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Cactus brandizzata As Roma: la porta a casa un francese

 

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

17.500 euro: tanto ha pagato Nicolas Hardville per assicurarsi all’asta la Citroen C4 Cactus brandizzata A.S Roma. A portarsela a casa, come suggerisce il nome, un francese, fatto bastanza atipico per un’automobile caratterizzata proprio da un design che celebra un club italiano, con tanto di firme dei giocatori, stamma sul cofano e montanti posteriori e colori sociali, il rosso e il giallo che troviamo su tetto, paraurti anteriori e posteriori e Airbump. Francese sì, ma anche tifoso romanista, e qui si spiega come mai abbia deciso di partecipare all’asta, nata per un’iniziativa benefica, che si è tenuta dal 15 al 25 maggio. Il vincitore è stato invitato a trascorrere una giornata a Trigoria con i calciatori, in modo da poter ritirare la Citroën C4 Cactus 1.6 eHDi con allestimento Shine. Il ricavato dell’asta sarà devoluto in beneficenza tramite la Roma Cares, fondata dal club e attiva in progetti sul sociale.

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Citroen Berlingo: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Che le vetture Citroen fossero inclini a sperimentare nuove soluzioni, e nuove strade, era ben chiaro osservando storia e modelli del marchio francese, tuttavia l’ultima versione della Berlingo sembra quasi rafforzare questo concetto. La nostra redazione ha avuto modo di provarla nella presentazione stampa nazionale tenutasi in terra romagnola, e più nello specifico nella zona limitrofa a Cervia, che ci ha permesso di conoscerne ancor più da vicino caratteristiche e sfumature. Studiata e prodotta per soddisfare le esigenze di tutti coloro, famiglie numerose e non solo, che fanno del volume e della funzionalità due aspetti imprescindibili, l’ultima versione del multispace simbolo di Citroen si puo riassumere in tre passaggi fondamentali: moderna, facile da vivere ed intelligente come mai prima d’ora. Nel primo caso, le due nuove colorazioni ed un frontale rivisitato nei suoi canoni stilistici consegnano un profilo assolutamente al passo con i tempi. Nel secondo, la polivalenza e l’abitabilità si abbinano ad una capacità di carico che come spesso succede trova innanzitutto consacrazione nei numeri, quelli di un bagagliaio che parte da 675 ed arriva fino a 3000 litri, a cui vanno aggiunte le cappelliere Modutop che rappresentano ulteriori, e comodi, contenitori portaoggetti, ma anche una versatilità che permette al nuovo Berlingo di passare comodamente da 5 a 7 posti con l’aggiunta, opzionabile e ad un costo extra di 750 euro, di una terza fila di sedute posteriori. In terzo punto, come detto, un’auto intelligente che sotto la voce di benessere a bordo abbina, allo stesso tempo, comfort di guida, comfort acustico e nuovi tessuti per gli interni ad un interfaccia touchscreen da 7″ con tecnologia MirrorLink che permette di collegare la vettura con tutti gli smartphone di ultima generazione. A tutto cio aggiungiamo pure una tecnologia semplice ed intuitiva che comprende Grip Control, conformabile a qualsiasi tipo di superfice, limitatore di velocità ed Hill Assist. Non manca, così come in altre recentissime vetture presentate ed introdotte sul mercato dal gruppo PSA, anche l’Active City Brake, e cioè il sistema di frenata automatica che si attiva ad una velocità inferiore ai 30 km/h, opzionabile a richiesta e disponibile da Novembre. Due gli allestimenti, Feel ed XTR, mentre per quel che riguarda la gamma motori sono disponibili due varianti benzina VTi da 95 e 120 Cv, e tre diesel BlueHDi da 75, 100 e 120 Cv. Tutti rigorosamente Euro 6 ed abbinati tanto a cambio ETG6 che manuale a 6 marce, con consumi contenuti e prestazioni, oltre che sensazioni al volante, di ottimo livello. I prezzi partono dai 18.750 ed arrivano ad un top di gamma di 23.850 euro.

Top Foto Marco Freschi, resp Comunicazione Citroen, intervistato di Filippo Gherardi

Citroen: ricerca continua

 

a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

È tornato a trovarci Marco Freschi, resp Comunicazione Citroen, in un periodo particolarmente ricco di contenuti, e novità, per il marchio francese sul fronte prodotti e non solo.

