2017-nissan-rogue-sport-front

Nissan Rogue Sport: la gemella di Qashqai sbarca a Detroit

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Al Salone di Detroit Nissan si presenta con quella che dal nome sembra una novità ma che in realtà non è altro che la sorella americana della Qashqai. Si chiama Rogue Sport e per il mercato a stelle e strisce porterà sotto al cofano lo stesso motore della sua corrispettiva europea, ossia un 2.0 litri da 140 cavalli abbinato al cambio CVT (solo in Canada anche con cambio manuale) e alla trazione anteriore, o in opzione con trazione integrale. Lo scopo della casa giapponese è ovviamente quello di ampliare le vendite del Suv che ha fatto le loro fortune, inserendolo negli USA durante la prossima primavera. Guardandola bene, la versione del Nuovo Continente presenta rispetto a Qashqai delle differenze minime, per lo più estetiche, derivanti dagli  allestimenti specifici chiamati S, SV e SL che offrono di serie già dall’entry level: luci diurne a Led, retrocamera, cerchi in lega, Hill Start Assist, impianto audio Sirius XM, presa USB e connettività Bluetooth. Le versioni più accessoriate forniscono poi l’infotainment Nissan Connect con display da 7′, ma rimangono optional il Forward Emergency Braking, il Lane Departure Prevention e il Blind Spot Warning con Rear cross-traffic alert. Per fornire un buon grado di personalizzazione, la Nissan Rogue Sport offirà undici tinte per la carrozzeria (Monarch Orange, Nitro Lime, Mocha Almond, Magnetic Black, Brilliant Silver, Gun Metallic, Palatial Ruby, Pearl White, Glacier White e Caspian Blue), e le due varianti Charcoal e Light Grey per gli interni, le quali potranno essere abbinate alle finiture della plancia in Gun Metal o Piano Black.

Nissan reveals stylish new LEAF Black Edition

Nissan Leaf: i buoni risultati portano la “Black Edition”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ tempo di festeggiare in casa Nissan, la sua Leaf fa registrare ogni anno un successo maggiore e per questo la casa giapponese celebra il suo EV con una serie speciale chiamata “Black Edition”. Nata nel 2010, è stato il primo veicolo elettrico ad essere distribuito in vasta scala, arrivando oggi ad offrire fino a 250 km di autonomia dopo averne percorsi in tutto il mondo oltre 4 miliardi; rispetto al 2015, prendendo come riferimento lo stesso periodo, la Leaf nel 2016 ha fatto registrare un aumento delle vendite del 10%, un traguardo che le ha fatto meritare la top di gamma Black Edition. E’ un gradino sopra rispetto all’allestimento Acenta, oltre ad avere delle speciali caratteristiche estetiche si migliora anche dal lato tecnologia grazie all’ultima generazione del sistema telematico Connec EV e all’innovativa tecnologia Around View Monitor. Il prezzo in confronto all’Acenta è superiore di 1.200/1.500 euro, ma per i primi 1.000 clienti ci sarà uno speciale hotspot WiFi gratuito capace di alimentare fino ad otto dispositivi in contemporanea; la Black Edition sarà venduta per un tempo limitato che va da marzo ad agosto del prossimo anno.

