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MINI “John Cooper Works Concept”

 

di Leonardo Frenquelli

 

Quando nel mondo automobilistico si parla di “concept”, è probabile che ci si riferisca a progetti vagamente accennati da una casa, da realizzare in un futuro non necessariamente prossimo. Questo discorso non vale per la nuova MINI “John Cooper Works Concept”. La nuova vettura della casa inglese sarà infatti presentata, con ogni probabilità, al Salone di Detroit previsto dal 13 al 26 gennaio 2014. Siamo ormai giunti alla terza generazione di questa sportiva che andrà ad ampliare la gamma delle nuove MINI, aggiungendosi alle nasciture Cooper, Cooper S e Cooper D, rinnovate sotto molti punti di vista. Questa concept seguirà la linea delle edizioni precedenti, presentandosi quindi con l’obiettivo di essere una sportiva, garante di ottime prestazioni ma allo stesso tempo spaziosa e confortevole anche per viaggi di medio-lunga distanza. Come suo solito la MINI dà molta importanza allo stile ed alle caratteristiche estetiche di una vettura: la classica doppia striscia longitudinale, il tettino, gli specchietti e numerosi altri dettagli saranno di colore rosso, di contorno alla verniciatura Bright Highways Grey, lucidata a mano per rimanere splendente e bella da vedere. Inoltre spiccano anche le nuove luci al led, paraurti con prese d’aria sul muso cromate, così come il doppio scarico, fregiato anche del logo delle edizioni speciali JCW. Dal punto di vista tecnico uno dei target principali era quello di incrementare le prestazioni, riguardo alle quali Mini non ha ancora rilasciato nessun dato o testimonianza ufficiale. Sappiamo però che attraverso l’utilizzo di materiali particolari, si è badato ad una sostanziale riduzione dei pesi complessivi della vettura. Si aggiunge alle specifiche tecniche di questa “piccola” sportiva anche un assetto maggiormente aerodinamico, grazie ai suddetti nuovi paraurti e ad un set di cerchi in lega 18” a cinque razze. Come detto, la MINI non ha ancora diramato notizie ufficiali sulle motorizzazioni che saranno disponibili per questo modello ma è molto probabile che venga montato lo stesso 2.0 turbo presente sulla Cooper S, potenziato da 192 a 210/230 cavalli. Per questo nuovo lavoro è stato anche incrementato il passo, per favorire un maggiore grip a terra anche a velocità più elevate. Una concept già svelata dunque, piuttosto insolito ma il fatto che sia una MINI vale da garanzia di soddisfazione delle attese.

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Nuova Chrysler 200

 

di Valerio Zuddas

 

La nuova Chrysler 200 sbarcherà sul mercato nel 2014 e sarà ufficialmente presentata al primo salone dell’anno, che, come tradizione, si svolgerà a Detroit. Questa vettura darà sicuramente del grosso filo da torcere alla concorrenza, lanciandosi prepotentemente nel segmento delle medie compatte, basandosi sulla stessa piattaforma della Giulietta e sfruttando un design decisamente più filante con un andamento della coda più sfuggente come a richiamare una berlina coupè a quattro porte, un pò come quello che ha fatto la Volkswagen con la Passat CC. Secondo le prime foto spia, la piattaforma di telaio e le sospensioni richiamano, quindi, il buon progetto della Giulietta, mentre per quello che riguarda il cambio ci si è affidato a qualcosa di più classico e più attinente al mercato americano. Infatti, sulla Chrysler 200 ci sarà un cambio automatico ZF, uguale a quello che montano le Jaguar e le Land Rover con ottimi risultati. Non si tratta più del classico cambio a leva ma un moderno automatico a convertitore, leggero e con comandi al volante di tipo a paletta. Non sappiamo ancora se questa interessante versione della tre volumi americana possa arrivare in Europa, o fungere da base per una versione Lancia più adatta al nostro mercato.

