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Ford è import leader nel mercato totale, vetture e veicoli commerciali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ford è import leader in Italia nel mercato totale, vetture e veicoli commerciali, con uno share del 7,3%. La crescita del mese di luglio, rispetto allo stesso periodo del 2016, è stata dell’8,4% a fronte di un mercato che è cresciuto del 5,9%. Anche i risultati dei primi sette mesi dell’anno sono stati molto positivi, esprimendo un aumento del 9,8% rispetto a una crescita del mercato dell’8,6%.

L’Ovale Blu è anche il marchio più apprezzato dalle famiglie, come dimostra la costante leadership nel canale privati, sia nel mese di luglio sia nei primi sette mesi dell’anno.

“Ford, in Italia, cresce a un ritmo maggiore, grazie a una gamma unica, per ampiezza e versatilità, in grado di soddisfare le diverse esigenze dei consumatori”, ha commentato Fabrizio Faltoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia. “L’Ovale Blu offre, infatti, numerose soluzioni: per coloro che cercano una city car compatta sono disponibili tre vetture, mi riferisco a KA+, Fiesta e B-MAX; per coloro che hanno esigenze di maggiore spazio, altre tre, e penso, in questo caso, a Focus, Focus Wagon e C-MAX. Per chi, invece, alla necessità di dimensioni, unisce quelle di eleganza e comfort, offriamo in alternativa, Mondeo, S-MAX e Galaxy; sono ancora tre i nostri SUV, uno small size EcoSport, uno medium size Kuga e uno full size Edge. A queste soluzioni, si aggiungono, inoltre, gli Utility Vehicles, pensati per garantire ai clienti la massima versatilità. Una gamma veramente unica”.

Per quanto riguarda, invece, le vendite dei veicoli commerciali, Ford, a luglio, rafforza la sua leadership con uno share del 12,5%. Nei primi sette mesi dell’anno, il risultato è ancora più significativo: l’Ovale Blu, infatti, con uno share del 12,4%, cresce di 1,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.

Questo risultato è frutto di una gamma completa e versatile che si caratterizza, inoltre, per la tecnologia più avanzata, i costi di esercizio più contenuti e livelli di assistenza post vendita orientati a minimizzare i tempi di fermo.

“Essere import leader nel mercato totale è l’esemplificazione del valore del brand Ford in Italia: un trend molto positivo, in attesa di lanciare la famiglia della Nuova Fiesta, la compatta tecnologicamente più avanzata al mondo e la nuova generazione del nostro SUV compatto EcoSport, una grande opportunità in un segmento in costante crescita”, ha aggiunto Fabrizio Faltoni.

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Ford lancia Chariot, innovativo servizio di navetta su base collettiva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’ambito dello sviluppo di soluzioni in grado di rispondere alle sfide dell’attuale mobilità urbana, Ford Mortor Company annuncia il lancio, nel mese di agosto, del servizio di navetta su base collettiva Chariot, con l’intento di offrire una soluzione di mobilità a chi oggi è escluso, principalmente per ragioni strutturali, dai servizi di trasporto pubblico.

Le navette Chariot si inseriranno nelle opzioni per il trasporto di massa per colmare il divario tra taxi e autobus, fornendo un’opzione di trasporto su richiesta, da punto a punto, comoda, efficiente ed economica. Negli orari di punta, le navette Chariot transiteranno nelle aree a maggior tasso di pendolarismo per poi riproporre i medesimi servizi, alla fine della giornata lavorativa. Ogni navetta sarà in grado di ospitare comodamente oltre 12 persone garantendo un posto a sedere per ogni occupante.

“La mission di Chariot, sin dal primo giorno, è stata quella di risolvere il problema del pendolarismo, fornendo una soluzione di trasporto di massa veloce, affidabile e conveniente per coloro che vivono nelle città di oggi”, ha dichiarato Ali Vahabzadeh, Co-Founder e CEO di Chariot. “Vogliamo aiutare le persone a muoversi più facilmente ovunque loro desiderino andare, sia che abbiano bisogno di raggiungere uno snodo di transito, sia che vivano in una zona poco servita dai mezzi pubblici”.

New York è la terza realtà urbana ad essere coinvolta nel progetto di espansione di Chariot, che sarà inizialmente introdotto in 2 aree predefinite, una a Manhattan e una a Brooklyn, con una tariffa forfettaria di 4 dollari per corsa. Ulteriori itinerari saranno sviluppati su richiesta a livello collettivo. Entro l’autunno, Chariot prevede l’inserimento nella Grande Mela di 60 navette.

Chariot, user-friendly e dinamico

Durante il lancio di Chariot a New York, i pendolari potranno utilizzare un processo di condivisione dei percorsi semplificato, per rendere l’esperienza maggiormente user-friendly. Chariot mostrerà, infatti, sulle proprie mappe le aree già predisposte per i servizi di shuttle consentendo poi ai pendolari di poter condividere itinerari aggiuntivi.

Gli utenti potranno, altresì, creare dei percorsi personalizzati suggerendo nuove aree che secondo loro potrebbero beneficiare dei servizi di Chariot, quindi condividere la loro proposta con amici, familiari e vicini, interessati, a loro volta, ai medesimi itinerari. Nel momento in cui, le richieste presentate dovessero essere ritenute in numero sufficiente per sostenere e finanziare il percorso proposto, Chariot si occuperà di inviare le navette necessarie a coprire tale zona.

