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Hyundai: si svela Kona, il nuovo SUV compatto

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il grande giorno è arrivato, dopo il vedo-non vedo del teaser di qualche giorno fa, la nuova Hyundai Kona si è svelata al mondo prima e all’Italia poi. Sì perché proprio ieri (martedi 13 giugno) è avvenuta la doppia presentazione, quella mondiale ovviamente tenutasi in Corea del Sud alla quale è seguita la presentazione europea a Milano. Kona rappresenta il SUV compatto visto da Hyundai, va a prendere posto accanto alle più grandi Tucson e Santa Fe e risulta ovviamente più contenuta nelle dimensioni rispetto ad esse: lunghezza di 4,16 metri, larghezza 1,8 m, altezza 1,5 m e passo di 2,6 m. La grande novità è la piattaforma sulla quale è stata sviluppata, in grado di supportare sia la trazione integrale che quella elettrica, con quest’ultima che arriverà entro la fine del 2017 non facendo parte delle motorizzazioni  inizialmente annunciate; per il mercato europeo, al lancio sono previsti i benzina 1.0 T-GDI da 120 CV (quello con più aspettative in termini di volumi) e il top di gamma 1.6 da 177 cavalli. Dal lato diesel, non arriverà prima del 2018 il nuovissimo diesel 1.6 già in regola con i futuri parametri di inquinamento, mentre nel listino italiano il quattro cilindri turbodiesel sarà disponibile nelle potenze di 115 e 136 Cavalli. Il design di Hyundai Kona è moderno e presenta forme ben proporzionate, adotta la Cascading Grille distintiva della nuova generazione Hyundai, una sorta di protezione che domina il design anteriore, e sembra in generale che tutta la vettura indossi un’armatura. Internamente la plancia ha uno schermo a colori a sfioramento da 7” estendibili a 8”, il quale permette di avere connessione internet satellitare con sette anni di servizi “live” inclusi nel prezzo: informazioni aggiornate su meteo, traffico, autovelox; sarà invece un optional il vano con ricarica wireless per smartphone. Sempre in tema tecnologico, ci saranno l’head up display ed il multimedia system compatibile con i sistemi Apple CarPlay e Android Auto, e a livello di assistenza alla guida faranno parte della dotazione la frenata automatica d’emergenza con rilevamento veicoli e pedoni, sistema di mantenimento della corsia, abbaglianti automatici, rilevamento stanchezza del conducente, allerta per l’angolo morto e per le collisioni laterali in fase di retromarcia.

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Audi A3: sotto il cofano un cuore pulsante 2.0 TDI

di Stefano Ursi

Per cambiare e spingere sempre più sulla strada dell’innovazione oltre che della conservazione delle caratteristiche tipiche di una vettura già di successo, può non servire una rivoluzione ma spesso basta anche solo un rinnovamento nel cuore, dove pulsa la voglia di andare oltre. Ed è così che sotto il cofano infatti di Audi A3 arriva una nuova motorizzazione: farà il suo ingresso, infatti, sulla vettura della casa di Ingolstadt il 2.0 TDI 135 kW/184 CV, disponibile per i modelli 3 porte, Sportback, Sedan e Cabriolet, nella versione con cambio manuale e trazione anteriore. Questa nuova possibilità di motorizzazione va ad arricchire quello che a tutti gli effetti è, nel segmento compatte premium, un pacchetto che vanta un’offerta già molto ampia e dunque l’obiettivo è dare all’utente e all’amante del mondo Audi un’ulteriore possibilità per quanto riguarda la motorizzazione da scegliere per la propria auto. Ma andiamo ad analizzare prestazioni e consumi, oltre che emissioni della nuova motorizzazione di A3; la versione 3 Porte prevede l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi con 243 km/h di velocità massima, con emissioni di CO2 pari a 117 g/km e consumo pari a 4 litri per 100 km, ovvero 25 km al litro. Velocità e prestazioni, dunque, abbinate con consumi ed emissioni per un modello che guarda a innumerevoli aspetti per posizionarsi ancora più stabilmente ai vertici del suo segmento. Non è peraltro la motorizzazione l’unica novità che nel tempo Audi A3 ha visto susseguirsi sui suoi modelli, se pensiamo all’Audi Virtual Cockpit o piuttosto all’Adaptive Cruise Control con Stop&Go, o ancora al sistema di frenata di emergenza che arriva fino ad arrestare la vettura se non percepisce alcun movimento sullo sterzo in seguito agli avvisi inviati al conducente. Anche all’esterno, peraltro, molto c’è da dire e può essere sintetizzato in una linea nuova incarnata dai nuovi proiettori anteriori e dai gruppi ottici posteriori che le conferiscono un aspetto più sportivo e maggiormente accattivante per tutta una fetta di mercato che fa della sportività accentuata un elemento imprescindibile. Una nuova motorizzazione e alcune migliorie interne ed esterne caratterizzano le novità che Audi A3 propone al pubblico, onde proseguire in una marcia progressiva nel segmento delle compatte premium, sempre in movimento e in fermento competitivo, oltre che alla ricerca di mercati e geografie diverse.