Tante novità in casa Citroen negli ultimi tempi. Partiamo dall’autentica auto di copertina presentata all’ultimo Salone di Ginevra: la nuova Berlingo. Novità estetiche nel frontale con proiettori LED e paraurti aggiornato, il quale differirà a seconda del tipo di allestimento, immutate le dimensioni e anche lo spazio:

“Berlingo è un grande successo del nostro marchio, è proprio quello che ha inaugurato questa nuova tipologia di automobile, un nuovo segmento di mercato. È, infatti, una vettura polivalente, polifunzionale, dalle grandi doti di utilità e versatilità. Lanciata nel 1996 ha venduto più di tre milioni di esemplari tra la versione trasporto merci e quella trasporto persone. In questo momento si rinnova mantenendo i valori che ne hanno decretato il successo, come l’abitabilità e lo spazio nel bagagliaio, aggiungendo, però, nuovi elementi stilistici specialmente nel frontale: nuova mascherina, nuova calandra, nuovi fari al LED, e un carico di tecnologia sia all’interno, con funzionalità per chi guida e per chi sta a bordo, che con una nuova famiglia di motorizzazioni BluHDi tutte Euro 6”.

Punto di forza di questa macchina è l’abitabilità che avete lasciato immutata, il portabagagli oscilla tra un minimo di 675 e un massimo di 3000 litri e aumentano, appunto, anche le dotazioni tecnologiche:

“Si tratta di un miglioramento continuo del prodotto pur mantenendo saldi i valori fondanti che il cliente classico vuole avere. Mi riferisco, ad esempio, alle famiglie con bambini che hanno bisogno di grandi spazi nel bagagliaio per depositare passeggini o carrozzine, ma che desiderano allo stesso tempo una vettura moderna e in linea con le nuove tecnologie, per questo motivo è stato inserito uno schermo touch da 7 pollici che raggruppa buona parte della strumentalizzazione e dei comandi della vettura stessa. Il nostro obiettivo è fare delle vetture facili da utilizzare, facili da vivere, delle macchine antistress, perché le automobili devono essere delle compagne di viaggio per noi, e devono essere al 100% utili, e questo vuol dire anche offrire una tecnologia che sia semplice da utilizzare”.

Qual è il listino prezzi della Berlingo e quando la vedremo sul mercato?

“Per quanto riguarda le motorizzazioni ci sono tre livelli di potenza, soprattutto per la versione diesel che è di solito la più venduta in Italia: 75, 100 e 120 cavalli, tutte 1.6, BlueHDi e quindi Euro 6. I prezzi vanno da 18.750 euro ai 23.550 euro, quindi un range assolutamente accessibile e in linea con quelle che sono le caratteristiche della vettura e del mercato. Arriverà ai primi di giugno, siamo in fase di pre-lancio”.

Un modello che invece già da diversi mesi è sul mercato è la Citroen C4 Cactus, una vettura che sta iniziando ad incassare anche premi importanti: è arrivata seconda a Ginevra come “Auto dell’anno 2015” e al Salone di New York ha vinto il titolo di “2015 World Car Design of the Year” come la macchina più bella o comunque più particolare dal punto di vista estetico. Possiamo definirla un concentrato di estetica e di tecnologia, una rivoluzione su quattro ruote firmata Citroen:

“Sì, è il manifesto di quello che vogliamo essere come marchio, della nuova immagine che vogliamo dare. La filosofia di costruzione di questa vettura, i principi sulla quale l’abbiamo realizzata sono quelli che ci hanno sempre contraddistinto e che sempre lo faranno. Questi valori sono quelli della semplicità e della facilità d’uso, del design, ed in effetti la C4 Cactus è una vettura che rompe completamente tutti gli schemi della berlina tradizionale quindi è molto originale e facilmente riconoscibile, un po’ come le Citroen del passato che erano subito riconducibili al marchio perché assolutamente identificabili . Ha, poi, un carico tecnologico anche in questo caso molto importante e un peso notevolmente contenuto. La riduzione delle masse è un elemento chiave per garantire alla vettura dei consumi e delle emissioni inquinanti più bassi possibili. In questo caso abbiamo ridotto il peso di 200 Kg rispetto a una vettura della stessa dimensione e dello stesso segmento, una cifra enorme, e l’abbiamo fatto attraverso l’utilizzo di materiali molto particolari, acciai ad alto limite elastico ma molto leggeri. Materiali innovativi sono stati utilizzati anche per l’interno, ogni scelta ha avuto come obiettivo quello di ridurre il peso. Ciò ci ha permesso di ottenere una vettura che nella versione Blue HDi da 100 CV consuma solo 3,4 l/100 km, valori che nemmeno le citycar più economiche riescono ad ottenere, e che conta solo 89 grammi di CO2, numeri molto difficili da raggiungere per questa categoria di automobili. C’è poi tutta la questione del confort che per Citroen è un elemento fondamentale, che è stato curato nei minimi particolari, con un assorbimento delle sospensioni di altissimo livello. L’accoglienza all’interno della vettura è particolare, grazie a un sedile unito per i posti anteriori, un vero e proprio sofà, che rende molto caloroso e accogliente l’ambiente. Tutto è stato studiato proprio nell’ottica di avere una vettura facile, bella da vivere e da utilizzare durante i viaggi, senza stress anche nell’utilizzo cittadino. Del resto, ricordiamo che C4 Cactus ha questi evidenti Airbump laterali che sono delle protezioni in termoplastica molto innovativa con delle capsule di aria compressa che sono in grado di attutire i piccoli urti cittadini, ed anche questo garantisce una certa serenità di viaggio poiché non si ha paura di piccoli incidenti che rovinerebbero l’automobile”.

