la partnership si tradurrà in vetture più interessanti e complete,  in grado di soddisfare le diverse esigenze e i gusti dei clienti in tutto il mondo. Un comitato congiunto verrà istituito a breve, con il il compito di valutare il migliore utilizzo dei punti di forza delle due compagnie. Il comitato incoraggerà la più ampia e significativa collaborazione in un’ampia serie di settori, tra cui le tecnologie ambientali e le dotazioni di sicurezza avanzate. Al momento della firma dell’accordo, il Presidente di Toyota Akio Toyoda ha così dichiarato: “Attraverso le tecnologie SKYACTIV e il tema di design KODO – Soul of Motion, Mazda ha dimostrato di essere sempre un passo avanti, guardando al futuro delle vetture e delle risorse tecnologiche, pur riuscendo allo stesso tempo a rimanere fedele alle sue radici di costruttore automobilistico. In questo modo, Mazda persegue fortemente quello che Toyota ha più a cuore: rendere le automobili sempre migliori. Sono lieto che le nostre due aziende possano condividere la stessa visione e lavorare insieme per rendere le automobili ogni giorno migliori. Non mi viene in mente niente di più bello che mostrare al mondo – insieme – che i prossimi 100 anni di auto saranno divertenti ed emozionanti come il primo “. In rappresentanza di Mazda, Il Presidente e CEO Masamichi Kogai ha detto: “Toyota è una Compagnia che ha dimostrato la sua ferma volontà di agire responsabilmente su questioni ambientali globali e sul futuro della produzione nel suo complesso.  Abbiamo anche un enorme rispetto per la dedizione di Toyota nella sua ricerca di vetture sempre migliori attraverso l’innovazione continua. Inoltre, Mazda condivide con Toyota il modo in cui la Compagnia custodisce le sue radici e l’attenzione nei confronti di tutte le comunità in cui è coinvolta. Non c’è quindi da meravigliarsi che siano tenuti in grandissima considerazione. Mi auguro che, lavorando insieme per rendere le automobili migliori, saremo in grado di far crescere  il valore delle auto agli occhi dei consumatori, ma anche di migliorare le capacità produttive della nostra fabbrica a Hiroshima, e in tutti gli ambiti e comunità nei quali siamo coinvolti”. Una precedente collaborazione tra Toyota e Mazda ha visto la concessione in licenza di tecnologie ibride di Toyota a Mazda e la produzione di vetture compatte di Toyota nello stabilimento Mazda in Messico.

Toyota Hybrid

Toyota e Lexus Hybrid e la musica jazz per rendere felice la città di Torino

 

Toyota e Lexus Hybrid celebrano l’amore per la musica attraverso la sponsorizzazione al Jazz Festival, un importante evento culturale che animerà  la Città di Torino per sei giorni dal  28 maggio al 2 giugno. 

Il Torino Jazz Festival è un grande racconto sul jazz, che parte dalla musica ma è anche omaggio alla sua cultura a 360°, fatta di film che rievocano le storie e le atmosfere che hanno ispirato alcune leggende del jazz, attraverso retrospettive curate dal Museo Nazionale del Cinema; di appuntamenti con scrittori e musicisti per un connubio tra jazz e letteratura sostenuto dal Circolo dei Lettori; e di momenti di incontro e mescolanza tra arti diverse come la musica, la danza, il teatro. 

Per sei giorni Torino verrà animata dai più importanti artisti nazionali ed internazionali del Jazz, tra gli altri il divertente e colorato gruppo giapponese Shibusa Shirazu, un’orchestra di improvvisazione new jazz, composta da 30 artisti, che il 31 maggio in Piazza San Carlo, metterà in atto un coinvolgente spettacolo multimediale di musica, immagini e danza. 

Un grande festival per riuscire a veicolare ed amplificare importanti valori: regalare a tutti i cittadini la possibilità di assistere a spettacoli di altissimo livello per fargli vivere emozioni uniche. La musica diviene in questo modo un generatore di felicità, una parte integrante nella vita delle persone, che può servire a renderla migliore. Obiettivo pienamente condiviso dai Brand. 

“Toyota e Lexus hanno nel loro DNA la “Human Innovation”, l’innovazione dedicata al miglioramento della vita delle persone e la rendono concretamente disponibile a tutti attraverso i loro prodotti, servizi e da oltre 18 anni, attraverso le vetture Hybrid- ha dichiarato Patrizia Brunetti, Public Relations Senior Manager di Toyota Motor Italia.   
Abbiamo scelto di sponsorizzare il TJF, perché ne condividiamo i valori: democratizzare e rendere alla portata di tutti  la musica Jazz. Questa è inoltre l’occasione per suggellare  l’ottimo rapporto instaurato con la Città di Torino.” 