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Mercedes E BlueTEC HYBRID

 

di Valerio Zuddas

 

La Mercedes E BlueTEC HYBRID è uno dei modelli più parsimoniosi della sua categoria, con una potenza di 150 kW erogati dal motore diesel e di 20 kW forniti dal motore elettrico, un consumo nel ciclo combinato di 4,5-4,4 l/100 km ed emissioni di CO2 di appena 119-116 g/km. Con questo modello, la casa tedesca fa un altro passo in avanti verso l’obiettivo dichiarato della mobilità a zero emissioni. Con la  combinazione di un motore diesel a 4 cilindri e un motore elettrico, infatti, questo modello di Nuova Classe E si colloca tra le vetture più efficienti della categoria. La E BlueTEC HYBRID è un punto di riferimento negli ambiti della parsimonia nei consumi,  della sostenibilità e del comfort. Il veicolo è molto silenzioso e a velocità inferiori ai 160 km/h il motore a combustione interna si spegne in rilascio. Questo accorgimento riduce sensibilmente i consumi e le emissioni. Il termine tecnico per questa tipo di locomozione è stato denominato funzione “Sailing”. Con la funzione supplementare “Sailing+”, attivabile manualmente con i comandi al volante, si possono ridurre ulteriormente i consumi: il recupero di energia si riduce al minimo e il motore a combustione interna rimane spento. Nelle accelerazioni importanti la funzione “Boost” incrementa notevolmente la dinamica di marcia grazie alla potenza congiunta dei due motori e l’alloggiamento delle batterie agli ioni di litio nel vano motore evita la riduzione delle dimensioni del bagagliaio. L’efficienza e la potenza sono straordinarie, con il propulsore diesel a 4 cilindri, coadiuvato dal motore elettrico, che si configura come uno dei gruppi propulsori attualmente più parsimoniosi della categoria, oltre ad essere estremamente silenzioso; la compatta e potente batteria agli ioni di litio accumula l’energia generata dal motore elettrico e quella recuperata in fase di frenata, per poi rimetterla a disposizione, nel moderno sistema propulsivo; il cambio automatico 7G-TRONIC PLUS di serie è studiato in modo specifico per la trazione ibrida; i passaggi dal motore a combustione al motore elettrico e i cambi marcia sono impercettibili per il guidatore e i passeggeri; l’elettronica di potenza gestisce automaticamente motore diesel e motore elettrico per garantire sempre la loro perfetta interazione; il motore elettrico assiste il propulsore diesel mettendo a disposizione una coppia massima supplementare di 250 Nm; il sistema innovativo di frenata a recupero di energia immagazzina nella batteria l’energia liberata in frenata, e, inoltre, la funzione ECO start/stop spegne il motore a combustione interna nelle soste, come, ad esempio, ai semafori ( la vettura riparte poi automaticamente utilizzando l’energia elettrica accumulata).

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Yaris Hybrid R: l’ibrido diventa sportivo

 

di Valerio Zuddas

 