All’ultimo Motor Show di Bologna, oltre alla C4 Cactus, presente nel vostro stand c’era anche la nuova C1, lanciata anch’essa nei mesi scorsi sul mercato. Proprio tu, e proprio in occasione del salone bolognese, ci hai descritto la vostra nuova citycar con queste testuali parole: “Rinnovata completamente rispetto alla versione precedente, grazie a questo nuovo frontale caratterizzato dai fari su due livelli. Forti caratteristiche di maneggevolezza, di agilità, d’economicità d’uso, sopratutto in ambito cittadino. Nuove motorizzazioni e poi c’è la capotta apribile fino a 120 km/h e fino alla fila posteriore” Insomma, verrebbe da aggiungere, sembra quasi di guidare una cabrio:

“È un efficace riassunto delle caratteristiche di C1, una vettura che ha avuto un gran successo dal 2005 in poi proprio per queste sue caratteristiche anche se quella principale è, a mio avviso, la simpatia. Per simpatia intendo il suo essere facile da utilizzare da tutti, da parcheggiare, ora anche con una telecamera posteriore che aiuta ulteriormente nelle manovre, da usare in città perché è agile e sguscia nel traffico. È davvero una compagna per l’utilizzo quotidiano dal fare la spesa a portare i figli a scuola e offre grande piacevolezza, i motori sono prestazionali, consumano poco ma sono anche brillanti e poi c’è la possibilità con un pulsante di aprire il tetto e di godere della luce del sole e del vento che rendono ancora migliore l’esperienza di guida”.

Mi sembra che C1 rappresenti in pieno l’evoluzione del settore citycar, possibile che possa essere considerata una pioniera delle citycar del nuovo millennio?

“È vero, se la prima era ancora un po’ spartana, questa è più completa. È stato fatto un grande lavoro anche sull’assorbimento dei rumori, quindi l’insonorizzazione è stata maggiormente curata, è diventata più matura come versione ed è quello che il cliente vuole. Vuole avere un livello di confort e di prestazioni al quale, anche su una citycar, non riusciamo più a rinunciare. La nuova C1 rappresenta tutto ciò”.

All’ultimo Salone di Shanghai, Citroen oltre a dare il via alla commercializzazione in Cina per C4 Picasso e Gran C4 Picasso, ha presentato in anteprima assoluta il nuovo concept car Citroen Aircross, prodotto in occasione del 50 millionesimo veicolo venduto. La vera novità è rappresentata dall’ibrido plug-in insieme a una straordinaria cura per l’aggiornamento tecnologico e il confort del passeggero. E poi se la C4 Cactus ha gli Airbump, l’Aircross ha gli Alloy Bump:

“È un SUV di 4,55 metri, quindi di medio-grandi dimensioni, e si tratta di un concept importante per diversi motivi. Dal punto di vista tecnologico è il primo esempio di ibrido  benzina plug-in, quindi un insieme di motorizzazioni benzina, termiche, tradizionali ed elettriche che combinate riescono a garantire prestazioni di altissimo livello perché i due motori insieme assicurano una potenza di 300 CV e la possibilità di avere la trazione sulle quattro ruote motrici, elemento imprescindibile per un SUV. Dal punto di vista estetico è altrettanto importante perché mostra il nuovo design del marchio Citroen che era stato evidenziato su Cactus, ma lo fa su una vettura di segmento superiore adattandola a quello che è l’utilizzo del SUV, ad esempio gli Airbump evolvono in questi Alloy Bump che sono questa volta di un acciaio molto particolare, leggero ma resistente, e sono collocati nella parte bassa della carrozzeria proprio perché devono riparare da sassi e da tutti gli ostacoli che si possono trovare in un utilizzo fuori strada. Troviamo, comunque, degli elementi di design tipici del marchio Citroen come i fari su due livelli, i fari a LED, la carrozzeria con l’andamento molto liscio e rigoroso; tutti elementi che si trovano sia in Cactus che in questo concept da cui sicuramente prenderemo spunto per i modelli del futuro sia in termini stilistici che tecnologici”.

