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Renault, una rivoluzione green

 

 

 

di Filippo Gherardi
Trasformare il proprio investimento sul mercato elettrico in qualcosa di sempre più concreto. Questo l’ultimo obiettivo lanciato in ordine di tempo dal marchio Renault, allineato da sempre e a pieno regime su quello che è, ed ancor di più sarà, da qui al futuro prossimo l’autentico fiore all’occhiello del mercato automobilistico. Un approccio “green” a 360 gradi, presentato alla stampa nei giorni scorsi e la cui gestione ecologica viene scandita da quattro capitoli fondamentali. Progettazione, con la riduzione della massa dei veicoli e la possibilità di riciclare l’85 per cento della stessa, oltre all’abbattimento del consumo di carburante e delle emissioni inquinanti. Fabbricazione, con siti produttivi sparsi per il mondo perfettamente all’avanguardia e in linea con le certificazioni ISO. Utilizzo, con la riduzione delle emissioni dei veicoli termici e lo sviluppo di una gamma 100% elettrica che annulla componenti inquinanti e gas ad effetto serra. E per concludere la fine vita, e cioè un modello economico circolare che prevede il riciclo e il riutilizzo dei pezzi di ricambio e dei materiali derivati dai veicoli fuori uso. Un progetto ampio, capillare e moderno che si avvale della collaborazione di una gamma termica profondamente rinnovata negli ultimi tempi, come dimostrano i motori Energy e le trasmissioni automatiche EDC, ma anche di un percorso che vede Renault nel ruolo dei pioniera della mobilità elettrica, partito anni fa con i primi investimenti legati a Twizy e la gamma Z.E. ed arrivato fino ai 400 km di autonomia raggiunti dalla nuova Zoe. Senza dimenticare i successi mondiali in Formula E, dove il marchio francese ha vinto per tre anni consecutivi il titolo costruttori e in una occasione centrato anche la doppietta con Buemi in quello piloti. Ultimo, ma non ultimo, il coinvolgimento dei clienti con una promozione che prevede dal 6 settembre, e fino a fine anno, a fronte del ritiro o della rottamazione di un veicolo compreso tra Euro 0 ed Euro 4 agevolazioni economiche fino a 7000 euro sull’acquisto di vetture termiche e fino a 5000 euro su quelle elettriche. Il tutto, senza tener conto di possibili incentivi e nella speranza di smuovere qualcosa anche a livello istituzionale. Una campagna dell’elettrico che non riguarderà Dacia, dove a farla da padrona sono i GPL,ma tanto basta per definirla a pieno diritto una vera e stimolante rivoluzione.

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Enel: via al piano per le colonnine di ricarica autostradali

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Che il rapporto tra Italia e mobilità elettrica non sia proprio idilliaco è cosa risaputa, tra infrastrutture, incentivi ed idea culturale c’è ancora molto da lavorare, ma fortunatamente qualcuno sta cercando di cambiare le attuali concezioni. In prima linea ci sono ovviamente le case automobilistiche che sull’elettrico stanno investendo molto (Nissan e Renault le più “agguerrite”), ma nel più dei casi nemmeno le loro buone autonomie contrastano il costo d’acquisto della vettura. Altro problema sono sicuramente le ricariche, non i tempi, che piano piano si stanno abbattendo, ma i luoghi dove fisicamente ridare energia alla batteria: troppe poche e distanti le colonnine sul territorio. Sotto questo punto di vista arriva un aiuto da Enel, che già dal prossimo settembre farà partire un piano nazionale per ampliare la rete delle colonnine elettriche presenti sul territorio. Le prime trenta arriveranno prima della fine dell’estate, nei pressi delle uscite autostradali e non solo: molte le troveremo sull’A1 Milano-Roma, sull’A4 Torino-Venezia, due sulla Salerno-Reggio Calabria e in Sicilia, e tre sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Nel 2018 invece, sarà l’intera rete autostradale ad essere “investita” dal piano nazionale di Enel con 180 colonnine fast. Ad annunciarlo è stato proprio l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace durante la presentazione di un nuovo progetto europeo per il trasporto pubblico con veicoli elettrici a Firenze, la città più elettrica d’Italia. “A settembre partirà il piano nazionale dell’infrastruttura per il sistema di ricarica della mobilità elettrica. Abbiamo già definito il piano, lo abbiamo presentato al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e lo lanceremo per la fine dell’estate. “L’infrastruttura con il sistema di ricarica coprirà l’intero territorio nazionale – ha proseguito Starace –  poi faremo lo stesso anche all’estero dove siamo presenti. Per la parte che ci compete, quella dell’infrastruttura, siamo grandemente impegnati e saremo felici di collaborare a qualunque iniziativa parallela in questo settore”. L’investimento previsto è di circa 300 milioni di euro e prevede oltre 10.000 colonnine installate entro i prossimi tre anni, è il piano di un impegno concreto, il simbolo di una svolta che proietta il nostro Paese sempre più verso il domani.

