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Auto elettriche: il loro uso diminuirebbe i decessi

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Utilizzare automobili elettriche aiuta l’ambiente e rende l’aria più pulita. Questo lo sappiamo tutti e da tempo, ma conoscere le percentuali fa capire, davvero, quali potranno essere i reali vantaggi dovuti all’abbandono dei veicoli a benzina. Secondo una ricerca condotto dall’università del Minnesota e diffusa sul Proceedings of the National Academy of Sciences, infatti, si potrebbe addirittura ottenere una riduzione dei decessi  dovuti all’inquinamento pari al  70%. Farebbe invece malissimo utilizzare le auto alimentate a etanolo o ad energia elettrica ottenuta dal carbone: una scelta che, addirittura, farebbe aumentare le morti del 80%. Per arrivare a questa conclusione, i promotori della ricerca hanno analizzato i ciclo di vita dei veicoli sia tradizionali che innovativi, valutandone il loro impatto sulla salute pubblica, fortemente influenzato da sue fattori altamente inquinanti: il particolato e l’ozono troposferico. I livelli di questi ultimi variano in base al tipo di alimentazione delle macchina, e si possono quindi valutare quali siano quelli Eco friendly.

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Mercedes Classe C: eleganza intelligente

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

All’esclusivo Salone di Detroit, la Mercedes-Benz ha svelato la sua nuova Classe C2014 che prenderà il posto della Classe C W204 uscita nel 2007, anno dal quale sono stati venduti più di 2,4 milioni di esemplari. La nuova berlina è leggermente più grande del modello precedente, il passo è aumentato di 80mm, la larghezza di 40mm, la lunghezza di 95mm e il bagagliaio è più capiente. Per le configurazioni dell’ampio frontale si potrà scegliere tra due opzioni, una sportiva con la stella centrale e quella tradizionale con la stella sul cofano. Il principale elemento di questa automobile, e qui sta una grossa novità, è l’alluminio utilizzato per la carrozzeria e per il chassis, grazie al quale è stato possibile abbassare il peso di ben cento chilogrammi, un risparmio di peso che si tramuterà in risparmio di denaro per gli automobilisti, visto che con l’aumentare della leggerezza dell’automobile diminuiscono i consumi. Entrando nella vettura colpisce subito l’eleganza che si coordina perfettamente alla sportività, espressa dalle superfici armonio e linee definite. La plancia è accessoriata e vanta un grande display centrale da 7’’, mentre un innovativo touchpad, dotato di superficie antigraffio, permette di comandare in gran facilità tutte le funzioni, ricorda infatti gli ipad e gli smartphone che ormai utilizziamo quotidianamente. Tecnologia che si coniuga a comfort e sicurezza, il conducente sarà assistito nella sua esperienza di guida dal sistema di frenata automatica, il sistema di parcheggio automatico e il cruise control attivo. Ma non finisce qui, la Classe C2014 è un’auto che sembra essere quasi dotata di un’intelligenza propria, lo dimostra l’airbag del lato passeggero, capace di riconoscere la presenza del seggiolino e di disattivarsi automaticamente, ma anche se non soprattutto il climatizzatore, forse uno dei maggiori punti di forza di questa vettura. Migliorato sotto tutti i punti di vista, riesce inoltre a riconoscere, servendosi delle mappe del navigatore satellitare, le gallerie e a chiudere la bocchetta del ricircolo per migliorare la qualità dell’aria quando si entra nei tunnel, riaprendola poi all’uscita. Nemmeno l’olfatto è stato trascurato, tramite il pacchetto Air Balance sarà possibile scegliere tra tantissime fragranze la profumazione e il grado d’intensità, mentre con la ionizzazione si potrà ridurre la proliferazione di virus e batteri. L’auto sarà disponibile in tre motorizzazioni: il diesel C 220 BlueTec e i due benzina C 180 e C 200, ai quali si aggiungerà un motore diesel piccolo da 1,6 litri e un quattro cilindri diesel da 2,2 litri. Il prezzo di acquisto parte da 32.533 euro.

