maserati

Maserati-Zegna, prosegue la collaborazione

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo la realizzazione nel 2013 della concept Quattroporte Ermenegildo Zegna Limited Edition, che sponsorizzò lo scafo da regata di Soldini, Maserati e Zegna hanno annunciato che prolungheranno il loro accordo che li ha visti collaborare su più fronti con l’inaugurazione di una nuova serie, limitata  di solo 100 esemplari, di questa ammiraglia personalizzata. Gildo Zegna, nipote del fondatore del gruppo, durante una conferenza stampa tenutasi a Ginevra nello stand Maserati, ha fatto sapere che collaborerà con il brand Maserati per altri tre anni. Questa cooperazione, secondo il CEO della Maserati, Harald Wester, porterà a delle conseguenze interessanti sotto l’aspetto del marketing che seguirà la moda del momento, orientata verso la personalizzazione, sfruttando le competenze dei marchi storici Maserati e Zegna, per portare avanti il progetto Maserati Atelier, che propone come obiettivo quello di avere per ogni modello Maserati un corrispondente kit Zegna per la personalizzazione. Inoltre, Maserati potrà avvalesi anche del network dei 500 negozi Zegna, sparsi in tutto il mondo e concentrati, in particolar modo, nei mercati di Stati Uniti e Cina, due delle migliori aree di commercio anche per il marchio Maserati. La cooperazione tra i due brand prevede anche l’invito dei clienti Zegna a provare le auto Maserati, come è già stato fatto in Brasile in occasione di un evento apposito organizzato che è stato chiamato “Sail and Drive”, dove sono stati organizzati i test con le ultime Maserati ed è stata provata in mare la barca di Soldini.

Salone di Ginevra

Professione Motori – Speciale Salone di Ginevra 2014

 

Stasera e martedì non perdete il doppio appuntamento con “Professione Motori – Speciale Salone di Ginevra 2014″, un lungo e dettagliato approfondimento sulla kermesse automobilistica che si sta svolgendo proprio in questi giorni nella città svizzera. Interviste ed immagini esclusive che vi racconteranno gli aspetti più belli e particolari delle tante vetture esposte tra gli stand del Palexpo ginevrino. La prima puntata andrà in onda stasera a partire dalle 20.20 su canale 249 del Digitale Terrestre ed in contemporanea, ma con inizio fissato per le 20.50, anche su ch 815 SKY. Martedì la seconda puntata.

Honda Civic Tourer

Honda Civic Tourer

 

di Valerio Zuddas

 

È una station sportiva ed avveniristica la nuova Honda Civic Tourer, che unisce dinamicità e versatilità a bordo, offrendo delle soluzioni molto interessanti. Per linee e dimensioni, i cambiamenti sono presenti solo dal montante centrale in poi. Con i 24 centimetri in più di carrozzeria a sbalzo nel posteriore, la lunghezza supera di poco i quattro metri e mezzo (4,54 m). La linea rimane molto fluida, anche nella zona del lunotto (che sulla berlina è spezzato in due dallo spoiler). Dentro si ritrova la stessa plancia avvolgente e molto “giapponese”, con strumentazione su più livelli. Il posto guida è molto tradizionale e mette subito a proprio agio, con i comandi ben disposti sulla plancia. La seduta è un po’ alta, rispetto al volante basso e la posizione risulta allungata e sportiva. I posti dei passeggeri, ancor più in seconda fila, evidenziano l’altezza molto contenuta tra sedute e pavimento della vettura. Dietro, le soluzioni sono davvero notevoli. Nel caso si viaggi in due con un carico alto e ingombrante, ad esempio, è possibile alzare le sedute, ricavando un vano molto utile e originale tra le porte posteriori (che si aprono fin quasi a 90°). Il bagagliaio offre una importante cubatura per la categoria, con un sottofondo che è in grado di contenere due trolley supplementari (se si toglie la ruota di scorta). La spaziosità a bordo è quindi riservata in realtà più al carico di oggetti che al comfort dei passeggeri dietro. La vettura presenta comunque delle doti dinamiche importanti. La station pesa soltanto 40 kg in più rispetto alla berlina, e si muove con agilità e rapidità sui percorsi misti. Le novità sono rappresentate dalle sospensioni posteriori regolabili elettronicamente, che permettono di variare la morbidezza in base al carico che si trasporta o ai percorsi che si affrontano. La Civic Tourer segna anche grandi passi avanti per quanto riguarda la sicurezza, con l’adozione dei sistemi di avviso anticollisione, di superamento linea e dell’angolo buio. Per quanto riguarda i motori, l’1.8 i-VTEC è affiancato dal nuovo turbodiesel 1.6 i-DTEC: un buon motore, poco rumoroso e capace di consumare pochissimo gasolio. Quanto a piacere di guida, assicura la giusta potenza (120 CV) e una notevole coppia (300 Nm) che permette di muoversi con elasticità e gradevolezza, grazie all’ottimo supporto del cambio a sei marce. La Civic Tourer arriverà sul mercato questa primavera e per ora non si sa nulla sul possibile prezzo di mercato. Considerando i listini della berlina, l’1.6 i-DTEC dovrebbe aggirarsi attorno ai 23.000 euro.

