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SUV Lamborghini sceglie ancora l’Italia

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Manca ancora l’ufficialità, ma a breve dovrebbe arrivare un’ottima notizia per la nostra nazione e, in particolare, per l’Emilia Romagna. Sembra, infatti, che sia vicinissimo l’annuncio da parte della Lamborghini dell’avvio della fase operativa del Suv Urus che dovrebbe essere prodotto proprio nella sede di Sant’Agata Bolognese. Una scelta tutt’altro che scontata, visto che solo grazie al patto per la competitività siglato con i sindacati l’Italia è stata preferita alla Slovacchia. Un accordo che si basa sul rispetto del modello delle relazioni industriali della Volswagn e che tratta ampiamente le questioni relative ai diritti dei lavori e alle retribuzioni. Questo traguardo si trasformerà in 500 posti di lavoro, la casa del Toro arriverebbe quindi a 15000 assunzioni totali sul territorio. L’annuncio definitivo dovrebbe arrivare domani, quando la Lamborghini incontrerà il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Una doppia buona notizia, quindi, sia sotto l’aspetto occupazionale, in un momento in cui c’è ancora forte crisi, sia per gli amanti delle quattro ruote, che vedrebbero realizzato il concept presentato tre anni fa.

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Lamborghini scende in pista con la nuova Huracàn GT3

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per la prima volta nella sua storia, Lamborghini ha preparato una  vettura pronta a correre in competizioni sportive GT: la nuova Lamborghini Huracàn GT3. E’ stata appena presentata a Sant’Agata Borghese, ed è pronta ad entrare nel mondo dei motori attraverso il campionato Blancpain Endurance Series, composto dalle cinque tappe europee di Monza, Silverstone, Paul Ricard, Nurburgring e 24 ore di Spa-Franconrchamps; Lamborghini Squadra Corse avrà come partner tecnico ufficiale anche un nuovo partner, PERTAMINA, l’azienda statale petrolifera indonesiana. La nuova Lamborghini presenta un telaio ibrido in alluminio e carbonio, modificato nella parte anteriore per far spazio al radiatore centrale ad elevata efficienza per il raffreddamento motore, ed è stato montato un roll-cage a norma Fia che arriva fino al retrotreno. Anche la parte posteriore è stata ritoccata, sia per favorire l’aerodinamica che per riuscire a mettere nella miglior posizione la scatola del cambio, studiato appositamente per essere usato nelle corse. L’aerodinamica è stata sviluppata insieme alla Dallara Engineering per dare la possibilità ai flussi d’aria di avere una maggiore penetrazione e per dare più aderenza e motricità su qualsiasi tipo di strada; ulteriore supporto all’aerodinamica è fornito dall’alettone posteriore regolabile, dalle prese d’aria anteriori e dal diffusore anteriore, ed è proprio grazie ad essi che l’impianto frenante si raffredda in maniera più efficiente. Rimanendo sui freni , sulla Huracàn GT3 troviamo all’anteriore dei sei cilindri con disco in acciaio frenante di 380 x 34 mm, e nel posteriore dei quattro cilindri di 355 x 32 mm, tutti a norma FIA e con un sistema ABS Bosch regolabile in dodici diverse posizioni rotative, regolabili dal volante. Per questa vettura, a trazione ovviamente posteriore, è stata scelta una motorizzazione V10 a iniezione diretta ripresa da quella utilizzata sul modello stradale, ma in più ha una centralina elettronica Bosch Motorsport che controlla la trazione, il cambio, il display TFT posto sul cruscotto e tutti i dati; il motore si unisce al telaio tramite elementi rigidi di fissaggio, ed è supportato dal cambio sequenziale a sei marce e da una frizione a tre dischi. Non manca la sicurezza sulla Lamborghini da competizione, garantita dall’impianto di estinzione OMP, dal sedile con scocca in carbonio e dall’inedito sistema Roof Hatch, che permette di soccorrere il pilota in tempi brevi attraverso il pannello posto sul tetto che facilita l’accesso.