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Toyota Prius +

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Ci sono tantissimi motivi che potrebbero spingere a scegliere Toyota Prius+, la full hybrid a sette posti della casa giapponese, equipaggiata da due motori, un benzina 1.8 ed uno elettrico, che combinati con il sistema Hybrid Synergy Drive arrivano a 136 CV negli allestimenti Active e Loung. La comodità e il comfort che offre a bordo, l’occhio di riguardo riservato all’ambiente, la certezza di funzionalità e di efficienza che una famiglia come quella Prius può offrire, sono solo alcuni esempi dei punti contenuti in una lista lunghissima. La Toyota Prius+ è, senza dubbio, un’automobile grande e comoda, è infatti 135mm più lunga, 30mm più larga e 8mm più alta della Prius. Il passo è otto centimetri più lungo e questo chiaramente si ripercuote positivamente sull’esperienza del conducente e dei passeggeri. Sono sette i posti totali, distribuiti su tre file ma con poltroncine indipendenti e regolabili. Inoltre, i due sedili anteriori possono essere ribaltati formando così un unico piano con quelli centrali che possono scorrere avanti o indietro, offrendo cinquanta centimetri di spazio in più, tutti aspetti che la rendono un’automobile adatta alle famiglie, specialmente se numerose. Quanto al bagagliaio ha un volume di carico di 232 litri, che diventano 784 se si abbassa la terza fila di sedili e che arrivano addirittura a 1.750 litri se si abbassa anche la seconda. Gli esterni si inseriscono perfettamente nello stile Prius, troviamo la classica silhouette tradizionale trapezoidale, le superfici verticali sui bordi del paraurti anteriore, essendo più piatte, riescono sia a sottolineare l’ampiezza del modello che a rendere più lineare il flusso d’aria sulle ruote anteriori, minimizzando le turbolenze. I gruppi ottici, nella zona superiore, sono tondeggianti e sul posteriore sono stati distanziati per permettere una maggior apertura del portellone. Del resto, questa è un’auto che punta tutto sulle prestazioni aerodinamiche ed infatti ogni minimo dettaglio del design è stato studiato per eliminare le turbolenze. Queste accortezze donano alla Prius+ un coefficiente di resistenza aerodinamica da vertice: con un Cx di 0,28. Quanto agli interni, appena entrati in macchina ci si rende subito conto dell’abbondanza di spazio: la plancia si sviluppa orizzontalmente e ha una a consolle con il pannello strumenti digitale posto alla sommità. Sotto al quadro strumenti troviamo il sistema di navigazione, la radio e il clima, mentre i pulsanti per i comandi relativi alla guida sono vicini al volante chiaramente. Il cambio è certamente una particolarità e consiste in un joystick attraverso il quale si possono attivare le posizioni Neutral, D, R e B. Perfetta per l’uso cittadino grazie ai consumi ridotti e all’agilità di movimento nel traffico, i suoi livelli di consumo e di emissioni sono di 4,1litri/100km e 96g/km di Co2.