Il concept della Toyota Yaris Hybrid R, presentato a Francoforte lo scorso settembre, racchiude diversi contesti, da quello urbano a quello sportivo, ed è stato creato per mostrare al pubblico i possibili sviluppi della tecnologia ibrida, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e il piacere alla guida. Facendo riferimento alla versione 3 porte del modello, la trasmissione ibrida di questa vettura unisce un motore benzina 1.6 a due potenti propulsori elettrici offrendo le prestazioni di una trazione integrale elettrica ed “intelligente”. Le ruote anteriori sono spinte da un motore turbo 1.6 da 4 cilindri e 300 CV a iniezione diretta, sviluppato appositamente dalla Toyota Motorsport GmbH (TMG) secondo il regolamento previsto dalla FIA (Federation Internationale de l’Automobile) per un’unità da utilizzare in diverse discipline automobilistiche. La trazione alle ruote posteriori è invece fornita individualmente da due propulsori elettrici con 60 CV ciascuno, già presenti nella Yaris Hybrid. La trasmissione ibrida libera quindi una potenza totale di 420 CV. I due motori elettrici sono utilizzati come generatori di energia durante le fasi di frenata, fornendo una potenza supplementare in accelerazione. Come già visto nella TS 030 Hybrid, l’energia recuperata durante le frenante viene immagazzinata all’interno di un super-accumulatore. Nella Yaris Hybrid-R l’accumulatore è situato sotto il sedile posteriore, nella stessa posizione in cui si trova la batteria sulle versioni standard. Rispetto alla batteria ibrida al nichel-idruro di metallo, però, questo super-accumulatore risulta particolarmente adatto alle auto sportive grazie all’elevata densità di potenza e alla elevata velocità di ricarica. Tra il motore e il cambio sequenziale a sei rapporti, c’è un terzo motore elettrico da 60 CV che agisce da generazione in due diverse situazioni: nella decelerazione, per fornire energia al super-accumulatore, e durante l’accelerazione, per garantire potenza immediata ai propulsori elettrici posteriori. Se la potenza fornita alle ruote anteriori rischia di metterne in crisi l’aderenza, il generatore viene utilizzato come una sorta di sistema di controllo avanzato della trazione, che trasforma la coppia in eccesso in energia elettrica da destinare alle ruote posteriori, incrementando l’accelerazione e migliorando l’handling del veicolo. Per quanto riguarda il design, l’automobile si rifà ai nuovi modelli Toyota, dal look aggressivo. Le novità sono i gruppi ottici, la griglia anteriore più ampia e i dettagli blu e neri in contrasto con il colore bianco della scocca. Il design del paraurti incorpora due ampie prese d’aria e luci di marcia diurne a LED di colore blu, che contribuiscono al raffreddamento dell’impianto frenante anteriore, mentre la forma del paraurti inferiore è studiata per incanalare centralmente il flusso dell’aria sotto il veicolo. I passaruota hanno cerchi TRD da 18” con pneumatici 225/40 R18 Michelin Pilot Sport Cup dall’impronta asimmetrica, che ricorda le linee sportive della Yaris Hybrid-R. Questi pneumatici, ideali sia su strada che su pista, sono il risultato della vincente collaborazione tra Michelin e il team Toyota impegnato nel Campionato Mondiale FIA Endurance. I dischi dei freni, sportivi, sono abbinati a pinze a sei pistoncini sulla parte anteriore e da pinze a quattro pistoncini sul retrotreno. Il tappo del serbatoio, posizionato sul montante posteriore, consente una rapida apertura e semplifica le operazioni di rifornimento. Al posteriore, le luci a LED mantengono invariata la forma della versione di serie, mentre un esclusivo spoiler è stato posizionato sul tetto, ed il nuovo paraurti incorpora un ampio diffusore con tubo di scarico posizionato tra due estrattori.

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Ford Mustang: ecco la sesta edizione

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nella giornata di oggi, dopo tanta attesa, sarà presentata la sesta generazione della Ford Mustang, storica vettura made in USA. Dal 1964, anno della prima uscita, la capostipite delle “muscle” americane ha segnato il mercato automobilistico e non solo: spesso protagonista di film e videogiochi, è diventata nel tempo il centro di un vero culto, negli Stati Uniti, come nel mondo. Per la nascita del suo nuovo gioiello, la Ford ha organizzato il “GoFurther live show”, una presentazione in sei città del mondo tra le quali, per la prima volta, è presente anche Barcellona: per la prima volta, infatti, la classica sportiva USA è ufficialmente disponibile anche in Europa. Per questa nuova Pony car si prospettano tante novità, a partire dai propulsori: si potrà scegliere tra un 5.0 V8 aspirato ad iniezione diretta, con la spinta di 426 cavalli per 529 Nm ed un nuovo 2.3 Turbo quattro cilindri da 309 cavalli e 407 Nm di potenza, con la collaudatissima tecnologia EcoBoost. Per le classiche varianti Coupe e Convertible, oltre al cambio manuale è stato inserito anche un manuale Select Shift a sei rapporti, a favorire comodità e fluidità di guida. Nonostante le prime cinque generazioni abbiano riscosso un enorme successo, la Ford vende ancora almeno 150.000 Mustang, la casa americana ha pertanto deciso di apportare numerose modifiche ed aggiornamenti anche a particolari di rilievo: le sospensioni posteriori sono sempre state a ponte rigido, mentre quest’anno si inaugurerà un sistema di multilink. Come ogni Ford, sarà al passo con le tecnologie in funzione del comfort con il sistema SYNC Touch ed uno schermo da 8” e tante altre comodità. La Ford Mustang 2014 sarà disponibile sul mercato internazionale dalla metà del prossimo anno e vedremo se la sesta generazione saprà rispettare le aspettative che, dal 1964 ad oggi, crescono sempre di più per una macchina che ha fatto la storia delle quattro ruote.