Quest’anno Citroen è protagonista anche nel ciclismo visto che è partner per il Giro d’Italia della squadra TINK OFF-SAXO, che vanta nelle sue fila atleti come Contador, Basso, Sagan:

“Abbiamo fatto una collaborazione a livello globale con questo team internazionale con atleti di altissimo livello e l’abbiamo fatto fornendo tutti i veicoli alla squadra, in particolare la Citroen C5 Tourer, quindi la versione station wagon. É interessante l’utilizzo delle vetture da parte di una squadra ciclistica, le automobili devono essere delle compagne di viaggio affidabili, performanti, capaci di andare piano, magari in salita, con marce basse senza rovinare il motore, e allo stesso tempo devono essere velocissime nell’intervenire in caso di  problemi tecnici. Inoltre, devono essere attrezzate con equipaggiamenti sia di radio che con collegamenti televisivi e, ancora, essere in grado di portare del materiale per i ricambi delle attrezzature delle bici dei corridori in gara”.

Chiudiamo con un commento su due argomenti di stretta attualità. Il progetto Ecopatente di cui voi siete partner ufficiali, un’idea nata sei anni fa che si prefissa l’obiettivo di una guida sicura per i giovani e non solo, ed anche la scommessa stimolante di casa Citroen legata alla 2CV

“Ecopatente è un progetto a cui noi abbiamo aderito con entusiasmo perché interpreta due valori fondamentali di Citroen: l’attenzione all’ambiente e la sicurezza. E’ rivolto ai giovani, a una nuova generazione di neopatentati a cui vogliamo veramente parlare perché pensiamo di avere una gamma prodotti adeguata a loro, in particolare con C4 Cactus. Abbiamo deciso di farlo in maniera concreta investendo in questo progetto, garantiamo a chi sta prendendo la patente un contributo di 1000 euro in caso di acquisto di una vettura Citroen e poi tra tutti quelli che parteciperanno a Ecopatente e risponderanno correttamente ai quiz sarà sorteggiata una persona che avrà un C4 Cactus in comodato d’uso per 5 mesi. 2CV è, invece, un progetto che gioca molto sulla creatività e sul fattore umano. Abbiamo deciso di restaurare una 2CV che era  prossima alla rottamazione e gli abbiamo ridato vita non solo dal punto di vista tecnico ma anche esteticamente andando a recuperare il progetto di Serge Gevin, una serie speciale del 1982 che non aveva mai visto la luce. Siamo entrati in contatto con lui che l’aveva disegnata, basandoci sulla sua descrizione e sui suoi bozzetti, è stata realizzata completamente in Italia. I colori sono il bianco e il giallo, due colori gioiosi, si chiama 2CV Soleil perché per lui stesso guardandola bisognava pensare al sole, al mare e alla gioia di vivere. Si tratta di un modello che incarna molte delle caratteristiche dei valori del marchio stesso e che ancora oggi andiamo a mettere in evidenza”.

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2CV Soleil: un esemplare unico per un tuffo nel passato

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Al raduno delle “Douche” che si terrà in Polonia, precisamente a Torun, dal 28 luglio al 2 agosto la Citroen presenterà un’automobile che rappresenta un pezzo della sua storia. Stiamo parlando della 2CV Soleil, una vettura progettata nei primi anni ottanta ma che fu bocciata perché gialla, colore che il direttore del tempo non gradiva. Il padre di quest’automobile è Serge Gevin, artista, designer e consulente della Casa francese per la quale ha, inoltre, ideato due serie speciali della Citroen 2CV. Oggi la 2CV Soleil è diventata realtà, seppur in un esemplare unico. E’ stata infatti realizzata nella filiale italiana del Double Chevron basandosi sul progetto del suo ideatore del quale sono state rispettate tutte le indicazioni: dalla scocca bianca con parafanghi, cofano e capote gialli, alle scocche dei fari rotondi, al disegno sul bagagliaio di un salvagente e  di un cappello di marinaio sulle portiere. Un design che doveva trasmettere la gioia di vivere attraverso le figure del cielo, del sole e del mare, e che riesce a farlo richiamando perfettamente l’isola dell’Atlantico da cui l’auto prende il nome. A rispettare pedissequamente questi criteri è stato Guido Wilhelm, il guru dei restauratori Citroen e titolare dell’Atélier 2CV,  che si è occupato del restauro trasformando, in circa 60 giorni, una 2CV Club del 1982 ridotta, inoltre, malissimo in questa magnifica e unica vettura.

