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Volkswagen – Fiat: accordo segreto?

 

di Maurizio Elviretti

 

Exor smentisce che ci siano stati colloqui con Volkswagen per una possibile fusione con Fiat. Lo riferisce un portavoce di Exor, la holding di controllo della famiglia Agnelli, dopo che stamane la rivista tedesca Manager Magazin ha scritto di un possibile interesse di Volkswagen per la casa automobilistica torinese e di colloqui già avvenuti tra i principali azionisti dei due gruppi. Dopo la smentita, il titolo in borsa perde parte del rialzo della mattinata salendo dell’1,45%. Il Gruppo Volkswagen starebbe esplorando la possibilità di un’acquisizione, anche parziale, di quote in Fiat Chrysler. Sempre secondo Manager Magazin, ci sarebbero trattative fra Ferdinand Piëch, principale azionista di VW e le famiglie Elkann e Agnelli di Fiat. Il gruppo tedesco ha mostrato più volte interesse per i marchi sportivi Alfa e Ferrari. Inoltre Volkswagen, dopo l’acquisto di Scania e Man, punterebbe a medio termine anche all’acquisizione di altri marchi nel settore. Progetti che però comporterebbero un impegno finanziario incompatibile con l’acquisizione parziale anche del gruppo Fca.

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Fiat lancia una 4×4 agile in città, la nuova Panda Cross

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A metà tra la Panda 4×4 e la prossima 500X, ecco che arriva la nuova Panda Cross, un suv compatto con le qualità da citycar. Ha tutte le carte in regola per essere definita una fuoristrada, in quanto riesce a superare pendenze anche del 70%, grazie alle modifiche che sono state apportate sulle sospensioni e sulla carrozzeria, agli pneumatici 185/65 R 15 M+S All Seasons e soprattutto al sistema di controllo della trazione integrale Torque on Demand. Inoltre sulla nuova Panda Cross è presente un dispositivo Electronic Locking Differential che permette la ripartizione della coppia dove necessario nel caso in cui il sistema rilevi una perdita di aderenza del veicolo. Anche i motori sono stati pensati per essere adatti sia all’asfalto che allo sterrato: la Cross potrà montare un Multijet II 1.3 da 80 cavalli o un TwinAir Turbo 0.9 da 90 cavalli con cambio a 6 marce, entrambi disponibili in versione potenziata con cinque cavalli in più. Verrà lanciata a inizio settembre, ad un prezzo base di 19 000 euro, e in colore giallo, ma saranno sei i colori selezionabili; plancia con finiture color rame, volante in pelle e sedili con rivestimenti speciali all’interno, mentre all’esterno ci sarà un nuovo paraurti con una piastra protettiva a fiori squadrati, e nuovi saranno anche i fendinebbia nello scudo, le luci Led diurne, i cerchi in lega bruniti e le barre porta tutto.

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Sergio Marchionne: “L’Alfa sarà la sfida più difficile”

 

di Valerio Zuddas

 

In occasione della cerimonia commemorativa dei dieci anni della morte di Umberto Agnelli, Sergio Marchionne, l’amministratore delegato del gruppo Fiat, ha parlato delle polemiche legate al progetto di crescita quinquennale Fiat-Chrysler, assicurando che i target del 2014 saranno assolutamente rispettati.  ”L’Alfa è la parte più difficile del piano -ha spiegato Marchionne al termine dell’incontro- la Fiat di oggi ha in se’ i tratti e le idee di Umberto Agnelli e la sua vocazione globale, la sua larghezza d’orizzonti, ha la sua apertura mentale e culturale, ha la sua coerenza e la sua onesta intellettuale, ha i suoi stessi valori e quel suo radicato valore. Credo che sarebbe orgoglioso di che cos’è Fiat Chrysler Automobiles oggi e sarebbe orgoglioso delle 300.000 persone che nel mondo ogni giorno alimentano quest’azienda con la loro passione e le loro qualità umane e professionali. Tutte le volte che penso a Umberto Agnelli – e mi è successo spesso in questi anni, specie nei momenti difficili – ricordo anche quel patto non scritto che abbiamo stretto nel 2001. Ricordo l’impegno che presi, soprattutto quando accettai di entrare a far parte del cda Fiat. Ho cercato di fare e continuerò a fare tutto il possibile per ripagare la sua fiducia”.

