storia-gp-australia-melbourne

Formula 1: ecco il calendario 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Il World Motor Sport Council della FIA ha reso noto il calendario ufficiale del Mondiale di Formula 1 del 2014. Sono state definitivamente eliminate le tappe di Corea, New Jersey e Messico mentre le novità saranno i Gran Premi di Austria e Russia, le due uniche nuove corse. La stagione inizierà ufficialmente con il GP d’Australia, il prossimo 16 marzo 2014. Sono state, invece,  apportate delle modifiche per quanto riguarda la coda del mondiale: il Gp d’Italia, confermato sul circuito di Monza, si disputerà il 7 settembre, mentre la gara finale si svolgerà ad Abu Dhabi il 23 novembre (non in Brasile come nelle ultime stagioni). È stata confermata la pausa estiva di circa un mese, dal 28 luglio al 21 agosto, e un secondo stop prima delle ultime tre gare della stagione. Questo il calendario completo delle gare:

16/03 Australia

30/03 Malesia

06/04 Bahrain

20/04 Cina

11/05 Spagna

25/05 Monaco

08/06 Canada

22/06 Austria

06/07 Gran Bretagna

20/07 Germania

27/07 Ungheria

24/08 Belgio

07/09 ITALIA

21/09 Singapore

05/10 Giappone

12/10 Russia

02/11 USA, Austin

09/11 Brasile

23/11 Abu Dhabi

Spanish Grand Prix, Barcelona 9 - 12 May 2013

Formula nuova

 

di Flavio Grisoli

 

Continuiamo ad occuparci della svolta epocale che la Formula Uno ci sta riservando per la prossima stagione. Per chi scrive, si tratta dell’ennesimo tentativo (la storia poi ci dirà se riuscito o meno) da parte della Federazione di aumentare lo spettacolo e la competitività di tutte le scuderie, cercando il più possibile di livellare le differenze. Già nello scorso numero avevamo introdotto l’argomento, oggi cercheremo di concluderlo. Dei motori turbo abbiamo già parlato la scorsa volta: più piccoli di cilindrata ma leggermente più pesanti (si tratta di una vera e propria “power unit” e tra poco scopriremo perché) dovrebbero (il condizionale, ahinoi, è d’obbligo) rendere un po’ più pepate le competizioni. Perché? Oltre al Kers, che si è rivelato uno strumento utile fino ad un certo punto (poco, in realtà), dalla prossima stagione abbiamo anche l’Ers. Sotto questo acronimo (che sta per Energy Recovery System) si cela un complesso sistema che provvederà a recuperare sia l’energia cinetica in eccesso dalle ruote motrici, ovvero esattamente quel che fa il KERS oggi, e sia l’energia “termica” in eccesso portata dai gas di scarico alla girante della turbina, ovvero una sorta di HERS (dove H sta per “heat”, calore). Questa è la descrizione che si desume dall’articolo 1.24 del regolamento tecnico FIA 2014. Mentre il KERS resterà esattamente uguale a quello attualmente utilizzato nei principi di funzionamento (varierà soltanto la potenza che è in grado di erogare, passando dagli attuali 60 KW ai futuri 120 KW), l’HERS è totalmente nuovo e da scoprire. In realtà, volendo essere precisi, da regolamento non esisteranno né il KERS e né l’HERS, bensì esisterà solamente l’ERS composto da due sottoparti, il MGU-K (Motor Generator Unit – Kinetics) che recupera energia cinetica, ed il MGU-H (Motor Generator Unit – Heat) che recupera invece energia “termica”. Ma non finisce qui: come abbiamo capito dalla prossima stagione la fortuna sarà degli elettronici, e non degli aerodinamici (abbassamento quasi al livello del suolo dei musetti ne sono un esempio lampante: vedremo delle vetture stile formichiere, o aspirapolvere): la grandissima novità è il brake-by-wire. La FIA ha recentemente deciso di acconsentire alla richiesta presentata dai team di integrare sulle monoposto un sistema di gestione della frenata posteriore, proprio per garantire una potenza della frenata pressoché costante (e quindi modulabile) al pilota. Si tratta di una piccola rivoluzione perché si potranno sviluppare in proprio queste soluzioni, sganciandosi quindi dal controllo elettronico comune che si ha attualmente con la centralina MES. Non solo, è un primo passo verso la vera grande rivoluzione elettronica della Formula 1, quella attesa e preannunciata anche dalla Magneti Marelli che, attraverso alcuni dei suoi tecnici responsabili, ha ammesso di studiare e sperimentare già da tempo: la sostituzione di molti dei comandi elettroidraulici attualmente presenti sulle monoposto con comandi totalmente elettronici. Per comandi elettroidraulici si intendono, volgarmente, accelerazione, frenata e sterzata. Non scherziamo, se si apre il vaso di Pandora dell’elettronica è finita. Vedremo delle gare radiocomandate, come nei videogiochi. Non ci crediamo. Nel dettaglio del regolamento su altre questioni (gestione delle gomme, pit-stop, capienza del serbatoio ecc.) non ci soffermiamo, sono quisquilie. Ma lasciateci almeno i piloti. Per favore.