 

 

Top foto, DS3 Cabrio

DS3 Cabrio: la prova

 

di Maurizio Elviretti

 

Una celebre canzone degli anni 60 s’intitolava “Il cielo in una stanza”. Ai giorni nostri forse canterebbero “Il cielo in un abitacolo”, magari seduti di fronte al volante della nuova DS3 CABRIO, un’auto certamente destinata alle nuove generazioni e, perché no, proprio ai figli di chi è cresciuto ascoltando quella canzone. Già presente sul mercato italiano da diversi mesi, può vantare un cospicuo numero di vendite, nonostante si parli di una vettura di “nicchia”: sono infatti già 300 mila tra berline e cabrio DS3 le unità vendute in trenta mesi. Proprio in questi giorni, noi della redazione di Professione Motori  abbiamo avuto il piacere di provare, guidare ed ammirare la versione BlueHDi 100 S&S SO CHIC nel suo look estremamente giovanile, ma che sa stare comunque al passo con i tempi e con la tecnologia. Proprio di quest’ultima ne è testimone il tasto sulla plafoniera, che permette di aprire totalmente o parzialmente il tetto in un tempo che va da 11 a 16 secondi. Sono tre, infatti, le posizioni di apertura: intermedia, orizzontale e totale. L’operazione la si può fare fino ad una velocità di 120 chilometri all’ora. Pratica e con stile: questa potrebbe essere la sintesi. Perché la nuova DS3 Cabrio è stata oggetto di un attento studio nell’estetica. Del resto, già la versione con tetto rigido proponeva più scelte nella colorazione dello stesso tettino, da abbinare con la tonalità della carrozzeria. Il colore della tela della cabrio francese viene proposto in tre tonalità: Blu Infini, Grigio Moondust e Nero. Per la carrozzeria, le scelte sono su una gamma di sei colorazioni: Bianco (quella come la nostra in prova), Blu Infini, Carbotech, Grigio, Grigio Moondust e Nero. Una scelta ampia, in considerazione che per quanto riguarda gli interni anche la plancia, il pomello della leva del cambio e i profili delle bocchette del climatizzatore sono intonati ai colori della carrozzeria e del tettuccio in tela; sul quale appare la trama del monogramma “DS”. Tutto molto raffinato. Novità importanti anche per quanto riguarda l’illuminazione, con nuovi e caratteristici gruppi ottici. Grazie all’utilizzo simultaneo di 3 moduli LED e di un modulo allo Xeno, il fascio luminoso risulta essere molto più potente ed efficiente. Si risparmia infatti il 35% di energia per gli anabbaglianti e il 75% per gli abbaglianti. E va tenuto inoltre conto che con una durata di vita standard di oltre 20.000 ore, i LED durano 20 volte di più rispetto alle lampade alogene. La DS 3 cabrio propone anche indicatori di direzione a scorrimento, un’innovazione unica nel segmento. Questa nuova connotazione luminosa è completata da fari diurni a LED nelle prese d’aria anteriori, che rendono inconfondibili DS 3 e DS 3 Cabrio. Che sul lato posteriore si distinguono anche grazie ai fari a LED con effetto 3D (con logo DS). La DS3 Cabrio, ovviamente, non è fatta di soli contenuti estetici, ma anche quelli pratici, come ad esempio il mantenimento dei 245 litri di capacità a capote aperta. La gamma motori di DS 3 si arricchisce di nuove motorizzazioni Diesel e benzina, già conformi alla normativa Euro 6. Per il Diesel, sono il 1.6 BlueHDi 120 (3,6 l/100 km e 94 g/km di CO2 ) ed il “nostro” 1.6 BlueHDi 100 (3,1 l/100 km e 81 g/km di CO2), che integrano un modulo SCR (Selective Catalytic Reduction), posizionato a monte del FAP additivato: permette di trattare i NOx (- 90%), riducendo le emissioni di CO2. Sul fronte benzina DS 3 mantiene la motorizzazione 1.6 THP 155, apprezzata per il brio e la fluidità anche a bassi regimi. E’ disponibile anche la motorizzazione 1.2 e-VTi 82 ETG (4,3 l /100 km su percorso misto e 99 g /km di CO2), della famiglia PureTech, conforme alla normativa Euro6. È proposta con un cambio pilotato: ETG (Efficient Tronic Gearbox). Di serie su tutte le versioni: ABS, airbag guida, airbag passeggero, chiave con transponder, chiusura centralizzata, correttore assetto fari, immobilizzatore, pretensionatore cinture, servosterzo, tergilunotto, volante regolabile, autoradio, controllo elettronico della stabilità, fendinebbia, controllo automatico velocità, vetri elettrici anteriori, sedile guida regolabile in altezza, sedile posteriore sdoppiato, retrovisori elettrici, airbag laterali, airbag per la testa, appoggiatesta posteriori, controllo elettronico della trazione, AFU – Assistenza alla frenata d’emergenza, computer di bordo, fari anteriori a Led diurni, fasce laterali cromate, IRC (Indicatore cambio di rapporto), kit di gonfiaggio pneumatici, maniglie esterne, supporto retrovisori e battitacco cromati, minigonne laterali, Pack Chrome (dettagli cromati: fendinebbia, cornice presa d’aria anteriore e porta targa posteriore), paraurti anteriori e posteriori in tinta carrozzeria, REF – Ripartitore Elettronico di Frenata, rilevatore bassa pressione pneumatici. Nella versione BlueHDi 100 S&S SO CHIC a noi in prova, di serie anche il bracciolo anteriore centrale, il pack navigation dab ed il DS connect box, oltre ai vetri posteriori oscurati. Prezzo della versione base €25.050,00, mentre per la versione BlueHDi 100 S&S SO CHIC bisognerà aggiungere circa altri 5 mila euro.