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NAIAS 2014

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

I riflettori del mondo automobilistico sono tornati ad accendersi sul North America International Auto Show di Detroit. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore che, fino al 26 gennaio, avranno modo di scoprire tutte le novità che saranno presentate nella kermesse più importante del Nord America. Siamo arrivati alla venticinquesima edizione dell’NAIAS, ma in realtà la tradizione continua dal lontano 1907 (nella sua lunga storia c’è stata una sola sospensione dal 1946 al 1953), anche se allora l’evento si chiamava Beller’s Beer Garden e si teneva presso il Riverside Park. Dal 1985 il Salone si è trasferito al Cobo Center, centro espositivo che ancora oggi ne resta il teatro, mentre dal 1989 ha assunto l’attuale denominazione ufficiale. Questo complesso fieristico, sorto del 1960, è stato ristrutturato la prima volta nel 1989 al fine di ampliarlo maggiormente, mentre oggi è in corso un nuovo aggiornamento, iniziato nel 2010 e che dovrebbe presumibilmente terminare nel 2015, per migliorarne la resa energetica e la fruibilità. Un’altra data importante per questo Salone è il 2006, da quall’anno infatti è l’unico salone del Nord America ad essere riconosciuto ufficialmente dall’ Organizzazione internazionale di costruttori di veicoli a motore. Detroit è la città ideale per ospitare per questa kermesse, visto che lì hanno sede i quartieri generali dei più importanti brand dell’automobilismo a stelle e strisce: stiamo parlando di General Motors, Ford e Chrysler. Anche quest’anno sono previste tantissime anteprime mondiali, come spiega il documento ufficiale divulgato nei giorni che hanno anticipato l’apertura della kermesse. Ci sarà la BMW M235i della M3 berlina e della M4 Coupé, la Mercedes Benz Classe C e la Porsche 911 Targa. Tra le novità di casa, ovvero dei brand americani, la Ford presenterà la nuova Ford Mustang; la Chrysler, alla sua prima ufficiale dopo le nozze con Fiat, esporrà la Chrysler 200; mentre General Motors offrirà ai visitatori la Corvette Z06, la Corvette C7R da competizione, la GMC Canyon e la Cadillac ATS. A portare in alto la bandiera asiatica non mancheranno due importantissimi marchi: Lexus, che sta generando grande attesa con la variante F della RC Coupé, e Hyundai che dovrebbe presentare la nuova generazione della Genesis. Anche sul fronte concept c’è da aspettarsi un piatto particolarmente ricco: la Volvo XC Coupé, la Sports Sedan della Nissan, il Concept Audi della Q1 che prefigura il crossover che troveremo sul mercato nel 2016, la Acura  TLX, la Infiniti Q50 Eau Rouge, SUV dell’Audi, il teaser già diffuso dalla Kia che anticipa un modello 2+2 sportivo e la Mini John Cooper Works Concept. Anche per quest’anno c’è tutto quello che serve per far sì che il Salone si confermi, ancora una volta, un grande successo. Del resto i numeri sono sempre stati dalla sua parte: più di dieci anni fa, precisamente nell’edizione 2003, hanno partecipato ben 6.600 giornalisti, di questo importante gruppo poco meno della metà arrivavano dall’estero. Nel 2005 sono stati presentati 68 modelli, una cifra cresciuta ulteriormente nel 2006 quando ne sono stati esposti 70. Se, però, sotto l’aspetto dell’affluenza di pubblico il 2009 sembrava aver sottolineato un’involuzione (parteciparono solo 605.517 visitatori contro i 705.226 presenti nel 2007) oggi possiamo ufficialmente considerare quell’accenno di crisi acqua passata, il Salone è infatti riuscito a rilanciarsi avvicinando il pubblico fino a raggiungere la cifra record lo scorso anno: ben 795.516 persone hanno partecipato all’edizione del 2013. Per gli appassionati del mondo automobilistico che non vorranno mancare a questo imperdibile appuntamento gli orari sono dal lunedì al sabato dalle nove alle ventidue, mentre la domenica il centro fieristico sarà aperto al pubblico sempre dalle nove ma fino alle diciannove. Quanto ai prezzi, i bambini dai sette ai dodici anni e gli over 65 pagheranno sette dollari, mentre il biglietto intero per gli adulti costa dodici dollari.