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Formula 1: ecco il calendario 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Il World Motor Sport Council della FIA ha reso noto il calendario ufficiale del Mondiale di Formula 1 del 2014. Sono state definitivamente eliminate le tappe di Corea, New Jersey e Messico mentre le novità saranno i Gran Premi di Austria e Russia, le due uniche nuove corse. La stagione inizierà ufficialmente con il GP d’Australia, il prossimo 16 marzo 2014. Sono state, invece,  apportate delle modifiche per quanto riguarda la coda del mondiale: il Gp d’Italia, confermato sul circuito di Monza, si disputerà il 7 settembre, mentre la gara finale si svolgerà ad Abu Dhabi il 23 novembre (non in Brasile come nelle ultime stagioni). È stata confermata la pausa estiva di circa un mese, dal 28 luglio al 21 agosto, e un secondo stop prima delle ultime tre gare della stagione. Questo il calendario completo delle gare:

16/03 Australia

30/03 Malesia

06/04 Bahrain

20/04 Cina

11/05 Spagna

25/05 Monaco

08/06 Canada

22/06 Austria

06/07 Gran Bretagna

20/07 Germania

27/07 Ungheria

24/08 Belgio

07/09 ITALIA

21/09 Singapore

05/10 Giappone

12/10 Russia

02/11 USA, Austin

09/11 Brasile

23/11 Abu Dhabi

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Offensiva vincente

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Peugeot sta per chiudere un 2013 ricco di novità e proposte. L’ultima in ordine di tempo ha il nome e le caratteristiche della 308, berlina di segmento C che sta incassando già importanti consensi. Ce ne parla Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni esterne Peugeot Italia, che ci descrive anche i tratti salienti della nuova RCZ R e delle prossime proposte in vista del 2014. 

Ci stiamo avvicinando alla fine del 2013 e in questo momento la vostra copertina va alla Peugeot 308, una macchina che sta incassando tantissimi successi, non solo dal punto di vista commerciale ma anche degli addetti ai lavori. Una macchina che piace davvero un po’ tutti

“In effetti è una macchina estremamente interessante e ambiziosa. Il 2013 è stato un anno molto importante per noi, abbiamo cominciato lanciando la 208 GT, dopodiché una vettura che è stata il successo commerciale dell’anno: la 2008. Una macchina che stimavamo di vendere nella metà dell’anno a disposizione in 3500 esemplari, ed invece ne abbiamo venduti più di 9000. Abbiamo poi chiuso in bellezza con il lancio della nuova 308, un’auto completamente diversa da quella precedente e che ci sta dando grandi soddisfazioni. È piaciuta prima di tutto agli addetti ai lavori che sono stati i primi a poterla provare e ad apprezzare quella che è l’ambizione di questa macchina che punta ai livelli premium del segmento C. Un segmento fondamentale da un punto di vista commerciale e d’immagine in Europa, quindi è chiaro che l’ambizione della 308 berlina sia molto forte e proprio per questo dovevamo farla molto innovativa”.

C’è poi questa nuova piattaforma modulare EMP2 esclusiva firmata gruppo Psa che vi sta caratterizzando e che caratterizzerà, soprattutto, i vostri modelli futuri

“Il lancio di una nuova piattaforma è una svolta epocale, se le vetture si rinnovano le piattaforme cambiano molto più di rado. Il gruppo PSA ha investito moltissimo in questa nuova piattaforma EMP2 che è oggi la più moderna e più innovativa del mercato, modulare perché permetterà di creare tutte le auto del segmento C e del segmento D del gruppo. E’ estremamente innovativa, permette di risparmiare più di 70kg nel costruire la macchina, in questo caso con la 308 si arriva fino a 140kg. Una vettura che pesa 140kg in meno rispetto a quella che sostituisce, anche a parità di motori, inquinerà e consumerà meno. Poi c’è tutto il resto di sviluppo che viene fatto sul motore, ma già questo fa capire quella che è la grande innovazione che questa piattaforma porta”.