La sede della FIAT a Torino, nel giorno della nascita di Fiat Chrysler Automobiles

Le nuove linee guida di FCA

 

di Leonardo Frenquelli

 

La FCA, Fiat Chrysler Automobiles, ha studiato un piano di innovazione che va da qui ai prossimi quattro anni, rispettando una serie di punti che porteranno la macro azienda automobilistica ad un cambiamento sostanziale della qualità e della quantità delle produzioni annue. Le parole chiave di questa strategia sono “flessibilità” ed “elettrificazione”. La crisi costringe ovviamente, in qualsiasi campo lavorativo, a dare una particolare importanza al risparmio ed all’ottimizzazione dei mezzi che già si possiedono ed è esattamente la filosofia che sta guidando gli impianti FCA, basti pensare all’utilizzo che viene fatto delle piattaforme in fase di produzione. “Compact Wide” è l’esempio più calzante per spiegare il concetto di flessibilità: si tratta della base su cui sono prodotte, tra le altre, l’Alfa Romeo Giulietta e la Jeep Cherokee, una piattaforma polifunzionale valida per dare vita a modelli di vetture completamente divresi tra loro. Infatti l’obiettivo è quello di rendere la modularità alla base delle industrie FCA, dove ogni piattaforma dovrà essere in grado di montare diversi motori, a trazione integrale o parziale e così via, per ogni componente richiesto. Delle diciotto piattaforme attualmente in uso nelle fabbriche FCA, sono soltanto quattro a produrre ben il 48% dei veicoli che sono messi sul mercato. Entro il 2018, si sono prefissati di ridurre a 15 il numero totale, assegnando addirittura il 70% alle quattro piattaforma più “impegnate”, ottenendo così un significativo incremento della qualità nei prodotti ed un risparmio, sia nel tempo di industrializzazione che nella spesa per i materiali. Questi sono i risultati dell’applicazione della flessibilità, che ovviamente presuppone un miglioramento dell’efficienza meccanica degli apparecchi industriali atti a compiere il lavoro richiesto, fattore sul quale la FCA sta già concentrando le proprie forze. L’altra direttiva è quella dell’elettrificazione, perché nel mercato automobilistico è finalmente chiara la necessità di distaccarsi dai soliti caburanti, cominciando a pianificare seriamente un lavoro in funzione del basso impatto ambientale e del risparmio energetico. Nei prossimi quattro anni infatti, in FCA saranno introdotte produzioni di motori ibridi, dapprima in versione “micro”, dopo il 2016 con il plug-in Hyb, per arrivare ad un massiccio aumento della commercializzazione di auto elettriche, se richieste dal mercato, entro il 2018. Si ridurranno dunque i consumi e le spese per i carburanti, aumentando l’efficienza di propulsori che mirano ad azzerare l’impatto ambientale dei veicoli, facendo sì che l’emissione di CO2 sia abbassata al minimo anche per i motori più potenti e potenzialmente inquinanti.

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Fiat Ducato, pronta la sesta generazione

 

di Germana Condò

 

Dopo averlo sbirciato dalle prime foto spia scattate poco tempo fa, il nuovo Ducato 2014 è finalmente visibile nelle prime immagini ufficiali che Fiat ha diffuso, per mostrare il restyling che ha interessato la sesta generazione. Dopo trentatré anni di onorata carriera e 2,6 milioni di unità vendute dal 1981 ad oggi, il furgone del Gruppo FCA sarà presentato ufficialmente il 12 maggio al Centro Sperimentale di Balocco. Il Ducato 2014 si distingue dalle precedenti versioni per l’attenzione alla tecnologia e all’estetica. Le sue linee appaiono più ricercate, modificate soprattutto nella parte frontale, resa più moderna e gradevole. In evidenza il grande paraurti tripartito, per facilitare ed economizzare eventuali riparazioni, le nuove geometrie dei gruppi ottici, in cui compare per la prima volta una fila di luci diurne a Led. Meno evidenti le modifiche sulle fiancate e sul posteriore, dove spicca un nuovo disegno per la fanaleria. Migliorano la robustezza e le prestazioni, grazie alla distribuzione dei pesi, il Ducato 2014 vanta il miglior peso totale a terra (fino a 4,4 tonnellate), quello sull’asse posteriore (fino a 2,5 tonnellate) e la miglior portata di tutta la categoria a ruote singole (fino a 2,1 tonnellate per i furgoni). Tante sono le varianti tra furgoni e cabinati, di differenti tipologie e capacità di carico che rendono il nuovo Ducato estremamente versatile. L’abitacolo è completamente rinnovato e reso più confortevole grazie ai nuovi sedili, con l’aggiunta di alcune piccole comodità utili in viaggio, come il porta bicchiere sulla consolle centrale e al supporto multifunzionale che può accogliere varie tipologie di smartphone e tablet. Tre sono gli allestimenti interni: Classic, Tecno e Lounge. In un furgone di ultima generazione non può certo mancare la connettività di bordo, che utilizza il sistema di Infotainment UConnect con bluetooth, lettore mp3 e touchscreen da 5 pollici, navigazione integrata, riproduzione radio digitale e telecamera per retromarcia. La gamma propulsori parte dal 2.0 litri MultiJet da 115 CV con cambio a cinque rapporti, passando per il 2,3 litri MultiJet da 130 CV o da 150 CV con trasmissione meccanica a sei marce, per arrivare al più potente 3.0 MultiJet con 180 CV e cambio a sei rapporti. Ad eccezione della motorizzazione d’ingresso, come optional è disponibile il cambio Comfort Matic. Di serie su tutte le versioni è offerto l’ESC (controllo elettronico della stabilità) con funzione anti-ribaltamento, il sistema di riconoscimento del carico (LAC), l’Hill Holder e l’assistenza elettronica alla frenata.