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Jeep Wrangler Polar

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

C’è un motivo in più per fare il conto alla rovescia aspettando il 2014. Non la solita lista di buoni propositi e le tante speranze che l’inizio di un nuovo anno porta con sé, ma una vera e propria certezza: quella di poter trovare e comprare la Jeep Wrangler Polar, presentata e ammirata al Salone di Francoforte ed ora finalmente pronta ad arrivare nelle concessionarie italiane. Da metà gennaio tutti gli amanti della guida avventurosa potranno godere di una vettura capace di rispondere completamente alle loro esigenze. L’allestimento Polar sarà commercializzato in serie limitata e sarà disponibile nelle versioni due porte Wrangler e in quella quattro porte Wrangler Unlimited, entrambe dotate di motore turbodiesel da 2,8 litri e di cambio automatico a cinque marce, per una potenza totale di 200CV (147 kW) a 3.600 giri/min e una coppia di 460 Nm a 1.600 – 2.600 giri/min. Proprio il badge Polar, posizionato accanto ai parafanghi anteriori, è un chiaro riferimento all’esperienza che verrà offerta agli automobilisti inclini ad una guida 4×4 invernale, non a caso è accompagnato da delle coordinate ben precise 78° S e 106° E che corrispondono alla località di Vostok, in Antartide, che con i suoi -89,2° C ha segnato il record della località con la temperatura più fredda del mondo. Gli esterni di questo nuovissimo fuoristrada si ispirano alla versione Sahara, ma presentano dei dettagli che riescono a donare all’auto un look innovativo. Come non citare la griglia nero lucido a sette feritoie, il copriruota di scorta rigido in tinta carrozzeria, il cofano motore con rialzo centrale, l’hard top modulare Freedom TopTM in tinta con la carrozzeria, i vetri oscurati e i cerchi in lega da 18” Gloss Black. Ma non finisce qui, a rendere tutto ancora più accattivante ci pensano il logo Jeep nero lucido, lo sportello carburante nero firmato Mopar e la decalcomania con profilo a tre colori delle montagne. Anche il colore contribuisce a donare quel tocco di originalità che non può mancare in una serie limitata, la Jeep Wrangler Polar è infatti proposta nell’inedita tinta Hydro Blue, oltre che nelle già conosciute Billet Silver Metallic e Bright White. Entrando all’interno della macchina colpiscono immediatamente i sedili e il volante di pelle nera con impunture Pearl White, il logo Polar che troviamo sugli schienali, i tappetini Mopar impreziositi da motivo a rilievo che riproduce l’impronta dei pneumatici. Si inserisce in questo contesto anche il quadro strumenti, con sfondo blu e logo Polar che si sposa perfettamente con gli altri elementi donando un gran senso di equilibrio e armonia. Se tutto, sotto il lato estetico, richiama all’avventura, anche l’aspetto tecnico di certo non delude, troviamo infatti l’assale anteriore Dana 30 e il posterore Dana 44, insieme al sistema di trazione integrale Command-Trac abbinato al differenziale posteriore autobloccante Trac-Lok, si può dire che non manca davvero nulla per affrontare i percorsi più insidiosi. Un amore per l’avventura che viene però anche coniugato all’attenzione per il confort assicurato da: sedili anteriori riscaldabili, climatizzatore automatico, computer di bordo EVIC, cruise control e sistema multimediale di intrattenimento e navigazione satellitare UConnect™ GPS con schermo ‘touchscreen’ da 6,5”, hard disk da 40 gigabyte, porta USB, ingresso AUX e lettore DVD video.

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Cactus, la sfida di Citroen

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Citroen Cactus: non una semplice auto, non solo un concept, ma l’emblema di una sfida che punta a  coniugare il passato, il presente e il futuro. Il veicolo, svelato per la prima volta a settembre di quest’anno in occasione del Salone di Francoforte, riprende l’omonimo modello presentato nell’edizione 2007 dello stesso evento, ma anticipa gli sviluppi della futura gamma C-Line che avrà lo scopo di proporre auto moderne, tecnologiche, altamente personalizzabili, ma nonostante questo economicamente accessibili. La Citroen Cactus con i suoi 421cm di lunghezza, 175cm di larghezza e 153 d’altezza è un crossover di piccole dimensioni che può contare su ben 21cm di distanza dal suolo e su grandi ruotw in lega da 21 pollici,  fattori che le consentono una maggior tenuta di strada. Uno stile armonioso, semplice, che trasmette una sensazione di morbidezza con le sue superfici lisce e il color bianco perla. Punto forte di questo nuovo veicolo è il sistema Airbumb, costituito da degli inserti personalizzabili di colore grigio composti da capsule d’aria compressa che ricoprono le fiancate, la parte frontale e la coda dell’auto e che, sostituendo i paraurti, proteggono la Citroen Cactus da tutti quei piccoli urti e dalle rigature che potrebbero verificarsi nel contesto urbano. Quanto ad innovazioni gli interni non sono certo da meno: a partire dalla plancia ridotta sia nel peso dove viene alleggerita di una quindicina di kg che di altezza e lunghezza. Un ridimensionamento reso possibile dalla collocazione degli elementi solitamente presenti nella plancia in altre posizioni dell’auto e da una totale digitalizzazione dei comandi. Se l’airbag del passeggero è stato spostato nel padiglione, il quadro strumenti è stato sostituito da uno schermo touch screen 7 pollici, un altro da 8pollici e dedicato invece ai tasti di comando, mentre nella parte inferiore della plancia troviamo i pulsanti che, insieme alle palette al volante, sostituiscono la  tradizionale leva del cambio. Tutti accorgimenti che permettono di godere del confort e dell’abitabilità generati da questi nuovi spazi, notevoli anche il sofà due posti che accoglie con eleganza il conducente i passeggeri anteriori e il tetto panoramico, ideale per apprezzare i raggi della luce senza però dover patire il caldo o rinunciare alla protezione dai raggi UV. Novità anche sotto al cofano con la catena a trazione Hybrid Air, una soluzione full hybrid che associa un sistema oleopneumatico con un motore benzina a tre cilindri che permette  prestazioni inedite con consumi inferiori a 3l/100 km. Inoltre grazie a CITROËN Multicity Connect si potrà disporre di un portale di applicazioni collegate a internet che, acquisendo dati relativi all’automobile come chilometraggio, velocità e autonomia, può fornire molte informazioni utili ai viaggiatori. La Citroen Cactus in versione serie sarà presentata il 5 febbraio 2014, in occasione dei 136 anni dalla nascita del costruttore francese André Citroen e manterrà molte degli elementi del concept, come il sistema Airbumb e gli interni lussuosi.