I team Global Data, Insights e Analytics di Ford supporteranno Chariot nell’integrazione della sua mappatura utilizzando algoritmi per analizzare i dati e mappare percorsi efficaci per servire al meglio e in tempo reale, le esigenze di mobilità delle comunità sfruttando, inoltre, i dati relativi al traffico e all’infrastrutture già esistenti.

Utilizzare Chariot sarà semplicissimo. Gli utenti dovranno semplicemente aprire e controllare l’App dedicata per trovare i percorsi a loro più vicini, riservare un posto garantito e nel mentre dirigersi verso il Chariot assegnato.

Garantire le migliori modalità di trasferimento per i pendolari

Con l’aumento della popolazione nella città di New York, sempre più persone utilizzano il trasporto pubblico. Nel 2016, la media giornaliera di presenze sulla metropolitana è stata di 5,7 milioni di persone, la più alta dal 1948, secondo la Metropolitan Transit Authority di New York. La media annuale di presenze supera i 1,7 miliardi.

La difficoltà nell’utilizzo dei mezzi pubblici non nasce soltanto a causa dell’enorme numero di pendolari coinvolti ma anche e soprattutto per chi oggi è escluso, principalmente per ragioni strutturali, dai tali servizi. Come emerge dallo studio condotto dal Furman Center dell’Università di New York, mentre il 94% delle abitazioni di Manhattan si trovano a meno di 1 chilometro da una fermata della metropolitana, nel Queens la percentuale si riduce al 54%. Per molti, può esser complicato anche solo avvicinarsi ai punti di passaggio per raggiungere altri mezzi.

“Sappiamo quanto sia importante per tutti essere in grado di spostarsi in modo agevole, soprattutto in luoghi densamente popolati come New York”, ha commentato Jessica Robinson, Director di Ford City Solutions. “Chariot nasce come soluzione per aiutare le città nel prendersi cura delle persone assicurandosi che le loro esigenze non siano sacrificate a causa di una mobilità limitata”.

Le navette Chariot possono così espandere la portata dei mezzi pubblici e offrire soluzioni da punto a punto, per completare percorsi dei pendolari. A San Francisco, dove Chariot gestisce 12 aree dedicate ai pendolari, circa il 20% degli utenti lo utilizzano nei collegamenti verso i diversi centri di transito come Bart e Caltrain o per raggiungere i terminal dei traghetti.

Il servizio può anche essere utilizzato per integrare il transito pubblico durante le ore di punta garantendo spostamenti di massa che contribuiranno a ridurre la presenza su strada di singole automobili. Uno studio commissionato da Ford e condotto da KPMG ha mostrato che ogni shuttle dinamico messo in servizio potrebbe eliminare la presenza su strada di ben 10 automobili.

Oltre ai servizi di navetta su base collettiva, Chariot sta lanciando a New York City anche servizi dedicati alle imprese e charter. I servizi per le imprese saranno disponibili per le aziende che vorranno offrire shuttle condivisi per i loro dipendenti, mentre i charter consentiranno agli utenti di prenotare direttamente un Chariot privato da 14 passeggeri per gite giornaliere o per eventi.

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Ford: tanta tecnologia per la nuova Fiesta

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo aver spopolato in Europa per tutto il 2016, diventando il modello di casa più venduto nel continente, la Ford Fiesta si presenta nella sua settima generazione con tocchi di modernità per quanto riguarda stile, tecnologia e sicurezza. Cresciuta di 7,1 centimetri (totale lunghezza 4,04 metri) per distinguersi dalla recente versione della Ka+ a cinque porte, la nuova Ford Fiesta si basa sul pianale BCar, un’evoluzione del precedente B2E, e viene proposta sia nella carrozzeria a tre porte che in quella a cinque. L’estetica cambia leggermente a seconda dell’allestimento scelto, ce ne sono sei a disposizione e cercano di soddisfare tutti i gusti: il tradizionale Plus, l’elegante Vignale, lo sportivo ST-Line, il “selvaggio” Active , il top di gamma Titanium ed infine la performante ST da 200 cavalli; mascherina, tema della griglia, taglio dei fendinebbia e andamento della parte inferiore del fascione sono gli elementi soggetti ai cambiamenti in base alla versione scelta. Le linee rimangono semplici e piuttosto sobrie, il posteriore sembra più largo di quanto realmente è grazie ai fanali orizzontali, scelti al posto di quelli trapezoidali per ridisegnare il portellone, ora più largo e in grado di fornire una maggiore accessibilità al vano di carico. Anche gli interni della nuova Ford Fiesta hanno subito una grande rivoluzione, con la plancia che sfoggia uno schermo a sfioramento da 6,5 pollici per la versione Plus, che aumentano fino a 8” sulle altre versioni, con la connettività Sync3 a comandi vocali compatibile sia con Apple Car Play che con Android Auto. A far da contorno allo schermo, materiali di alta qualità e tanta tecnologia: la piattaforma hi tech mette a disposizione due telecamere, tre radar e dodici sensori a ultrasuoni per avere una visione a 360° di quello che succede intorno alla macchina, e sono ben quindici i sistemi di assistenza alla guida presenti. Tra questi ultimi, citiamo il riconoscimento dei segnali stradali, gli abbaglianti automatici e soprattutto l’inedito sistema di parcheggio semiautomatico che frena automaticamente per evitare i contatti con altre vetture durante le manovre. La vasta scelta estetica trova riscontro anche sotto al cofano, dove è possibile avere per i benzina l’EcoBoost 3 cilindri 1.0 nelle potenze di 100, 125 e 140 cavalli abbinato al nuovo cambio manuale a sei marce, o anche il 1.1 aspirato da 70 o 85 cavalli con cambio manuale a cinque marce. Dal lato diesel presente invece il 1.5 TDCi nelle versioni da 85 o 120 cavalli, sempre con cambio manuale a sei marce, in quanto il cambio automatico sarà disponibile esclusivamente con l’EcoBoost 1.0 da 100 cavalli. Le vendite inizieranno dal prossimo settembre, il prezzo base della Plus sarebbe di 14.250 euro ma ci sarà una speciale offerta di lancio che permetterà di averla a 10.950 euro, mentre per la Titanium sarà necessario aggiungere ulteriori 1.500 euro; in autunno, e per 3.250 euro in più rispetto alla base, arriverà la Fiesta Vignale con il motore 100 cavalli, mentre novembre sarà il mese della ST-Line.

