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Volkswagen T-Cross Breeze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

E’ solamente un prototipo, ma vista la curiosità che ha scaturito in questi giorni di presentazione al Salone di Ginevra, non facciamo fatica ad immaginare una realizzazione ufficiale a breve termine. Stiamo parlando della Volkswagen T-Cross Breeze, una decappottabile divertente, unica nel suo genere, che andrà ad aggredire il segmento dei B-suv, ovvero quello che in Europa è in maggiore crescita.
Dal punto di vista tecnologico Volkswagen si è superata: a bordo troviamo due display fisicamente separati che si fondono tra loro sotto il profilo estetico e funzionale: l’Active Info Display come strumentazione programmabile dall’utente davanti al guidatore e la Head Unit come schermo separato del sistema di infotainment nella consolle centrale. Inoltre il T-Cross Breeze è dotato di un sistema di selezione predittiva del profilo di guida, funzione di assistenza, che grazie a telecamere e radar consente di registrare, per esempio, parametri come la topografia del percorso: attivando la funzione automatica della selezione predittiva del profilo di guida, il sistema reagisce in autonomia, modificando per esempio le caratteristiche di motore, sospensioni e sterzo a seconda della situazione di marcia. L’impianto audio Beats da 300 watt, infine, è supportato da un amplificatore a 8 canali ed è compatibile con App-Connect, il sistema Volkswagen che include Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link. Sotto al cofano monta un motore benzina turbo a iniezione diretta TSI da 1.0 litri da 110 cv e 175 Nm di coppia abbinato a un cambio DSG a doppia frizione a 7 rapporti. Con questo allestimento e grazie ai soli 1.250 chili di peso, T-Cross Breeze accelerà da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi, con una velocità massima che si attesta su 188 km/h. I consumi e le emissioni di CO2 sono pari rispettivamente a 5,0 l/100 km e 115g/km e, complice anche un serbatoio carburante da 40 litri, l’autonomia teorica raggiunge gli 800 km. La lunghezza del corpo vettura non supera i 4,13 metri, l’altezza raggiunge gli 1,56 metri e la larghezza si ferma a 1,79 m, mentre il passo è di 2,56 metri.

 

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SSangYong: una maxi Tivoli per il Salone di Ginevra

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il grande appuntamento con il Salone di Ginevra si avvicina (3 marzo) e le case automobilistiche ultimano i preparativi. Per fare bella figura, SsangYong si presenterà con due veicoli nel suo stand: una versione allungata del crossover Tivoli e un moderno concept chiamato SIV-2. La gamma Tivoli si allarga quindi con il modello XLV, che riprende i concetti del concept XLV Air visto a Francoforte: sia il passo (2,6 metri) che la piattaforma e la meccanica sono gli stessi del Tivoli, mentre la lunghezza è cresciuta di 23,5 centimetri arrivando ad un totale di 4,20 metri di lunghezza; di questo ne beneficia ovviamente il bagagliaio che raggiunge così i 720 litri di capacità di carico. Per il Tivoli XLV sarà disponibile sia la trazione a due che a quattro ruote motrici, mentre per i motori ci saranno due 1,6 litri, uno a benzina e uno diesel, che potranno essere abbinati al cambio manuale a 6 marce o all’automatico Aisin sempre a 6 rapporti. Per quanto riguarda il concept SIV-2, sigla che sta per Smart Interface Vehicle, SsangYong ha prefigurato un crossover multifunzione di medie dimension con propulsore ibrido. Nello stand di Ginevra si potrà quindi vedere una power uniti formata da un motore turbo benzina a iniezione diretta di 1,5 litri e da un’unità elettrica da 10 kW collegata ad una batteria agli ioni di litio da 500 Wh; le due componenti danno vita ad un sistema ibrido leggero da 48 Volt che permetterà di avere un livello molto basso sia di consumi che di emissioni di CO2.

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Honda Civic Type R by Mugen: è lei la regina del Salone di Tokyo

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Oltre ottocento auto presentate da 447 espositori hanno portato il Tokyo Auto Salon a confermarsi ancora una volta uno dei più gettonati del continente asiatico, e sicuramente una grande contributo al record di biglietti fatto registrare (5% in più rispetto al precedente) è stato dato dalla particolare Civic Type R firmata Mugen. Rispetto al modello base, le varie modifiche sia nell’estetica che nell’aspetto la rendono ancor più aggressiva, a partire dalle evidenti minigonne laterali e ai diffusori anteriori e posteriori appositamente studiati per l’uso in pista. Il prototipo visto nei padiglioni della fiera di Makuhari risulta ampiamente ritoccato anche nell’assetto, con carreggiate allargate e prese d’aria supplementari sul motore e sui freni, ed una sottoscocca rivista anche sotto il profilo dell’aerodinamica. Il compito di spingere la speciale Honda Civic Type R spetta al motore 2.0 turbo da 310 cavali e 400 Nm di coppia, l’unico di serie, ma per ora il veicolo rimane solo un concept, anche se non è escluso che venga utilizzato come base per dar vita ad un campionato nazionale monomarca.