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Buone Nuove

 

di Flavio Grisoli

 

La notizia mette di buon umore, e comunque è un trend che volenti o nolenti nei prossimi anni ci troveremo “costretti” a seguire. Nel 2020 la Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) prevede che il costo e le prestazioni delle auto elettriche potranno eguagliare quelle delle auto a combustione. Che i risultati delle vetture ad alimentazione “alternativa” siano in netta crescita ce lo dicono anche i dati: l’anno scorso le auto ibride hanno visto le vendite aumentare del 118,3% a 14.926 unità, pari a una quota di mercato dell’1,1% rispetto allo 0,5% del 2012. Buona performance anche per le motorizzazioni a metano, che hanno proseguito nella loro crescita a doppia cifra (68.013 consegne, +26,7%) grazie all’aumento della gamma di modelli offerta sul mercato e hanno portato la quota di mercato dal 3,8 al 5,2%. I veicoli elettrici sono passati da 0,04 al 0,07%, con immatricolazioni di appena 864 unità (+64,9%). Ancora è poco, ma in un mercato forse eccessivamente tradizionalista e sfuggente alle novità come il nostro sono comunque dati da accogliere positivamente. Tornando allo studio Rse, pubblicato nella monografia “E…muoviti! Mobilità elettrica a sistema” presentata negli scorsi giorni al Politecnico di Bari, uno dei ricercatori dice: “Le prestazioni miglioreranno costantemente nel corso dei prossimi anni, mentre i consumi caleranno di circa l’1% ogni anno. A questo, possiamo prevedere un calo dei prezzi che oscilla tra il 5% e il 10% annuo”. Facendo due rapidi calcoli, intorno al 2020, una piccola utilitaria elettrica (dotata di una batteria di 20kWh con un’autonomia di 150 km) costerà quanto un’omologa con un motore a combustione. Il modello costruito dai ricercatori Rse si spinge ancora più avanti, perché prevedono che nel 2030 un’auto su quattro sarà ricaricabile da rete (plug-in). Quindi circa 10 milioni di veicoli che potrebbero far risparmiare 1,8 miliardi di Euro di importazione di energia primaria.

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Lotus C-01, una hyper moto “iconica”

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Lotus fu fondata a Hethel, Inghilterra, nel 1952. L’uomo che diede il via a questo marchio fu Colin Chapman, attivissimo ingegnere inglese, in particolare nel secondo dopo guerra. Probabilmente neanche lui avrebbe immaginato la strada che le sue vetture avrebbero compiuto, dalla Formula 1 ad eccezionali veicoli stradali, fino a fare la storia delle quattro ruote d’oltre manica. Nel 1996 il marchio è stato acquisito dalla malese Proton ma la sua importanza non è cambiata, anzi l’ha portato a netti miglioramenti, in ambito professionistico e non, tanto da puntare a nuovi campi di produzione. Infatti, come era stato annunciato in una conferenza stampa del giugno scorso tenutasi a Berlino, la Lotus ha presentato la prima moto o meglio, “hyper moto”. “Iconic”: così gli addetti ai lavori parlano della nuova C-01, la futuristica due ruote svelata ormai ufficialmente dalla Lotus, frutto di tanto lavoro e dell’impegno di più costruttori. Nata come una moto stradale da prestazioni eccezionali, è frutto della collaborazione tra Kodewa, team tedesco di corse automobilistiche, il gruppo motoristico Holzer, il tutto sotto la direzione di Colin Kolles, l’autorizzato dalla Lotus per la costruzione delle moto per lo storico marchio inglese. Oltre alle caratteristiche tecniche, chiaramente da approfondire, la C-01 si distinguerà per il design innovativo e futuristico. Il concept designer che ha lavorato al progetto è Daniel Simon: tedesco classe 1975, ha iniziato la sua carriera in Volkswagen e da lì, in pochi anni, si è creato un nome per la sua creatività per collaborazioni con Seat, Lamborghini e Bugatti, fino ad arrivare alla Disney ed al grande schermo. Simon ha infatti disegnato le fantascientifiche moto del film Tron Legacy del 2010. Per richiamare la storia della Lotus, sarà disponibile in diverse livree, che si riferiranno a imprese sportive del marchio nel corso degli anni. Iconica dunque, avveniristica nel design e non solo: i materiali che comporranno la C-01, saranno a prova di spazio. Il telaio, compatto e resistente sarà infatti un misto tra titanio e fibra di carbonio evidentemente senza badare a spese, dato che ne sono stati prodotti soltanto cento esemplari. Come detto, si tratterà di una stradale ad altissime prestazioni, non di una sportiva come altri modelli Italiani o asiatici. Per mantenere alto il nome Lotus i tecnici hanno deciso di montare un bicilindrico a V da 200 cavalli, posto esattamente al centro della struttura, caratteristica che influenza molto la ciclistica del mezzo. Per regolare la spinta del propulsore, sarà montato un cambio idraulico a sei rapporti in modo da dosare la potenza erogata sul posteriore della moto.