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Fiat 500 Abarth, anche negli USA il cambio automatico

 

di Valerio Zuddas

 

In vista del prossimo del New York International Auto Show, Fiat Chrysler Automobiles presenterà la gamma 2015 della 500 e della 500 Abarth per quel mercato, disponibile nei Fiat Studios a partire già dal prossimo luglio. Le esigenze dei clienti nordamericani hanno spinto a rendere disponibile come optional nella Fiat 500 Abarth, nella 500 Abarth Cabrio e nella 500 Turbo, una nuova trasmissione automatica a 6 rapporti, che rappresenta l’evoluzione sportiva di quella già proposta negli Usa sulle altre 500. Questo cambio è completamente diverso dal Dualogic presente nell’offerta europea ed è realizzato su specifiche Fiat dalla Aisin; sarà in grado di consentire una crescita più o meno del 50% nelle vendite della gamma sportiva delle 500 in programma nel secondo semestre del 2014. Jason Stoicevich, il responsabile del brand Fiat per il Nordamerica, sostiene che i giovani non guidino auto con il cambio manuale’. Sui model year 2015 tutta la gamma delle 500 presenterà alcuni dei miglioramenti già introdotti in Europa, come l’inedita strumentazione con display TFT da 7 pollici. Esclusiva per gli Usa anche la consolle centrale, con un porta-lattine rivisto nella funzionalità e una nuova presa Usb.
Dal lancio della vettura, avvenuto nel marzo 2011 sono state vendute più di 135mila Fiat 500 in Nordamerica, dati che sono in continua crescita.

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Ecco le nuove Fiat Panda e Punto Young

 

di Germana Condò

 

Fiat ha lanciato le nuove versioni Young di Panda e Punto, dedicate al pubblico più giovane e attento alle ultime tecnologie oltre che al look della propria auto. Entrano così nella gamma Fiat questi due modelli caratterizzati per alcuni tratti distintivi esteriori. Nella Panda spiccano gli adesivi lungo le fiancate e il posteriore con il logo Young, alcuni dettagli giallo fluo della scritta riproposti sui coprimozzi, i copri specchietti color grigio opaco, come i cerchi in lega e la possibilità di personalizzare la carrozzeria con l’aggiunta del pacchetto “Color YOU”, che include il tetto e le calotte dei retrovisori in tinta nera oltre ai vetri posteriori e lunotto oscurati. I colori disponibili per la carrozzeria sono cinque, il bianco Gelato, il rosso Passione, il nero Cinema, il grigio Argento e il verde Prato. La Punto Young esternamente gioca sulle stesse cromie, con minime differenze e pacchetti specifici per il modello. All’interno completa il look giovanile il rivestimento dei sedili in tessuto jeans con cuciture a rilievo e logo Young sui poggiatesta. L’equipaggiamento di serie offre contenuti interessanti, comprendendo il controllo elettronico della stabilità con Hill Holder oltre che per Punto (in cui era già di serie in tutta la gamma) anche per Panda, il climatizzatore manuale e la vera novità, la My Stream Radio Clarion, impianto dotato di prese Usb/Aux-in con un amplificatore da 50Wx4. È dotato inoltre di interfaccia wireless Bluetooth che consente di gestire attraverso i comandi vocali le telefonate e il download della rubrica, oltre che di essere connessi con gli smartphone o con la musica preferita grazie alla funzione audio streaming. Per quanto riguarda le motorizzazioni si può scegliere tra tutte quelle già presenti in gamma e il prezzo di lancio per entrambi i modelli è di 9.950 euro fino al 30 aprile, dopo questa data la Panda avrà un prezzo d’ingresso di 11.360 euro. Fino al 15 maggio per gli interessati all’acquisto di Punto e Panda Young, Fiat ha previsto un’ulteriore possibilità di cumulare punti per avere uno sconto maggiore, attraverso un’app di Facebook chiamata “Fiat Simply Contagious” che prevede la condivisione sulla propria pagina FB della promozione Fiat. Ogni contatto varrà un punto e ogni cento condivisioni scatta lo sconto di 100 euro, andando avanti così fino a 500 punti, che si tramutano in altrettanti euro di sconto.