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Lamborghini e Pirelli: si celebra la storia

 

di Leonardo Frenquelli

 

Dal 1963 le Lamborghini sfrecciano sulle strade ed i tracciati di tutto il mondo. Tanto tempo, abbastanza per diventare un emblema dell’eccellenza italiana. Una parte di questo successo però, è dovuta alla collaborazione con un altro grande marchio tricolore, la Pirelli. Ogni modello della casa del Toro ha montato degli pneumatici Pirelli e questa storia è destinata a continuare. Per celebrare gli anni di lavoro insieme, le due aziende renderanno disponibile per l’estate 2015 la Lamborghini Aventador LP 700-4 “Pirelli Edition”. Una versione del tutto esclusiva e speciale con un equipaggiamento sviluppato su misura dal Centro Stile Lamborghini, disponibile nelle versione Coupè e Roadster. La base sarà ovviamente quella della supercar in produzione dal 2011 nella casa di Sant’Agata Bolognese: dallo scheletro della monoscocca in carbonio, al potentissimo propulsore da 700 cavalli. L’efficientissima trasmissione ISR garantisce una percorrenza da zero a cento chilometri orari in soli 2,9 secondi, facendo inoltre registrare una velocità massima pari a 350 km/h con la classica trazione integrale permanente. Il dodici cilindri sarà visibile grazie al cofano motore trasparente, mentre il vano motore sarà composto interamente da carbonio, a favorire il risparmio di peso per delle prestazioni migliori. A tanta potenza va legato un eccellente controllo e tenuta di strada che, storicamente, solo la Pirelli può garantire. Per questo, rispettando le tradizioni e portando avanti l’eccellenza nostrana, saranno ancora dei Pirelli PZero a “tenere attaccata al terreno” la supersportiva di casa Lambo. Mantenute anche le sospensioni push rod per le stesse motivazioni di aderenza ed i cerchi saranno dei Dione rifiniti in nero lucido, da venti o ventuno pollici. Gli interni saranno in Alcantara nera con cuciture rosse e sui sedili si notano i logo ricamati delle due grandi aziende che lavorano a questo ennesimo capolavoro. All’interno di ogni Aventador di questa serie sarà presente una targa con su scritto “Pirelli Serie Speciale” perché, ancora una volta, è bene ricordare come si tratti di una celebrazione di due marchi eccezionali che hanno fatto la storia insieme e non sembrano destinati a terminare presto.

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Lamborghini Zagato

 

di Maurizio Elviretti

 

Un nome, una garanzia: stiamo parlando della celebre carrozzeria Zagato che, in occasione del Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2014, ha presentato la Lamborghini Zagato 5-95, vettura “one-off” da collezione realizzata in esemplare unico. Ordinata da Albert Spiess, uno dei più noti collezionisti al mondo di vetture della factory di Sant’Agata Bolognese, la nuova creazione della carrozzeria milanese è stata concepita sulla base della Lamborghini Gallardo LP570-4 per festeggiare il novantacinquesimo compleanno dell’azienda milanese e la quinta realizzazione frutto dell’intesa tra la Casa del Toro ed il designer. La Lamborghini Zagato 5-95 si presenta esteticamente come una vettura sportiva dal design originale che si distingue per una serie di elementi di forte impatto come il parafango anteriore, che avvolge parte del cofano andando a definire la forma dei fari e delle prese d’aria secondarie, o la doppia gibbosità sul tetto, tipica dei modelli Zagato. La carrozzeria in fibra di carbonio, priva di montanti laterali a vista e di color rame opaco, è circondata da un’unica superficie vetrata per migliorare l’aerodinamica, mentre le fiancate sono caratterizzate dalle prese d’aria posizionate dopo le portiere e dalla fluidità delle linee che confluiscono nel posteriore massiccio. La coda tronca della vettura si sposa con un alettone ad azionamento automatico e consente di apprezzare i gruppi ottici circolari a tecnologia LED e i 4 tubi di scarico sportivi incastonati nella fascia del paraurti. Per quanto riguarda gli allestimenti interni, sono stati ripresi quelli della Gallardo, variati solamente per essere meglio intonati al colore della carrozzeria: dietro ai sedili, in posizione centrale, è posizionato il motore V10 5.200 cc della Gallardo Superleggera capace di erogare 570 CV di potenza massima.