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Mégane: restyling di gamma

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

La Renault Mégane si rifà il look: lo abbiamo potuto scoprire a Francoforte, dove nello stand della casa francese accanto all’Initiale Paris sono stati presentati i modelli della gamma interessati dal restyling, e dal primo trimestre del prossimo anno potrete vederlo con i vostri occhi in tutte le concessionarie europee. Un aggiornamento stilistico che ha interessato tutta la gamma: le station wagon, berlina e coupé. La principale innovazione è costituita dalla modifica della parte frontale con una grande losanga tridimenesionale al centro, mentre ai lati troviamo i due fari allungati che si ricongiungono attraverso una nuova mascherina nero lucido con al centro il logo della Renault. Novità anche per lo scudo paraurti che presenta una nuova griglia inferiore e luci diurne a Led. Una serie di modifiche che permette di comprendere subito quali siano le intenzioni della Renault: avvicinare anche la Mégane al nuovo family feeling introdotto con successo dalla Clio. Proprio sulle Renault Clio, Clio Sporter e Captur era stato, inoltre, introdotto il sistema R-Link dotato di  schermo multimediale e del sistema R.S. Monitor 2.0 del quale adesso sarà equipaggiata tutta la famiglia Mégane. Attraverso quindici sensori sarà  possibile registrare, in tempo reale, i valori dell’automobile relativi allo stile di guida per valutare, ad esempio, come la coppia ha lavorato o visualizzare i diagrammi di accelerazione longitudinale e laterale, la velocità di rotazione dell’albero motore, la potenza istantanea, l’angolo di rotazione del volante o ancora la forza applicata ai pedali. Attraverso una periferica USB si potrà invece pianificare un tracciato e attivare la funzione Stop e Start automatico per giro, salvare i dati in modo da analizzarli e valutare le prestazioni. Un servizio che è stato potenziato dalla creazione di un sito web apposito dove si potranno condividere le informazioneie che potrà essere utilizzato anche insieme al navigatore satellitare, essendo integrato con le funzionalità di bordo. Quanto agli interni, sul tunnel centrale troviamo uno speciale joystick multidirezionale che permette di controllare tutte le informazioni e di gestire più di cinquanta applicazioni, tra le quali proprio il sistema R-link, l’impianto audio e il navigatore satellitare.

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Numeri super per le compatte Mercedes

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Tempo di bilanci in casa Mercedes-Benz significa tempo di soddisfazioni e successi. Quale altra reazione aspettarsi davanti ad un dato che vede le vendite delle nuove compatte superiori del 68,2% rispetto all’anno precedente e ben 267.467 acquirenti a livello mondiale? Un risultato che passa anche dai due stabilimenti nei quali si producono questi modelli: quello di tedesco di Rastatt e quello di Kecskemét, quest’ultimo, inoltre, è il solo in assoluto da gennaio 2013 dal quale esce la nuova CLA. Aperto un anno e mezzo fa, il centro di produzione ungherese è il primo a nascere fuori dalla Germania ma pur sempre nel territorio europeo. Un investimento pari ad 800 milioni di euro, ma che sta già ripagando la Stella del suo sforzo con un contributo importante che, secondo le previsioni, sarà destinato a crescere ancora molto. Attualmente lo stabilimento di Kecskemet conta ben 3000 collaboratori, cifra che gli permette di attestarsi come centro lavorativo più importante della zona e che può vantare un aggiornamento costante del personale, attraverso corsi di formazione e il supporto della azienda per quel che riguarda la crescita sia professionale che universitaria. I due centri di produzione, lavorando in sinergia,  costituiscono il polo produttivo delle nuove compatte, un segmento di mercato sempre più rilevante e la Mercedes-Benz.