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Fiat presenta Panda Cross e Freemont Cross

 

di Germana Condò

 

Al Salone dell’Auto di Ginevra Fiat presenterà le nuove Panda e Freemont nella versione top di gamma Cross, espressione massima dell’ambizione off-road in vetture per tutti gli usi, destinate a chi vuole la massima libertà e versatilità in tutte le condizioni stradali. La Panda Cross ha dimensioni contenute, non raggiunge i 3,70 metri ma offre una dotazione da vero SUV, come la trazione integrale con sistema di trasmissione Torque on demand di serie, che si attiva solo quando le condizioni del terreno necessitano dell’intervento delle quattro ruote motrici. Grazie al sistema Terran Control, è possibile selezionare la modalità di guida più adatta, che consente di sfruttare al meglio le funzioni della trazione integrale in base alle necessità dettate dalle condizioni di guida. Si può scegliere fra i tre livelli: Auto, Lock e Hill Descent. Pensata per sorprendere ed essere immediatamente riconoscibile rispetto alla versione da strada, si presenta a Ginevra in una tinta arancio accesa, sulla quale spiccano tipiche coperture di ispirazione off-road in titanio, come il paraurti anteriore caratterizzato da grandi fori, il gancio traino color rosso incorporato e il paraurti posteriore sotto cui si intravede il tubo di scappamento cromato. I nuovi gruppi ottici sono incorniciati da inserti di plastica grigia opaca, che mettono ulteriormente in risalto il carattere grintoso del piccolo urban SUV. pneumatici maggiorati da 185/65R15 montano i nuovi cerchi in lega da 15 pollici a cinque razze con finiture in metallo brunito. I rivestimenti degli interni sono sobri ma di qualità, la tappezzeria dei sedili è in pelle nera con cuciture grigie in rilievo. La gamma propulsori prevede due unità potenziate del Multijet II da 80 CV e del 0.9 Twinair Turbo da 90 CV, questo esclusivamente in abbinamento con cambio sequenziale a sei rapporti ed una prima marcia più corta rispetto alla versione 4X4. Anche la versione Cross di Freemont si distingue per gli esclusivi paraurti anteriore e posteriore Platinum Chrome, abbinati alle minigonne laterali e altri dettagli che utilizzano gli stessi materiali, oltre ai cerchi in lega da 19 pollici a cinque razze. Ricco nella dotazione di serie, ottimizza lo spazio in numerose diverse configurazioni. Con la seconda e la terza fila di sedili abbattuti si riesce ad ottenere un volume di carico di 1,5 metri cubi. I propulsori disponibili sono un 2.0 litri Multijet II da 140 CV, abbinato al cambio manuale sei rapporti e trazione anteriore, oppure il 2.0 litri Multijet da 170 CV a trazione anteriore e cambio manuale o a trazione integrale attiva AWD e cambio automatico sei rapporti.   