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Audi A4 Allroad: un nuovo motore in listino

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

C’è un nuovo arrivato nel ramo Allroad della famiglia Audi A4, è il motore a gasolio 2.0 da 163 cavalli che aggiunge inoltre uno scalino verso il basso nella scala dei prezzi. Ovviamente disponibile solo con la trazione integrale come tutto il resto della gamma, è già possibile ordinarlo ad un prezzo di 46.000 euro, 1.650 in meno rispetto alla versione con propulsore 2.0 TDI da 90 CV. Abbinato ad un cambio a sette marce S Tronic, il quattro cilindri di 1.968 cc genera una coppia massima di 400 Nm tra i 1.750 e i 2.750 giri, la stessa della versione più potente che però la mantiene fino ai 3.000 giri al minuto; anche in consumi sono gli stessi, con 4,9 l/100 km ed emissione di CO2 di 128 g/km. Non ne risentono le prestazioni, in quanto con questa versione della Audi A4 Allroad riesce comunque a raggiungere i 210 km/ di velocità massima e i 100 km/h partendo da ferma in 8,3 secondi, rispetto ai 220 km/h e ai 7,8 secondi della 2.0 da 190 cavalli. Con l’ingresso di questo propulsore l’offerta delle motorizzazioni diesel della Audi A4 Allroad sale a quattro versioni: alle 2.0 TDI ci sono infatti il 3.0 con 218 cavalli e cambio S tronic e il 3.0 con 272 cavalli e cambio Tiptronic, rispettivamente in listino a 53.900 e 51.100 euro.

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Alfa Romeo Giulia: ora con il 2.0 Turbo benzina da 200 cavalli

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Più di 3.800 immatricolazioni solo nel mese di giugno pari ad un +34% in più rispetto all’anno precedente, e una quota in crescita dello 0,4% in confronto a giugno 2015, numeri importanti per Alfa Romeo, i migliori degli ultimi due anni, al quale raggiungimento ha sicuramente contribuito il lancio della nuova Alfa Giulia che nel solo mese del debutto è riuscita a raggiungere il 12% di quota nel segmento D. Ora la gamma Giulia si espande con un nuovo propulsore, il 2.0 Turbo benzina da 200 cavalli abbinato al cambio automatico ad otto marce e alla trazione posteriore, e disponibile con i due allestimenti Giulia e Super ad un prezzo di partenza di 40.500 euro. Si tratta di un quattro cilindri in linea completamente in alluminio prodotto nello stabilimento di Termoli, capace di generare una potenza di 200 cavalli a 5.000 giri/min e 330 Nm di coppia massima a 1.750 giri/min, dotato di un sistema di sovralimentazione 2 in 1, di un’iniezione diretta ad alta pressione da 200 bar e di un sistema elettroidraulico di attuazione valvole MultiAir. Oltre al nuovo motore, arrivano anche due nuovi allestimenti che già dai nomi fanno capire il loro posizionamento al top dell’eleganza: “Lusso Quercia” e “Lusso Noce”; tutti e due mettono a disposizione sedili in pelle pieno fiore in quattro diverse colorazioni (Nero, Beige, Tabacco e Rosso), i rivestimenti in pelle per plancia e pannelli porta, i sedili riscaldati con regolazione elettrica a 8 vie e il volante riscaldato. Agli esterni invece, i due lussuosi pack forniscono entrambi la cornice dei cristalli esterni cromata  e gli specchi retrovisori ripiegabili elettronicamente, mentre si differenziano per gli inserti in vero legno di quercia o di noce sulla plancia, sul tunnel centrale e sui pannelli porta.

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Nuova Hyundai Tucson: sul mercato con un motore 1.7 CRDi da 141 cavalli