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L’eleganza fatta in casa

 

Di Filippo Gherardi

Trascrizione di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista a Francesco Fontana Giusti, Direttore Immagine e Comunicazione Renault Italia

 

Tante novità in casa Renault, soprattutto per quel che riguarda i concept , a cominciare da un gioiello di tecnologia e di design come la Initiale Paris

«É la prima volta che presentiamo sei concept  in uno stand, fanno parte di una margherita ideata dal nostro designer Laurens van den Acker, sei petali per sei concept cars che descrivono tutti i cicli della vita, dall’innamoramento alla saggezza. Initiale Paris è l‘ultimo che sveliamo, rappresenta la saggezza e prefigura la nuova Espace. Come potete vedere ha  un design  robusto ma fluido, degli interni molto futuristici con dei sedili da prima classe che richiamano l’eleganza parigina e che danno un tocco di premiumness».  

Questo concept  è un’anteprima di una macchina che vedremo anche sulle nostre strade

«Sì, la nuova Espace che arriverà tra poco più di un anno in Italia».

Tante novità anche dal punto di vista del design, il look riprende quello di un crossover però ci sono molte innovazioni significative, quali?

«Questa non  è l’Espace che conoscevamo, è proprio un nuovo veicolo, totalmente innovativo. Ci sono dei design stilistici che riprendono l’aeronautica, sedili di prima classe come se fossimo in aereo, cerchi da 22 pollici e sul tetto troviamo la mappa di Parigi che si vede in trasparenza con tutti i suoi canali e le sue strade, un vero e proprio inno all’eleganza parigina e alla città. Anche il motore concept è molto interessante e va nella direzione che stiamo prendendo con i motori Energy».

L’omaggio a Parigi è davvero incredibile, sarà riproposto anche sul modello che andrà in commercio? «Stiamo valutando cosa mantenere sul prodotto di serie, ma se voi guardate i primi concept DeZir, e vedete Captur, noterete che la Clio ha preso molto da DeZir, come anche il concept Captur è molto vicino al vero prodotto che vedete sulle strade».

Parliamo di un’altra novità dello  stand Renault, la nuova Mégane, innovazioni  per quel che riguarda il design soprattutto per i gruppi ottici sia anteriori che posteriori

«Passiamo dai concept car ai prodotti di serie, continua il rinnovamento del  design di marca anche sulla gamma Mégane che per noi è molto importante, su tutti i Body Styling incluse anche le vetture sportive, la Mégane R.S. e la Mégane GT, la grande novità è chiaramente il frontale con una calandra imponente e il logo centrale. Ci sono anche dei nuovi motori Energy che arrivano su questa vettura, per le auto sportive abbiamo tanto equipaggiamento che arriva dalla Special Edition: Megane Redbull Edition».

Macchina che verrà prodotta nel modello berlina, coupé e station wagon. Quando sarà sul mercato e a che prezzi?

«Arriverà entro brevissimo, i prezzi ve li lascerò scoprire al momento del lancio».

Dacia è l’altra componente importantissima di casa Renault, qui al Salone di Francoforte c’è il restyling di un modello che ha fatto il pieno di incassi anche in Italia: la Dacia Duster

«Sembrava incredibile rinnovare il Duster che è stato un grande successo, eppure l’abbiamo fatto, ottenendo un Duster rinnovato nel design, nell’interno e nell’esterno con un look più 4×4, più avventuroso e più SUV. All’interno abbiamo tanto equipaggiamento in più che arriva anche dalle ultime novità Dacia, e un nuovo motore Energy che arriva proprio da Renault».

A proposito di motori, c’è questo nuovo Energy F1 , Renault naturalmente è un marchio anche storico per quel che riguarda le corse, ce ne parla?