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Fiat 500L, potenza ed innovazione

 

di Maurizio Elviretti

 

Una nuova versione, chiamata Beats Edition, e qualche ritocco alla gamma, che comprende il debutto di nuovi colori, rivestimenti interni e optional. La Fiat 500L si aggiorna per il 2014 e saluta il debutto commerciale dei nuovi motori, il 1.4 T-Jet da 120 CV (presto anche a Gpl) e il 1.6 MultiJet II di pari potenza. La dotazione che maggiormente caratterizza la 500L Beats Edition (in arrivo negli showroom italiani in settimana, e più avanti negli altri Paesi europei) è l’impianto audio specifico, su cui c’è la “firma” del musicista americano Dottor Dre. Il modello è riconoscibile da fuori per la livrea bicolore grigio/nero, disponibile sia in tonalità lucida sia opaca. Gli interni in misto ecopelle e tessuto “total black”, riprendono con le cuciture rosse i dettagli della carrozzeria, che vede peraltro l’introduzione di nuovi dettagli cromati e satinati. Anche per la nuova Beats Edition, come per gli altri allestimenti (Pop, Pop Star, Lounge e Business), sono disponibili gli accessori Mopar dedicati alla personalizzazione: per la versione speciale si possono scegliere modanatura satinata sul cofano, batticalcagno in policarbonato, sovratappeti in velluto con logo “500” e pacchetto di assistenza Mopar Vehicle Protection. Tra le altre novità cui si faceva cenno, va ricordata l’introduzione della nuova tinta metallizzata Blu Venezia, e soprattutto quella delle due motorizzazioni Euro 6 da 120 CV. Il T-Jet, che eroga 215 Nm da 2.500 giri, consente alla 500L di raggiungere i 189 km/h, coprire lo 0-100 km/h in 10,2 s e consumare 6,9 l/100 km, emettendo 159 g/km di CO2, secondo quanto reso noto dalla Casa. Per la versione bi-fuel a Gpl, al di là di una leggera differenza in termini di accelerazione (10,6 s sullo 0-100), sono i dati su consumi ed emissioni a cambiare in maggior misura, attestandosi a 8,9 l/100 km e 144 g/km rispettivamente. Il nuovo MultiJet II, che dispone invece di 320 Nm da 1.750 giri, garantisce secondo i numeri ufficiali del Costruttore, una velocità massima di 189 km/h, uno 0-100 km/h in 10,7 s, un consumo medio pari a 4,6 l/100 km ed emissioni di 120 g/km di CO2.

 

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FCA, l’inizio di una nuova era?

 

di Filippo Gherardi

 

Fiat Chrysler Automobiles, tre parole per riassumere una rivoluzione automobilistica oltre che economica e culturale. Il nuovo ex gruppo Fiat ha preso ufficialmente corpo al termine del Cda che si è svolto lo scorso 29 gennaio, internazionalizzando come più (e meglio?) non avrebbe potuto fare la sua struttura interna. Sede legale in Olanda, mentre quella fiscale è stata “confinata” in Gran Bretagna, ed azioni quotate oltre che sulla borsa di Milano anche (e soprattutto) presso quella di New York. Una rivoluzione, come detto, per quello che è da sempre il brand trainante del mercato automobilistico italiano, ma come tale, e come ogni buona rivoluzione che si rispetti, anche non esente da perplessità, scetticismo e qualche critica. Tralasciando l’aspetto strettamente nazionalistico, con lo storico Lingotto torinese ormai destinato a qualcosa di molto vicino ad una “sede storica”, il capitolo che più sta a cuore è, inevitabile, quello legato alle sorti delle aziende sparse sul territorio e, ancor più gravoso, dei loro dipendenti. Una decentralizzazione così evidente potrebbe avere ripercussioni? Ancora è presto per dirlo ma non, necessariamente, per temerlo. Secondo poi, la nascita di un gruppo industriale protagonista su ambedue i lati dell’Oceano può permettere al neonato marchio FCA di tenere botta nei confronti degli altri gruppi presenti sul mercato? L’augurio, comunque vada, rimane questo, ma per riuscirci occorrerà rinverdire una gamma vetture che negli ultimi tempi è sembrata un po’ a corto di brillantezza ed originalità, valorizzando i propri punti di forza e trovandone, se possibile, degli altri. Ben vengano, quindi, l’Alfa Romeo 4C premiata “Auto più Bella dell’Anno 2013” all’ultimo Festival Internazionale dell’Automobile di Chamonix, la Maserati Ghibli proiettata in diretta, davanti a 110 milioni di spettatori, in occasione dell’ultimo Super Bowl ed anche un logo rivisitato e più “intercontinentale”. Tuttavia per far si che questa rivoluzione porti i frutti sperati occorrerà, per forza di cose, molto e molto di più.