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La nuova Volkswagen Scirocco

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo ben quarant’anni dal lancio della prima generazione, che fu disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1974, Volkswagen già ha diffuso le prima immagini ufficiali della nuova Scirocco, in attesa del debutto ufficiale previsto per il Salone di Ginevra di questo 2014. Nessuna rivoluzione per quanto riguarda gli esterni, che appaiono rinfrescati e mantengono saldi i principi di design del modello precedente: i designer hanno apportato innovazioni ai paraurti, ai gruppi ottici posteriori (a LED) e alla mascherina anteriore. Sono nuove anche le colorazioni per la carrozzeria (“Pure White”, “Flash Red”, “Urano Grey”, “Ultra Violet” e “Pyramid Gold”), accompagnate anche da una nuova serie di cerchi in lega da 17 (di serie), 18 o 19 pollici. Gli interni sono equipaggiati con sedili profilati e con un volante sportivo rivestito in pelle, oltre che ai nuovi tessuti e colori, che fanno assumere all’abitacolo un grintoso aspetto racing. Tra le novità tecnologiche, spiccano l’esclusivo sistema Hi-Fi Dynaudio Excite e il Park Assist. In omaggio alla prima Scirocco e analogamente alla Golf GTI, il model year 2014, è dotato di una nuova strumentazione che presenta elementi tubolari caratterizzati da una nuova grafica e impreziositi da cornici in alluminio. Il design del volante è stato anch’esso mutuato dalla Golf GTI, mentre sopra la consolle centrale sono stati integrati tre strumenti supplementari (di serie): la pressione di sovralimentazione, il cronometro e la temperatura dell’olio motore. I motori sono tutti Euro 6 e con consumi ridotti fino al 19%: quattro sono a benzina a iniezione diretta TSI, con potenze comprese tra 125 e 280 CV (una cavalleria che fa riferimento alla Scirocco R), passando per 180 e 220 CV. Troviamo per la prima volta su una Volkswagen il 1.4 TSI 125 CV, mentre il 2.0 TSI 180 CV in Europa sostituisce il propulsore 1.4 TSI 160 CV e, nonostante sviluppi una potenza maggiore di 20 CV, il nuovo motore consuma 0,6 litri di carburante in meno rispetto alla versione 160 CV. Sono due le motorizzazioni diesel, rispettivamente da 150 e 184 CV ed entrambi povere nei consumi (4,1 l/100 km e 4,3 l/100 km rispettivamente). La nuova Scirocco sarà messa in commercio in Italia a partire dal prossimo mese di agosto, anche se non sono ancora stati resi noti i nuovi listini.