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CIR Rally del Salento: la tripletta di Paolo Andreucci e Anna Andreussi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 50.Rally del Salento, organizzato dall’Automobile Club di Lecce con il supporto tecnico della Scuderia Piloti Salentini ha lasciato una traccia importante sul Campionato Italiano Rally 2017.  Il dominio di Paolo Andreucci e Anna Andreussi con la Peugeot 208 T16 R5, le difficoltà di Simone Campedelli e Pietro Ometto su Ford Fiesta R5 e soprattutto il ritiro di Umberto Scandola e Guido D’Amore, nella seconda tappa della gara causa una toccata alla loro Skoda Fabia R5, hanno infatti dato un volto ben diverso e preciso alla classifica provvisoria della serie con il toscano della Peugeot che mette in atto la prima seria fuga verso il tricolore che, per lui, sarebbe il decimo.

Nei fatti la classifica attuale del campionato, naturalmente anche condizionata dal coefficiente 1,5 della gara salentina, è abbastanza chiara; in testa infatti Paolo Andreucci, guida con 64,50 punti, davanti a Simone Campedelli, secondo a 52, mentre Scandola è ora terzo con 39 punti. Un divario netto, anche se non già decisivo, che si rispecchia anche in parte sulla classifica del Campionato Italiano Rally Costruttori che vede nettamente al comando Peugeot, davanti a Skoda. Dietro ad Andreucci e Campedelli, il Rally del Salento ha avuto altri protagonisti che hanno chiuso particolarmente distaccati dai primi due. Terzo alla fine si è infatti classificato Antonio Rusce, al debutto in terra salentina con la sua Ford Fiesta R5 della X Race Sport ed autore di una ottima gara. Pilota sicuramente bravo, ma non certo professionista, pilota di Reggio Emilia sale infatti sulla macchina da corsa solamente durante le gare senza, o quasi, aver fatto nemmeno un metro di test. Discorso diverso, ma solamente per la conclusione invece, anche per l’altro pilota reggiano, Ivan Ferrarotti, anche lui al volante di una Ford Fiesta R5 della Movisport. Sempre dietro al suo conterraneo a chiuso alla sua corsa a muro con un pesate ritiro, dopo aver cercato inutilmente per tutta la gara un equilibrio per la sua vettura, mai raggiunto. Un discorso a parte poi merita la gara del sedicenne finnico Kalle Rovanpera, finito dietro nell’assoluta dopo aver toccato proprio all’inizio del rally, ma comunque concludendo settimo assoluto. Il “ragazzino” al volante di una Peugeot 208 T16 R5, preparata dalla FPF Sport, ha davanti a sé un futuro sportivo straordinario e gli errori ai quali ci ha abituati in questo tricolore, fanno parte solamente del suo percorso di crescita, già testimoniato, qua e là, da prestazioni di assoluto rilievo.

La gara salentina, era valida anche per il Campionato Italiano RGT, con il successo che è andato a Fabrizio Andolfi Junior su Abarth 124 Rally, quarto assoluto, il Campionato Italiano Due Ruote Motrici, con successo per Riccardo Canzian con la sua Renault Clio R3T, quinto assoluto nella generale, e per il Campionato Italiano R1 con Emanuele Rosso vincitore in Salento con la sua Renault Twingo R1 A. Ottima prova del giovane piemontese primo nel monomarca riservato alle Twingo. Tra le Suzuki Swift R1 protagonista finale sulle strade salentine il toscano Stefano Martinelli ancora leader della serie tricolore, ancora leader della serie tricolore.