Per Toyota la promozione della cultura in tutte le sue forme è un attività di fondamentale importanza, permette al Brand di comunicare la vicinanza verso i cittadini, le Istituzioni e le società in cui opera. 
Per questo, abbiamo intrapreso da tempo un percorso virtuoso di collaborazione con le Istituzioni, per parlare direttamente con chi si occupa quotidianamente della gestione del territorio, per supportarli a realizzare progetti ambiziosi, come il Torino Jazz Festival ma anche per aiutare a promuovere la tutela dell’ambiente e dell’immenso patrimonio monumentale e artistico di cui l’Italia è famosa nel mondo.

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Salone di New York: tutto pronto per l’apertura

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Da domani 3 aprile sarà aperto a tutti gli appassionati di motori il Salone di New Tork 2015, la mostra di auto più importante degli Usa dopo Detroit e Los Angeles, e fino al 12 aprile sarà possibile scoprire tantissime novità del mondo automobilistico. Grandi protagonisti nella Grande Mela saranno i Suv-crossover tanto amati dai cittadini a stelle e strisce, vedremo infatti anteprime mondiali come la nuova Bmw X5 in versione ibrida plug-in, la Lexus RX o la Mercedes Classe M ora chiamata GLE. Tra le berline va segnalata la presenza di Jaguar con la sua nuova XF, la seconda generazione dell’auto lanciata nel 2007 divenuta la più venduta di sempre del giaguaro è stata completamente rinnovata e fornisce nuovi motori come il V6 a benzina da 380 CV o i turbodiesel Ingenium, i quali garantiscono i migliori consumi medi della XF: 20 km con un solo litro. Kia invece mostra la nuova Optima, che riprende molto dalla Concept Sportspace vista al Salone di Ginevra, e le ultime versioni dei Suv medi ed ecologici con motori a benzina e ibridi. Debutto ufficiale anche per la nuova Outlander di Mitsubishi, una vettura che stilisticamente richiama i concept XR-PHEV e XR-PHEV II, ma che in realtà prefigura le linee che la casa giapponese intende utilizzare da qui ai prossimi anni; ovviamente ci sarà anche la versione ibrida plug-in: Mitsubishi è sempre stata tra i maggiori sostenitori di questo tipo di propulsori. A proposito di ibridi, Toyota presenta la nuova Rav4 Hybrid: lo sport utility compatto è stato rinnovato tre anni fa, ma ora mette a disposizione un altro propulsore oltre a quelli benzina, gasolio e elettrico EV, ed è stato rinnovato sia nell’estetica che nei sistemi di assistenza alla guida.

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Lexus RX

 

di Maurizio Elviretti

 

Sono passati diciotto anni, da quando nel 1997, Lexus il marchio di lusso del Gruppo Toyota proponeva un modello assolutamente inedito per quei tempi: si trattava della RX, un SUV a benzina e successivamente in versione ibrida che da quel momento è diventato un punto di riferimento nel settore degli sport utilità di lusso. Il modello che è attualmente in vendita è la versione aggiornata che risale al 2012 della prima RX lanciata nel 2008. Ora Lexus decide di rinnovare drasticamente quello che è diventato in questi ultimi anni il modello di punta del brand. La nuova generazione della Lexus RX debutterà al Salone di New York, dal 3 al 12 aprile, e verrà commercializzata nella sola variante ibrida: una scelta che per il momento ha di fatto diventare Lexus un brand destinato ad un pubblico di nicchia, ma che in termini di volumi è pagante, visto la crescita di consensi a doppia cifra, +30,1% a 31.079 unità nel 2014, +41,9% a 4.825 unità nei primi due mesi del 2015, merito soprattutto del successo del recente SUV compatto NX. Il SUV di lusso giapponese mette in mostra un design a dir poco eccentrico, che evolve i concetti già impiegati sulla più piccola NX. L’enome calandra a clessidra è affiancata dai vistosi gruppi ottici full led, mentre linee taglienti e spigoli si rincorrono sulla carrozzeria suggerendo un aspetto non solo sportivo, ma anche decisamente aggressivo. Del tutto ripensati anche gli interni. Al centro della plancia spicca l’ampio display da 12,3 pollici del sistema di infotainment, che può essere abbinato in via opzionale ad un head-up display a calori. Sulla nuova RX sono disponibili inoltre sedili posteriori riscaldati, un nuovo tetto panoramico e un sistema di intrattenimento interamente dedicato a chi siede dietro, che include due schermi da 11,6 pollici fissati ai poggiatesta dei sedili anteriori. In Italia Lexus ha scelto di commercializzare la sua intera gamma solo ed esclusivamente con motorizzazioni ibride, quindi arriverà quasi sicuramente soltanto la versione RX 450h che abbina il V6 a benzina da 3.5 litri ad un motore elettrico, per una potenza complessiva di circa 300 CV. La nuova Lexus RX dovrebbe arrivare sui diversi mercati mondiali entro la fine di quest’anno, ma al momento non si conoscono i prezzi di commercializzazione previsti per l’Italia.