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Lamborghini Huracan: il futuro del Toro

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Lamborghini, dopo aver compiuto cinquanta anni, sta per sostituire la Gallardo, uno dei maggiori successi della casa appartente al gruppo Audi con la attesissima Huracan. Una berlinetta dinamica e prestante che per la prima volta vede cambiare le sue linee, leggermente più “addolcite” che vanno a ridefinire l’idea della supercar classica. È Filippo Perini, direttore del design Lamborghini, ad aver voluto dare quest’identità nuova alla Huracan. Da questo momento, la potenza e l’aggressività non saranno necessariamente espressa da un’estetica così netta e “aggressiva”, come i precedenti modelli. L’eleganza del nuovo design è ovviamente accostata a delle prestazioni di altissimo livello ed una serie di innovazioni tecnologiche al passo con i tempi, partendo dalla composizione ibrida della scocca che si divide tra alluminio e carbonio, consentendo un guadagno netto del 10% nel peso ed una maggiore manovrabilità. Ancora in funzione della facilità di guida e del controllo anche ad alte velocità, c’è la possibilità di aggiungere lo sterzo attivo a controllo elettronico, le sospensioni adattive in base allo stile di guida ed al terreno percorso e gli ammortizzatori magneto reologici, tecnologia che, attraverso un campo magnetico controllato elettronicamente, consente al fluido interno degli ammortizzatori di variare in base alle richieste. Il sistema a guidare queste tecnologie è l’ANIMA: Adaptive Network Intelligent Management. Fornendo tre diverse mappature, Strada, Sport e Corsa, le caratteristiche della vettura la renderanno adatta ad ogni tipo di richiesta per il cliente. Stando ai test effettuati nel circuito di proprietà della Lamborghini, la Huracan ha un tempo sul giro di due secondi inferiore a quello fatto registrare dalla Gallardo. Questi dati sono possibili soltanto con un motore dalle prestazioni eccezionali: il V10 da 5.2 litri aspirato ha 610 cavalli ed una coppia di 560 Nm. Il risultato è una velocità massima di 325 km/h ed una percorrenza da zero a cento in 3,2 secondi. Inoltre i tecnici hanno migliorato l’impianto frenante e la distribuzione nella trazione integrale e per la prima volta il cambio a doppia frizione. La potenza e prestazioni elevatissime, accostate ad un’ottimale facilità di guida ed una linea nuova, più elegante e raffinata: la nuova Huracan è l’inizio della nuova era del Toro.

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Gruppo Volkswagen in crescita rapida

 

di Germana Condò

 

Potrebbe essere raggiunto molto prima del tempo previsto l’obiettivo prefissato dal Gruppo Volkswagen per l’anno 2018 e reso noto nel corso della conferenza stampa tenutasi a Berlino in occasione del bilancio annuale. A rivelarlo è stato l’ad del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, il quale ha aggiunto che la totalità dei marchi racchiusi nel gruppo, ovvero Volkswagen, Audi, Porsche, Skoda, Seat, Bentley, Lamborghini, Ducati, insieme ha una  prospettiva di vendita di circa dieci milioni di veicoli in tutto il mondo per la fine del 2014, obiettivo che se realizzato precorrerebbe i tempi di ben quattro anni. I dati sono chiari, nonostante la crisi del mercato europeo, globalmente le vendite nel 2013 sono cresciute del 4,9% rispetto all’anno precedente. Nei mesi di gennaio e febbraio 2014 sono state registrate 1.467mila nuove immatricolazioni, dato che dimostra un’ulteriore crescita rispetto agli stessi mesi del 2013 del 4,7%. Winterkorn ha inoltre parlato di circa cento nuovi modelli che complessivamente dovrebbero essere introdotti sul mercato entro la fine del 2015. Una strategia che terrà conto di numerosi fattori, come le differenze tra i singoli mercati, cercando di lanciare i modelli giusti. Negli Usa a breve arriverà la nuova Volkswagen Passat, poi sarà la volta della nuova A4 e dell’erede della Q7. Il marchio Audi è quello che ha portato i risultati maggiori al Gruppo con oltre cinque miliardi, seguito da Volkswagen con 2,894 miliardi e da Porsche con 2,579 miliardi. L’obiettivo più grande, ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen sarà quello di superare Toyota non tanto per quanto riguarda i dati sulle vendite, quanto per i valori di qualità e innovazione tecnologica, che dovranno essere i più elevati e non sarà concesso o tollerato alcun margine di errore.