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Renault Zoe: 400 km di libertà ecologica

 

 

 

di Flavio Grisoli

 

Diciamocelo francamente: tutti, ma proprio tutti, se ci viene chiesto quale è il primo motivo che ci frena dall’acquistare un veicolo elettrico, rispondiamo: “Poca autonomia, ho paura di rimanere a piedi”. O, per i più “audaci”, la giustificazione è un’altra: “Non ci sono le stazioni di ricarica”. Bene, possiamo dire che oggi Renault ha tolto la maggior parte di questi dubbi. Infatti, la casa della Losanga, dopo la presentazione europea di Lisbona della fine dello scorso anno, in questi giorni ha voluto puntare di nuovo fortemente sull’elettrico in un mercato, quello italiano, poco “ricettivo” sotto questo punto di vista. Nella splendida e insolita cornice del Labirinto della Masone, nel cuore della pianura padana, un eccentrico progetto ideato e realizzato dall’editore e collezionista d’arte Franco Maria Ricci, Renault ha presentato alla stampa la nuova ZOE, il modello di punta del parco elettrico della factory francese. Con 400 km di autonomia in modalità NEDC (ovviamente in condizioni ottimali: questo significa che con persone a bordo e con una guida non troppo sportiva si raggiungono comunque comodamente i 300 km senza doversi fermare), ZOE è attualmente l’auto elettrica più “autonoma” sul mercato. E’ stato un bel miglioramento, perché a fronte di un aumento del solo 10% delle dimensioni del comparto batteria, ne è stata raddoppiata l’efficienza (si passa dai 22 ai 41 kWh). Queste batterie, dalla chimica rinnovata (manganese, nichel e cobalto), sono state realizzate in collaborazione da Renault e LG Electronics nello stabilimento di Flan, così come tutta la vettura. 300 km sono davvero tanta strada: potremmo andarci da Roma a Firenze senza mai fermarci. E questo ci fa capire come, in situazioni “cittadine” non dovremmo davvero preoccuparci dell’autonomia di un’auto elettrica. Basti pensare che, in media, un automobilista compie circa 60 km al giorno. Renault ha pensato anche alla capillarità e tipologia delle paline di ricarica: attraverso il cavo di ricarica intelligente “Camaleon”, come lo stesso nome ci suggerisce, il sistema si adatta automaticamente al tipo di alimentazione che trova (monofase, trifase, ad alta capacità). E per le ricariche? Estenuanti attese? Nossignori: infatti in soli 30 minuti si possono recuperare 120 km di autonomia. E allora, visto che abbiamo detto che Renault ha tolto “quasi” tutti i dubbi, quali sono quelli che rimangono? Bé, per quanto riguarda l’Italia, soprattutto quelli “esterni” alla volontà della casa guidata da Carlos Ghosn: infatti di incentivi all’acquisto di veicoli elettrici non ce n’è neanche l’ombra (a fronte dei forti aiuti, tra defiscalizzazione e veri e propri bonus che troviamo in Norvegia, Francia, Germania) e poi una politica sostanzialmente ferma (strano) sul tema dell’installazione delle paline di ricarica. Come sempre tanti tavoli, tanti incontri, commissioni e sottocommissioni: ma quando c’è da mettere la firma e iniziare a cambiare davvero le cose spuntano i problemi. Da qualche mese diverse case automobilistiche, Renault in testa, si sono unite per cercare di fare più lobbying nei confronti del governo e dei fornitori di energia elettrica: chissà che non riescano a smuovere qualcosa, soprattutto dal punto di vista della presenza in autostrada delle stazioni di ricarica elettriche. Si parla del 2019 come data di svolta, vedremo. ZOE, presentata alla stampa italiana nel suggestivo labirinto di bambù più grande del mondo, offre oltre alla versione classica anche quella Van (con un carico di un metro cubo), propone come top di gamma la versione Bose (sellerie speciali in pelle, impianto audio Bose, cerchi in lega da 16’’ e tinta dedicata grigio ittrio). Connettività: i sistemi MyZE Connect e MyZE Interactive permettono di tenere sotto controllo lo stato della ricarica dell’auto da remoto, di interromperla o farla partire o addirittura di programmare l’accensione del climatizzatore quando l’auto è ancora in ricarica per evitare che nei primi km di viaggio si disperda troppa energia per rinfrescare o scaldare l’abitacolo. I prezzi: si parte (con batteria a noleggio) dai 22.750 Euro della versione a 22 kWh fino ai 29.850 Euro della versione Bose 41 kWh; con batteria in acquisto, il range va dai 30.750 ai 37.850 Euro. Prezzi alti, è vero: ma sono soldi che si vanno a recuperare con l’utilizzo: niente bollo per cinque anni, si risparmia sull’assicurazione, sulle ZTL cittadine e sulle strisce blu. Oltre che sulla benzina, ovviamente.