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Rav4: a New York arriva l’Hybrid

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Toyota continua ad essere pioniera nel campo delle alimentazioni alternative. La casa giapponese ha annunciato che la sua gamma di ibridi sta per essere ampliata: è in arrivo la RAV4 Hybrid. Tramite un comunicato ufficiale è stato reso noto che il due aprile al Jacob Javits Center, in occasione del New York International Auto Show, verrà svelata questa inedita versione del SUV che tanto successo ha portato in casa Toyota. Per ora ci è concesso vedere soltanto un’immagine del retro, dalla quale si può ben distinguere la scritta “Hybrid” ed il differente design dei led interni ai fari posteriori. Queste e poche altre saranno le differenze estetiche che si potranno riscontrare rispetto alle versioni già presenti sul mercato, giusto le caratteristiche proprie della linea delle ibride Toyota, come il blu delle finiture e dell’illuminazione della plancia. I giapponesi non hanno voluto rendere nota alcuna specifica tecnica ma si cominciano a fare le prime supposizioni: la base meccanica e tecnologica dovrebbe essere la stessa utilizzata per la produzione della Lexus NX 300h, modello da poco lanciato sul mercato internazionale. Il propulsore della Lexus, dunque quello che ipoteticamente dovrebbe montare la nuova RAV4 Hybrid, è un 2.5 insieme ad una doppia sezione elettrica utile anche per il 4×4, per un totale di 197 cavalli. Dopo Prius, Yaris e Auris, la famiglia delle ibride Toyota accoglie una nuova nata, confermando la casa giapponese come leader del settore a basso impatto ambientale.

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Volkswagen, avanti a suon di successi

 

di Leonardo Frenquelli

 

Continua il cammino verso la leadership del mercato mondiale per la Volkswagen. La casa tedesca ha fatto registrare ancora dei dati eccezionali, frutto di un lavoro ben pianificato nel tempo che ha garantito un fatturato di oltre 200 miliardi. Le armi segrete dei tedeschi sono senz’altro la lungimiranza e la pazienza: nonostante i tredici miliardi di utile incassati, per le prossime stagioni è già stato programmato un piano globale di tagli e riduzioni, indirizzato a rendere ancora più efficiente e redditizia la produzione. Preso atto dei costanti miglioramenti infatti, a Wolfsburg hanno comunque deciso di risparmiare altri cinque miliardi entro il 2017, riducendo la gamma ad i modelli che danno i migliori feedback e gratificando il più possibile tutti i dipendenti. L’obiettivo storico è quello di superare i gruppi rivali di Toyota e General Motors, una prospettiva che dovrebbe essere raggiunto addirittura prima del 2018. Dopo aver sacrificato la Eos, la coupè-cabriolet sulla base della Golf, Volkswagen ha recentemente annunciato l’interruzione della produzione della Polo a tre porte (il pubblico ha dimostrato di preferire la versione cinque porte) e non è escluso che altri modelli siano destinati a scomparire. Stando alle ultime indiscrezioni, il maggiore indiziato è lo storico Maggiolone: negli ultimi tre anni, le vendite non sono state eccellenti e più basse rispetto a ciò che ci si aspettasse a Wolfsburg. Potrebbe dunque chiudersi un capitolo che, indubbiamente, ha segnato la storia del mercato automobilistico mondiale. Un sacrificio importante che, molto probabilmente darà i suoi risultati, come già sta accadendo per i dipendenti, con gli operai in prima fila: il piano di risparmio è attuato, come detto, anche per estremizzare l’efficienza del loro lavoro e sono già pronti cospicui bonus per l’operato svolto fino ad ora. L’ultimo passo, target principale in casa Volkswagen, è quello di innalzare il margine percentuale di utile, non solo sui modelli, ma su ogni singola vettura venduta, proprio per andare a smuovere i colossi extra-europei, anche prima del previsto.