Parlando di motorizzazioni che riguardano la 308, abbiamo tre modelli benzina: un 1.2 da 82CV, un 1.6 da 125 CV, oltre che uno da 155CV, e due motorizzazioni diesel entrambe 1.6 da 92 CV e 115 CV, quest’ultima anche con Start&Stop

“Queste sono le motorizzazioni al lancio, la nuova piattaforma che permette di risparmiare peso fa sì che si possa avere, come livello di entrata sulla 308, un nuovissimo motore tre cilindri 1.2 da 82CV, poiché la macchina essendo leggera può essere mossa anche da un motore con una potenza media, questo è il nostro motore entry-level che ha esordito l’anno scorso sulla 208. Poi in upgrade, sempre sul lato benzina, il 1.6 turbo Thp che ha vinto negli ultimi quattro anni il premio di motore dell’anno della sua categoria, che noi montiamo su altre vetture come ad esempio l’RCZ, qui esordisce con una potenza ribassata a 125 CV, è un’anteprima anche questa, per poi avere una versione da 155 CV che era già presente in gamma. I motori diesel, come da nostra tradizione, significano grande risparmio, grande abbattimento di emissioni C02 e la versione Stop&Start. Poi ci sono delle evoluzioni di motore che arriveranno a metà dell’anno prossimo sulla 308, ad esempio il 3 cilindri verrà dotato di iniezione diretta e di turbocompressore che porteranno la potenza a 110 e 130 CV, poi arriveranno i motori Blue HDI da 150 e 120 CV, oltra ad un nuovo cambio automatico sviluppato dal marchio Peugeot che esordirà sulla 308”

I motori Blue HDI avranno consumi ridottissimi: 3 litri ogni 100km con appena 82 grammi di anidrite carbonica emessa per chilometro, a dimostrazione che vi confermate anche e soprattutto un marchio “green”

“Ci confermiamo un marchio che investe moltissimo per la ricerca e per lo sviluppo di tecnologie utili per una mobilità sempre più sostenibile. Peugeot è stato uno dei primi a inventare le automobili elettriche, e in questo caso c’è uno sviluppo ulteriore del motore con la tecnologia FAP del catalizzatore. C’è un catalizzatore SCR che quindi ha tutto un sistema che permette di purificare ancora di più quelle che sono le emissioni e di arrivare a dei livelli più bassi addirittura di quelli delle vetture full hybrid. Ad esempio la 3008 Hybrid4 arriva fino a 88gr di CO2, sarà il record della sua categoria nel segmento C”

Rimanendo sulla 308, all’interno tanto comfort nonostante questa sia una macchina dalle dimensioni relativamente contenute, e bagagliaio da 470 litri

“L’ergonomia moderna avanza, procede così come lo sviluppo della tecnologia e si riescono a creare automobili più corte. La 308 è più compatta della vettura che sostituisce, ma allo stesso tempo più abitabile e con un bagagliaio enorme. È un po’ lo spirito di queste vetture del segmento C, automobili di famiglia, pensate quindi per coppie che hanno bisogno di una prima vettura o che hanno magari figli un po’ più grandi, perché per quelle con figli più piccoli sta per arrivare la Station Wagon e forse con un bagagliaio ancora più grande può essere ancora più comoda per questo tipo di trasporto. Le berline del segmento C hanno bisogno di essere vetture belle, piacevoli da guidare ma anche estremamente comode. Per noi puntare alla parte alta del segmento C ha voluto dire lavorare moltissimo sull’ergonomia e la qualità degli interni. Per l’ergonomia c’è la driving experience Peugeot, quella che era stata introdotta con 208 e 2008, ovvero il volante compatto, la strumentazione che si legge al di sopra della corona del volante e non più all’interno, per limitare le distrazioni del conducente, e poi un grande schermo touchscreen con tutte le informazioni di bordo e le utenze. Questo genera una grande plancia pulitissima, il resto è tutto un touch screen, facile e che riprende la stessa tecnologia degli smartphone e dei tablet, questo concetto molto importante sviluppato su 208 e 2008 si sublima su 308. Poi il livello qualitativo, che è veramente posto ancora più in alto rispetto ai già alti standard perché vogliamo andare a sfidare, con un telaio, una piattaforma nuova, il driving experience e il livello qualitativo, le vetture del settore C premium”

La 308 sta incassando risultati importanti

“Sì, è stata lanciata da poco ma i risultati sono molto interessanti. Durante le giornate porte aperte la macchina è stata molto ricercata e provata, c’è stato un grande interesse degli addetti ai lavori che poi ha generato interesse anche nel pubblico. I prezzi partono da 16.100euro con il modello entry-level, che è la 308 Access con il 1.2 3 cilindri, e si arriva fino ai 23/24.000 euro della versione top-level, che è la versione Allure”