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Chicago: tris d’assi

 

di Maurizio Elviretti

 

L’8 febbraio, negli States, avrà inizio una delle manifestazioni automobilistiche più in voga del pianeta: il Chicago Auto Show, dove fino al 17 febbraio saranno esposte e presentate al pubblico le maggiori proposte dell’anno appena passato e di questo in corso. Molti i marchi noti e tante le novità che prenderanno corpo in questa kermesse. In questo articolo andremo a descrivere quali, secondo noi, potrebbero essere le auto più interessanti presenti al salone. Iniziamo con l’Aston Martin che presenta la V12 Vantage S; l’estrema evoluzione della famiglia Vantage e risolve così il “mistero” delle anticipazioni pubblicate negli scorsi giorni, da cui era possibile intuire solamente che Aston Martin stesse lavorando su una vettura decisamente veloce e performante, ed infatti così è. La V12 S dispone di un’evoluzione del noto V12 da 5.9 litri, denominato AM28, che sviluppa una potenza massima di 573 CV (a 6.750 giri/minuto) e si rivela quindi più potente di 56 CV rispetto al 5.9 dell’uscente V12 Vantage. La coppia aumenta di 50 Nm e raggiunge i 620 Nm (a 5.750 giri/minuto). Lo 0-100 km/h deve ancora essere comunicato, ma è lecito attendersi un valore di qualche decimo inferiore rispetto ai 4.2 secondi della V12 Vantage. La velocità massima è invece di 330 km/h. Grazie a quest’ultimo risultato può essere indicata come l’Aston Martin di serie (One-77 esclusa) più veloce mai realizzata. A livello tecnico si segnala l’utilizzo della trasmissione Sportshift llI, ovvero un cambio robotizzato a 7 rapporti, sulla V12 Vantage era a sei marce, montato in blocco con il differenziale posteriore: lo schema meccanico è quindi transaxle. Completa il gruppo trasmissione anche un differenziale di tipo meccanico. I tecnici di Gaydon hanno poi lavorato per contenere la massa, inferiore di 25 chili rispetto alla Vantage che sostituisce. L’Aston Martin V12 Vantage S si caratterizza inoltre per i cerchi in lega forgiati da 19 pollici, con design a 10 razze e dalla finitura Graphite, che vestono Pirelli P Zero Corsa nelle misure 255/35 ZR19 all’anteriore e 295/30 ZR19 al posteriore. L’impianto frenante è composto da dischi in carbo-ceramica, dal diametro assai generoso: 398 mm all’avantreno (con pinze a 6 pistoncini) e 360 mm al retrotreno (4 pistoncini). Le sospensioni regolabili Adaptive Damping System permettono inoltre di scegliere fra le modalità Normal, Sport e Track. L’elaborazione viene completata da un nuovo impianto di scarico, dalla mascherina anteriore in fibra di carbonio e da inedite finiture interne, compresi i sedili in alcantara. Il tetto ed altri particolari del corpo vettura sono verniciati di nero. Restano sconosciute disponibilità e prezzi, ma è possibile immaginare un listino pericolosamente vicino ai 200.000 euro. Passando al marchio “Italiano” per eccellenza, sarà presente a Chicago anche la Fiat 500L Living, che racchiude più auto in una: ha l’agilità e la compattezza di un’auto media, il comfort e i contenuti di una station wagon di segmento C, lo spazio e la versatilità d’uso di un MPV. Rappresenta dunque un modo nuovo di concepire l’auto, soprattutto sul modo in cui essa viene vissuta: il “living space”, da cui prende il nome, diventa così protagonista in questa vettura. Nonostante l’aggiunta della terza fila di sedili, la nuova vettura è l’MPV a “5+2 posti” più compatto della sua categoria: è infatti lunga 435 cm, larga 178 e alta 167. Inoltre, pur essendo 20 cm più corta di una Station Wagon del segmento C, la Fiat 500L Living assicura eccezionali valori di abitabilità, spazio e capacità di carico come dimostra un volume di 638 litri. Fiat 500L Living sarà equipaggiata con due propulsori benzina, 1.4 16v da 95CV e 0.9 TwinAir Turbo da 105 CV, e due turbodiesel: 1.6 Multijet II da 105CV e 1.3 Multijet II da 85CV, quest’ultimo abbinato anche al cambio automatico. Due gli allestimenti previsti (Pop Star e Lounge), entrambi con 5 o 7 posti, 19 colori esterni (inclusi 11 bicolore) e 6 rivestimenti interni, 15 tipologie diverse tra cerchi in lega e coppe ruota: in totale sono ben 282 le combinazioni possibili. La nuova Fiat 500L Living offre inoltre una dotazione da segmento superiore dotata di interni in pelle, sistema di navigazione integrato e retrocamera per l’assistenza alle manovre in retromarcia. Al Chicago Auto Show sarà presentata in anteprima la Subaru Legacy 2015: per ora si può solo intuire il profilo dell’auto in questione visto che le immagini diffuse ritraggono solo la parte alta della fiancata. In particolare, si nota l’andamento della linea che riprende il concetto di coupé a 4 porte per via del parabrezza inclinato e dei montanti anteriori più sottili rispetto al passato. L’insieme è impreziosito dalle cornici cromate delle superfici vetrate, mentre il carattere dell’auto è sottolineato dalla linea che parte dal gruppo ottico posteriore e termina sul passaruota anteriore. Nessuna notizia certa sulle motorizzazioni, ma è ipotizzabile che i propulsori siano due 4 cilindri a benzina: un 2.5 da 173 CV e un 2 litri turbo, da 250 CV. Per entrambi si prospetta una convivenza con una trasmissione automatica a variazione continua e con l’immancabile trazione integrale. Ovviamente, qualora dovesse arrivare sul mercato europeo, una motorizzazione a Gasolio sarebbe a dir poco obbligatoria. Intanto, prima di sbilanciarci sui dati per l’eventuale variante pensata per il Vecchio Continente, attendiamo il debutto, anche per scoprirla nella sua veste definitiva.