CLASSIFICA 50.RALLY DEL SALENTO – FINALE: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1:56’30.4 ;2. Campedelli- Ometto (Ford Fiesta R5) a 39.8; 3.Rusce- Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 3’53.0; 4. Andolfi-Mangiarotti (Abarth 124 Rally) a 11’39.9; 5. Canzian- Nobili (Renault Clio R3T) a 11’40.5; 6.Gilardoni-Bonato (Renault Clio R3T) a 13’11.8; 7.Rovanpera- Pietilainen (Peugeot 208 T16 R5) a 14’17.1 ; 8.Mattonen-Taglienti (Mitsubishi Lancer Evo IX)a 17’45.2 ;9. Montagna-Quarta (Citroen C2 VTS) a 18’18.0; 10. Nicelli-Michi (Abarth 124 Rally) a 20’02.5.

Classifica CIR Assoluto: Andreucci 64,50; Campedelli 52; Scandola 39; Rusce 18,50; Perico 18; Ferrarotti – Chentre 11,50; Nucita 9,50; Rovanpera 7; Mattonen 2,25.

Classifica CIR 2RM: Gilardoni 60; Pollara 46,50; Canzian 43,50.

Classifica CIR R1: Martinelli 61,50; Strabello 49; Rosso 47,50; Coppe 36,5; Paris 35; Bravi 29,50;  Scalzotto 29.

Classifica CIR Costruttori: Peugeot 80; Skoda 46.

Classifica CI RGT: Andolfi 54; Riolo 14; Nicelli – Sassi 12.

Classifica Trofeo Rally Asfalto:  Campedelli 36; Chentre 26,50; Ferrarotti 22,50; Rusce 19; Nucita 10,50; Mattonen 10.

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Jim Hackett è il nuovo Presidente e CEO di Ford Motor Company

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ford Motor Company ha nominato oggi il nuovo President e CEO, Jim Hackett, e ha annunciato importanti cambiamenti nelle posizioni chiave di leadership globale, finalizzati da una parte a rafforzare ulteriormente i punti di forza del core business, e dall’altra ad accelerare la trasformazione dell’azienda, che sta affiancando al proprio ruolo tradizionale di costruttore d’auto quello di provider di servizi di mobilità, che vanno dalla connettività on board alla guida autonoma, per capitalizzare le opportunità emergenti nel campo della mobilità.

Jim Hackett, 62 anni, ha grande esperienza nell’innovazione. Componente del consiglio di amministrazione di FMC dal 2013 al 2016, a marzo dell’anno scorso è stato, infatti, nominato a capo di Ford Smart Mobility LLC, società controllata dell’Ovale Blu dedicata a ricerca, sviluppo e definizione di modelli di business per i servizi di mobilità integrata.

Riportando al presidente esecutivo Bill Ford, Hackett condurrà le attività globali di Ford e gli oltre 202.000 dipendenti a livello mondiale, succedendo a Mark Fields, 56 anni, che ha scelto di concludere, dopo 28 anni di successi, la sua carriera nell’Ovale Blu.

“Nel trasformare Ford per il futuro, partiamo da una posizione di forza”, ha dichiarato Bill Ford. “Jim Hackett è il CEO perfetto per guidare Ford durante questo periodo di evoluzione dell’industria automotive e della mobilità in senso più ampio. È un vero visionario, in grado di apportare un approccio di leadership focalizzato sulle persone, alla nostra cultura, ai nostri prodotti e ai nostri servizi, in grado di liberare le potenzialità dei nostri team e del nostro business”.

Hackett ha aggiunto: “Sono entusiasta all’idea di lavorare con Bill Ford e l’intero team, per realizzare un business ancora più dinamico e vivace, in grado di migliorare la vita delle persone in tutto il mondo e creare valore per tutti i nostri stakeholder. In questi ultimi 4 anni ho imparato ad apprezzare le persone che fanno parte di Ford, i valori e la storia dell’Ovale Blu, e non vedo l’ora di collaborare insieme a tutti gli attori coinvolti in questo periodo di trasformazione dell’azienda”.

Jim Hackett, di concerto con Bill Ford, si concentrerà su 3 priorità:

  • affinare la strategia operativa dell’Ovale Blu in tutto il mondo, per migliorare ulteriormente la qualità e l’approccio al mercato
  • modernizzare le attività correnti dell’Ovale Blu, utilizzando nuovi strumenti per sfruttare al meglio il potenziale dell’innovazione e migliorare l’efficienza; inclusi l’utilizzo dei big data, l’intelligenza artificiale, la robotica avanzata, la stampa 3D e altro ancora
  • trasformare l’azienda per affrontare le sfide della mobilità di domani, assicurando che l’azienda coltivi la cultura, il talento, i processi strategici e l’agilità per  interpretare al meglio le esigenze della società e l’evoluzione nel tempo del comportamento dei consumatori.

Bill Ford e il consiglio di amministrazione dell’Ovale Blu hanno ringraziato Mark Fields per i suoi importanti contributi all’azienda: “Mark Fields è stato un leader eccezionale e merita un grande ringraziamento per quello che ha compiuto ricoprendo numerosi ruoli per Ford, in tutto il mondo”, ha dichiarato Bill Ford. “Le sue grandi doti di leadership sono state basilari per la nostra ristrutturazione in Nord America, alla fine dello scorso decennio, e dei nostri profitti record negli ultimi 2 anni”.

Ford Motor Company ha, inoltre, nominato 3 Executive Vice President, che risponderanno a Jim Hackett: Jim Farley, President Global Markets, Joe Hinrichs, President Global Operations, e Marcy Klevorn, President Mobility.