 

La Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce anche a Suzuka

Libere Suzuka: vola Vettel, male le Ferrari

La Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce anche a Suzuka

 

di Maurizio Elviretti

 

Sebastian Vettel su Red Bull Renault ha ottenuto il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere valide per il Gran premio del Giappone a Suzuka, quint’ultima prova del Mondiale di F1, in programma domenica. Il tedesco, con il tempo di 1’33″852, ha preceduto rispettivamente il compagno di scuderia, l’australiano Mark Webber (1’34″020), e il tedesco Nico Rosberg su Mercedes (1’34″114). Quarto il finlandese Kimi Raikkonen con la sua Lotus. Prima delle due Ferrari, quella del brasiliano Felipe Massa, che ha fatto registrare l’ottavo tempo, in 1’34″698. Solo decimo, invece, Fernando Alonso. Le rosse erano andate meglio nella prima sessione di prove, dominata da Hamilton, ottenendo rispettivamente il quinto e il sesto piazzamento. Terzo riscontro, invece, per il campione in carica Vettel. Proprio Fernando Alonso, consapevole della quasi impossibilità di rimonta su Vettel dichiara: “Ci teniamo a conquistare il secondo posto nel Mondiale costruttori, per questo nelle ultime gare dovremo ottenere più punti possibili. Proveremo a divertirci nei prossimi Gp, attaccando sempre”. Alonso pensa al 2014, con l’arrivo di Kimi Raikkonen e l’addio di Felipe Massa. Lo spagnolo, però, è chiaro: “Se la monoposto resterà la stessa le gerarchie di quest’anno rimarranno invariate. Con Kimi potremo disputare una buona stagione, ma a un patto: dovremo avere una monoposto competitiva. Se la vettura non dovesse esserlo avremo un anno molto simile al 2013″.

 

® Riproduzione Riservata

 

 

 

 

 

 

 

 

Unknown

Formula 1: ecco il calendario della stagione 2014

 

della Redazione

 

Diramato quest’oggi dalla FIA, seppur ancora in via provvisoria, il calendario della stagione 2014 di Formula 1. Quello del prossimo anno sarà il campionato più lungo di sempre, con un totale di 22 gare che cominceranno, come da consuetudine, il 16 marzo in Australia e si concluderanno, anche questo come ormai è tradizione consolidata, il 30 Novembre in Brasile. Nel mezzo non mancano le new entry, primo in ordine di tempo il Gp del New Jersey (malgrado questa dicitura rimanga ancora provvisoria) che si correrà il 1 di giugno. Debuttante assoluto anche il Gp di Russia, di scena a Sochi il 5 ottobre. Oltre alle novità si segnalano anche due ritorni, quello del Gp d’Austria, in programma il 22 giugno, e quello del Messico, fissato dalla FIA per il 16 novembre. Confermato per il 7 settembre il Gp d’Italia a Monza. Di seguito il calendario completo: 16 marzo Australia, 30 marzo Malesia, 6 aprile Bahrain, 20 aprile Cina, 27 aprile Corea, 11 maggio Spagna, 25 maggio Montecarlo, 1 giugno New Jersey, 8 giugno Canada, 22 giugno Austria, 6 luglio Gran Bretagna, 20 luglio Germania, 27 luglio Ungheria, 24 agosto Belgio, 7 settembre Italia, 21 settembre Singapore, 5 ottobre Russia, 12 ottobre Giappone, 26 ottobre Abu Dhabi, 9 novembre Stati Uniti, 16 novembre Messico, 30 novembre Brasile.

GP AUSTRALIA F1/2013

Coppia d’Assi

 

di Filippo Gherardi

 