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Skoda Octavia Scout

 

di Leonardo Frenquelli

 

Spesso il mercato automobilistico è guidato da tendenze, scelte che la maggior parte delle case fanno per assecondare le richieste dei clienti e crearne sempre di nuove. Senza alcun dubbio, la tendenza che la fa da padrone nell’ultimo periodo è una sola: il crossover. Sta crescendo sempre più, o così vogliono far sembrare, la necessità di poter attraversare qualsiasi terreno con la propria macchina di tutti i giorni, un’utilitaria che sia anche off-road, comfort e praticità. Anche la Skoda, marchio Ceco sempre al passo coi tempi, ha deciso di produrre qualcosa di nuovo partendo dalla base di un suo storico modello: la Skoda Octavia. È proprio partendo dalla versione Wagon della vettura in dotazione alla polizia della Repubblica Ceca che nasce il nuovo crossover di Mlada Boleslav, la “Scout”. Con numerosi accorgimenti sia dal punto di vista estetico che funzionale, è avvenuta l’evoluzione da station wagon a crossover. Una scocca più alta di 33 millimetri, modifica il veicolo per qualità e caratteristiche, molto più di quanto possa pensare: con un telaio diverso ed una struttura più “agile” in ogni angolo, ha consentito di creare un modello inedito ed innovativo. Oltre alle modifiche di scocca e qualche dettaglio a livello estetico i tecnici Skoda hanno lavorato molto sulla trazione, ottenendo un miglioramento del 25% con l’inserimento della trazione integrale del sistema Haldex di quinta generazione. Lavorando in questo modo su un veicolo, così come si riesce a rispondere al meglio alle necessità dei nuovi clienti delle quattro ruote, così si ottiene una diminuzione di consumi ed emissioni, fattore sempre più importante per ogni casa. Nonostante non siano ancora emerse delle specifiche tecniche sui propulsori della Scout, la Skoda ha reso noto che saranno disponibili due motorizzazioni diesel ed uno benzina. A questo punto risulta molto probabile che si possa trattare di uno dei nuovi propulsori Greenline, gli stessi che saranno montati sulle nuove Octavia, la Wagon e la Rapid, che riescono ad abbassare le emissioni di CO2 fino a 87 grammi per chilometro ad i quali potrebbe essere annesso di serie il sistema Start/Stop, ormai caratteristica fissa di Skoda e non solo. Il nuovo crossover sarà presentato in anteprima mondiale al prossimo Salone di Ginevra, nel quale dominerà lo stand del marchio Ceco assieme alla nuova gamma di Octavia, giunta ormai alla terza generazione.