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Nuova Renault Zoe: elettrica da 400 km

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Chi fino ad ora ha sempre visto le auto elettriche come dei “giocattolini” limitate negli utilizzi, con la nuova Renault Zoe deve completamente cambiare concezione. Parliamo di una vera macchina, con le forme al posto giusto, un confort interno di alto livello ed una guidabilità invidiabile; il tutto ovviamente impreziosito dalla nuova batteria Z.E. 40, che permette di avere un’autonomia di ben 400 km (nel ciclo NEDC) trasformando quindi la Zoe in una vettura capace non solo di essere utile in città ma anche di fare comodamente gite fuori porta. Rispetto al vecchio modulo da 22 kWh, che rimarrà comunque in listino, la nuova batteria si presenta con una capacità di 41 kWh ma solamente 22 kg in più, grazie all’operato degli ingegneri Renault che sono intervenuti sulla chimica senza dover aggiungere ulteriori moduli e, soprattutto, chili. La Zoe promette e mantiene, nel provarla sulle strade portoghesi abbiamo percorso 170 km senza andare a risparmio con luci e climatizzatore accesi, ed una volta arrivati a destinazione l’autonomia stimata dalla vettura era ancora di 98 km, sintomo che i 300 km effettivi garantiti dalla Losanga possono essere considerati reali. Il motore permette ottime accelerazioni mettendo fin da subito a disposizione i 225 Nm di coppia, non avendo marce la guida risulta molto fluida e la silenziosità, ovviamente, è al massimo, anche se qualche fruscio lo si percepisce durante i tratti autostradali e ad alte velocità (siamo riusciti a spingerla fino a 143 km/h). All’efficacia del motore elettrico vanno aggiunti tutti i confort di cui si può godere con i tre livelli di allestimento: già il Life offre ABS, ESP, airbag frontali e laterali, climatizzatore automatico e sistema multimediale R-Link; l’Intens aggiunge telecamera posteriore di parcheggio, impianto Auditorium 3D by Arkamys, specchietti ripiegabili elettricamente e cerchi in lega Bangka da 16”. Infine, l’allestimento top di gamma Bose offre cerchi in lega Bangka diamantati da 16”, tinta carrozzeria Grigio Ittrio, sellerie in pelle, sedili anteriori riscaldabili e sistema audio Bose con radio DAB.  Altro argomento da trattare quando si parla di elettriche è la ricarica: qui la nuova Zoe non fa sorprese particolari come nei punti precedenti e si mantiene negli standard. Attraverso una colonnina da 43 kWh, una rarità nel nostro Paese, si riesce a caricare l’80% della batteria in un’ora, mentre in soli 30 minuti una ricarica rapida permette di avere 80-100 km di autonomia reale. Con le classiche colonnine da 22 kWh invece si impiega 1h e 45 per fare il “pieno”, mentre con la wallbox casalinga da 6 kW, che Renault offre in omaggio ai primi acquirenti di Zoe, è necessario tenerla sotto carica per 7 ore e 45 minuti. In chiusura i prezzi, se fossimo in Francia avremmo un vantaggioso incentivo di 10.000 euro ma siamo in Italia, ed il listino rimane così com’è: noleggiando la batteria (69 euro al mese la Z.E 40 e 59 euro la 22 kW) si va dai 22.500 euro della Zoe ai 29.600 euro dell’allestimento Bose; con la batteria in acquisto, si parte da 30.500 euro fino ad arrivare ai 37.600 della top di gamma. In Italia purtroppo, dove il mercato delle elettriche rappresenta solo lo 0,1% del totale, sarà difficile vederne in quantità nel breve periodo, ma gli ordini sono già aperti e qualche azienda lungimirante la riceverà in consegna dal prossimo gennaio.

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Combinazioni perfette

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione a cura di Germana Condò

 

SUV compatti e frontiera elettrica, Renault continua a tracciare le sue linee guida con modelli come Captur e ZOE. Ce ne ha parlato il Direttore Comunicazione e Immagine Francesco Fontana Giusti

Pensando a Captur, viene in mente una citazione del vostro sito: “ Il meglio di un SUV, di una monovolume e di una berlina”. Perché questa definizione?