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Citroen: a giugno sul mercato la nuova Berlingo

di Federico Gianandrea de Angelis

Dopo averla presentata allo scorso Salone di Ginevra, Citroen si prepara ad immettere sul mercato la nuova Berlingo: la vedremo infatti nelle nostre concessionarie a giugno, a prezzi che vanno dai 18.750 euro della versione benzina VTi 95 Feel ai 23.850 euro della turbodiesel BlueHDi S&S XTR. Un evidente rinnovamento stilistico si nota già dal frontale, tramite le modifiche apportate al paraurti anteriore e alla griglia del radiatore, e dalla nuova fanaleria con luci diurne a LED posizionate alcuni centimetri più in basso. In realtà è stata tutta la gamma ad essere stata aggiornata, sia per quanto riguarda la sicurezza che per la dotazione tecnologica che troviamo nei quattro nuovi allestimenti disponibili: Live, Feel, Shine e XTR. Con dimensioni pari a 4,38 metri di lunghezza, 1,81 m di altezza e un passo di 2,73 m, ciò che non è cambiato minimamente sulla nuova Berlingo è l’ampio spazio interno: il bagagliaio mantiene una capacità che oscilla da un minimo di 675 litri ad un massimo di 3.000, nell’abitacolo ci sono vani porta-oggetti da 170 litri, e lo spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori, che siedono su sedili singoli, è di 24,5 centimetri; per gli interni previsti anche due nuovi rivestimenti, dal nome Délice Gret Quad e Liberia. Per le nuove dotazioni tecnologiche a cui avevamo accennato in precedenza, Citroen mette a disposizione sulla nuova multispazio il cruise control con limitatore di velocità, i sensori per luci e pioggia, l’hill-start assist e il Grip Control; per quanto riguarda la sicurezza, invece, ci saranno i sensori di parcheggio, sia posteriori che anteriori, la retrocamera, l’infotainment con touch screen da sette pollici (di cui fanno parte navigatore, Bluetooth audio streaming e tecnologia MirrorScreen) e da novembre anche l’Active City Brake, che rimane attivo fino alla velocità di 30 km/h e riduce le conseguenze di incidente dovuto a distrazioni del conducente. La gamma motori prevede due varianti benzina Vti, da 95 e 120 cavalli, perché la casa francese si è concentrata principalmente sui propulsori diesel, prevedendo un solo 1.6 BlueHDi Euro 6 in diverse versioni: 75 CV e 100 CV (entrambi cinque marce manuale, 4,3 l/100 km e 113 g/km di CO2), 100 CV Start&stop (cinque marce manuale, 4,1 l/100 km e 109 g/km), 100 CV Start&stop ETG6 (sei marce robotizzato, 4,2 l/100 km, 109 g/km di CO2) e 120 CV Start&stop (sei marce manuale, 4,3 l/100 km, 113 g/km).