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Salone di Ginevra 2014, le più importanti novità

 

di Germana Condò

 

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con una delle kermesse automobilistiche più importanti d’Europa. Il Salone di Ginevra 2014, giunto all’ottantaquattresima edizione, si terrà al Palexpo. Come dichiarato dal Presidente dell’ente organizzatore dell’evento, Maurice Turrettini, sono attese tantissime novità come di consueto, 146 quelle annunciate dai 250 espositori, cui sono stati messi a disposizione oltre ottantamila metri quadri, non riuscendo a far fronte completamente alla richiesta di 83.000, formulata dai partecipanti. In un momento di cauto ottimismo generato dalla chiusura in positivo del mercato dell’auto a fine gennaio in Europa, le case automobilistiche vogliono sorprendere giocando soprattutto su due fronti, quello delle auto supersportive e quello delle green, che sul mercato sono al centro di un sempre crescente interesse. Così si sfideranno le due italiane, la Maurice Turrettini con la nuova California T e la Lamborghini con Huracan LP610-4, costrette a competere faccia a faccia con la nuova McLaren 650S, la più veloce auto da strada mai realizzata dalla factory di Woking. Sono 65 i modelli green attesi agli stand di Ginevra, che promettono livelli di emissioni di CO2 sotto i 95g/km. Questa tipologia di auto è stata radunata in un unico padiglione dedicato, in cui è stata allestita una piccola pista sulla quale il pubblico potrà testare le vetture elettriche. Il segmento dei SUV di piccola e media taglia è uno dei pochi a non conoscere crisi. Alla kermesse svizzera sono attese molte novità tra cui la nuova Fiat Panda Cross, sgargiante e tecnologica versione off-road di una tra le utilitarie più vendute in Europa, oltre alle nuove Jeep B-SUV e Opel Adam Rocks. Tra le citycar faranno il loro debutto le tre cugine accomunate da un unico progetto, la Toyota Aygo, la Citroen C1 e la Peugeot 108. E ancora la nuova generazione di Twingo, con la novità del motore posteriore e la nostalgica rievocazione della storica Renault 5. Tra le ammiraglie di lusso, è sfida aperta tra la Mercedes Classe S e la nuova Maserati Quattroporte. Il padiglione numero tre è dedicato alle 20 storiche auto vincitrici della ventiquattro ore di Le Mans. Nel corso della manifestazione, verrà presentata l’edizione 2014 della prestigiosa corsa. Il Salone di Ginevra sarà aperto dal 6 al 16 marzo. Il costo del biglietto intero è di 16 franchi svizzeri, il biglietto ridotto ha un costo di 9 euro.     

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Lamborghini Aventador LP1200 4R Concept by DMC

 

di Maurizio Elviretti

 

Se pensate che la Lamborghini Aventador Roadster sia poco sportiva o elaborata per i vostri gusti, potreste sempre rivolgervi allo specialista DMC che, per i clienti più estremi ha elaborato un rendering di un concept senza compromessi: Lamborghini Aventador LP1200 4R. Ecco qualche numero: 1.200 CV ottenuti attraverso la doppia sovralimentazione e un listino di 2,5 milioni di dollari, tanto per dare un calcio in faccia alla crisi. Ovviamente, la trasformazione interesserebbe anche la linea con tanto di cerchi in lega specifici un posteriore interamente rivisto, avvolto da una grande ala in carbonio. Dal disegno sembra più una Veneno che un’Aventador, anche perché l’aspetto è stato totalmente stravolto. Comunque, se ciò non bastasse, non sarebbe difficile, secondo il tuner arrivare a 1.500 CV e, volendo si potrebbe raggiungere senza troppi problemi la soglia dei 2.000 CV, umiliando qualsiasi Bugatti Veyron, portando la cilindrata del V12 da 6,5 litri a 7,7 litri. Tutto questo alla “modica” cifra di euro 329,400… chiavi in mano.