«Captur è un urban crossover. Perfetto per i percorsi urbani, considerate le piccole dimensioni, e rappresenta il meglio di questi tre universi. Il design espressivo del mondo dei SUV, lo spazio e la modularità dei monovolume, il piacere di guida e la maneggevolezza di una berlina. Sono quattro i punti di forza. Il design da SUV, col parabrezza inclinato, le ruote importanti, le “spalle larghe”, l’altezza dal suolo di venti centimetri. E’ anche modulare e spaziosa come una monovolume. Offre soluzioni molto intelligenti, come il cassetto Easy life, simile al cassetto di un mobile capiente undici litri, la panca posteriore scorrevole su sedici centimetri, il doppio fondo nel bagagliaio. Inoltre si può personalizzare in molti modi. Interni bicolore da scegliere e la zip collection, una selleria removibile e lavabile. Infine tutta l’innovazione tecnologica del gruppo Renault, con il sistema multimediale R-Link, lanciate già su Clio e su Zoe, e motorizzazioni Energy estremamente competitive.

Quali sono le motorizzazioni disponibili?

«Sono tre, due benzina e un diesel. La novità benzina è il famoso tre cilindri, già lanciato su Clio, che vanta consumi interessanti, 3,6 litri ogni cento chilometri. Il TCe 1.2 da 120 CV e il diesel dCi da 90 CV»

Quando è previsto il lancio?

«Per il 4 maggio, con un prezzo di partenza di 15.950 euro»

Nel frattempo sono già arrivati i primi riconoscimenti. Al salone di Seoul è stata votata come auto migliore della kermesse

«In realtà non è la semplice Captur ma la RSM, riconosciuta come una tra le più belle auto anche al Salone di Ginevra»

Sono alte le ambizioni su quest’auto in casa Renault?

«Altissime perché il segmento dei crossover continua a crescere, per cui siamo certi che un prodotto dalle caratteristiche così innovative e dal look così life style porterà grandi successi»

Altra novità è Clio Sporter, la variante station wagon della Clio. Ce la descrive?

«E’ una compact sport wagon, compatta, sportiva e spaziosa. Su tanti punti di forza, ne vorrei evidenziare tre. Il design da coupè, con il lunotto integrato ai vetri posteriori, la cintura alta, il look sportivo. Le dimensioni compatte, 4,26 metri di lunghezza, personalizzabile come si vuole sia all’interno che all’esterno. E’ una station wagon a tutti gli effetti, con uno spazio bagagliaio di 443 litri, ovvero il 50% in più della berlina e abbassando il sedile passeggero si arriva a una lunghezza di carico di 2,5 metri. Infine le motorizzazioni. Il dCi da 90 CV ha un consumo di 3,2 litri per cento Km, con emissioni di CO2 da 83 grammi che portano la Sporter a raggiungere quasi il livello degli ibridi»

E le altre motorizzazioni?

«In totale sono cinque, con tre livelli di allestimenti: Wave, Live, Energy e un quarto GT, la versione più sportiva. Tre motorizzazioni benzina tra cui metto in rilievo il 1.2 TCe da 120 CV della GT e il diesel da 90 CV, estremamente competitivo»

Quando la vedremo sul mercato e a quali prezzi?

«E’ già sul mercato e parte da un prezzo di 11.705 euro, che la rende davvero competitiva per tutta la tecnologia offerta. Aggiungo che grazie a questo look e alla sua personalità, Sporter si pone l’obiettivo di rilanciare sul mercato le station wagon che hanno sofferto molto con l’avvento dei crossover e dei SUV»

Ci racconterebbe la sua prima esperienza con la Clio RS?

«Eravamo in Spagna e il mio copilota era Alain Prost, che guidava in modo eccelso. Quando poi ho guidato io, mi sono sentito abbastanza mediocre. In compenso mi sono divertito moltissimo e Prost è rimasto molto soddisfatto»

Entriamo nello specifico e parliamo di questa grande sportiva Clio 

«RS sta per Renault Sport. E’ una sportiva a tutti gli effetti, con il nuovo propulsore 1.6 turbo da 200 CV che sprigiona 240 Nm, ovvero 25 Nm in più della versione precedente, a soli 1750 giri. Cito qualche dato per comprenderne le prestazioni immediate: 6,7 secondi per arrivare da zero a cento, 27 secondi per percorrere un chilometro partendo dal veicolo fermo, 230 Km/h di velocità massima. La tecnologia si avvicina molto a quella della Formula Uno. Basti pensare al monitor con R-Link, l’RS drive che offre tre modalità di guida: normale, sport, racing. Il launch control permette di gestire la partenza da fermo come in Formula Uno. Infine il differenziale elettronico, un brevetto Renault Sport Technologies, che agisce con piccole frenate sulle ruote anteriori, utilissimo nei momenti di prestazione estrema in curva. In sostanza, frena senza ridurre la potenza motrice in curva»

