2014_01_03t124541z_1272195699_pm1ea1311n401_rtrmadp_3_motorracing_schumacher_54050_immagine_obig

La famiglia F

 

di Filippo Gherardi

 

Il 2014 si è aperto con due notizie, due storie, collegate tra loro solo, ma anche soprattutto, attraverso quello che è da sempre il principale riferimento automobilistico del nostro paese. F come Fiat, ma anche F come Ferrari. Stessa iniziale, stessa Famiglia. Partiamo dalla prima, e nello specifico dai 3,65 miliardi di dollari che hanno sancito l’accordo tra Fiat e Veba per l’acquisizione del 41,5%, mancante, di Chrysler da parte proprio del marchio del Lingotto. Lo scorso 2 gennaio, data in cui l’accordo è stato di fatto ufficializzato, il presidente John Elkann ha dichiarato: «Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler». Un’ulteriore conferma del fatto che la linea guida della nuova generazione dei vertici torinesi sembra essere ormai indirizzata verso una sempre più efficace, e massiccia, internazionalizzazione del marchio. Commenti, analisi e bilanci vanno rimandati a tempi più maturi, nel frattempo a sorridere sembrano essere anche, e soprattutto, sindacati ed enti locali, secondo cui l’accordo siglato renderà disponibili ulteriori risorse finanziarie che contribuiranno a rilanciare gli stabilimenti del gruppo torinese e, di conseguenza, a garantire prospettive migliori a tutti i lavoratori. Una bella notizia, comunque la si voglia interpretare. Ed una bella notizia, anche questa al di la di qualsiasi possibile ed eventuale interpretazione, è quella che migliaia di persone si augurano possa arrivare dal Centro Ospedaliero Universitario di Grenoble, dove Michael Schumacher, uno che al volante della Ferrari ha vinto ben cinque titoli mondiali, è ricoverato dallo scorso 29 dicembre in seguito ad un incidente sugli sci. Schumi nel momento in cui scrivo queste stesse righe è in coma farmacologico, dopo essersi sottoposto ad un doppio intervento chirurgico alla testa, in lotta tra la vita e la morte in un anonimo letto d’ospedale. Il mondo dei motori in generale prega per lui, quello della Ferrari, che poi in fin dei conti è anche lo stesso della Fiat, non ha mai smesso di amarlo ed oggi, ancor prima di ieri, fa sentire, silenzioso ma compatto, il suo sostegno nella sfida più difficile.

renault-koleos-my-2014_14

Renault Koleos M.Y. 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Ecco la nuova Renault Koleos M.Y. 2014 che, seguendo i nuovi canoni stilistici, presenta un design esterno dalle linee morbide ed eleganti, con il nuovo paraurti, la calandra cromata e la grande losanga al centro, che, assieme ai nuovi cerchi in lega da 18’‘ diamantati neri, conferiscono ancora più carattere al veicolo. Koleos M.Y. 2014 è un concentrato di tecnologia e comfort, grazie ai suoi nuovi equipaggiamenti sempre più innovativi. Ci sono due  livelli di equipaggiamento con un’ampia offerta di innovazioni. Il livello Live è disponibile in tre differenti versioni diesel: 2.0 dCi 150cv 4×2 ESM, 2.0 dCi 150cv 4×4 ESM e 2.0 dCi 175cv Proactive 4×4 ESM. Questo livello è quello più consigliato per entrare nel mondo Koleos e offre un equipaggiamento di serie completo: ESP, airbag frontali, laterali e a tendina, il sistema di apertura / chiusura e partenza senza chiavi Easy Access System II, assistenza alla partenza in salita (ADC) abbinata al sistema 4×4 (con le pendenze superiori al 10%), attacchi Isofix sul sedile posteriore, cerchi in lega da 17’‘, sensori di parcheggio posteriori e pack SKI (protezioni anteriori e posteriori satinate). Il livello Energy è considerato il top della gamma Koleos e viene proposto anche nella versione diesel 2.0 dCi 175cv 4×4 ESM. Oltre agli equipaggiamenti già disponibili sul primo livello, sono di serie la Radio Bose Sound System con Radio CD e MP3, presa Jack e USB, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, le sellerie in pelle, i sedili anteriori riscaldabili elettricamente con regolazione elettrica in altezza del sedile conducente, i retrovisori esterni ripiegabili elettricamente e dettagli di look tra cui il tetto in vetro apribile elettrico panoramico e i cerchi in lega da 18’‘ diamantati neri. Grande novità, inoltre, il sistema di avvertimento della presenza di veicoli nell’angolo cieco (Blind Spot warning) che avvisa il conducente tramite un segnale visivo, garantendo la massima sicurezza nelle manovre di sorpasso. A completare il rinnovamento della gamma, Renault Koleos M.Y. 2014 propone di serie su tutte le versioni, il nuovo sistema multimediale integrato Renault R-Link con schermo touch screen 7 pollici, che racchiude tutte le funzionalità multimediali: navigatore, radio, telefono con Bluetooth e streaming audio  e connettività per apparecchi portatili. La nuova Renault Koleos M.Y. 2014 sarà disponibile sul mercato a partire da un prezzo di 30.100 euro.