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Toyota Yaris MY 2015: La prova

 

Di Federico Gianandrea de Angelis

 

A meno di tre anni dall’uscita dell’ultimo modello, Toyota aggiorna nuovamente una delle sue vetture di punta, parliamo della nuova Yaris MY 2015, già sul mercato ad un prezzo di partenza di 11.000 euro. La nuova city car di Toyota fornisce maggiore qualità, interni personalizzabili e molto confortevoli, rumorosità minore e linee innovative. Come negli ultimi modelli sfornati dalla casa giapponese, anche la Yaris presenta il motivo a X che separa la parte inferiore del frontale da quella superiore, e proprio nella parte anteriore troviamo una nuova griglia del radiatore con inserti cromati, così come sono cromate le finiture laterali e posteriori. Sono stati resi più spigolosi i fari, dotati di luci diurne a LED sia davanti che dietro, e i paraurti hanno nervature molto più marcate; nella parte posteriore, il fregio sopra la targa è stato maggiormente scolpito e lo spoiler sopra il lunotto ha una forma evidentemente diversa. Sono tanti anche i cambiamenti che non risaltano all’occhio: introdotti 36 punti di saldatura aggiuntivi, acciai più spessi e rinforzi supplementari in molte parti della struttura mentre la scocca è stata irrigidita di oltre il 20%, tutto per ridurre le vibrazioni e dare più precisione alla guida. A proposito di precisione, gli aggiornamenti sulla centralina di controllo del servosterzo elettrico hanno reso lo sterzo più reattivo, con un diametro di sterzata tra marciapiedi pari a 9,6 metri e tra i muri a 10,2 metri. L’agilità della vettura è favorita dalle nuove sospensioni, le quali presentano molle meno rigide ma ammortizzatori più fini, dotati a loro volta di molle interne di fondo corsa, e la barra di torsione delle sospensioni posteriori è stata ulteriormente irrigidita. Non manca la sicurezza sulla nuova Yaris, la dotazione prevede infatti sette airbag, con disattivazione di quello del passeggero, e l’abitacolo è ad alta protezione e indeformabile, tanto che è riuscito ad ottenere 5 stelle nel crash test EuroNCAP; ci sono ganci isofix posteriori, le cinture di sicurezza anteriori hanno pretensionatori e limitatori di carico ma purtroppo non sono regolabili in altezza. Sicura anche la guida grazie ai sistemi di ausilio presenti, come l’ABS con quattro freni a disco anteriori e posteriori, il VSC per il controllo della stabilità, il TRC per il controllo di trazione, il BA per l’assistenza alla frenata, il sistema di monitoraggio di pressione pneumatici, il sensore pioggia e il retrovisore elettrocromatico. Quattro i motori disponibili su Yaris MY 2015, tutti omologati Euro 6: un tre cilindri benzina da 1.0 litri, un quattro cilindri benzina da 1.3 litri con 99 cavalli e 125 Nm di coppia e un diesel da 1.4 litri da 90 cavalli e 205 Nm; a questi va aggiunto l’ibrido basato su un benzina da 1.5 litri con trasmissione automatica ECVT, capace di percorrere nel ciclo misto fino a 30 chilometri per litro con emissioni portate a 75 g/km di CO2. Come i propulsori, anche gli allestimenti sono quattro, partendo dal giovanile Style e passando per quelli Active e Cool, si arriva al Lounge, quello top e più confortevole provato dalla nostra redazione. Quest’ultimo monta il tre cilindri 1.0 a benzina da 69 cavalli, con consumi dichiarati dalla casa di 19,2 km/l nell’uso urbano, 26,3 km/l in quello extra urbano e 23,3 km/l nel combinato; non possiamo parlare di prestazioni da super sportiva, si arriva a 155km/h di velocità massima e da 0 a 100 km/h in 15,3 secondi, ma la macchina riesce comunque a comportarsi in maniera ottimale nel traffico, soprattutto se si sfrutta bene la coppia ai medi regimi. Buona anche la risposta del cambio a 5 rapporti manuale, che si dimostra molto preciso negli innesti. Aprendo la portiera e sedendosi all’interno, sembrerà praticamente di stare su una Yaris delle generazioni precedenti, perché i comandi e la plancia hanno mantenuto esattamente la stessa impostazione nonostante siano completamente nuovi, tranne volante, sedili e pomello del cambio che sono rimasti gli stessi. Nella versione da noi testata abbiamo trovato il volante, il pomello del cambio e la leva del freno a mano rivestiti in pelle, e in pelle e tessuto sono anche il resto degli interni; sempre nella Lounge troviamo il bracciolo anteriore sul sedile di guida (disponibile per la sola 5 porte), con quest’ultimo che può essere regolato in altezza per migliorare la comodità del pilota. La fascia colorata della plancia si presenta più estesa (sulla versione Active è in plastica morbida) e la palpebra del cruscotto è maggiormente evidenziata, mentre le linee dei pannelli delle porte sono stati resi meno insipidi e più originali. Come detto la Lounge è l’allestimento che offre maggiore confort, lo spazio interno è rimasto infatti immutato e si viaggia tranquillamente in quattro persone, ma va detto che anche in tre sul divano di dietro si sta tutt’altro che scomodi; abbastanza ampia anche la capienza del bagagliaio, pari a 286 litri. Tanta e, soprattutto, funzionale la tecnologia presente negli interni della nuova Yaris MY 2015, in cui spicca il sistema multimediale Toyota Navy Touch an Go 2, che con il suo schermo touch da 7 pollici permette di gestire tutte le funzioni audio, il navigatore, il climatizzatore bizona e il Bluetooth. Le prese Aux e USB sono in una posizione molto accessibile, ossia accanto al vano portaoggetti della consolle centrale e sotto al navigatore, con quest’ultimo che risulta molto facile da utilizzare. Il sistema Bluetooth e vivavoce permette una connessione con i nuovi smartphone molto rapida e le modifiche apportate alla plancia e agli interni in generale aumentano di gran lunga il livello di solidità e di qualità dei materiali soft.