Jim Farley, 54 anni, è Executive Vice President and President, Global Markets. Farley, Vice President and Executive President, Ford of Europe, Middle East and Africa, da gennaio 2015, nel nuovo ruolo sovrintenderà le attività commerciali di Ford in America Europa, Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico. Inoltre, supervisionerà Lincoln Motor Company e il Global Marketing Sales & Service. Infine, si occuperà della strategia e dello sviluppo del modello di business relativamente ai veicoli elettrificati e a guida autonoma.

Joe Hinrichs, 50 anni, è Executive Vice President and President, Global Operations. Hinrichs, Executive Vice President and President per le Americhe, da dicembre 2012,
nel nuovo ruolo si occuperà di sviluppo prodotto globale Ford, produzione e forza lavoro, qualità, acquisti, ecosostenibilità, ingegneria ambientale e sicurezza.

Marcy Klevorn, 57 anni, è Executive Vice President and President Mobility. Klevorn, Vice President del gruppo, Information Technology and Chief Information Officer, da gennaio 2017, nel nuovo ruolo supervisionerà Ford Smart Mobility LLC, controllata costituita lo scorso anno per accelerare i piani aziendali di progettazione, costruzione, sviluppo ed investimento in servizi di mobilità emergenti, così come Information Technology e Global Data, Insight e Analytics.

Tutte e 3 le nomine saranno effettive dal 1 giugno, mentre i nuovi nominativi che succederanno a Hinrichs, Farley e Klevorn saranno oggetto di futura comunicazione.

“Siamo fortunati ad avere 3 leader dinamici e di talento come Jim Farley, Joe Hinrichs e Marcy Klevorn, pronti ad assumersi maggiore responsabilità”, ha dichiarato Bill Ford. “Ognuno di loro ha il compito di guidare l’innovazione, massimizzare l’efficienza dei costi e fornire risultati in tutto il mondo. Lavoreranno a stretto contatto con Jim Hackett per guidare le attività quotidiane di Ford, rafforzare il nostro brand e capitalizzare le opportunità emergenti”.

Ford ha, inoltre, nominato Mark Truby, 47 anni, Vice President Communications, con effetto immediato, riportando a Bill Ford. Truby ha precedentemente gestito i team di comunicazione di Ford in Asia Pacifico, Europa, Medio Oriente e Africa. Truby prende il posto di Ray Day, che continuerà a fornire consulenza fino al momento del suo ritiro dalla società, previsto il prossimo anno.

Ford ha nominato, infine, Paul Ballew, 52 anni, Global Chief Data and Analytics Officer, riportando a Klevorn. Da dicembre 2014 Ballew guida i team globali di dati e analisi, incluso lo sviluppo di nuove funzionalità che supportano la connettività e la smart mobility.

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Ford Kuga Vignale: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Ford Kuga entra a far parte del mondo Vignale come la Mondeo e la Edge, per cui sfida apertamente le vetture premium a ruote alte di stampo teutonico. Ne beneficia l’aspetto, adesso più lussuoso, ma soprattutto la dotazione che annovera diversi elementi di spicco. Esteticamente, la calandra a fantasia esagonale rapisce lo sguardo e regala un colpo d’occhio più appagante all’anteriore, inoltre, i passaruota sono rivestiti da protezioni in tinta con la carrozzeria, mentre al posteriore spicca la scritta Vignale di grandi dimensioni. Completano il quadro i cerchi da 18 pollici. All’interno invece, troviamo una selleria dedicata, con la pelle che riveste anche la plancia ed i pannelli porta. Invece, i sedili presentano la fantasia ad esagoni che riprende quella della calandra. Il sistema multimediale SYNC 3 si avvale di un display da 8 pollici per la verità leggermente infossato rispetto alle tendenze attuali. Inoltre, ci sono diversi tasti fisici, ma comunque, l’insieme è decisamente appagante e c’è spazio in abbondanza anche nella zona posteriore. Questo nonostante delle dimensioni da SUV compatto che le consentono di essere un’alternativa a vetture più grandi, soprattutto se ci si muove spesso anche in città. Per quanto riguarda il motore, abbiamo un 2.0 TDCI da 180 CV e 400 Nm di coppia che lavora insieme ad un cambio automatico con tanto di paddles per passare da un rapporto all’altro senza staccare le mani dal volante. Un altro punto di forza è la trazione integrale che riesce ad intervenire in maniera autonoma per aiutare il guidatore nelle situazioni difficili. Nonostante il peso di circa 1.700 kg, la vettura si dimostra piuttosto agile nel misto, merito di uno sterzo preciso e piuttosto diretto per il genere di auto. Il cambio è ben rapportato al motore e si riesce a sfruttare bene tutta la potenza per affrontare le strade di montagna. Certo, si avverte un rollio che avvisa il guidatore dell’approssimarsi di eventuali perdite d’aderenza ma questo è di sicuro un punto a favore per la Kuga Vignale. Nel complesso l’auto è sempre sicura e facile da riprendere nelle situazioni d’emergenza. Insomma, con l’allestimento Vignale la Kuga fa un’ulteriore salto di qualità e si propone a chi vuole un SUV compatto e ben rifinito ad un prezzo, in questo caso di 42.250 euro.