Al Salone di Francoforte c’era anche la 308 R Concept, questa prefigurazione della versione sportiva con un 1.6 da 270 CV, lo stesso della Peugeot Rcz

“Come sempre amiamo portare le vetture di produzione e raccontare quelle che sono le loro caratteristiche, per poi affiancare uno sguardo verso il futuro, verso quelli che sono i valori che vengono interpretati dalle automobili. La 308 ha una linea che piace, ma anche un’anima sportiva che viene enfatizzata dalla 308 R Concept. Adesso è un concept ma certamente arriveranno delle derivate sportive su base 308. Questa in particolare monta un motore prodigioso, un 1.6 turbo che è lo stesso della Rcz e che viene completamente ripreparato dalla Peugeot Sport fino ad arrivare a una potenza incredibile per un motore 1.6 con 270cv e 330nm di coppia. Motore che qui viene montato su una concept ma che di serie arriverà a gennaio con la RCZ  R stradale, che sarà la Peugeot più potente di sempre in produzione, perché questo motore da 270 cv regala alla vettura un assetto completamente rivisto per il piacere di guida e un differenziale autobloccante meccanico Torsen montato chiaramente sulle ruote anteriori che permette di gestire questa potenza. Potenza che genera 250 km/h autolimitati e 5,9 secondi da 0 a100″.

E parlando proprio della RCZ R, dal punto di vista dello stile esterno cosa cambia rispetto al modello Rcz standard?

“È un cambiamento determinato da quello che è l’upgrade di potenza. Fare una macchina che ha 70CV in più rispetto alla versione più potente che c’era adesso, che ne aveva 200, vuol dire fare una vettura con dei freni diversi, con molle e ammortizzatori diversi davanti e dietro e con ruote di dimensioni diverse per la tenuta di strada. Queste condizioni hanno determinato una vettura più bassa, leggermente più larga e con le ruote più grandi. É cambiata l’aerodinamica perché l’alettone posteriore, che sulla versione tradizionale della Rcz esce in funzione della velocità, qui è fisso sempre in una posizione che crea più deportanza sul posteriore, tutto questo in funzione di quelle che sono le prestazioni della vettura”.

Oltre che una macchina assolutamente prestazionale è anche una macchina molto comoda, applicabile alle lunghe distanza: interni ben curati, sedili molto comodi e silenziosità assoluta

Abbiamo voluto costruire una vettura estremamente sportiva ma con un comfort alto, un’automobile da usare sia durante la settimana per il lavoro e gli hobby che la domenica in pista”.

Qual è il target?

“La RCZ nella versione 200 CV costa 31000euro, nella versione R starà sui 40.000 euro. Il target è di nicchia, di appassionati di auto sportive che con questa vettura avranno una macchina estremamente sportiva ma che potrà essere utilizzata anche tutti i giorni”.

Con la Peugeot 208 Hybrid FE, invece, troviamo un motore 1.0 benzina 3 cilindri abbinato anche a un piccolo propulsore elettrico. Vi dimostrate ancora una volta all’avanguardia sotto l’aspetto specificatamente ibrido

“Questo conferma l’impegno del marchio nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per una mobilità sempre più sostenibile, avevamo un obiettivo ben definito: costruire una vettura che inquinasse e consumasse pochissimo e allo stesso tempo che fosse divertente da guidare e che potesse fare 100km con due litri di carburante . E’ stato preso un motore 1.0 a 3 cilindri, che è quello che si trova sulla 208, ed è stato fatto tutto un lavoro su manovellismi, lubrificazione, pistoni, cambio e aerodinamica che, ovviamente, doveva essere molto lavorata per permettere di consumare così poco. C’è poi il kers come sulle vetture di Formula 1, tecnologia che è stata ripresa in piccolo su questa automobile. Un motore  termico abbinato a un piccolo motore elettrico tutto alleggerito, un’aerodinamica sofisticatissima e un motore lavorato proprio per avere meno attriti possibili generano questo tipo di sviluppo tecnologico”

Il 2014 si apre con il Salone di Ginevra, con quali nuovi automobili arriverete a questo appuntamento?

