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Nuova Jeep Cherokee arriva in Italia

 

di Maurizio Elviretti

 

Eccola la nuova Jeep Cherokee, presente in questi giorni al Salone di Ginevra, il SUV medio del celebre marchio americano, disponibile sul nostro mercato in tre allestimenti Longitude, Limited e Trailhawk. Due i motori disponibili: il turbodiesel Multijet II da 2,0 litri da 140 cavalli con cambio manuale a sei rapporti, oppure il motore a benzina V6 Pentastar da 3,2 litri abbinato al nuovo cambio automatico a nove marce. Si tratta di un cambio con mappatura “shift-on-the-fly”, che consente di scegliere attraverso il sistema di controllo interattivo Electronic Range Select tra la modalità completamente automatica o quella manuale sequenziale. Jeep Cherokee è il primo Medium SUV con dispositivo di disconnessione dell’asse posteriore. Consente di ridurre le perdite di energia quando non è necessario utilizzare la modalità 4×4, garantendo così una maggiore efficienza nei consumi. La disconnessione dell’asse posteriore permette di passare in modo fluido dalla trazione a due ruote motrici a quella a quattro ruote motrici e di assicurare quindi la gestione permanente della coppia senza intervento da parte del conducente. I sistemi 4×4 sono abbinati al sistema di gestione della trazione Selec-Terrain che dispone di quattro modalità: Auto, Snow, Sport e Sand/Mud. Prezzi chiavi in mano a partire da un prezzo di 39.000 euro.

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Cherokee 2014 versione europea debutta a Ginevra

 

di Germana Condò

 

Manca poco meno di un mese al debutto al Salone dell’Auto di Ginevra 2014 della nuova Jeep Cherokee nella versione destinata al mercato europeo. Il SUV di taglia media, giunto alla quarta generazione, promette grandi novità in termini di tecnologia e meccanica. Realizzato sulla piattaforma Cusw di Fiat Chrysler Automobiles con l’utilizzo di acciai alto resistenziali che compongono al 65% la struttura, la nuova Cherokee si caratterizza per una grande novità, la disponibilità di due versioni, l’una in configurazione con trazione a quattro ruote motrici, in cui è possibile scegliere tra tre tipi di trazione integrale, che consentono la selezione del tipo di trazione più adeguato in base ad ogni differente condizione del tracciato. L’altra, disponibile per il mercato europeo, è una versione con trazione anteriore a due ruote motrici, con meno velleità off-road. Nella versione a trazione integrale è previsto un innovativo dispositivo che consente di disconnettere, quando le condizioni della strada non lo richiedano, l’asse posteriore in modo tale che il veicolo risparmi la potenza richiesta dalla funzione 4X4 se non necessaria, a tutto beneficio dei consumi di carburante. Tre sono le motorizzazioni previste in Europa, il nuovo quattro cilindri turbodiesel Multijet II da 2.0 litri con una potenza di 170 CV, abbinato per la prima volta al cambio automatico a nove rapporti, oppure la variante dello stesso motore con una potenza più contenuta di 140 CV abbinato al cambio manuale a sei rapporti. L’alternativa a benzina è il rinnovato 3.2 V& Pentastar da 272 CV, disponibile in abbinamento con la trasmissione automatica a nove marce, presente solo nell’allestimento di punta Trailhawk. Tutti gli allestimenti sono dotati di serie di sistemi Start&Stop. In totale gli allestimenti previsti sono tre: Longitude, Limited e Trailhawk. In questo ultimo allestimento le modalità di guida possibili sono cinque: Auto, Snow, Sport, Sand Mud e Rock, modalità quest’ultima presente solo su questa versione, che assicura la migliore performance anche sul fuoristrada più estremo. Gli allestimenti  Longitude e Limited prevedono solo le prime quattro modalità di guida e sono disponibili esclusivamente con l’alimentazione a gasolio. La nuova Cherokee offre i più evoluti sistemi di sicurezza attiva e passiva come sette airbag di serie ed Esc con controllo antiribaltamento elettronico (ERM). Gli interni sono curati e i materiali utilizzati di qualità premium. Infine sono possibili numerose personalizzazioni scegliendo tra gli accessori presenti sul catalogo della linea Mopar. in Italia dovrebbe arrivare sul mercato nel secondo trimestre dell’anno.  

(New York) chevrolet-Chevrolet Camaro SS 2014 NYIAS

New York, New York!