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A 25 anni dall’ultima apparizione, torna la Citroen 2CV

di Federico Gianandrea de Angelis

Il prossimo obiettivo di Citroen Italia è quello di creare una serie speciale mai esistita, di concretizzare l’idea rimasta in sala parto del grande artista Serge Gevin, colui che ebbe un ruolo quasi fondamentale nella storia della famosissima 2CV. La prima serie speciale di quest’ultima, chiamata Spot, quella con la carrozzeria bianca e arancione che riprendeva i colori classici delle sedie da spiaggia, nacque proprio dall’invenzione di Gevin, allora titolare dell’agenzia Pink e responsabile dell’allestimento degli stand Citroen nella mostre più importanti. Da lì partì un’evoluzione che ancora oggi non si ferma: prima la 2CV Charleston nelle colorazioni nero/giallo, nero/rosso e a doppia tonalità di grigio, poi la Dyane Caban, la Visa Sextan, la 2 CV Dolly e tante altre ancora. Ma la Deuche, abbrevazione di Deux Chevaux (ossia due cavalli), che più Gevin voleva creare non fu mai realizzata, quella che lui voleva così: “Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio c’è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio ed una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere”. Oggi Citroen vuole rendere realtà quel sogno, e proprio con la collaborazione dello stesso Gevin sta lavorando alla produzione, in un unico esemplare, di quella 2CV, partendo dalla base di una vecchia 2CV Club del 1982.

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C4 Cactus PureTech 110S&S: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ve l’avevamo già descritta in occasione della premiere stampa della scorsa estate ad Amsterdam, ce ne hanno parlato nel dettaglio negli ultimi mesi, e nei principali Saloni europei, anche i massimi responsabili del marchio Citroen, adesso ve la mostriamo di nuovo, con un’inedita motorizzazione e dopo una scorpacciata di premi e consensi incassati in giro per il mondo. Di chi stiamo parlando? Naturalmente della Citroen C4 Cactus, in prova nelle ultime settimane presso la nostra redazione nella versione PureTech 110 S&S Shine Edition. Partiamo col dire che dallo scorso luglio, quando appunto si è svolta la premiere stampa, ad oggi la C4 Cactus ha inanellato una serie di riconoscimenti che difficilmente possono e devono passare in secondo piano. Due su tutti: secondo posto al “Car of The Year 2015″, alle spalle della Volkswagen Passat e alla vigilia del Salone di Ginevra, e premio di “World Car Design of the Year” in occasione dell’ultimo Salone di New York. E sì, perché ancor prima che da un punto di vista tecnico questa è una vettura che cattura l’attenzione soprattutto da un punto di vista strettamente estetico, con scelte coraggiose ed ormai note a gran parte degli addetti ai lavori. Fari anteriori al Led con innovativa forma sottile ed allungata, vetri posteriori oscurati, barre longitudinali sul tetto, calotte dei retrovisori che nel modello provato sono di un accesso color rosso, cerchi in lega da 17″ black, forme robuste ma al tempo stesso contenute nelle dimensioni, una lunghezza di poco superiore ai 4 metri ed una larghezza di poco inferiore ai 2 metri, mentre l’altezza da terra è di 1,5 metri. E poi naturalmente gli Airbump, queste capsule di aria compressa che prevengono graffi alla carrozzeria tipica conseguenza dei piccoli urti quotidiani, che dominano innanzitutto le fiancate ma che trovano spazio anche all’anteriore e nel posteriore. A proposito di posteriore, il portabagagli ha un volume che varia da 358 ai 1170 litri. Stile e design, del tutto originali ed innovativi, trovano la giusta consacrazione anche all’interno della C4 Cactus: volante in pelle bicolore con inserti cromati, sedili in tessuto Grey dalle forme originali, bracciolo apoggiagomiti anteriore incastonato tra i due sedili e cassetto portaoggetti “Top Box” ricamato da una trama esclusiva che domina anche il resto del cruscotto. Inoltre, le maniglie apri porta interne sono un riferimento esplicito al mondo della valigeria, mentre la plancia si caratterizza per una quasi totale assenza di pulsanti (non mancano invece vasche e vani portaoggetti), con lo schermo LCD touch pad da 7″ attraverso il quale si possono accedere a tutte, davvero tutte, la funzioni della vettura: radio, telefono, sistema di navigazione con mappe europee ed anche climatizzatore. Non manca neanche la solita buona dose di sicurezza, con ABS con ripartitore Elettronico di Frenata ed aiuto alla Frenata d’Emergenza, airbag laterali, a tendina e del conducente, Electronic Stability Control (ESC) e rilevatore bassa pressione di pneumatici. In termini di assistenza alla guida, invece, ecco Hill Assist per le partenze in salita, accensione automatica dei fari e del tergicristallo con sensore pioggia, cruise control e sensori di parcheggio abbinati ad una telecamera di retromarcia. Chiudiamo con l’aspetto tecnico, il motore come detto è un 3 cilindri 1.2 Pure Tech da 110 Cavalli con Start & Stop, l’accelerazione da 0-100 km/h è in 9,3 secondi, il consumo misto è di 4,7 l/100 km e le emissioni di CO2 contenute nei 107 g/km. Cambio manuale a cinque rapporti, apprezzabile la ripresa, pronunciata e molto adatta per i contesti cittadini la maneggevolezza dello sterzo. I prezzi della versione base partono da 19.950 euro, quella ultra accessoriata arriva a 21.600 euro.