«L’abbiamo volutamente chiamato Energy F1 per creare un legame tra il mondo della competizione e i nostri motori di serie Energy. Ha una grandissima componente elettrica, dunque il nostro impegno sull’elettrico si sta espandendo pian piano anche nel mondo della Formula 1, come anche nel la formula elettrica dove abbiamo presentato un monoposto molto interessante che si chiama sport Energy RST 01E, due dati da  a 100 km/h  in 3 secondi e una velocità massima oltre i 200km/h. Sarà molto interessante perché ci sarà una competizione di altissimo livello a zero rumore».

Quando esattamente?

«Il campionato inizierà a metà 2014 e durerà fino a metà 2015 coinvolgendo tre capitali europee: Roma, Berlino e Londra»

Girando per gli stand di Francoforte ci siamo resi conto che forse questa è l’edizione delle risorse e delle motorizzazioni alternative. Renault, soprattutto per quel che riguarda l’elettrico, è stata in qualche modo una pioniera. Si può rompere questa ulteriore frontiera del mondo dell’automobile?

«Noi non siamo solo pionieri, siamo anche leader incontrastati con 30.000 vetture in poco tempo in Europa. É un numero importante, un buon inizio, chiaramente dipende anche molto dall’infrastruttura degli incentivi che vengono dati nei vari paesi, ma fa parte del futuro, è inevitabile».

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Bellezza solare

 

di Delfina Maria d’Ambrosio

 

Il 12 luglio al “Volkswagen Automotive Innovation Lab Festival” è stata presentata la nuova auto ad energia solare Luminos, frutto della creatività e del lungo e proficuo lavoro di un gruppo di studenti dell’università di Stanford in California. Ben due anni, infatti, sono stati impiegati per le varie fasi di pianificazione, progettazione, raccolta fondi, logistica, costruzione e collaudo, un investimento di tempo e di energie che è stato ampiamente ripagato dall’entusiasmante risultato. L’auto è stata progettata per partecipare al World Solar Challenge 2013, una competizione riservata proprio ai veicoli ad energia solare che dal 6 al 13 ottobre correranno su ben 3200 km dell’entroterra australiano, lungo una tratta che li vedrà partire da Darwin per arrivare ad Adelaide. Il concorso è ormai un appuntamento fisso per il team dell’università di Stanford, una tappa imperdibile dove poter concorrere con gruppi avversari spesso provenienti da altri atenei. Con Luminos, lo Stanford Solar Car Project, iniziativa nata nel 1989, arriva a quota undici modelli prodotti, il programma vede realizzata con cadenza biennale una nuova auto ad energia solare da parte degli studenti dell’Università, un lavoro impegnativo e ambizioso ma che permette ai ragazzi partecipanti di acquisire competenze importantissime e, allo stesso tempo, di capire e comunicare l’importanza di un futuro in cui la tecnologia e la tutela dell’ambiente potranno andare d’accordo. Wesley Ford, direttore del team, non ha nascosto di puntare a un buon piazzamento in questa edizione, proprio in considerazione del lungo lavoro quest’anno ancor più minuzioso, che ha visto in termini numerici gli studenti impiegare migliaia di ore con una spesa complessiva che ha sfiorato il milione di euro. Passando in rassegna le caratteristiche tecniche si evince subito la leggerezza della carrozzeria, disegnata nella galleria del vento, sotto la quale è celata la grande tecnologia dei motori elettrici di propulsione, alimentati da celle solari, posizionati sulle ruote anteriori e sottoposti a diversi test per verificarne la miglior resa rispetto alle concorrenti. Anche l’apparato di propulsione sfrutta delle celle solari al silicio monocristallino prodotte dalla Sunpower che, come ha spiegato Wesley Ford, assicurano un’altissima efficienza di conversione per la produzione di energia. Sorprendenti anche le proprietà aerodinamiche di Luminos, dovute allo strato antiriflesso, progettato da 3M, che ricopre la carrozzeria la quale vanta un coefficiente di resistenza aerodinamica ottimale, confermato inoltre dai test svolti che hanno registrato un miglioramento rispetto al modello precedente, nonostante l’automobile sia stata costruita più robusta, in vista dell’insidioso percorso australiano del World Solar Challenge. Si posiziona su questa linea di miglioramento anche l’impianto elettrico, risultato più efficace e affidabile, completamento di questo gioiellino tecnologico dal peso di 170kg e dalla velocità di 80km/h.