 

di Germana Condò

 

E’ tornato protagonista anche quest’anno, negli Stati Uniti, il Salone Internazionale di New York, la rassegna dell’automobile con un’esposizione di circa 900.000 mq nel cuore di Manhattan, giunta alla sua centotredicesima edizione. Inserito strategicamente e in tempi stretti tra il salone di Ginevra e quello di Shanghai, ha messo in mostra tante novità ed anteprime, pensate non solo per il mercato nordamericano e tutte all’insegna dell’elevata tecnologia, dello spazio e della potenza, caratteristiche irrinunciabili secondo la filosofia automobilistica americana. In controtendenza al mercato dell’automobile europeo che sta risentendo di una grave crisi economica che non accenna ad attenuarsi, quello d’oltreoceano sembra in recupero da circa due anni, dato non trascurabile per le case automobilistiche di tutto il mondo che proprio qui puntano più in alto. A cominciare proprio dalle produttrici made in Usa che, nell’accecante sfavillio delle tante proposte, ostentano più di ogni altra cosa l’esposizione dei loro mega suv,  pick-up e muscle car (in misura ridotta rispetto alle scorse edizioni) che si confermano le preferite dagli automobilisti americani. Riflettori puntati in direzione dello stand Chrysler, in particolare sulla nuova Cherokee, in passato chiamata Liberty in America, rivisitata completamente sotto il segno dell’italiano marchio Fiat. Non più linee squadrate e spigoli ma tratti arrotondati e proporzioni più contenute, quasi a ricercare la somiglianza con i suv più vezzosi e modaioli del momento. Si allinea alle nuove tendenze anche Range Rover Sport, lussuoso suv che ha rinunciato alle caratteristiche tipiche di robusto fuoristrada, dalla calandra non più rigidamente verticale e ampia ma ridotta e curvata. Rimane imbattuto da decenni il gradimento locale per Ford F-150, un robusto pick-up con quattro ruote motrici disponibile in ben dieci versioni, adatto ad ogni esigenza di carico o condizione di terreno. Cambia anche il concetto di berlina, di cui l’esemplare più significativo è rappresentato da Cadilac CTS, non esasperatamente lunga e goffa, come vuole la più antica tradizione delle berline a stelle e strisce, ma dall’aspetto compatto e squadrato, caratterizzata da un frontale muscoloso, dalla evidente calandra a maglie larghe. Innovativa e più contenuta nelle forme, bella e accattivante tanto da poter competere con le europee di segmento E, come Audi A6, Mercedes Classe E, Bmw Serie 5. I veri protagonisti del salone newyorkese, però, non sono state tanto le anteprime quanto i restyling. Immancabili le sportive e ultraveloci, dai lievi mutamenti nella forma e non nella sostanza, come Chevrolet Corvette ZR1 e Viper GTS, ma anche Porsche e Ferrari, le europee che reclamano la loro fetta di torta nel mercato Usa e che rappresentano un sogno per tutti. Può permettersele, però, solo una piccola parte di esibizionisti dal reddito elevato che, pur non potendo sfrecciare sulle strade a più di 55 miglia all’ora a causa dei rigorosi limiti di velocità, non rinunciano al gusto del brivido di una accelerazione mozzafiato. Rimanendo in tema di auto veloci, è entrata in scena solo per un pre-debutto l’Audi A3 Sedan, che ufficialmente debutterà al prossimo salone dell’auto di Shangai. La berlina con quattro porte e tre volumi, pensata soprattutto per Usa e Cina (perché la berlina media desta ancora perplessità nel pubblico europeo), con il suo modello di punta S3 da 300 CV si contrapporrà alla rivale Mercedes CLA 45 AMG, realizzata sulla base della Classe A, sportiva dalle elevatissime prestazioni, con 2.0 litri da 360 CV. Grande attenzione anche per le tecnologie ibride, in continua e rapida evoluzione. Una delle auto che ha catturato maggiormente l’attenzione è senz’altro la Subaru XV Crosstrek Hybrid. Non è ancora chiaro se riusciremo ad averla in Italia, dove la casa delle pleiadi ha convinto negli ultimi anni un numero sempre maggiore di automobilisti, ma per ora possiamo accontentarci di ammirarla nella sua prima versione in assoluto di auto ibrida nei padiglioni dello Javits Center. Perdono un po’ di spazio il bagagliaio e l’abitacolo, per consentire l’alloggiamento delle batterie di alimentazione sotto il pianale posteriore, soluzione utile a garantire l’altezza per la guida in fuoristrada. Il motore elettrico da 10 KW e 65 Nm, è stato abbinato al boxer 2.0 aspirato da 150 CV. Gli spazi dedicati alla nota kermesse, hanno ospitato anche quest’anno l’elezione della World Car of the Year 2013, ambito premio assegnato a Volkswagen Golf che, giunta alla settima generazione, porta a casa il suo diciassettesimo premio. Altro che numero sfortunato! Per di più, concorrendo con rivali di tutto rispetto, quali Mercedes Classe A, Scion FR-S, Subaru BRZ, Toyota GT 86. La giuria, composta da 66 giornalisti specializzati nel settore, provenienti da 23 Paesi del mondo, ha assegnato anche titoli di Performance Car of the Year alla Porsche  Boxster/Cayman, di Design Car of the Year alla Jaguar F-Type e di Green  Car of the Year alla Tesla Model S.