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Rivoluzione continua

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Paolo Lanzoni ci racconta gli obiettivi e le sfide di casa Mercedes: dal successo della nuova Classe A, alla novità della nuova Classe V, passando dalle conferme della gamma AMG e dal lancio della nuova Classe C

Mercedes nel 2013 si è confermata ad altissimi livelli nel mercato internazionale, nonostante la crisi impellente

“Per Mercedes si è concluso un anno molto positivo sia a livello mondiale che in Italia, dove abbiamo chiuso con un +8,5% delle vendite, un risultato incredibile. Questo grazie a prodotti nuovi e belli, visto che le autovetture si scelgono prima per il design, con il cuore, e poi si va a vedere sotto pelle la tecnologia, la sicurezza e i consumi, forme d’acquisto e finanziare innovative, e tante campagne di marketing per coinvolgere il nostro pubblico e raccontare una nuova Mercedes: più giovane, più sportiva e più dinamica, della quale la Classe A è sicuramente l’ambasciatrice”

La Classe A, appunto, ha rivoluzionato il proprio segmento creando un nuovo metro di riferimento

Siamo arrivati per ultimi in un segmento importante e con la nuova Classe A abbiamo portato valori nuovi: nuovo design, tanta tecnologia, tanta sicurezza e prestazioni con consumi ridotti. Questo è piaciuto e per noi è stata una rivoluzione, perché era un’auto che non avevamo in gamma, una vettura che nasce dall’esperienza della classe A precedente ma che stravolge il posizionamento anche nei confronti dei nostri clienti. La vecchia classe A era particolarmente amata dalle donne, mentre con la nuova siamo andati a raccontare una nuova Mercedes a un pubblico più giovane. Questo ci ha dato molta soddisfazione, perché poi la Classe A si è abbinata alla Classe B ed è arrivata anche la GLA che è una reinterpretazione della berlina, con la stessa abitabilità ma dalle sembianze di una coupé. Di queste vetture ne abbiamo vendute già cinquantacinquemila in Italia”.

Anche la CLA sta iniziando a dare risultati significativi nonostante non sia sul mercato da molto, a dimostrazione che questa nuova compatta ha una prospettiva abbastanza rosea guardando il futuro immediato

“È un’automobile perfetta per il nostro mercato che è molto attento al design e alla sportività. Va poi ad aggiungersi a questa nuova generazione di vetture cosiddette compatte, quindi dà un valore aggiunto anche a livello di produzione”.

Risultati importanti sono arrivati anche da quello che è stato il restyling della Classe E

“Abbiamo raccontato una Mercedes a due facce, da una parte presentando moltissime novità e dall’altra andando dal nostro cliente dicendogli che Mercedes è tornata quella di un tempo nei segmenti dove c’è sempre stata, quindi con la Classe E che attraverso un importante investimento abbiamo reso più attuale. C’è tutto quello che piace agli italiani, dai fari al led, ai cerchi importanti, alla tecnologia. Noi siamo gli unici a proporre una vettura già oggi sul mercato diesel ibrida per i marchi tedeschi, ovvero la diesel ibrida di Classe E, una berlina business 24km/l e, anche in questo caso, è stato particolarmente apprezzato il posizionamento di prezzo visto che la diesel ibrida la vendiamo a soli 2.500 euro in più rispetto al 4 cilindri diesel famoso nostro di Mercedes il 2.1 da 204CV. Riusciamo quindi ad avere le prestazioni di un sei cilindri grazie all’ibrido, ma ai costi di acquisto e di gestione di un quattro”.

Chiudendo la panoramica sui successi del 2013, impossibile non chiederti due battute anche sulla classe S da sempre pioniera di innovazioni tecnologiche

“Classe S è l’ammiraglia per eccellenza, la più venduta a livello mondiale da quando esiste, proprio l’anno scorso ha compiuto sessant’anni ed è stata completamente rinnovata. Troviamo davvero tutte le tecnologie per godersi il comfort, abbiamo addirittura a bordo la cromoterapia con la quale possiamo variare la luce degli interni, il colore e l’intensità, e l’aromaterapia che permette di profumare ambiente e ripulire l’aria con l’ossigeno e dei sedili posteriori che diventano delle chaise longue. Anche in questo caso abbiamo introdotto delle motorizzazioni completamente nuove e siamo arrivati con l’ibrido, per ora solo benzina plugin hybrid 3,3 l/100 km il che significa 30km con un litro, presto arriverà anche la versione diesel hybrid”.

Il 2014 si è aperto con il Salone di Detroi dove Mercedes è stata protagonista con la Classe C 2014

“Classe C è completamente nuova, abbiamo portato la qualità della Classe S nel segmento di Classe C, la abbiamo alleggerita di 100kg con l’alluminio e con dei risultati di efficienza incredibili, consuma il 20% in meno rispetto alla precedente generazione, grazie ovviamente anche a nuovi motori che vanno dai 115 ai 240 CV per esempio sui diesel. Al lancio avremo solo la versione da 170 CV, ma verrà equipaggiata anche con un nuovo 1.6 diesel. Il design sposa lo stile di classe S. La Classe C è la serie più venduta in assoluto dell’ultima generazione, ed oggi l’adattiamo ai nostri tempi con superfici ampie, poco linee e molto tese e con un radiatore intelligente che si apre per far entrare l’aria quando necessario altrimenti e si chiude per ridurre i consumi. Negli interni abbiamo una plancia completamente ridimensionata, dove spicca un tablet centrale con il quale possiamo scrivere come fosse un computer i comandi, dalle destinazioni alle stazioni radio, e il sistema li riconosce”.