393022_6234453_mz2009013__18569035_display

L’abbraccio del popolo Ferrari a Michael Schumacher

 

Michael Schumacher oggi compie 45 anni e i suoi primi tifosi, quelli di fede ferrarista, preparano un corteo silenzioso sotto l’ospedale di Grenoble, dove lo stesso Schumacher è ricoverato in coma farmacologico da domenica scorsa dopo il grave incidente sciistico che lo ha coinvolto sulle nevi di Meribel. A dare notizia della manifestazione d’affetto dei propri tifosi è stata la stessa Ferrari, che sul suo sito web ufficiale ha riportato che “i club del Cavallino di Maranello hanno deciso di apportare il loro sostegno a Michael Schumacher organizzando per oggi una manifestazione silenziosa e rispettosa, colorata di rosso, davanti all’ospedale”. Dichiarazioni, sempre sotto forma di comunicato ufficiale, sono anche quelle che arrivano dalla famiglia del sette volte campione del mondo per ”ringraziare le persone da tutto il mondo che hanno espresso la loro simpatia e inviato i loro migliori auguri a Michael. E’ un combattente, non ci arrendiamo”.

strisce-blu

Italia: il parcheggio si paga

 

di Germana Condò

 

Una realtà incredibile è venuta alla luce grazie ad un’indagine condotta dal Centro Studi Continental sulla base di dati Istat, le cui ripercussioni sugli automobilisti sono già evidenti. Nei comuni italiani i parcheggi a pagamento sono aumentati in media del 66% nel corso di dieci anni. La ricerca ha preso in considerazione dati riguardanti il 2011 che, se paragonati al 2000, anno in cui nei comuni capoluogo di provincia le aree destinate alla sosta contrassegnate dalle note strisce blu rispettavano un numero di 30,7 posti ogni mille vetture, rivelano come gli stalli blu siano arrivati a contare 51,1 unità su ogni mille vetture. La crescita dei parcheggi a pagamento, in base a quanto emerge dallo studio del Centro Studi Continental, nascerebbe dall’esigenza delle pubbliche amministrazioni di attuare una politica volta a scoraggiare il traffico dei veicoli privati. L’idea rappresenterebbe un valido deterrente, se fosse supportata da una politica migliorativa del trasporto pubblico, che invece sembra in progressivo deterioramento, in tal caso gioverebbe alle persone e all’ambiente. Sulla base di questi presupposti non appare prevedibile una riduzione delle automobili da parte dei privati, almeno non come diretta conseguenza delle politiche attuate dalle amministrazioni locali. Allo stesso tempo hanno iniziato a proliferare anno dopo anno le ZTL e le aree pedonali, aumentate dell’1,7% e del 2% dal 2010 al 2011. Ciò che rende questi dati impressionanti è che l’aumento dei parcheggi a pagamento non deriverebbe dalla realizzazione di nuove aree destinate a tale scopo oltre a quelle già esistenti, quanto alla trasformazione di quelle gratuite, ormai sempre poche e quasi mai disponibili. Viene da chiedersi se nella scelta delle aree le amministrazioni tengano sempre conto del criterio indicato dall’art. 7 del Codice della Strada in cui è stabilito che ogni qualvolta venga realizzata una nuova area a pagamento, “su parte della stessa area o nelle immediate vicinanze, deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta”.  Su ogni regione il Centro Studi Continental ha stilato una classifica dettagliata, mentre a livello nazionale i comuni che rivelano la percentuale più elevata dall’anno 2000 al 2011 di stalli blu per ogni mille automobili sono: Fermo al primo posto con 260,6, La Spezia con 214,7, Pavia con 176,7, Bologna con 150,3, Pisa con 148,5, Firenze con 142,4, Cosenza con 138, Ancona con 133,6, Avellino con 122,5, Cuneo con 133,3. Fanalini di coda sono i comuni di Trapani con 14,7, Matera con 13,8, Catanzaro con 13,5, Sassari con 13,2, Teramo con 13, Vibo Valentia con 12,5, Monza con 12,2, Andria con 11, Ascoli Piceno con 8,8 ed infine Agrigento con 8,5 posti per ogni mille auto.