Anche la RS, come Captur, offre molte combinazioni cromatiche per personalizzare la vettura, ma sembra predominare sempre il rosso

«Il colore dello sport è il giallo sirio, ma il rosso rappresenta la passione, e si ritrova anche all’interno, sulla cintura, sulla strumentazione, sulle bocchette dell’aerazione e sulle portiere, per dare un senso di continuità tra interno ed esterno. RS resta comunque una cinque posti, per cui può essere utilizzata sia come sportiva che come auto da tutti i giorni»

Che cos’è il sistema finecorsa idraulico di compressione?

«Quando l’auto si trova in situazioni difficili su strada, il sistema finecorsa idraulico va a rafforzare l’ammortizzazione per un miglior controllo della vettura e aiuta ad avere un maggior comfort di guida»

Prezzi e motorizzazioni?

«Una e vincente 1.6 turbo da 200 CV con un prezzo di 23.500 euro, molto competitivo per un’auto di questa tecnologia e sportività»

Dal Salone di Ginevra arriva anche il restyling di Scenic X-Mod. Quali sono le modifiche e le tecnologie introdotte?

«Le tecnologie sono le stesse introdotte sui nuovi modelli Renault presentati, che riguardano la cinque, la sette posti e il nuovo Cross, il Crossover di X-Mod. All’interno dell’abitacolo c’è tantissima tecnologia, tra cui l’extended grip, un’evoluzione del sistema di controllo della trazione. Attraverso un joystick multidirezionale si può gestire il sistema R-Link»

Le novità si estendono anche nell’ambito delle motorizzazioni 

«Sono complessivamente cinque, di cui tre benzina e due diesel. La novità sul benzina è il TCE 1.2 da 130 CV, performante ma con un risparmio di circa un litro ogni cento Km. Già disponibile sul mercato a 21.350 euro. E’ un crossover ma resta pur sempre una Scenic, con la sua modularità, il bagagliaio da 555 litri, tutti i sedili sono separabili ed estraibili»

Non possiamo però trascurare nemmeno la gamma elettrica Z.E., e in particolar modo Zoe. E’ vero che ha la maggior autonomia della sua categoria?

«Zoe è una vera rivoluzione elettrica. E’ una berlina compatta, cinque porte, 100% elettrica e va a completare la gamma di quattro prodotti Z.E. (zero emissioni). Ha un’autonomia record di 210 Km. Linee fluide che ricordano la natura, fari filanti a led, il blu predominante su vetri e fanali per ricordare l’universo elettrico cui appartiene, la calandra dal cui logo apribile si ricarica la vettura. Il cruscotto dalla forma a pala eolica, i materiali morbidi e il Tech pack con ionizzatore, sensore di tossicità e aromi naturali, per un’esperienza di bordo totalmente zen. La tecnologia totalmente elettrica si ritrova nel Range optimiZEr che migliora l’autonomia del 25% e nel connettore Cameleon, che le permette di ricaricarsi a qualsiasi livello di potenza»

Il tutto aggiunto ad un bel design

«I nostri designer nel progettarla hanno pensato solo all’aspetto elettrico, non termico. Ne nasce un’auto armoniosa che sa offrire esperienze rilassanti a bordo.  Accessibile nel prezzo, di 21.650 euro (con gli incentivi si arriva a 17.350 euro), escluso noleggio batteria (79 euro al mese). Il noleggio rappresenta un’opportunità per il cliente, il quale non dovrà occuparsi di nessuna delle problematiche connesse alla batteria, che resta di proprietà Renault e che verrà sostituita gratuitamente se dovesse perdere più del 25% di potenza. Le concessionarie offriranno un servizio One Stop Shopping, che offrirà supporto per ogni tipo di esigenza legata agli aspetti relativi all’acquisto e manutenzione delle auto elettriche»

Anche in questo caso parliamo di elevata tecnologia?

«Il sistema R- Link è di serie su Zoe, offerto insieme ad un altro sistema il My Z.E. interactive, che consente di programmare a distanza la ricarica del veicolo. Mente per quel che riguarda lo Z.E. voice, si aziona da uno a trenta Km/h per assicurare la sicurezza dei pedoni»

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Renault: Destinazione Elettrico

 

di Filippo Gherardi

Trascrizione Germana Condò

 

In primo piano al Salone di Ginevra anche la tecnologia elettrica Renault, con i nuovi modelli Z.E., la Zoe, la Captur e la new XMode della ormai storica Scenic. Ecco tutte le novità proposte dalla casa francese ed illustrate ai nostri microfoni da Jacques Bousquet, Presidente Renault Italia

Ci parla del restyling di Kangoo?