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Ford Focus ST Station Wagon: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Sportiva e station wagon, divertente ma comoda, si presenta così alla nostra prova su strada la Ford Focus ST Station Wagon: una vettura polivalente, intrigante, e con una piccola sorpresa sotto il cofano. Gli ingegneri di ST (Sport Technologies) ci hanno infatti voluto stupire donando a questa variante un propulsore inedito, un diesel TDCi che inizialmente può far titubare trattandosi di una versione sportiva, ma che una volta provato lascia piacevolmente soddisfatti. Ma approfondiremo l’argomento motore con annesse appendici in seguito, è meglio procedere in ordine di sensazioni e ovviamente le prime sono state recepite attraverso la vista. La Focus ST Station Wagon si è mostrata fin da subito accattivante grazie alla particolare tinta Stealth Grey, un “grigio squalo” che unito alla griglia a nido d’ape più sottile e ai fendinebbia dal taglio netto regalano alla vettura l’aspetto da vero predatore. Le grafiche sul posteriore la fanno sembrare più larga di quanto è, mentre l’aggressività viene confermata dalle minigonne in tinta, dal diffusore laterale e dallo spoiler, oltretutto utile per aderenza e aerodinamica. Il tettuccio panoramico si coordina bene con il parabrezza, ampio per un ottima visibilità su strada, e i cerchi in lega neri a 5 razze da 18 pollici che foderano pneumatici 235/40 R18 forniscono a questa wagon una grande iniezione di carattere; nel posteriore spicca il badge ST in colore rosso acceso, un chiaro richiamo al mondo racing, ma soprattutto si fa notare il doppio scarico esagonale. L’indole sportiva trova ovviamente un seguito negli interni, ripensati per rendere i comandi più semplici da raggiungere ed utilizzare. Come su tutte le ST, sulla console ci sono tre diversi contatori che indicano rispettivamente la pressione del turbo, quella dell’olio e la temperatura di quest’ultimo. A livello di look risulta piacevole avere il nuovo volante sportivo a tre razze rivestito in pelle, così come le maniglie cromo satinate delle porte, i pedali e il pomello del cambio cromati o ancora i battitacco illuminati ST. I sedili sportivi in pelle sono stati sviluppati da Ford e Recaro, grazie ai supporti laterali garantiscono una buona “stabilità” nei tratti percorsi in maniera sportiva ma anche un gradevole comfort quando si sta fermi al semaforo o si fanno viaggi, considerando anche la possibilità di scaldarli e regolarli elettronicamente. La grande sicurezza della Ford Focus ST è testimoniata dal massimo punteggio ottenuto nei test EuroNCAP, ad assisterci alla guida ci sono poi il Torque Vectoring Control e l’ESC regolabile in tre differenti modalità, ma ancora sospensioni con nuove molle anteriori e ammortizzatori migliorati. Anche qui troviamo l’Enhanced Transitional Stability, il sistema predittivo antislittamento proprio della gamma che si attiva preventivamente quando rileva una situazione che potrebbe comportare la perdita di aderenza; utili ma non di serie invece le luci HID Bi-Xenon, l’Active City Stop, il Cross Traffic Alert e il Lane Keeping Aid. Prima di passare al capitolo motore, un piccolo accenno alla tecnologia relativa all’infotainment e connettività: il sistema SYNC 2 è intuitivo e il touchscreen da 8” pollici permette di avere tutto facilmente sotto controllo, con la possibilità di utilizzare anche i comandi vocali per climatizzatore, impianto audio e dispositivi connessi con Bluetooth o USB. Infine ecco il 2.0 TDCi da 185 cavalli e 400 Nm di coppia, capace di fornire un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi e di toccare la velocità massima di 217 km/h. E’ reattivo e performante, la coppia esplode a 1.500 giri e non si esaurisce prima dei 4.000, permettendo di eseguire facilmente sorpassi e di uscire rapidamente dalle curve; oltre a buone prestazioni permette di avere consumi abbastanza contenuti (5 l/100 km nei tratti urbani) ed emissioni pari a 110 g/km di CO2, numeri che rendono la Focus ST Station Wagon la più efficiente in termini di rapporto prestazioni/consumi. Al propulsore è stato abbinato un cambio manuale a 6 marce dai rapporti ottimizzati, rapido e preciso, ma in alternativa c’è il cambio Powershift con i paddle al volante. Per avere la versione wagon della Ford Focus ST è necessario aggiungere 1.000 euro al prezzo di listino della versione 5 porte che costa 33.000 euro.

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CIR: Campedelli e Ometto su Ford Fiesta R5 vincono il 40°Rally Il Ciocco e Valle del Serchio

 

 

 

 

 

 

 

Simone Campedelli e Pietro Elia Ometto, su Ford Fiesta R5, hanno vinto il 40° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, conquistando così anche la testa del Campionato Italiano Rally. Belle e combattuta la gara organizzata da Organization Sport Events, che ha così degnamente festeggiato le sue quaranta primavere. Tanti i colpi di scena durante l’intero rally ma, soprattutto la seconda tappa, con le sue lunghe prove speciali, ha fatto un dura selezione, Tre i ritiri di rilievo nella seconda frazione di gara. Il primo quello di Umberto Scandola e Guido D’Amore per un problema al differenziale della Skoda Fabia R5. Il secondo, quello dell’equipaggio Peugeot, Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, per un problema al motore della loro 208 T16 R5 ufficiale. Terzo ritiro importante quello infine di Andrea Nucita, costretto all’abbandono, dopo essere stato a lungo protagonista assoluto, da una toccata con conseguenti danni ad una ruota.