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Jeep Wrangler Red Rock Concept

 

di Maurizio Elviretti

 

Già dalle prime immagini risultava abbastanza evidente la “collaborzione” con Mopar per tutta la parte accessori, ed adesso ne abbiamo la conferma: la Jeep Wrangler Red Rock Concept nasce sulla base della Wrangler Unlimited Rubicon Hard Rock in vendita in USA. Si distingue per in cerchi in lega specifici da 17″, nuovo power winch, fari a LED e onboard radio CB. Jeep potrebbe realizzare una serie limitata a 50 esemplari in occasione il prossimo anno del  50esimo anniversario dell’ Easter Jeep Safari. Il Ram Rebel X è invece un pick-up full-size equipaggiato con una lunga serie di componenti e accessori di produzione Mopar. Gli esterni in Copper scuro esclusivo si estendono fino al cofano , su cui spicca la grafica Matte Black con tocchi di Mopar Blue. I passaruota Mopar superano gli pneumatici Toyo da 35 pollici che avvolgono le ruote da 17 pollici con sistema Beadlock, le quali consentono alla Rebel 1500 di affrontare anche percorsi dissestati fuoristrada. I funzionali anelli Beadlock verniciati con fissaggi sono presenti anche sulle ruote con sistema Beadlock, e le coppe centrali Mopar sono un altro punto di forza dei cerchi. La parte anteriore presenta la griglia Rebel, elemento di distinzione del veicolo, con il logo RAM verniciato in Satin Black e una piastra di protezione concept in due pezzi. Il letto è fissato con una tripla copertura tonneau morbida e un doppio gradino vicino allo scarico aiuta a raggiungere le attrezzature o gli strumenti riposti nella parte posteriore. Gradini laterali tubolari neri aiutano a raggiungere gli interni che sono caratterizzati da prototipi di sedili in pelle Katzkin arricchiti dal nome Rebel X in argento su fondo nero, con un fondo blu per la “X”. Le cuciture del bracciolo e del volante sono in color rame. Altre caratteristiche degli interni sono i tappetini per tutte le condizioni atmosferiche, un kit di pedali e batticalcagni. La Ram Rebel X, dotata di motore HEMI da 5,7 litri, può affrontare qualunque tipo di strada. Il sistema di aspirazione aria fredda da 5,7 litri, il sistema di scarico e i terminali di scarico Mopar, alimentati da un condotto dell’aria Ram, aumentano le prestazioni, con sospensioni ad aria che rendono più confortevole la corsa.

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Salone di Tokyo: tantissime le novità della quarantaquattresima edizione

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Innovazione, avanguardismo, futurismo: sono queste le parole chiave della kermesse internazionale che proprio in questi giorni sta attirando gli amanti del mondo delle due e quattro ruote pronti a giungere l’evneto da ogni parte del globo. Stiamo parlando del Salone dell’automobile di Tokyo che giunge, quest’anno, alla quarantaquattresima edizione. L’esposizione, che ha cadenza biennale, è ospitata al Makuhari Messe International Conventiona Complex, il secondo centro congressi più grande del Giappone, è caratterizzata per la presenza di tantissimi modelli originali, dove design e tecnologia si spingono al massimo. Tantissime le case che hanno scelto di svelare le proprie proposte al Tokyo Motor Show che si è aperto venerdì 30 ottobre e che si chiuderà domenica 8 novembre. Attivissima la Peugeot in questa kermesse nipponica, la casa del Leone ha infatti reso unica la propria presenza con tre lanci: la nuova Peugeot 208, la nuova Peugeot 308 GTi by Peugeot Sport e la Peugeot 508 GT BlueHdi. Non è da meno la Subaro che ha presentato due concept, la Imprza 5-door e la Viziz Future Viviz. Per la DS si tratta invece della prima volta al Salone di Tokyo ed onorerà al meglio l’impegno esponendo tutte le novità come la Nuova DS 4, la DS 4 Crossback, la Nuova DS 5 edizione limitata ‘1955’ e la versione ‘So Parisienne? di DS 3 e DS 3 Cabrio. Presente, naturalmente, anche Nissan che sta attirando l’attenzione con la Nissan IDS Concept, elettrica a guida autonoma, la Nissan Concept 2020 Gran Turismo, in un’originale tinta rossa, la Nissan Teatro For Dayz e l’innovativo crossover Nissan Gripz Concept. Quanto alla Suzuki sono presenti la nuova Suzuki Ignis, SUV compatto che vedremo presto anche sul mercato italiano, e la Suzuki Ignis Trail che è invece la concept pensata sul modello fuoristrada. A rappresentare le minicar c’è la Suzuki Mighty Deck che vanta ampio spazio a bordo mentre la Suzuki Air Triser punta tutto sull’esperienza di guida all’insegna del divertimento. Le novità firmate Mitsubishi sono la eX, concept car dal motore elettrico che evolverà in un crossover e la Mitsubishi EMirai 3 xDas, altro concept ma dalla natura decisamente più sportiva. Tanta tanta creatività anima la Toyota. Le tre inedite concept presentate. S-FR, FCV Plus e Kikai, sono un mix di idee, studio e verve artistica dai risultati eccezionali. Tante ancora le novità delle case automobilistiche e le innovazioni proposte nel campo delle due ruote, per un Salone che quest’anno è, più che mai,  una vera e propria fabbrica del futuro.