Ora o mai più. Questo il motto, a dir la verità più l’imperativo, che attraversa box, paddock e cabine di commento degli addetti ai lavori in previsione del Gp di Singapore di Formula 1, pensando ad un’eventuale, ma difficile, inversione di rotta per una stagione che Sebastian Vettel e la Red Bull stanno indirizzando pesantemente, e per la quarta volta consecutiva, nelle le loro mani. Ora o mai più è il ritornello che in questi giorni campeggia soprattutto nello spogliatoio Ferrari, come ha confermato anche il team principal Stefano Domenicali e come sanno, benissimo, Fernando Alonso e i suoi meccanici. Pressione alle stelle, insomma, in previsione di Singapore e pressione amplificata, se possibile, dalla notizia nell’aria da tempo ma ora ufficializzata che dal prossimo anno tornerà al volante di una Rossa mister Kimi Raikkonen, e cioè vale a dire l’ultimo pilota a portare la Ferrari sul tetto del mondo, ma anche il primo, e finora anche l’unico, a farlo dopo l’impero di Michael Schumacher. L’arrivo di Raikkonen apre la porta, e la mente, a diversi interrogativi e considerazioni. Il primo, ed anche il più scontato: come sapranno coesistere un finlandese dal sangue freddo (non a caso il soprannome di Kimi è Iceman) con uno spagnolo dai tratti latini ma anche dall’appeal, innato, da prima donna come Alonso? Fernando dal suo arrivo alla Ferrari (da campione del mondo in carica nel corso della stagione 2010) non ha mai conosciuto il dubbio di non avere riflettori ed attenzioni tutte per se, ora però, dopo (quasi) quattro tentativi mondiali andati falliti, il dubbio che a Maranello abbiano deciso di provare a scalzare Vettel dal grado di più veloce puntando forte, anche, su Raikkonen è venuto pure a lui. Massa, che saluta il Cavallino dopo otto anni ed un mondiale, nel 2008, perso all’ultima curva, dell’ultimo giro, dell’ultima corsa, era il compagno di squadra ideale: di derivazione latina come Alonso, solare ma anche silenzioso nei momenti in cui Fernando alzava la voce per qualcosa (di troppo) che non andava, e soprattutto avaro di risultati da ormai quasi cinque stagioni, con la miseria di zero vittorie all’attivo ed appena, soprattutto per chi guida una Ferrari, nove piazzamenti sul podio. Proprio ripartendo da questi numeri si apre un secondo interrogativo: Raikkonen, affidabile, veloce ed esperto, il prossimo 17 ottobre compirà comunque la bellezza di 34 anni ed allora, tenendo conto dei risultati succitati e piuttosto deludenti di Massa nelle ultime stagioni, non sarebbe stato meglio investire già da un paio di anni su un pilota più giovane (Perez o Hulkenberg giusto per fare due nomi) e farlo crescere all’ombra di un top driver come, e guarda caso, ha deciso appena qualche settimana fa di fare la Red Bull affiancando Ricciardo a Vettel dalla prossima stagione? Insomma, qualche dubbio rimane, malgrado il dream team Raikkonen-Alonso cominci già a far sognare in grande più di un tifoso ferrarista.

C_3_Media_1767930_immagine_obig

F1 libere Spa: prima Alonso, poi il solito Vettel

 

della Redazione

 

Giornata di prove libere in Belgio, sul circuito di Spa, per l’undicesimo impegno stagionale del mondiale di Formula 1. Nel corso della mattinata il miglior tempo è stato fatto registrare dalla Ferrari di Fernando Alonso, con 1’55″198, davanti alle due Force India di Di Resta e Sutil, distanziate rispettivamente 26 e 175 millesimi. Quarta la McLaren di Perez, quinta la Mercedes di Rosberg e sesta la Red Bull del leader del mondiale Vettel. Soltanto undicesima l’altra Ferrari di Massa, peggio di lui Hamilton (15esimo), Webber (19esimo) e Raikkonen (21esimo). Nel pomeriggio, con la pista più asciutta rispetto alla mattinata quando l’asfalto rimaneva ancora piuttosto umido per il temporale di qualche ora prima, il miglior tempo in assoluto è stato firmato da Sebastian Vettel (1’49“331), precedendo di 59 millesimi l’altra Red Bull del compagno di squadra Webber. Terzo Grosjean con la Lotus ad 813 millesimi di ritardo, quarta la Ferrari di Felipe Massa a quasi un secondo da Vettel. Quinto cronometro per la Toro Rosso di Vergne, sesta l’altra Lotus di Raikkonen, mentre Alonso dopo il miglior tempo segnato in mattinata deve accontentarsi del settimo posto.

sebastian-vettel_2627984b

F1, Red Bull imprendibili nelle libere di Budapest

 

della Redazione

 

Giro di boa del mondiale 2013 di Formula 1, sul circuito dell’Hungaroring è cominciato ufficialmente quest’oggi il decimo fine settimana della stagione. Come da programma si è cominciato con una doppia sessione di prove libere, la prima in mattinata e la seconda nel primo pomeriggio. Partendo proprio dalla sessione mattutina, miglior tempo per Sebastian Vettel che con la sua Red Bull ferma il cronometro sull’1:22.723. Alle sue spalle il compagno di scuderia Mark Webber, distante due decimi e mezzo, terzo Kimi Raikkonen con la Lotus. Quarto cronometro per Fernando Alonso con la Ferrari, a quasi quattro decimi di ritardo da Vettel. Quinto Grosjean con la seconda Lotus, sesto Button con la McLaren. Male le Mercedes, con Rosberg ottavo ed Hamilton tredicesimo, così come Felipe Massa che non porta la seconda Ferrari oltre la quindicesima posizione. Nella sessione pomeridiana, davanti a tutti ancora Sebastian Vettel con un ragguardevole 1’21″264. Secondo tempo, ancora, per l’altra Red Bull di Mark Webber (1’21″308) e terzo per Romain Grosjean (1’21″417). Le due Ferrari chiudono rispettivamente in quarta e quinta posizione, con Alonso davanti a Massa e distante poco più di un decimo e mezzo dal solito Vettel. Lewis Hamilton sesto davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, chiudono la top ten, nell’ordine, Raikkonen, Button e Sutil. Domani mattina terza sessione di prove libere, prima della qualifiche fissate per le 14.