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Lo scorso Salone di Ginevra aveva fatto da palcoscenico a Hyundai per il debutto in anteprima mondiale della sua Tucson, a pochi giorni di distanza il SUV coreano torna a far parlare di sé entrando nel mercato con un motore 1.7 litri CRDi da 141 cavalli, un cambio doppia frizione 7DCT e soprattutto nell’esclusivo allestimento Xpossible. Con quest’ultimo la Tucson potrà vantare una dotazione di serie molto più ricca rispetto alla versione Comfort ed una maggiore attenzione per quanto riguarda i dettagli, come la mascherina frontale cromata o i cerchi in lega da 17 pollici. L’abbondante equipaggiamento di serie prevede: ruota di scorta di dimensioni tradizionali, freno di stazionamento elettrico, sensori di parcheggio anteriori, strumentazione con display a colori da 4,2” ad alta definizione, dispositivo multimediale don sistema di navigazione GPS che include l’abbonamento gratuito per sette anni ai servizi TomTom Live, telecamera posteriore e ancora un grande schermo touch da 8”. Come se non bastasse, vanno ancora aggiunti il sistema di accesso e avviamento Keyless e i sistemi di sicurezza di mantenimento della carreggiata e di rilevazione dei limiti di velocità; tra gli optional invece ci sono i cerchi in lega da 19” e ben quattro pacchetti di personalizzazione (X Pack, Deluxe Pack, Leather Pack e Safety Pack). Ma la verà novita è sotto al cofano, perché con il motore 1.7 CRDi la Tucson guadagna 26 cavalli rispetto alle altre versioni ed il cambio a sette rapporti DCT, che permette di scegliere se utilizzare la modalità automatica o sequenziale, garantisce una migliore fluidità nella guida; con questo turbodiesel sono state migliorate anche le performance: da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi (2 in meno rispetto a prima) ed una velocità massima che da 176 arriva a 185 km/h. Il tutto completato da un consumo nel ciclo combinato pari a 4,9 l/ 100 km e da emissioni di CO2 di 129 g/km. Sulla Hyundai Tucson nell’allestimento Xpossible troviamo anche il Drive Mode Select che dà al guidatore la possibilità di scegliere tra tre diverse modalità di guida, ossia Eco, Normal e Sport. E’ già disponibile nelle concessionarie ma, come le dotazioni e le prestazioni, è salito leggermente anche il prezzo, precisamente di 2.300 euro che portano il totale ad essere di 30.600 euro.

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Porsche 718 Boxster e Boxster S: rinnovate dentro e fuori

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si sente una musica diversa dalle parti di Porsche, proviene dagli scarichi delle nuove Boxster e Boxster S ed è suonata dal motore quattro cilindri che è andato a sostituire il vecchio sei cilindri. In realtà anche il nome di questo modello ventennale ha subito delle modifiche, perché ora accanto alla denomionazione Boxster ci sarà un numero, il 718, in omaggio alla sportiva che tra gli anni ’50 e ’60 vinse per tre volte la Targa Florio. Ma torniamo al motore e alle distinzioni tra le due versioni: sulla Porsche 718 Boxster c’è un 2 litri da 300 cavalli e 380 Nm di coppia massima, che in termini di prestazioni significa una velocità massima di 275 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi; per la trasmissione si può scegliere un manuale a sei rapporti o un cambio PDK a doppia frizione, e grazie all’abbinamento con quest’ultimo la vettura riesce a fornire consumi pari a 6,9 litri ogni 100 chilometri. Passando alla 718 Boxster S, troviamo un motore 2,5 litri che grazie ai suoi 350 cavalli e alla coppia massima di 420 Nm può portare la nuova sportiva di Stoccarda fino a 285 km/h e da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi, con consumi di 7,3 litri ogni 100 chilometri percorsi. Come si può capire dai numeri, tutte e due le nuove motorizzazioni garantiscono più potenza e allo stesso tempo minori consumi (13%) rispetto alle precedenti versioni, ma il restyling fatto da Porsche non riguarda solo le propulsioni, è andato a colpire le vetture quasi nella loro completezza, lasciando invariati solamente parabrezza, vano bagagli e capote. Esteticamente, infatti, ci sono inedite prese d’aria, un nuovo disegno per i cerchi in lega, gruppi ottici bi-xeno con luci diurne a LED, mentre nell’abitacolo aggiornato la dotazione comprende l’impianto audio Sound Package Plus e il sistema infotelematico Porsche Comunication Management, al quale si possono aggiungere il navigatore satellitare e la tecnologia Connect Plus. Dal lato tecnico, sulle nuove 718 Boxster e 718 Boxster S sono state introdotte le sospensioni a controllo elettronico Porsche Active Suspension Management, oltre che il servosterzo elettromeccanico ancor più preciso e il pacchetto Sport Chrono. Le ordinazioni sono già state aperte, ma il loro arrivo nelle concessionarie è previsto per il prossimo 30 aprile a prezzi che partono da 56.213 euro per la Boxster e da 69.176 per la Boxster S.