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La Toyota rienterà a far parte nel 2017 del World Rally Championship

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Toyota tornerà a fare parte nel 2017 del World Rally Championship con una vettura progettata e realizzata nell’impianto di Colonia in Germania. Nei prossimi due anni la Toyota Motorsport GmbH (TMG) farà delle prove con la Yaris WRC, per poi essere pronta al ritorno in pista. Ricordiamo che la casa giapponese ha vinto negli anni 90’ quattro titoli piloti e tre titoli costruttori, per poi uscire definitivamente dal Rally mondiale nel 1999. La vettura è dotata di un motore 1.6 turbo ad iniezione diretta che sviluppa oltre 300 CV di potenza. La Toyota ha già stilato un programma che vede le piste dove la vettura farà i test preliminari e che inizierà nei prossimi mesi. La conoscenza acquisita servirà alla casa giapponese per la preparazione della macchina per il 2017. Eric Camilli, 27 anni, francese di nazionalità sarà il primo pilota di un gruppo di giovani ragazzi. Al suo fianco ci sarà Stèphan Sarrazin vincitore del Tour de Corse dello scorso anno e pilota del Toyota’s FIA World Endurance Championship team.

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BMW e Toyota, di nuovo insieme

 

di Leonardo Frenquelli

 

Quando la collaborazione tra due grandi brand automobilistici va bene, molto spesso è destinata a ripetersi. Lo dimostra la joint-venture che si preparano ad affrontare Bmw e Toyota. Dopo dodici anni da quando i giapponesi avevano fornito il propulsore turbodiesel per la prima Mini alimentata a gasolio, il nuovo progetto andrà ancora a dare una spinta al progetto Mini, per la BMW e per il brand nipponico servirà ad espandere il mercato negli Stati Uniti. Toyota infatti, sfrutterà la collaborazione anche per dare nuovo lustro  a Scion, marchio “succursale” che lavora per giapponesi negli States, che verrà probabilmente ampliato con una piccola sportiva. Con gli ultimi aggiornamenti di gamma, la Mini è sempre più grande e più lontana dal concetto di city car compatta che seguiva le orme della prima Mini Minor del 1959. Proprio per questo, per dare un’alternativa valida nel settore delle “small premium”,  sta per nascere una vettura che sarà un misto tra un ritorno alle origini Mini ed un concentrato di innovazione. Data proprio la differenza con le altre Mini di gamma, questa city-car che, non a caso, si chiamerà Minor, verrà prodotta su una piattaforma diversa da quella degli altri modelli ed andrà a fare concorrenza alla Fiat 500, un punto di riferimento valido per gli ottimi numeri di vendite ottenuti negli Stati Uniti. Ovviamente, essendo una joint-venture, non sarà soltanto BMW in veste di Mini a beneficiare di questa collaborazione, perché Toyota sfrutterà l’occasione per una sostituzione di qualità della iQ e far uscire nei prossimi anni, nuove vetture dello stesso segmento, anche in America con Scion. Stando alle ultime indiscrezioni, il prezzo della nuova Mini Minor sarà inferiore ai sedici mila dollari, prezzo che, se rispettato, sarebbe altamente concorrente per il segmento di mercato che andrebbe a ricoprire.