Il podio finale vede quindi Campedelli davanti al toscano Rudy Michelini con la Ford Fiesta R5 ed a Alessandro Perico con la Skoda Fabia R5 della PA Racing. Il bergamasco con questo risultato si porta alle spalle di Campedelli con 11 punti nella classifica di campionato. Dietro di loro i primi tre equipaggi, hanno chiuso Elwis Chentre con i colori di Promo Race Team, e le Ford Fiesta R5 di Ferrarotti con la GIMA, e Antonio Rusce della Xrace Motors. Per i tre piloti buone prove e soprattutto una bella iniezione di ottimismo in vista delle prossime gare del CIR.  Altro protagonista della corsa, non iscritto al CIR, è stato Luca Panzani con la Peugeot 207 S2000 della GIMA. Chiudono la top ten Fabrizio Jr Andolfi, Marco Pollara e Gianandrea Pisani. Il primo savonese ha combattuto con Totò Riolo tra le RGT, in corsa per il titolo tricolore e il Trofeo Abarth 124 Rally. Il siciliano Riolo nonostante un ottima gara si è dovuta fermare quasi alla fine per la rottura di un semiasse.

Tra gli iscritti al Campionato Italiano 2 Ruote motrici, belle le corse di Pollara e Kevin Gilardoni. Il primo ufficiale Junior Team Peugeot con Giuseppe Princiotto ha fatto meglio nella tappa1, mentre Gilardoni insieme a Corrado Bonato, ha vinto in tappa due e conquistato la leadership nel Trofeo Rally Clio R3T.I due sono ora al comando appaiati nella classifica del tricolore di categoria.

Nel campionato italiano R1, tra le R1 “B”, il migliore si è confermato il pilota della Garfagnana, Stefano Martinelli in coppia con Pietro Brugiati, a bordo delle performanti Swift 1600 al comando anche del Suzuki Rally Trophy davanti al tedesco Koenig. Tra le Twingo, R1 di categoria “A”, la prima tappa è andata ad Emanuele Rosso insieme a Maurizio Torlasco e la seconda tappa ad Alberto Paris e Sonia Benellini.

Classifica 40.Rally Il Ciocco e Valle del SerchioFINALE: 1.Campedelli-Ometto (Ford Fiesta R5) in 1:59’58.0; 2. Michelini-Perna (Ford Fiesta R5) a 2’00.6; 3.Perico-Turati (Skoda Fabia R5) a 2’03.3; 4. Chentre-Florean (Hyundai i20 R5) a 2’51.9; 5. Ferrarotti-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 4’34.5 ; 6.Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 4’44.9; 7.Panzani-Grilli (Peugeot 207 S2000) a 6’21.4; 8.Andolfi-Menchini ( Abarth 124 Rally) a 9’50.9; 9. Pollara-Princiotto ( Peugeot 208 R2) a 10’46; 10.Pisani- (Peugeot 208 R1) 10’52.6.

 

Classifica CIR Assoluto; Campedelli 16,5; Perico 11; Andreucci 7.,5; Chentre 6; , Scandola 4; Rusce;  3,5 Ferrarotti 3;. Nucita 1,5.

Classifica CIR 2RM: Gilardoni 15,5; Pollara 15,5; Canzian 12; Villa 8.

Classifica CIR Costruttori: 1. Skoda 11; Peugeot 10.

Classifica Trofeo Rally Asfalto: Campedelli 18; Chentre 14; Ferrarotti 9.

Classifica Campionato Italiano RGT: Andolfi 18; Riolo 6.

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Cambio alla guida in Ford Italia: Faltoni nuovo presidente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A partire dal prossimo 1 aprile 2017, Fabrizio Faltoni, viene nominato nuovo Presidente e
Amministratore Delegato di Ford Italia.

Nato a Roma nel 1970 si è laureato in Ingegneria all’Università di Roma. Entrato in Ford Italia nel 1998, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in tutti i settori dell’Azienda – dal Sales al Marketing al Service – sia in Italia che in Europa dove attualmente sta ricoprendo il ruolo di Regional Director European Sales Operations, con responsabilità di
tutti mercati europei ad esclusione di Inghilterra, Spagna, Francia Germania ed Italia.
Fabrizio Faltoni prenderà il posto di Domenico Chianese che, dopo 20 anni di carriera in Ford culminati con i 5 anni di presidenza della Ford Italia, ha scelto di lasciare l’azienda per
perseguire nuove esperienze professionali.

L’azienda ringrazia Domenico Chianese per il grande contributo dato questi anni. La scelta di Fabrizio Faltoni conferma la linea di continuità che ha sempre caratterizzato gli avvicendamenti al vertice della Ford Italia.