Quattro allestimenti diversi, Executive, Sport ,Exclusive  e Premium, tre motorizzazioni diverse, si va dal 1.6 da 156 CV al 2.1 170 CV gasolio. Quando la vedremo in Italia?

“Arriverà da marzo insieme alla Mercedes GLA, il nostro crossover compatto, seguirà poi una versione station wagon, disponibile dal prossimo autunno”.

A marzo, come detto, debutterà anche la GLA, SUV compatto destinato a stravolgere quelli che sono i canoni del segmento di riferimento. Che prospettive presenta questa macchina che a Detroit avete presentato anche nella versione AMG?

“È un segmento in Italia molto importante, uno dei pochi a crescere in un mercato difficile. Noi arriviamo con una vettura che riprende il design e lo stile della Classe A che tanto è piaciuta agli italiani. Grandi ambizioni su GLA che è un crossover compatto: 4,5 metri di lunghezza disponibile anche con trazione integrale. Ci rivolgiamo a una clientela molto ampia, è la vettura ideale per l’utilizzo quotidiano e per i viaggi ed ha un bagagliaio che supera gli 800 litri. La GLA riprende le motorizzazioni delle vetture compatte, se la scegliamo nella trazione integrale mi piace sottolineare che è una trazione integrale completamente nuova, perché appunto partendo dall’anteriore è completamente variabile fino al 50 e 50 ma è stata completamente ridisegnata, alleggerita, pesa il 20% in meno rispetto ai nostri competitor, questo si traduce in consumi minori e minor ingombro”.

A Detroit avete presentato in anteprima mondiale la Mercedes GLA 45 AMG che monta il quattro cilindri da 360 CV, che è il più potente della storia della sua categoria

“Gli ingegneri sono riusciti a tirar fuori un quattro cilindri 2000 di cilindrata, o poco meno, e 360 CV con una potenza specifica da moto da cross. Chiaramente anche in questo caso la trazione integrale è fondamentale per mettere a terra tutta questa potenza. La vedremo prima dell’estate, è un prodotto completamente nuovo e pensiamo possa dare un reale contributo in termini di volumi al mercato AMG”.

Questo è un prodotto nuovo anche per il mercato italiano, con  un’accelerazione 0-100km in 4,7secondi, scommessa importante, fino a che punto può considerarsi rischiosa?

“La GLA 45 AMG nella versione normale va ad inserirsi nel segmento dei crossover urbani, per la particolare attenzione anche ai costi di gestione che c’è adesso in Italia pensiamo possa incontrare il favore del pubblico e possa anche andare incontro ai clienti che amano le vetture prestazionali ma che decidono di scendere un po’, oppure a quelli che hanno sempre amato le auto prestazionali ma che non potevano salire sopra gli otto cilindri. Oggi con l’elettronica e le tecnologie si riescono a tirar fuori 360 CV da un quattro cilindri, perfettamente in linea con le esigenze del nostro mercato”.

Mercedes GLA 45 AMG arriverà sul mercato italiano prima dell’estate verso maggio-giugno, possiamo riassumere che il motto di questa gamma sia quello di  trasformare i sogni in accessibili? Visto che pochi fino a qualche tempo fa potevano immaginare di guidare una macchina del genere a questi costi di acquisto e di gestione

“Indubbiamente noi oggi vogliamo far dimenticare gli otto cilindri ma non farli rimpiangere, quindi in termini di sound, di prestazioni, accelerazioni e potenza e vogliamo anche abbassare i costi di gestione. AMG con queste nuove vetture sposa un’esigenza del mercato, in Italia lo scorso anno, anno di crisi, abbiamo vissuto un boom con 80% in più di vendite proprio grazie alla A 45 AMG, proprio per questo probabilmente la gamma AMG si sbilancerà in Italia sulle compatte, ma non dimentichiamo la nostra SLS che è il fiore all’occhiello”.