Auto dell'Anno 2

Scettri e corone

 

di Filippo Gherardi

 

Il 2015 si è aperto all’insegna del Salone di Detroit, è innegabile. Tra i padiglioni del North American International Auto Show in questi ultimi giorni si sono alternate novità, scommesse e previsioni di un futuro immediato rigorosamente a quattro ruote. Ma il 2015 si è aperto anche, e soprattutto, con l’eredità lasciata da un 2014 difficile (ancora) un po’ per tutti, ma comunque vada anche tutt’altro che avaro in termini di spunti e prodotti. Mentre a Detroit infatti addetti ai lavori ed appassionati immortalavano le novità proposte nei vari stand, i numeri delle vendite diffusi negli stessi giorni e relativi, appunto, al 2014 fotografavano gli ultimi dodici mesi del mercato mondiale. Nei giorni scorsi il nostro Leonardo Frenquelli ha setacciato cifre e classifiche trapelate su web ed organi d’informazione, ciò che ne esce è che Toyota si conferma, per il terzo anno di fila, il costruttore con più vendite all’attivo, con un totale di 10,23 milioni di veicoli ed una crescita di tre punti percentuali che trova la sua consacrazione soprattutto, e proprio, nel mercato USA oltre che in quelli emergenti di Cina e Brasile. Ma attenzione, perché subito alle spalle Volkswagen sembra, e non solo in senso strettamente automobilistico, aver messo la freccia per un sorpasso che, secondo le previsioni, dovrebbe concretizzarsi in pieno proprio nel 2015. Il gruppo di Wolfsburg, per il momento, non va oltre la seconda piazza, con un totale vendite di 10,14 milioni ed una crescita stimata addirittura sul 4,2%. Terza piazza, ed anche in questo caso torniamo a “disturbare” gli Stati Uniti e Detroit, per General Motors che si ferma appena sotto la soglia dei 10 milioni, con un totale di 9,92 milioni di veicoli venduti ed una crescita del 2%. Il resto della classifica consolida “matrimoni ben riusciti” come nel caso di Renault-Nissan (quarto posto) o di Hyundai-Kia (quinto), ma anche come nel caso del neonato gruppo FCA (settimo, subito alle spalle di Ford) e del sodalizio francese PSA (nono) “braccato” da altri due colossi nipponici come Honda (ottavo) e Suzuki (decimo). Marchi orientali sugli scudi quindi, ma con europei e soprattutto americani pronti, determinati e con le carte in regola per ridisegnare un nuovo assetto geografico del mercato automobilistico. Numeri altrettanto significativi, soprattutto per quel che riguarda sempre casa Volkswagen, quelli relativi alle auto più vendute in Europa nel 2014: la Golf conquista il primo posto con 520.958 unità ed un progresso rispetto al 2013 dell’11,1%, alle sue spalle, sempre sul podio e nell’ordine, la Ford Fiesta, con 308.999 vetture ed una crescita del 5,3%, e la Renault Clio, “ferma” a quota 300.924 e ad una crescita del 5,1%.  Nel frattempo è arrivata comunicazione anche delle sette finaliste del “Car Of The Year 2015″: saranno BMW 2 Series Active Tourer, Citroen C4 Cactus, Ford Mondeo, Mercedes-Benz C Class, Nissan Qashqai, Renault Twingo e Volkswagen Passat a contendersi lo scettro di “Auto dell’Anno” il prossimo 2 Marzo nell’immediata vigilia del Salone di Ginevra. Sette contendenti, molto diverse tra loro, che hanno saputo convincere chi (la giuria di 58 giornalisti internazionali ndr) si è trovato a giudicarle, con buona pace di coloro (le altre 26 auto su 33 totali) che sono rimaste fuori dai giochi.