Leaf

Nissan Leaf: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La Nissan Leaf è la vettura elettrica più venduta al mondo, visto che sono oltre 200.000 le unità acquistate, e questo per la sua autonomia che, unita ad un’abitabilità a prova di famiglia, la rende adatta a chi usa l’auto tutti i giorni, soprattutto in città, dove ci sono più punti di ricarica rapida. Comunque, se l’autonomia precedente era di 199 km, adesso, con il nuovo pacco batterie da 30 kWh, è arrivata a 250 km, ce n’è abbastanza per permettersi anche la classica gita fuori porta senza patemi d’animo. Esteticamente, non ci sono novità di sorta tranne una nuova colorazione di tonalità marrone metallizzata e l’antenna, per il resto ritroviamo il frontale con sbalzo ridotto, e linee pulite, i fari di grandi dimensioni, e un andamento della fiancata a 2 volumi che la rende originale e mai banale. Al posteriore spiccano i gruppi ottici sottili, mentre coglie di sorpresa la mancanza di una calandra vera e propria quando si osserva l’auto nella parte anteriore, ma la spiegazione risiede nel fatto che quello spazio è dedicato alle prese per la ricarica. L’abitacolo, con la strumentazione divisa su due livelli, consente di avere tutte le informazioni possibili sullo stato della batteria, l’autonomia residua, e fornisce un supporto al guidatore al fine di adottare una guida sostenibile per sfruttare al massimo il propulsore elettrico e viaggiare per la distanza garantita di 250 km. C’è tanto spazio, sia avanti che dietro, ed anche il bagagliaio non è niente male. Al centro della plancia è posizionato, ben in evidenza, lo schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale che adesso è stato aggiornato e consente una migliore navigazione e la localizzazione delle colonnine di ricarica più vicine. A proposito di tempi di ricarica, il nuovo pacco batterie, che ha accresciuto l’autonomia del 26% ed il peso di 21 kg, si può ricaricare utilizzando il cavo standard collegandolo ad una presa domestica in circa 8 ore, oppure con tempi inferiori utilizzando un caricabatteria da 6,6 kW in luogo di quello da 3,6 kW standard, ma in quel caso è necessario rivedere il contratto con la compagnia che fornisce elettricità, mentre, nelle colonnine pubbliche l’operazione può essere accelerata in soli 40 minuti. Al di la di queste tempistiche, che poi dipendono sia dalla rete elettrica di casa che dalla disponibilità di colonnine nella propria città, la Leaf può contare su un motore elettrico da 109 CV che spinge in maniera istantanea, ma quello che sorprende è l’assenza totale di rumore, per cui è possibile percepire ogni fruscio aerodinamico. La ripresa è straordinaria, perché la coppia arriva in maniera istantanea, e forse è necessario prendere un attimo le misure alla vettura per utilizzarla al meglio, visto che, se si propende per una guida nervosa, l’autonomia cala in maniera considerevole. Meglio concentrarsi sulla strumentazione, che invita a guidare rilassati, per essere ancora più green e, nello stesso tempo, per viaggiare entro i limiti di velocità consentiti. Oltre tutto, con la Leaf, a seconda delle città, si possono avere delle agevolazioni importanti come l’esenzione dal ticket per i parcheggi sulle strisce blu e l’accesso libero alla zone ZTL. A livello di prezzi, si parte dai 36.065 euro della versione Acenta e si arriva ai 39.085 della variante Tekna. Chiaramente, i listino scende se si propende per il noleggio delle batterie.

Its-official-Nissan-will-purchase-the-34-of-the-shares-of-Mitsubishi

Nissan: completato l’acquisto di Mitsubishi

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Un’operazione dal valore di 2,1 miliardi di euro ha permesso a Nissan Motor Corporation di acquistare il 34% delle azioni di Mitsubishi Motors facendola diventare l’azionista di maggioranza e quindi proprietaria del marchio dei tre diamanti. La famiglia Renault-Nissan va quindi ad allargarsi creando un gruppo capace di produrre 10 milioni di vetture all’anno. Tutto era iniziato già cinque anni fa quando iniziò una collaborazione tra le due case sulle kei car, piccole auto che in Giappone vengono coperte da diversi benefici fiscali, ma a fare il grande passo è stata proprio Mitsubishi per salvarsi da un momento di forte crisi. L’accordo prevede la costituzione di un consiglio di amministrazione composto da quattro dirigenti di Nissan, tra cui Carlos-Ghosn, nuovo numero uno di Mitsubishi a partire dal prossimo 14 dicembre, che si è presentato dicendo: “Questo accordo crea una nuova forza nel mercato globale dell’auto che diventa uno dei primi tre gruppi automotive al mondo. L’obiettivo è quello di fare economie di scala, di avere tecnologie decisive e capacità di produzione tali da coprire la domanda dei clienti in ogni segmento di mercato e io ogni area commerciale del globo“. Le stime fatte dall’attuale presidente Osama Masuko prevedono intanto un risparmio di 220 milioni di euro nei primi sei mesi ed una crescita di più di 500 milioni di euro nell’anno successivo.