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Prime info sulla Lamborghini Huracan

 

di Valerio Zuddas

 

Doveva chiamarsi Cabrera, la supercar firmata Lamborghini che dal 2014 raccoglierà l’eredità della Gallardo (ormai fuori produzione dopo aver venduto nell’arco di 10 anni, 14.022 esemplari). Invece si chiamerà Huracan, nome che si ispira a quello di un leggendario toro messicano, definito in tutto il Sudamerica il «toro del secolo» e addirittura il «migliore toro del mondo». Il suo debutto è previsto al Salone di Ginevra nel marzo 2014 e si potranno avere delle anticipazioni con un comunicato e alcune immagini prima di Natale. Il look sembra essere molto personale e dinamico e l’architettura dovrebbe essere analoga alla Gallardo, con molte innovazioni che derivano dalle esperienze fatte con la concept Sesto Elemento (a cui Huracan si ispira nel design) in tema di riduzione del peso e di miglioramento aerodinamico. La base della Huracan sarà una nuova piattaforma modulare in alluminio, come quella che verrà utilizzata dalla prossima Audi R8, in programma per il 2015. Non ci saranno rivoluzioni, invece, a livello di motore e cambio: il collaudato V10 Lamborghini ad iniezione diretta è stato rivisto in modo da ridurre consumi ed emissioni erogando però una potenza di 600 Cv, 30 in più rispetto all’ultima Gallardo da strada. Cambio manuale a 6 marce e doppia frizione sequenziale a 7 rapporti. All’inizio la Huracan sarà venduta solo con trazione integrale, ma non si esclude che in una seconda fase la sola trazione posteriore possa essere riservata a versioni con connotazione sportiva ancora maggiore. Non sappiamo ancora quale sarà il prezzo, che sicuramente non sarà inferiore a 150 mila euro come ingresso, in linea con quello della Gallardo.

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Rolls-Royce debutta nel mondo dei SUV

 

di Leonardo Frenquelli

 

Nel mercato automobilistico internazionale, si sa, la sigla più gettonata è SUV: Sport Utility Vagon. Ormai tutte le case si stanno concentrando sulla produzione di almeno un modello per questa richiestissima categoria. Non soltanto i marchi di bassa e media fascia, per prezzo e target di clienti, ma anche quelle case che nella loro storia si sono contraddistinte per veicoli del tutto diversi. Ma la richiesta di mercato è regina assoluta quindi, dopo Bentley (con il concept EXP-9F), Lamborghini e Maserati, arrivano costanti le conferme che anche la Rolls-Royce stia pensando alla produzione di un Suv. Per lo storico marchio brtannico di proprietà della BMW, però, non è così semplice iniziare la produzione di un modello che si allontanerebbe di molto dalle tradizioni. Il problema principale sarebbe quello di mantenere l’esclusività caratteristica e quale potrebbe essere la reazione dei clienti “abituali”, con gusti molto raffinati e  particolari. Stando alle parole del numero uno Torsten Muller Otvos, l’idea di produrre un Suv è stata seriamente presa in considerazione e si potrebbe cominciare a lavorarci. La base di partenza dovrebbe essere la già prodotta Ghost, più nuova ed “economica” rispetto alla Phantom ed alla Wraith, dato che l’obiettivo sarebbe quello ottenere un prodotto con un prezzo inferiore ai 400.000 dollari. Non è stato presentato ancora alcun concept ufficiale ma dal punto di vista tecnico è probabile che sarà sfruttata parte del sistema di trazione della BMW X5 con un cambio ad otto rapporti ZF o, probabilmente, il cambio nuovo a nove marce, per una trazione integrale permanente. Il Suv con la “Vittoria Alata” sarà prodotto ed allestito nel classico stabilimento di Goodwood, nel West Sussex e dovrebbe essere disponibile sul mercato dal 2017.