toyota_prius_plug_in

Toyota Prius Plug-in

 

di Valerio Zuddas

 

Tutte le vetture ibride Toyota combinano, ormai, fonti di alimentazione a benzina ed elettriche. La novità di Prius Plug-in è rappresentata dalla potente batteria a ioni di litio, ricaricabile tramite una rete elettrica domestica in solo un’ora e mezza, senza aver bisogno di particolari punti di ricarica dedicati e capace di incrementare l’autonomia della modalità elettrica fino a 25 km. La vettura presenta tutte le caratteristiche di Prius ma con una maggiore autonomia in modalità solo elettrica. Prius Plug-in richiama la forma e lo stile aerodinamico di Prius originale. Inoltre, presenta un design dai dettagli cromati integrati nella parte posteriore, anteriore e sulle maniglie delle portiere. Prius Plug-in produce zero emissioni in modalità elettrica (EV) ed emissioni ultra ridotte in modalità ibrida (HV). L’alloggiamento del motore elettrico, del generatore e del dispositivo di ripartizione della potenza è situato all’interno di un’unica scatola dalle dimensioni simili a quelle di una scatola del cambio convenzionale. A differenza di una trasmissione CVT convenzionale, il sistema HSD garantisce i livelli di coppia tramite un dispositivo di ripartizione della potenza costituito da un cambio planetario; il generatore è quindi collegato direttamente all’ingranaggio planetario mentre il motore è collegato al pignone centrale. Infine, il motore elettrico è collegato alla corona dentata esterna, che a sua volta è connessa al differenziale: questo garantisce trazione alle ruote. Di conseguenza, con la potenza trasmessa dal motore termico da quello elettrico o mediante la combinazione di entrambi, il regime della corona dentata determina la velocità del veicolo. La potenza del sistema è fornita dal motore benzina VVT-i a ciclo Atkinson da 1.798 cc e 4 cilindri, capace di sviluppare 99 CV/73 kW a 5.200 rpm e 142 Nm di coppia a 4.000 rpm. A questo si aggiunge il motore sincrono a magnete permanente da 60 kW in grado di generare 207 Nm di coppia a partire da 0 rpm. Il motore termico e quello elettrico si uniscono per garantire al veicolo una potenza totale di 136 CV/100 kW. Il veicolo è silenzioso in modalità elettrica e offre un’esperienza di guida confortevole e rilassante. La tecnologia ibrida è studiata per adattarsi allo stile di vita e alle esigenze del guidatore, senza scendere a compromessi tra dinamicità e comfort. Prius Plug-in ha un’autonomia in modalità elettrica fino a 25 km con una velocità massima di 85 km/h. Secondo un sondaggio effettuato, coprirebbe addirittura il 70% degli spostamenti giornalieri. Per distanze superiori, l’utilizzo della modalità ibrida elimina ogni pensiero di autonomia limitata, estendendo la percorrenza oltre i 1.200 km.

Rinspeed-XchangE-interni

Non è un aereo. È meglio

 

di Flavio Grisoli

 

Ormai da diverso tempo questa pagina è monopolizzata dai sistemi di guida futuri(bili). Ho cercato di spostare lo sguardo nelle ultime due uscite sulle nuove (e discutibili) regole tecniche della Formula 1 stagione 2014, ma oggi torniamo a cavalcare il nostro cavallo di battaglia preferito. Con quella che sarà la grandissima novità del 2014. Non mancherà molto per vederla dal vivo, perché il 4 e 5 marzo prossimi il Salone di Ginevra aprirà i battenti alla stampa e noi saremo lì a guardare la Rinspeed XchangE Concept. Il concetto di partenza è sempre lo stesso, un’auto a guida autonoma. Ma qui saliamo ad un livello decisamente superiore. Il costruttore svizzero ha infatti totalmente reinventato la concezione degli spazi all’interno dell’abitacolo, ideato come un salottino per uomini d’affari. I sedili anteriori, infatti, possono ruotare a 360°, permettendo così ai passeggeri di intavolare una conversazione vis-à-vis. Questo grazie anche alla tecnologia Steer by wire, che permette allo sterzo di scorrere dalla classica posizione laterale fino al centro della plancia anteriore, consentendo così una gestione dello spazio interno davvero innovativa. È possibile così creare un vero e proprio salotto, stile limousine. Naturalmente non c’è solo questa particolare concezione di “condivisione” del viaggio: Rinspeed ha infatti messo a punto un nuovo sistema di infotainment in grado di rendere la vettura un vero e proprio ufficio itinerante, offrendo al “conducente” (non si potrà più chiamare così, effettivamente) la possibilità di intrattenersi con dei videogiochi, oltre a guardare film e operare sulla propria casella di posta elettronica, fino a organizzare delle videoconferenze. Il capo di Rinspeed Frank M. Rinderknecht ha dichiarato: “Finora nessun costruttore ha preso seriamente in considerazione la logica del conducente. Ora non sarà più necessario guardare la strada durante il viaggio, ma spendere quel tempo in modo più proficuo e significativo”.