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Suzuki Ignis: a Tokyo la sua prima volta

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Da prototipo a realtà: è questo il percorso che ha fatto la Ingis, ultima nata in casa Suzuki che verrà presentata al prossimo Salone di Tokio (30 ottobre – 9 novembre). Inizialmente veniva identificata con il nome di i-M4, concept car che il marchio giapponese ha più volte messo in bella mostra, adesso però è pronta per essere messa in produzione ed entrare in commercio, con un nome diverso ma non nuovo, in cerca di riscatto: la Ignis, infatti, era già stata prodotta qualche anno fa in collaborazione con Subaru, ma non aveva trovato riscontro nel mercato europeo. Aleggia ancora un velo di mistero intorno a questa vettura a metà tra la city car ed il cross over (3,70 metri di lunghezza), perché Suzuki vuole che il suo piatto venga completamente assaporato durante i giorni della kermesse nipponica. Intanto però qualche foto è stata diffusa, ed è proprio da queste che si nota come sia esattamente improntata sulla concept i-M4, con poche, leggere, differenze per quanto riguarda la grafica dei fari, il paraurti posteriore e il profilo laterale. Dalle immagini degli interni si vede un abitacolo in configurazione 2+2 con un grande display centrale utile a gestire il sistema di infotainment, e ancora una plancia bicolore. Per i motori non c’è ancora nulla di ufficiale, ma si parla di un 1.0 turbo e di un ibrido con propulsore 1.2 combinato ad un’unità elettrica; probabile la presenza di un cambio automatico, di serie sicuramente la trazione anteriore con la possibilità di richiedere quella integrale. La nuova Ignis generata da un concept, a sua volta darà poi vita ad un altro prototipo, una Ignis sportiva con trazione integrale permanente; ques’ultima è stata pensata per i giovani, con forme più moderne, ruote maggiorate e specifiche modanature dei passaruote. Rimanendo in tema di concept, sempre alla mostra di Tokyo Suzuki presenterà la Air Triser, monovolume destinato al mercato dell’India, e la Mighty Deck, una duttile minicar pick-up.

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Nissan: Gripz la nuova Juke?

 

di Maurizio Elviretti

 

E’ sicuramente una delle novità più accattivanti di quest’edizione del Salone di Francoforte, in scena proprio in questi giorni, quella che potremmo identificare come la Juke del futuro. Nissan infatti ha portato sotto i riflettori della kermesse teutonica il concept della nuova Gripz, un SUV di dimensioni ridotte, paragonabili a quelle della Juke (è lunga 410 cm e alta 150). In casa giapponese però guai a parlare di stile retrò, nonostante questa nuova creazione richiami forme e colori di una coupè dal passato importante: la 240Z da rally dei primi anni 70, che ha trionfato nel durissimo East African Safari. Ecco allora il cofano motore lungo, l’abitacolo spostato all’indietro con il tetto che discende con decisione verso la parte posteriore e le enormi ruote (in questo caso di ben 22 pollici, dietro le quali occhieggiano dei grintosi freni a disco). Ne deriva un’auto fascinosa e molto dinamica, grazie anche al cofano e ai molti particolari in fibra di carbonio a vista che, con la loro tinta nera opaca, sono un omaggio alla livrea della 240Z. Le porte della Nissan Gripz sono quattro, con quelle posteriori più piccole e che si possono aprire “controvento” solo dopo quelle davanti. Queste ultime hanno una forma a freccia e si aprono verso l’alto. L’abitacolo ospita quattro sedili separati e punta sull’essenzialità. La plancia è sottile, con un unico strumento circolare che riesce a includere tachimetro, contagiri, e gli indicatori del livello del carburante, della marcia inserita e della carica della batteria. Ispirato invece alle ruote delle più sofisticate biciclette da gara il volante a tre razze con impugnatura in gomma e struttura in fibra di carbonio. I responsabili della Nissan non parlano di un futuro della Gripz come auto di serie, e in particolare con la meccanica ibrida di questo prototipo, ma di certo, qualche idea la ritroveremo sulle prossime crossover della casa nipponica.