red-bull-ring

F1, nel 2014 torna il Gp d’Austria

 

della Redazione

 

Nel 2014 il Gp d’Austria tornerà nel calendario di Formula 1. La notizia è arrivata qualche ora fa, con la Red Bull, proprietaria del circuito di Spielberg (o A-Ring se preferite) che ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la FIA e Bernie Ecclestone per ripristinare una tappa storica, come quella austriaca, in un calendario della prossima F1 che a questo punto diventa fittissimo e che non esclude anche possibili esclusioni eccellenti. Un esempio su tutti è legato proprio al ripristino del Gp d’Austria, che secondo le prime indiscrezioni avrebbe dovuto prendere il posto del Gp di Turchia e che, in seconda battuta, sembra destinato a svolgersi nel primo fine settimana di luglio, quello, per intenderci, in cui quest’anno si è corso il Gp di Germania del Nurburgring. Da un punto di vista storico, il Gp d’Austria si è corso una prima volta nel 1964, poi ininterrottamente dal 1970 al 1987 sul circuito dell’Osterreichring, ed in seguito dal 1997 al 2003 proprio all’A-Ring. In termini di risultati, si segnalano tre successi per Prost, due per Jones, Hakkinen e Schumacher ma anche una vittoria ciascuno, tra gli altri, per Fittipaldi, Lauda, Mansell, Jacques Villeneuve, Irvine (con la Ferrari ndr) e Coulthard.

ecclestone-accusa-corruzione-2013

Ecclestone incriminato per corruzione

 

della Redazione

 

Come anticipato lo scorso mese di maggio dal quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, e come riportato anche da noi di Professione Motori, la procura di Monaco di Baviera stava portando avanti ormai da tempo un’inchiesta sul patron della Formula 1 Bernie Ecclestone. Il motivo? Un presunto tentativo di corruzione, risalente al 2006, da parte dello stesso Ecclestone nei confronti di Gerhard Gribkowsky, all’epoca dei fatti responsabile rischi della banca BayernLB. Oggi, a distanza di mesi, è arrivata la notizia ufficiale che la stessa procura bavarese ha incriminato Ecclestone proprio per tentativo di corruzione verso Gribkowsky, e nella fattispecie il miliardario inglese è accusato di aver versato un totale di 44 milioni di euro al banchiere per far si che la Bayern LB acconsentisse alla cessione dei diritti tv sulla Formula 1 alla Cvc, fondo di cui lo stesso Ecclestone è direttore esecutivo.

05.07.2013- Fernando Alonso (ESP) Scuderia Ferrari F138

F1, Alonso: “Voglio restare a lungo alla Ferrari”

 

della Redazione

 

Fernando Alonso si “promette” a vita alla scuderia di Maranello, ma al tempo stesso strizza l’occhio al sogno di poter lavorare, un giorno, insieme al grande stratega della Red Bull Adrian Newey. Rispondendo, indirettamente, dalle pagine della ‘Bild’ alle considerazioni fatte da David Coulthard, secondo cui il pilota asturiano avrebbe fatto meglio a guardarsi intorno e lasciare la Ferrari per conquistare un nuovo titolo mondiale, Alonso ha lasciato pochi dubbi sul suo prossimo futuro: «Non so ancora quanto resterò in Formula Uno, ma se rinnoverò sarà con la Ferrari. Non è concepibile una Formula 1 senza la Ferrari, mentre gli altri team vanno e vengono, alcuni costruttori se ne vanno e poi ritornano così come squadre private o produttori di energy drink». A proposito delle altre squadre, Alonso svela sempre alla Bild un sogno legato al grande stratega di casa Red Bull Adrian Newey: «Voglio lavorare con i migliori, quindi mentirei se dicessi di non volere Newey in squadra». Nel frattempo il due volte campione del mondo dovrà accontentarsi di lavorare con James Allison, visto che il ritorno in Ferrari (c’è stato dal 2000 al 2004 ndr) dell’ex direttore tecnico della Lotus sembra ormai cosa fatta.