top-cars

Le tre notizie di fine anno

 

di Filippo Gherardi

 

Si chiude un 2013 lungo, intenso e difficile, con speranze e tentativi che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno nel mondo delle due e quattro ruote. Si chiude il 2013 con un trittico di notizie destinate, per forza di cose, a proiettare attenzione e riflettori su un 2014 ormai alle porte. Si comincia dal mercato europeo, che anche nel mese di novembre, e per il terzo mese consecutivo, ha fatto segnare una chiusura positiva. Un rialzo minimo, pari allo 0,9%, che riassunto in termini strettamente numerici segna un incremento di 8.860 unità rispetto allo stesso mese di un anno fa, ma un rialzo, comunque vada, che contribuisce a mandare in archivio il trend positivo più lungo del mercato automobilistico continentale degli ultimi 4 anni. Il bilancio complessivo degli undici mesi del 2013 rimane al ribasso, con un calo rispetto all’anno passato pari al 2,8% e ad 11.360.874 unità, tuttavia il messaggio che arriva risulta incoraggiante: si torna a crescere, poco, ma si torna a crescere. Seconda notizia, a proposito di bilanci e valutazioni di fine anno, quella arrivata pochi giorni fa e riguardante l’elezione, che si terrà il prossimo marzo in occasione del Salone di Ginevra, dell’Auto dell’anno. Il Comitato Organizzatore del premio ha diramato la lista delle 7 finaliste: BMW i3, Citroen C4 Picasso, Mazda 3, Mercedes Benz Classe S, Peugeot 308, Skoda Octavia e Tesla Model S. Alcune conferme, qualche sorpresa e soprattutto anche due vetture elettriche (BMW i3 e Tesla Model S) tra loro, a dimostrazione che l’universo automobilistico sta davvero cambiando e chi si trova a giudicarlo se ne sta lentamente accorgendo. In ultima battuta, poi, c’è la Chevrolet, anche se a questo punto sarebbe meglio dire c’era la Chevrolet. Dal 2016 il marchio del cravattino lascerà il mercato europeo. General Motors ha deciso di non commercializzare più i modelli della gamma Chevrolet in Europa lasciando, al contrario, solamente quelli firmati Opel/Vauxhall. Prepariamoci a dire addio, quindi, a vetture come Spark, Aveo, Cruze, Trax, Orlando e Captiva a causa di, come si legge nel comunicato ufficiale, “un competitivo modello di business e alla difficoltà della situazione economica in Europa”. Da gennaio comincerà un conto alla rovescia che si concluderà nel 2015 e che lascerà una scia di preoccupazione per chi lo vivrà in prima persona, oltre che una buona fetta di nostalgia per chi, diversamente, lo osserverà dall’esterno.

0309896-Kia-Rio-1.2-CVVT-Comfort-Pack-2011

Kia Rio

 

di Maurizio Elviretti

 

Non tutti la conoscono, ma la Kia Rio è tra le migliori “quattro metri” in circolazione. Non c’entra niente con la vecchia versione in stile station low-cost di qualche anno fa, e anzi è diventata un’interessante alternativa a Punto, Fiesta e tutte le migliori della categoria. La versione a Gpl monta un quattro cilindri 1.2 CVVT con un motore silenziosissimo e la frizione leggera. La potenza (85 CV) è più che sufficiente per muoversi agilmente, mentre potrebbe essere un limite la mancanza di coppia per riprendere in scioltezza, senza scalare. Il cambio a cinque marce, comunque, è preciso e ben manovrabile, e anche nei frequenti seconda-terza cittadini non stanca mai. Una macchina che fa della semplicità il suo punto di forza, con i comandi chiari e intuitivi, con funzioni immediatamente individuabili e comprensibili. Un’oasi di pace vecchia maniera che consente di concentrarsi sulla guida. 
L’impressione di qualità nella Kia Rio è generalizzata, pare quasi d’essere su una delle solite tedesche, eccezion fatta per una certa rumorosità di rotolamento trasmessa dai pneumatici alla scocca a velocità autostradali. Una caratteristica del resto comune a parecchi modelli orientali, messa in risalto dall’eccellente silenziosità dei motori a benzina. Il cambio è morbido e preciso anche quando la meccanica è fredda.
 In un quadro complessivo davvero positivo e apprezzabile, stona la sgradevolezza di risposta del servosterzo elettrico, con uno strano feeling soprattutto in fase di riallineamento.
 In alcune condizioni di sole, la mattina e nel pomeriggio, è un po’ eccessivo il riflesso che spara l’estesa e pianeggiante superiore della plancia, ma si tratta davvero di un dettaglio. Nota finale sul consumo, indicato dal trip di bordo, viaggiando a benzina: 5,9 l/100 in autostrada e a 130 km/h con una media globale di 5,6 l/100 km.