“Sarà una tappa importante per far crescere la famiglia 308, verrà presentata la versione station wagon, pensata per chi ha bisogno di molto spazio nel bagagliaio, come la berlina che ha il bagagliaio record, lo stesso varrà per la station wagon nella sua categoria. Si potrà vedere a Ginevra anche la nuova 108 che verrà lanciata nei mesi successivi, non sarà molto più grande della 107 che sostituisce, le misure dovrebbero essere la medesime, quindi un’automobile di segmento A, pensata per il contesto cittadino. Avendo già rinnovato tutto il segmento B con 208 e 2008 e il C adesso con la 3008, questo vuol dire che a Ginevra avremo la gamma più moderna e giovane del mercato con un’età media di due anni e mezzo”.

Come chiude Peugeot questo 2013?

“Siamo molto soddisfatti, la situazione del mercato non è facile per nessuno né in Italia né in Europa. Questo è un mercato saturo al quale si deve risponde con nuovi prodotti e nuove idee, noi l’abbiamo fatto lanciando in un anno e mezzo questi tre modelli fondamentali nel mercato europeo ma soprattutto italiano come la 208, 2008, 308. Arriverà poi la nuova 108, rinnoviamo quindi completamente il cuore vero del mercato italiano, è questa la nostra strategia”.

Peugeot ha recentemente rinnovato l’accordo con la Nazionale Italiana Rugby, prendendo spunto da questo rinnovo: a che punto siete con la gamma dei veicoli commerciali?

“Nella primavera 2014 verrà rinnovato il Boxer, il furgone più grande della nostra gamma, dopo aver rinnovato già il Partner e l’Expert nel corso di quest’anno”.

Nell’ultimo anno Peugeot si è confermata ai vertici anche nel mondo del rally

“Noi siamo sette volte campioni italiani rally costruttori, di cui cinque di fila, e siamo il marchio estero che ha vinto più campionati rally in Italia. Siamo molto felici, questo doveva essere un anno di transizione e invece abbiamo vinto ancora”.

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Porsche Cayenne Platinum Edition

 

di Maurizio Elviretti

 

Come fatto per la Panamera poco più di un anno fa, anche la Porsche Cayenne si appresta ad essere commercializzata in versione speciale Platinum Edition, caratterizzata da dotazioni di serie particolarmente ricche. Proprio come la berlina anche la SUV di Stoccarda sarà disponibile con lo speciale allestimento unicamente in abbinamento alle motorizzazioni V6 benzina (3,6 litri da 300 cv) e diesel (3 litri da 250 cv). Caratterizzata esternamente dalla tinta speciale “Platinum Silver Metallic” della carrozzeria, la Porsche Cayenne Platinum Edition può essere ordinata anche in Black, Basalt Black Metallic, Meteor Grey Metallic, Mahogany Metallic e White. All’interno praticamente ogni centimetro quadrato è ricoperto da pelle Black o Luxor Beige, tranne il tunnel centrale sopra cui si erge il monitor touch del sistema multimediale Pcm. Completano la lista delle dotazioni di serie i cerchi in lega da 19”, fari allo xeno, vetri posteriori oscurati, cerchi in lega da 19”, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e cambio automatico Tiptronic S a 8 rapporti. Per quanto riguarda i prezzi sono stati resi noti unicamente quelli relativi al mercato tedesco, dove la Porsche Cayenne Platinum Edition sarà venduta a partire da € 66.379 (V6 diesel) e € 67.212 (V6 benzina) .

Spanish Grand Prix, Barcelona 9 - 12 May 2013

Formula nuova

 

di Flavio Grisoli

 