A Marzo ci saranno importanti debutti sul mercato italiano ma c’è naturalmente anche il Salone di Ginevra, la Mercedes sarà presente e le attenzioni sono rivolte alla nuova Classe V che non è ne un veicolo commerciale e ne una monovolume, allora come possiamo catalogarla?

“È a nostro avviso il primo vero monovolume di casa Mercedes, anche in questo caso è una vettura che non avevamo in gamma, perché nasce dall’eredità del Viano e della stessa Classe V di dieci anni fa, ma oggi ha gli interni di Classe S e il tablet, i cambi e la tecnologia sono prese dalle autovetture. É una monovolume in due passi e tre dimensioni arriviamo fino a 5,3 metri di lunghezza e otto posti, è una vettura che può soddisfare diverse esigenze, sicuramente l’utenza business, ma anche quella delle famiglie numerose che non trovavano fino ad oggi in Mercedes un prodotto con la qualità di un’autovettura ma l’abitabilità e lo spazio di un vero e proprio monovolume”.

Possiamo dire che questa è la prima passengers car che proponete sul mercato intesa come versatilità e capienza. Come mai questa scelta di allargare il vostro target a famiglie numerose o anche a vere e proprie comitive?

Certo, nella versione più accessoriata arriviamo ad otto persone, ma in autunno nascerà la versione fino a nove posti, ideale anche per società sportive. Ovviamente presenta tutti i livelli di sicurezza massima, quindi l’attention assist, con la quale la vettura si accorge se siamo stanchi e ci avvisa ricordandoci di fermarci. IL collision previention assist che permette alla macchina di mantenere la distanza di sicurezza e addirittura di frenare fino alla totale franata d’emergenza, e se sbandiamo involontariamente di riportarci in carreggiata. Queste sono caratteristiche fondamentali se ripenso alle società sportive o a chi ha la responsabilità di viaggiare con tante persone. Dall’altra parte i motori, anche in questo caso automobilistici, propongono tre varianti di potenza, arriviamo fino a 190 CV in versione diesel, quindi prestazioni e consumi ridotti. Le prime consegne in Italia avverranno per i primi di maggio”.

Quest’anno Mercedes sarà protagonista anche in Formula 1 con la rivoluzione della motorizzazione V6 e con tante innovazioni dal punto di vista motoristico, perché anche da questo punto di vista, soprattutto per la motorizzazione ibrida, vi ponete degli obiettivi molto ambiziosi

“La Formula 1 quest’anno sarà imprevedibile perché cambiano le regole, quindi puntiamo sull’affidabilità, perché verranno penalizzati con eventuali retrocessioni stop o guasti tecnici, possiamo caricare fino a 100 kg di carburante, quindi cureremo anche l’efficienza e non solo le prestazioni, per questo motivo abbiamo la rivoluzione dei motori ma nell’introduzioni dell’ibrido. Per la prima volta mi viene da dire che il travaso tecnologico è dalla strada alla pista perché portiamo l’esperienza che abbiamo in questo campo da ormai due anni e che andremo ad ampliare con la nuova C diesel ibrida e la nuova versione Classe S anche lei diesel ibrida, oggi è già ibrida ma solo su benzina”.

Investimento importante questo sulle motorizzazioni alternative, Mercedes non poteva estraniarsi da questa politica

“Pensiamo sia una delle soluzioni del prossimo futuro, siamo gli unici tedeschi a portare tutte queste motorizzazioni ibride  sul mercato, il futuro dell’automobile è l’ottimizzazione dei motori a combustione interna, l’introduzione dell’ibrido specialmente con l’elettrico, quindi aggiungiamo prestazioni senza aggiungere costi e poi l’elettrico 100% che per noi è Smart ed è solo riservato alla mobilità urbana del futuro”.

Quando verranno introdotte la versione ibrida della Classe C e quella della Classe S?

“Anche in questo caso le vedremo poco prima dell’estate”.

Quali sono le ambizioni e le speranze per questo 2014?

“Confidiamo che nella seconda parte dell’anno si possa finalmente dire di essere usciti da questo momento difficile che dura ormai da troppo. A livello di Mercedes, GLA e Classe C sono due vetture importantissime, la GLA in Italia sarà fondamentale, la Classe C lo è sempre stata, è la vettura che abbiamo venduto di più in assoluto. Possiamo dire che torna finalmente la Mercedes di un tempo, in termini di qualità, di bellezza, di sportività e di design”.