VolkswagenPassatVII_03

Volkswagen Passat: settima generazione

 

di Valerio Zuddas

 

Grande attesa per il restyling della Volkswagen Passat, che vedrà il suo debutto nel 2014. Saranno tanti i cambiamenti della vettura, che segnerà la settima generazione del modello Passat: per quanto riguarda il frontale, i gruppi ottici hanno un taglio più deciso e la mascherina è disposta, rispetto ad essi, in linea retta, mentre quella inferiore assume il design a forma di baffo; il laterale, sportivo e muscoloso, ha un lunotto notevolmente inclinato con delle nette scanalature nelle portiere e cerchi in lega a dieci razze; nel posteriore, la linea di cintura presenta gruppi ottici più sottili che si estendono verso il portellone e i terminali di scarico hanno forma ovalizzata. Non pochi elementi stilistici derivano dal design della SUV compatta Volkswagen Taigun e dalla nuova Golf (come la più leggera piattaforma modulare MQB, che caratterizza le nuove generazioni di Audi A3, Seat Leon e Skoda Octavia e che ha consentito agli stessi tecnici tedeschi di ridurre gli sbalzi e aumentare il passo). L’ibrido sarà basato sulla tecnologia plug-in con 170 CV di potenza ed un’autonomia in  modalità elettrica di ben 50 km. Sotto il cofano della Volkswagen Passat 2014 ci saranno motori a benzina TSI con sistema di disattivazione dei cilindri, come il nuovo 1.4 da 140 CV, che abbiamo visto nella Golf 7. I diesel TDI adotterà il filtro antiparticolato e un sistema di abbattimento degli ossidi di azoto per ridurre le emissioni inquinanti. Non ci sarà più il 6 cilindri, sostituito dal biturbo con potenze superiori a 170 CV. Non si hanno ancora dettagli sugli interni, ma sono stati annunciati miglioramenti nelle dotazioni e nelle rifiniture. La nuova Passat sarà disponibile nelle varianti berlina, station wagon, cabriolet e coupè.

Nico-Rosberg

F1: Rosberg fuori pista a 320Km/h nei test Pirelli

 

di Valerio Zuddas

 

Torna in pista la Formula 1 con i test Pirelli, dislocati su più giorni, utili per provare le nuove gomme 2014  e raccogliere dati in vista del debutto in Australia. A Sakhir (Bahrain) si tornerà anche a febbraio, meta decisamente più favorevole dal punto di vista metereologico rispetto a una più fredda Barcellona. Il programma di questi test sarà dettato dalla Pirelli, sulla linea di quanto avvenne a Silverstone, quindi i carichi di carburante e stint da effettuare verranno indicati dai tecnici del gommista italiano. Durante le prove, però, stamattina ha avuto un imprevisto la Mercedes: Nico Rosberg, l’unico pilota impegnato nelle prove dalla casa tedesca, ha avuto un testacoda sul filo dei 320 chilometri orari a causa dello scoppio di una gomma in rettilineo, come lui stesso ha riportato su Twitter, prima di cancellare il tweet. Certo non è la miglior pubblicità per Pirelli, impegnata a raccogliere dati su gomme 2014 che si attendono molto più conservative per non incorrere in “sorprese”. La coppia e le forze che svilupperanno le nuove monoposto sugli pneumatici saranno ben superiori a quelle sperimentate in questi test. C’è solo da augurarsi che si sia trattato di un esemplare difettoso che non si ripresenterà in futuro. «Il test in Bahrain è un test privato, molti dei dati raccolti sono confidenziali. Comunque gli incidenti possono capitare, è a questo che servono le prove. Il nostro programma andrà avanti come previsto», fanno sapere dalla Pirelli. La Mercedes chiude la sessione di test con questo incidente e tornerà in pista nel 2014.