Continuiamo ad occuparci della svolta epocale che la Formula Uno ci sta riservando per la prossima stagione. Per chi scrive, si tratta dell’ennesimo tentativo (la storia poi ci dirà se riuscito o meno) da parte della Federazione di aumentare lo spettacolo e la competitività di tutte le scuderie, cercando il più possibile di livellare le differenze. Già nello scorso numero avevamo introdotto l’argomento, oggi cercheremo di concluderlo. Dei motori turbo abbiamo già parlato la scorsa volta: più piccoli di cilindrata ma leggermente più pesanti (si tratta di una vera e propria “power unit” e tra poco scopriremo perché) dovrebbero (il condizionale, ahinoi, è d’obbligo) rendere un po’ più pepate le competizioni. Perché? Oltre al Kers, che si è rivelato uno strumento utile fino ad un certo punto (poco, in realtà), dalla prossima stagione abbiamo anche l’Ers. Sotto questo acronimo (che sta per Energy Recovery System) si cela un complesso sistema che provvederà a recuperare sia l’energia cinetica in eccesso dalle ruote motrici, ovvero esattamente quel che fa il KERS oggi, e sia l’energia “termica” in eccesso portata dai gas di scarico alla girante della turbina, ovvero una sorta di HERS (dove H sta per “heat”, calore). Questa è la descrizione che si desume dall’articolo 1.24 del regolamento tecnico FIA 2014. Mentre il KERS resterà esattamente uguale a quello attualmente utilizzato nei principi di funzionamento (varierà soltanto la potenza che è in grado di erogare, passando dagli attuali 60 KW ai futuri 120 KW), l’HERS è totalmente nuovo e da scoprire. In realtà, volendo essere precisi, da regolamento non esisteranno né il KERS e né l’HERS, bensì esisterà solamente l’ERS composto da due sottoparti, il MGU-K (Motor Generator Unit – Kinetics) che recupera energia cinetica, ed il MGU-H (Motor Generator Unit – Heat) che recupera invece energia “termica”. Ma non finisce qui: come abbiamo capito dalla prossima stagione la fortuna sarà degli elettronici, e non degli aerodinamici (abbassamento quasi al livello del suolo dei musetti ne sono un esempio lampante: vedremo delle vetture stile formichiere, o aspirapolvere): la grandissima novità è il brake-by-wire. La FIA ha recentemente deciso di acconsentire alla richiesta presentata dai team di integrare sulle monoposto un sistema di gestione della frenata posteriore, proprio per garantire una potenza della frenata pressoché costante (e quindi modulabile) al pilota. Si tratta di una piccola rivoluzione perché si potranno sviluppare in proprio queste soluzioni, sganciandosi quindi dal controllo elettronico comune che si ha attualmente con la centralina MES. Non solo, è un primo passo verso la vera grande rivoluzione elettronica della Formula 1, quella attesa e preannunciata anche dalla Magneti Marelli che, attraverso alcuni dei suoi tecnici responsabili, ha ammesso di studiare e sperimentare già da tempo: la sostituzione di molti dei comandi elettroidraulici attualmente presenti sulle monoposto con comandi totalmente elettronici. Per comandi elettroidraulici si intendono, volgarmente, accelerazione, frenata e sterzata. Non scherziamo, se si apre il vaso di Pandora dell’elettronica è finita. Vedremo delle gare radiocomandate, come nei videogiochi. Non ci crediamo. Nel dettaglio del regolamento su altre questioni (gestione delle gomme, pit-stop, capienza del serbatoio ecc.) non ci soffermiamo, sono quisquilie. Ma lasciateci almeno i piloti. Per favore.

 

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Ssangyong Rodius sbarca in Italia

 

di Maurizio Elviretti

 

Eccola la nuova Ssangyong Rodius, una spaziosissima sette posti, pratica vettura all-purpose (APV) perfetta per le gite in famiglia, per il tempo libero e molto altro ancora. Monta un motore turbodiesel e-XDi active da 2.0 l e 155CV con coppia elevata ai bassi regimi. La nuova vettura lanciata in Europa la scorsa estate e dopo tre anni dalla precedente versione ora è disponibile anche sul mercato italiano. New Rodius, frutto di un investimento di centosessantacinque milioni di dollari della casa coreana, è stata ampiamente rinnovata rispetto alla versione precedente. Grazie a caratteristiche distintive come il layout innovativo e flessibile, gli interni di lusso e una posizione competitiva sul mercato, la nuova Rodius si presenta come una vettura prestante e dinamica, dal look esclusivo. All’interno dell’abitacolo gli interni sono stati completamente rinnovati in linea con i nuovi standard della Korando, pur continuando a presentare la strumentazione tachimetrica integrata nella plancia centrale di grandi dimensioni. Completamente nuovo invece lo schermo centrale del sistema di infotainment inserito fra le bocchette d’areazione. Ancora più in basso si scorge il climatizzatore bi zona. La vendita sul mercato nostrano sta dando il via in questi giorni.