«Parliamo di uno dei modelli più importanti della gamma elettrica. Siamo stati i primi costruttori a riconoscere l’importanza di produrre mezzi non inquinanti per il trasporto merci. La prima versione di Kangoo Z.E. è stata lanciata due anni fa, ora la proponiamo rinnovata e migliorata soprattutto negli interni. Per la prima volta abbiamo installato in questa vettura il sistema integrato di connessione multimediale, con un tablet touch screen che assolve tutte le funzioni: telefono, radio, navigatore, informazioni sull’auto e possibilità di caricare tutte le diverse app a disposizione sul mercato».

Quando si parla di gamma elettrica, impossibile non pensare alla gamma Z.E. . Vi siete affermati come leader in un segmento sempre più in crescita, ed ora presentate la nuova Zoe?

«E’ vero, si tratta di un segmento in progressiva crescita in Europa e nel resto del mondo. Noi ci consideriamo i leader del settore, infatti, già quattro anni fa, abbiamo presentato un programma di sviluppo di quattro modelli Z.E.. Ora è il momento della vera berlina elettrica di segmento B, la Renault Zoe, che somiglia in tutto ad una vettura normale, però è elettrica al cento per cento, con un design specifico, attraente e fluido. E’ bella e si guida bene, vale la pena di venirla a provare. In maggio verrà immessa sul mercato italiano».

Entro quanto tempo la tecnologia elettrica diventerà una realtà, non ancora dominante, ma almeno concreta nel mercato delle automobili?

«Alla base c’è sempre il rapporto tra domanda e offerta. Lo stesso accadde quando furono realizzate le vetture diesel quarant’anni fa. All’inizio vennero accolte con diffidenza e per i primi dieci anni la domanda era intorno all’un per cento. Di conseguenza l’offerta proponeva un numero di modelli davvero limitato. Inoltre era difficile fare rifornimento di gasolio, quindi il mercato non decollava. La stessa cosa sta accadendo con l’elettrico. Progressivamente alcuni costruttori, oltre a noi, stanno immettendo sul mercato modelli elettrici. Tra un po’ si cominceranno a vedere sempre più auto elettriche nelle strade e la gente inizierà ad abituarsi e ad apprezzare tutti i vantaggi di questa tecnologia, facendo aumentare la domanda. Ma bisogna tener conto che non si tratta di un’auto per tutti, per vari motivi: la difficoltà di ricarica e i costi. Prevedo che nei prossimi dieci anni, almeno il dieci per cento del mercato delle automobili sarà occupato dalla tecnologia elettrica. Sarà una crescita lenta, più che la rivoluzione del momento».

Tra le novità più rilevanti della Renault c’è senz’altro la Captur

«Captur è il primo crossover Renault. Si chiama così perché “cattura” il meglio di una berlina, di una monovolume e di un suv, riunendo i vantaggi di queste diverse categorie in un’unica vettura compatta di 4,12 metri, appena sei centimetri in più di una Clio. E’ un’auto adatta al mondo di oggi, fatto di innovazioni. Per Renault l’abitabilità è importante, così come la possibilità di personalizzare sia la carrozzeria che l’abitacolo. Ognuno può scegliere la sua Captur. Parliamo anche di tecnologia utile, ad esempio la connettività, ma anche di tecnologia sulle motorizzazioni che offre motori più sobri ma efficienti, come il tre cilindri benzina 90 CV o il diesel energie con stop & start, dalle emissioni di CO2 molto basse. Nessun compromesso sulla potenza ma risparmio sul consumo. Un misto di design e tecnologia. Del resto il crossover è il segmento che in Italia, nonostante la crisi,  interessa di più».

Altra novità presentata a Ginevra, la Renault Scenic XMode

«Scenic è un modello che porta con se una storia di successo. Una storia che va avanti con XMode cross. Un design ancor più sportivo ed incisivo ma anche più tecnologia. Le motorizzazioni: tre tipi di motori Energy con stop & start, dai consumi molto contenuti, per consentire a Scenic di essere l’auto ideale delle famiglie italiane».

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Renault, tra conferme e scommesse

Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagine Renault

 

di Filippo Gherardi e Francesco Piccirillo

 

Continuano le grandi interviste firmate Professione Motori. Ultima in ordine di tempo quella realizzata, nei nostri studi televisivi, con Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagine Renault Italia, che ci ha parlato a trecentosessanta gradi delle vetture prodotte dal marchio francese, tracciandoci un bilancio dell’ultima stagione e descrivendoci anche qualche importante novità.