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Hyundai i20 Active: comincia l’avventura europea

di Federico Gianandrea de Angelis

Se prima era un modello esclusivamente dedicato al mercato indiano, dopo la sua prima apparizione europea allo scorso Salone di Francoforte la Hyundai i20 Active si prepara ora alla conquista del mercato continentale. Ordinabile a partire da questo dicembre, con consegne che partiranno dopo qualche settimana, la versione Active si presenta come una i20 travestita da piccola SUV allo scopo di soddisfare proprio quella fetta di mercato a cui la casa coreana non ha ancora alcun modello da offrire. Oltre ad avere un assetto rialzato di 20 mm rispetto alla berlina, la i20 Active propone una serie di elementi estetici che la legano strettamente ad una fuoristrada,come ad esempio le protezioni sotto i paraurti, le protezioni plastiche sui passaruota e sui sottoporta o le barre portatutto . Le linee slanciate e dinamiche sono completate dal nuovo frontale con griglia esagonale ed inserti in alluminio satinato, un effetto che troviamo anche sul tappo del carburante allo scopo di dotare il veicolo di un aspetto ancor più sportivo. Alle modifiche esterne rispondono quelle apportate all’abitacolo (non numerosissime per la verità) in cui troviamo nuove finiture dedicate ed una posizione di guida più alta per migliorare la visibilità del guidatore. Una grande novità si presenta invece sotto al cofano, visto che ai motori già presenti sullealtre componenti della famiglia, ossia la berlina a cinque porte e la coupé tre porte, si aggiunge il 1.0 turbo T-GDI: un propulsore proposto nelle potenze da 100 e 120 cavalli capace di offire consumi ridotti e ottime prestazioni. Per quanto riguarda la sicurezza, sulla i20 Activela casa coreana mette a disposizione le più avanzate tecnologie: sistema di controllo della pressione pneumatici, illuminazione statica degli angoli in caso di svolte per garantire maggiori confort di guida e visibilità in caso di scarsa illuminazione, sistema di ausilio della partenza in salita e sistema che avvisa nel caso in cui viene cambiata irregolarmente la corsia di marcia, il Lane Departure Warning System.

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Fiat 500X: un nuovo motore per essere guidata anche dai neopatentati

di Federico Gianandrea de Angelis
Da adesso in poi, tutti potranno avere una Fiat 500X, anche i neopatentati. Questo grazie all’introduzione del propulsore turbodiesel 1.3 che permette al crossover torinese di essere guidato anche da chi ha la patente da meno di due anni. La nuova versione, che già dal mese di settembre è possibile ordinare, garantisce bassi consumi e emissioni in regola con la normativa Euro 6, ma sarà disponibile esclusivamente con la carrozzeria City Look, cambio manuale a cinque rapporti e trasmissione con trazione anteriore; tre gli allestimenti tra cui scegliere: Lounge, Pop e Pop Star. Il nuovo diesel quattro cilindri, con Common rail di terza generazione, eroga una potenza di 95 cavalli ed è in grado di effettuare fino a 8 iniezioni per ciclo con presssioni che arrivano a 1.600 bar; inoltre il turbocompressore a geometria variabile garantisce un’ottima fruibilità anche a bassi regimi di rotazione:, come dimostra la coppia che arriva già a 170 Nm a soli 1,250 giri (in confronto alla coppia massima di 200 Nm a 1500 giri/min). Passando ai consumi, il nuovo propulsore permette, nel ciclo misto, di fare 100 km con soli 4,1 litri e di emettere 107 grammi di CO2 al km; in città invece, grazie al sistema di serie Start&Stop, sono 4,6 i litri necessari a fare 100 km, e il tutto con prestazioni pari ad una velocità di punta di 172 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 12,9 secondi.
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Audi TT: ora con un nuovo motore

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La terza generazione della Audi TT Coupè e Roadster espande la propria gamma propulsori con il nuovo 1.8 TFSI, un quattro cilindri turbo che eroga 180 cavalli di potenza a 5.100 giri e 250 Nm a 1.250 giri. La versione coupè, con questo propulsore unito al cambio manuale, fornisce prestazioni come un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi ed una velocità massima di 241 km/h, mentre con il cambio S tronic a sei marce occorrono 7,0 secondi per raggiungere i 100 km/h partendo da fermi. Leggermente più “lenta” la variante Roadster: 237 km orari di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 in 7,2 secondi, che diventano 7,3 con il cambio S tronic; unito a questo tipo di trasmissione, il nuovo motore della Audi TT Coupè ha un consumo medio di 5,7 l/100 km nel ciclo combinato e emissioni di CO2 pari a 129 g/km, mentre la Roadster fa registrare un consumo di 5,6 l/100km e emissioni di 132 g/km. Per quanto riguarda i prezzi, con il nuovo 1.8 TFSI la versione coupè parte da 36.400 euro con cambio manuale e 36.700 euro con l’S tronic; la variante Roadster, invece, costa di base 39.100 euro con la trasmissione manuale e 41.100 euro con quella automatica.