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Campionato Italiano Rally: apertura da record sulle strade del Ciocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

104 equipaggi al via, tra gli iscritti Cir e quelli al Campionato Regionale Acisport, per la 40^ edizione del Rally il Ciocco e Valle del Serchio gara di apertura del Campionato Italiano Rally 2017, organizzata dalla Ose (Organization Sport Events). Come ogni anno le incertezze della vigilia, sono state presto spazzate via dalla qualità e dalla quantità di piloti che si sono iscritti alla gara ed al CIR. I nomi dei piloti, la qualità delle vetture e dei team in gara, non lascia dubbi sul futuro di questo campionato destinato, in tutte le sue varie declinazioni, ad essere bello e combattuto forse come non mai. Molti i favoriti ad iniziare da quelli “obbligati” a lottare per il tricolore, Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5, ed Umberto Scandola con Guido D’ Amore, Skoda Fabia R5, sicuramente i due maggiori favoriti per il successo finale. Ma contro di loro ci saranno almeno altri tre equipaggi da tenere in debita considerazione. Da questi possono nascere le sorprese, iniziando dal giovanissimo finlandese Kalle Rovanperä, sedici anni, alla guida di una Peugeot 208 T16 R5, appoggiata da Peugeot Italia e Pirelli, in cerca di esperienza sulle strade italiane ma anche sicuramente in grado di realizzare tempi d’eccellenza. Una stagione tra sorprese e conferme ci si aspetta invece da Simone Campedelli, in coppia con Pietro Elia Ometto sulla Ford Fiesta R5 della Orange1 Racing, e da Andrea Nucita, in coppia con Marco Vozzo con la Skoda Fabia R5 della Phoenix. Il primo ha già dimostrato, anche lo scorso anno, di poter lottare alla pari con i primi. Il secondo manca dal CIR continuativamente da qualche tempo, ma ha sempre dimostrato di essere molto veloce. Tra gli altri iscritti all’assoluto del CIR meritano una citazione sicuramente Elwis Chentre, in coppia con Fulvio Florean su una Hyundai i20 R5, Ivan Ferrarotti, con Gaetano Caputo su una Ford Fiesta R5 della GIMA, e Antonio Rusce, in coppia con Sauro Farnocchia, su una Ford Fiesta R5 della X Race Sport.

Fuori dal Cir, ma in gara per fare buone cose, anche Alessandro Perico, Skoda Fabia R5, “Ciava”, Hyundai I20 R5, e Rudy Michelini, Ford Fiesta R5. Nel Campionato Italiano RGT lotta a cinque tra le quattro Abarth 124 Rally, in gara anche per il loro monomarca, di Fabrizio Junior Andolfi, Damiano De Tommaso, Andrea Minchella e Salvatore “Totò” Riolo, e la Porsche 997 RGT di Alberto Sassi. Tra gli iscritti al Campionato Italiano Due Ruote Motrici le due Renault Clio R3 di Kevin Gilardoni e Riccardo Canzian, se la dovranno vedere con la Abarth 500 di Manuel Villa, e la Peugeot 208 R2 di Marco Pollara. Per il Campionato Italiano R1 lotta aperta tra il piccolo plotone delle Suzuki Swift R1B, guidate dal Stefano Martinelli pilota di casa e qui vincitore lo scorso anno, e le Renault Twingo R1A. I piloti in gara lotteranno anche per i rispettivi monomarca il  Suzuki Rally Trophy  ed il  Twingo R1 Top.

Le Validità – Il 40. Rally Il Ciocco e Valle del Serchio sarà dunque la prima delle otto gare del Campionato Italiano Rally 2017 e, oltre alla validità per il CIR Conduttori e per il CIR Costruttori, avrà anche quella per il CIR Due Ruote Motrici Conduttori e Costruttori, per il Campionato Italiano Rally RGT e per il Campionato Italiano R1. Al Ciocco prenderà il via anche il Trofeo Abarth 124 Rally. Sempre tra i Trofei monomarca la gara sarà valida anche per i trofei Renault; il Trofeo Clio R3 Top e il Trofeo Twingo R1. Partirà dal Ciocco anche la stagione del Suzuki Rally Trophy 2017, riservato alla Swift Sport 1600 R1B. Da sottolineare anche le validità per il Campionati Regionali e per il Trofeo Rally Automobile Club Lucca.

Il percorso – Per quanto riguarda il tracciato rispetto alla passata edizione c’è un aumento del chilometraggio dei tratti cronometrati. Classiche le speciali di gara con apertura con la prova “Forte dei Marmi” (km. 1,500), sul lungomare versiliese in programma domani nel tardo pomeriggio, e con una novità assoluta l’inedita prova di “Gragnanella” di km. 6,450. 17 in totale le prove speciali in programma, pari a 175.30 chilometri cronometrati, immerse in un percorso totale di 720.50 km. Il via sarà dato alle 18.30 di venerdì 17 marzo a Forte dei Marmi, mentre il traguardo conclusivo sarà nel cuore di Castelnuovo Garfagnana alle 15.30 di domenica 19 marzo.

Le dirette streaming Acisport – Saranno sei in totale, trasmessi sul sito ufficiale www.acisport.it. Il primo collegamento sarà quello della diretta della prova di apertura “Forte dei Marmi” in programma per venerdì 17 marzo con inizio collegamento per le 18.30. Gli altri collegamenti sono poi previsti nelle due giornate successive, sempre in diretta, dai vari Riordini, con gli aggiornamenti, le interviste ai protagonisti ed le immagini della gara.