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La Citroen Cactus M porta l’estate a Francoforte

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

Ci sarà anche la Citroen Cactus M all’importante Salone di Francoforte. Il crossover della casa francese, si ispira alla Mehari dalla quale, del resto, eredita anche la consonante nel nome. Si tratta di una vettura dal design frizzante, che incarna la ‘leggerezza’ della Mehari ma declinandola sulla base della C4 Cactus . Sua è la struttura, il Grip Control e le portiere antigraffio.  Notevoli anche i parafanghi scolpiti intorno alle grandi ruote (19’’), le portiere in plastica, la scocca rialzata e il parabrezza verticale per un abitacolo totalmente aperto dentro il quale basta scavalcare la fiancata per accedere ai sedili posteriori inserendo il piede in un inserto specifico. A richiamare il mare e la spiaggia c’è il colore, azzurro marino, i poggiapiedi forati ma anche i sedili ricoperti dello stesso materiale del quale sono realizzate le mute da surf, quindi particolarmente resistenti all’acqua tant’è che si possono lavare utilizzando semplicemente una pompa.  L’assenza del tetto fa sognare cieli stellati sotto i quali dormire e sul roll bar possono essere fissate le tavole da surf. Una concept-car incredibile con la quale dal 17 al 27 settembre sarà estate anche in Germania

 

 

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Mercedes: a Shanghai debutta la GLC

 

di Maurizio Elviretti

 

Con il Salone di Shanghai ormai ai nastri di partenza, la Mercedes lancia in rete le prime immagini della nuova Concept GLC che, nella unica denominazione introdotta dalla Casa di Stoccarda è destinata a sostituire l’attuale GLK e dunque a diventare la concorrente anche della Bmw X3. Il nuovo gioiellino della Mercedes
anticipa il coupé a quattro porte che punta a far concorrenza alla BMW X4 e sarà in produzione a partire dal prossimo anno. Lungo 4727 mm, largo 2000 mm e alto 1593 mm, il GLC Coupé è 57 mm più lungo, 120 mm più largo, 28 mm più basso della X4 e ha un passo di 2827 mm, 17 mm più lungo della BMW. Rispetto alla GLK, inoltre è 192 mm più lungo, più larga di 160 mm e 77 mmm più basso. La concept che debutterà domani all’edizione 2015 del Salone cinese, avrà sotto al cofano un 3000 cc V6 a benzina twin-turbo da 362 CV di potenza e 383 Nm di coppia ed è più potente di 60 CV e ha una coppia superiore di 88 Nm rispetto alla più potente X4 a benzina, il xDrive35i. Questa unità motrice, in particolare, sarà destinata alla versione più potente in gamma e cioè la GLC 450 Coupé AMG che è, inoltre, abbinato ad una trasmissione a 9 velocità 9G-Tronic oltre che al sistema 4Matic, cioè a trazione integrale.

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La Mila Plus è pronta al debutto elvetico

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Mancano poche ore all’apertura ufficiale del Salone di Ginevra e cresce la curiosità per le tante novità che questa kermesse svelerà agli appassionati del mondo motori.  Tanta attesa anche per la Magna Steyr Mila Plus Hybrid Concept, una vettura fortemente sportiva dalle grandi prestazioni e che si proietta già nel futuro. L’automobile che sarà presentata da Magna International ha un peso decisamente contenuto di 1520kg, risultato che si è potuto raggiungere grazie al telaio in alluminio che dona leggerezza pur mantenendosi rigido.  La vettura, inoltre, può arrivare fino a 75 km ad emissione zero, sfruttando il gruppo termico composto da due motori elettrici e il propulsore a 3 cilindri benzina per una potenza di 272 CV. L’accelerazione permette di passare da 0 a 100km/h in 4,9 secondi mentre per passare da ‘0 a 80 in modalità completamente elettrica impiega 3,6 secondi. Le emissioni di CO2 sono decisamente basse, 32g/km la forte attenzione all’ambiente è inoltre rappresentata anche dagli interni che sono completamente riciclabili.