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Citroen al Salone di Shanghai

 

In occasione del Salone Internazionale di Shanghai, in programma tra il 22 e 29 aprile prossimi, Citroen presenterà in anteprima mondiale il suo nuovo concept car: Citroen Aircross. Una vettura sensazionale, creativa ed audace, con cui il marchio francese si conferma in grado di sviluppare un posizionamento internazionale innovativo, presentando una personale interpretazione del SUV. Personalità unica, con un design equilibrato e fluido che crea un’identità forte e una personalità originale nel segmento di riferimento. Un abitacolo inedito per vivere la strada in modo nuovo, con interni moderni e luminosi, freschi e funzionali, per il benessere di corpo e mente. Tanta tecnologia al servizio di una mobilità ancora più rilassata, che favorisce la comunicazione e la condivisione in un SUV sempre connesso, con interfaccia grafiche eccezionali e tecnologia Hybrid Plug-In. Accanto alla nuova Citroen Aircross spazioe anche la gamma C4 Picasso, visto che il prossimo Salone di Shanghai sarà anche l’occasione per Citroen di avviare l’esportazione, in Cina, tanto della C4 Picasso quanto della Grand C4 Picasso, straordinari successi nel mercato europeo sin dal loro lancio. I punti di forza: un design puro ed espressivo, le linee dinamiche e la firma luminosa unica, ma anche un comfort di guida all’avanguardia, con l’utilizzo della piattaforma EMP2 che garantisce una tenuta di strada impeccabile e un benessere condiviso da tutti gli occupanti, abbinati a consumi contenuti.

 

 

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Citroen Aircross Concept: “unica e genuina”

 

di Leonardo Frenquelli

 

Al prossimo Salone di Shangai, Citroen è pronta a svelare un’altra traccia del suo futuro. Dal 22 al 29 aprile la kermesse cinese sarà teatro di molte anteprime, tra queste anche la nuova Citroen Aircross Concept, prodotta dalla casa francese in occasione del 50 milionesimo veicolo venduto. La base di partenza era la Aircross sul mercato dal 2012, rivisitato però secondo le linee guida della nuova filosofia dei parigini. Più grande della serie attuale, ha nell’ibrido plug-in la sua più grande novità, assieme ad una straordinaria cura per l’aggiornamento tecnologico ed il comfort del passeggero. La nuova generazione Citroen ha già visto esordire la pluripremiata Cactus con i caratteristici “Airbump” che per la Aircross si sono evoluti in “Alloy Bump”: una struttura alveolare in alluminio che bada sia all’estetica che alla sicurezza, proteggendo dagli urti laterali. Si sono aggiunti anche gli “Air Curtain” e gli “Air Sign”, studiati ed applicati per garantire una migliore aerodinamicità al prossimo SUV ibrido francese. La spinta dei motori conta, tra quello elettrico e quello a benzina, un totale di 313 cavalli che ha fatto registrare numeri piuttosto interessanti, come la percorrenza da zero a cento chilometri orari in soli 4,5 secondi. Il propulsore a benzina sarà un 1.6 THP da 218 cavalli e 275 Nm di coppia, mentre l’unità elettrica da 70 kW ha 95 cavalli con una coppia di 200 Nm, il tutto abbinato alla trazione integrale. Secondo le stime della casa francese, una ricarica completa della batteria tramite una presa domestica dovrebbe richiedere tre ore e mezza, per poi avere un’autonomia di oltre cinquanta chilometri in modalità Z.E.V. (Zero Emission Vehicle). “Unica e genuina”, così la Citroen ha definito il proprio prototipo, che potrà disporre di un sistema di infotainment controllato da un doppio display da 12 pollici ed un’abitabilità eccezionale. Il passo maggiorato ed i grandi sedili, daranno ad ogni singolo passeggero molto spazio rendendo questo SUV sia adatto ai brevi tratti cittadini, ma anche a tratte più lunghe e faticose.