Iniziamo subito parlando di Dacia, marchio low cost di qualità di casa Renault: costi molto bassi abbinati a vetture di grande qualità.

«Sì, infatti, è giusto parlare di low cost di qualità e di acquisto intelligente. Nello specifico il successo di Dacia si basa su quattro elementi: la grande qualità derivante dalla sinergia con Renault, abbiamo motori, componentistica e tecnologia 4×4 derivante dalla casa madre. Il prezzo unico sul mercato e non negoziabile (non facciamo sconti), perché siamo convinti di questo rapporto qualità/prezzo. Una comunicazione semplice, infatti noi vendiamo anche tramite internet, abbiamo un’offerta trasparente, quello che vedi è quello che paghi. Infine, una rete concessionaria motivata nel vendere il prodotto anche in questo momento di crisi».

Adesso parliamo dei prodotti che hanno creato il successo di Dacia, ci può dire le caratteristiche principali di questi modelli?

«Lodgy è un monovolume a 5/7 posti, veri, ideato per la famiglia, con tanto spazio ed innovazioni tecnologiche come il sistema multimediale Medianav. Le motorizzazioni derivano dal mondo Renault, ed esattamente i motori Energy, tutto questo a 9.900 euro. Poi c’è Dokker in due versioni, sempre sulla stessa piattaforma, la versione multispazio e la versione commerciale Dokker Van. La prima offre molto spazio per un uso duplice lavoro/famiglia, la seconda versione, invece, offre la capacità della forza lavoro di un Cargo al prezzo di un mini-cargo, in questo caso siamo a 7200 euro, iva esclusa. Infine abbiamo gli ultimi arrivati che sono: la famiglia Sandero e Sandero stepway, entrambi con un nuovo design di marca, più robusto, più incisivo, più moderno e tanto equipaggiamento all’interno. Per quanto riguarda la sicurezza già dalla versione base abbiamo l’ ESP di serie, gli airbag laterali e il sedile frazionabile posteriore. Sotto al cofano ci sono chiaramente i nuovi motori Energy, tra cui il nuovissimo 3 cilindri che è stato appena lanciato con la Clio. Per la precisione la Sandero è una berlina 5 posti con il prezzo di una city car, esattamente 7.900 euro. Mentre la Sandero stepway è il crossover della Dacia, ha un look e un prezzo estremamente interessante di 10.550 euro. Tutti questi nuovi prodotti fanno sì che Dacia si offre al mercato con una gamma estremamente intelligente».

Visti i successi della Dacia, come si è concluso questo 2012 e quali sono gli auspici per il 2013?

«Il 2012 è stato un anno da archiviare, veramente difficile, però Dacia ci ha dato tantissime soddisfazioni, d’altronde il mercato dell’auto anno dopo anno è sceso vertiginosamente, invece Dacia è continuata a crescere raggiungendo una quota per i privati del 2,65% con un aumento del 26% rispetto all’anno precedente, dunque tanti bei numeri e nel 2013 prevediamo una crescita ulteriore visto le tante novità sviluppate dal marchio».

Con il 2013 sono previste novità importanti anche per quel che riguarda Renault Clio, a partire dalla variante station wagon Renault Clio Sporter. Anche in questo caso, può descriverci le principali caratteristiche in termini di design esterno ed abitacolo interno, oltre che, naturalmente, per quel che riguarda le motorizzazioni?

«La Renault Clio Sporter station wagon è il modello station wagon della nuova Clio appena lanciata a fine 2012,  è sportiva, compatta, ma anche spaziosa. I suoi 3 punti di forza sono: il design di marca già prodotto sulla Clio Berlina, più sensuale, più latino, più emozionante e in questa versione della Clio Sporter abbiamo un tetto filante con le spalle allargate, dando alla vettura una connotazione molto sportiva, e in più come sulla berlina è personalizzabile rendendola unica. La modularità con uno spazio bagagliaio di 443 lt, e con la possibilità di declinare il sedile passeggero, creando un vano di carico tra i più lunghi della categoria. Innovazione tecnologica, soprattutto nella performance, con questi nuovi motori energy, già lanciati nella versione Berlina, provenienti dall’esperienza della Formula 1, offrendo delle innovazioni come il 3 cilindri o il DCI da 90 CV, con il miglior rapporto tra consumi, emissioni e performance, infine abbiamo la versione più sportiva: la GT da 120 cv che utilizza a pieno il dna sportivo di questa vettura. È stata battezzata a Parigi, mostrata al Salone di Bologna e arriverà nelle concessionarie a fine marzo».

Altra novità di questo 2013 sarà Renault Clio RS, variante sportiva del segmento. Possiamo chiederle, in questo caso, di illustrarci più nel dettaglio quelle che saranno le motorizzazioni e il cambio a doppia frizione EDC?

«Clio RS porterà tante soddisfazioni sia in pista che in strada, è un 1600 turbo con 16 valvole, con 4 cilindri e sviluppa ben 200 cv, dunque una versione più potente del modello precedente, entrando in coppia a 1750 giri, e con una prestazione estremamente rapida ed efficiente e l’abbinamento della coppia motore con il turbo e la doppia frizione EDC offre il massimo della guida sportiva in termini di comfort, reattività e fluidità,  pertanto è molto piacevole guidarla. La Clio RS ha tanta sportività e lo si vede anche nel design da competizione con la lamina da Formula 1, con calandra, minigonne, paraurti, spoiler, all’interno invece tanta tecnologia come il sistema RS drive che offre tre modalità di guida, oppure il Sound Effect che permette di personalizzare il suono della vettura all’interno dell’abitacolo. Uscirà a marzo come la Clio Sport».

Passiamo all’elettrico, Renault con la sua gamma di veicoli Z.E. si sta affermando come marchio leader per quel che riguarda la mobilità elettrica. Quali saranno le vostre prossime strategie?

«Renault è la prima casa automobilistica ad aver introdotto una gamma completa di 4 veicoli 100% elettrici Z.E. L’anno scorso ne abbiamo venduti tre attraverso tutta la nostra rete di concessionari e in poco tempo siamo diventati leader,  tra poco arriverà il quarto prodotto che è la Zoe, il nostro fiore all’occhiello. Per quanto riguarda l’informazione abbiamo lavorato sodo con campagne pubblicitarie sul territorio, siamo riusciti a fare oltre 31.000 prove su strada, grazie all’aiuto dei concessionari  ci siamo resi conto che la prova su strada è proprio il momento della verità per chi si avvicina al mondo dell’elettrico: zero emissioni, zero rumore e reazione immediata in totale sicurezza, questo è un nuovo modo di vivere l’auto. C’è ancora da lavorare tra governo, amministrazione locale, società energetiche e noi stessi, perché sono cinque i punti da migliorare: l’informazione sui benefici economici, bisogna aumentare il numero delle colonnine sul suolo pubblico, offrire dei servizi legati a questo tipo di mobilità moderna e innovativa, dobbiamo rafforzare la politica di sostegno nell’uso di questi veicoli e rendere concreta questa mobilità attraverso le amministrazioni locali».

Riusciamo a spiegare meglio la ZOE, fiore all’occhiello delle vetture elettriche Renault?

«La ZOE è il non plus ultra della tecnologia per la mobilità elettrica, ed è il modello di ultima generazione, è una berlina compatta 5 porte, 5 posti, con un’autonomia record di 210 Km e una possibilità di ricarica in 30 minuti grazie alle colonnine da 43 Kw. I punti principali della ZOE sono: un design futuristico grazie a dei proiettori filanti con illuminazione a LED, linee fluide, una calandra importante con il logo centrale, dal quale poi si ricarica la vettura. Passando agli interni troviamo lo ionizzatore, il sensore di tossicità e un diffusore di aromi naturali per creare una vera esperienza Zen all’interno dell’abitacolo. Il secondo punto è la tecnologia, abbiamo il Range optimizer, che permette di aumentare l’autonomia fino al 25%, abbiamo poi il connettore Chameleont, che permette alla vettura di connettersi a qualsiasi livello di potenza, ed infine un touch screen da 7 pollici che fornisce tutti i dati della vettura, quali consumo energetico, autonomia ecc…, che riesce a connettersi anche all’esterno grazie ad internet e a collegarsi ad oltre 50 applicazioni. Terzo punto: il prezzo, visto che con i nuovi incentivi ZOE costerà 17.330 euro».

Parlando di veicoli elettrici è impossibile non parlare di Twizy ed esattamente di Twizy Momodesign limited edition

«Abbiamo voluto dare con Momodesign un touch glamour, mettendo tanto equipaggiamento con le wnd doors, i cerchi in lega diamantati, la vernice metallizzata, oltre a tutti gli elementi di sicurezza, quali gli airbag, le cinture e i quattro freni a disco, e abbiamo deciso con Momo di mettere dell’equipaggiamento di moda un piumino di nylon nero con una zip argentata, dei guanti in tessuto idrorepellente, e infine una borsa a tracollo elegante in nylon sofisticato,  abbiamo deciso di anticipare gli incentivi per poter offrire questo modello molto modaiolo a soli 7.900 euro».