verdone xtrail

Nissan X-Trail 2wd CVT Tekna: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La Nissan X-Trail, che abbiamo avuto modo di provare anche con la trazione integrale, è un’auto che propone diverse soluzioni, tra cui l’intrigante variante 2WD, per chi non necessita di mettere le ruote oltre l’asfalto, abbinata al cambio automatico, per vivere comodamente la vettura anche nel traffico cittadino. Si tratta del modello che prende il posto della Qashqai +2 nella gamma Nissan, grazie alla possibilità di avere 7 posti in opzione, e i due sedili supplementari, quando non servono, sono annegati nel pianale di carico che ha una capacità variabile da 550 litri fino a 1.700 litri. Lunga 4,6 metri circa, la X-Trail guadagna 26 cm rispetto alla Qashqai, inoltre, è più alta di 10 cm ed ha un passo superiore di 6 cm, ciò si traduce in un ampio spazio a bordo, anche per i passeggeri posteriori. Ovviamente, queste misure hanno condizionato l’operato dei designer, per cui, anche se il frontale ricorda molto quello della sorella minore, la fiancata, e, soprattutto, la vista posteriore, con i grandi gruppi ottici, risulta più massiccia. La variante della nostra prova, nell’allestimento Tekna, presenta anche diverse cromature e dei cerchi bicolore che impreziosiscono l’insieme. All’interno spicca la selleria in pelle, insieme al clima bizona, ed agli schermi, rispettivamente da 5 pollici e 7 pollici, presenti nella strumentazione ed al centro della plancia. La qualità generale è di buon livello, tranne per alcuni particolari, come il tappo del blocchetto d’accensione. Inoltre, alcuni pulsanti sono un po’ nascosti, come quello per aprire lo sportellino per effettuare il rifornimento di carburante, mentre lo spazio è abbondante per tutti. Su strada la X-Trail viaggia sicura, grazie anche agli interventi dell’elettronica; comunque, la stabilità è sempre confortante, anche nelle manovre d’emergenza, mentre bisogna considerare un certo rollio soprattutto nelle curve a raggio stretto. Chiaramente, le dimensioni, sulle strade dalla carreggiata ridotta si fanno sentire, per cui è indispensabile familiarizzare con le proporzioni del corpo vettura per guidare con una certa scioltezza. Adeguato alla missione della vettura il cambio automatico a variazione continua, che consente di riprendere velocità tranquillamente anche ai bassi regimi nonostante la mole della Nissan della nostra prova. Il consumo dichiarato è di 5,1l/100 km, e la funzione Eco è molto importante per mantenere una media economa, visto che la curva presente sulla strumentazione, che si colora di verde quando non si schiaccia a fondo il pedale del gas, aiuta a procedere ad andatura moderata senza richiedere troppa potenza alla vettura. Comunque, volendo, l’accelerazione è brillante per l’auto in questione, con 11,4 secondi per andare da 0 a 100 km/h, mentre la velocità massima è di 180 km/h. Per averla con i 7 posti ed il tetto apribile panoramico occorrono 38.500 euro, mentre il suo prezzo di partenza è di 34.650 euro, ma parliamo sempre della versione Tekna, che è la più accessoriata. Infatti, nella dotazione sono presenti diversi dispositivi per la sicurezza attiva, che fanno parte del cosiddetto Safety Pack, oltre ad altri sistemi come che migliorano la vita del conducente anche in manovra, annoverati nel Nissan Driver Assist Pack.

Nissan continues “Year of the Truck” momentum with world deb

Nissan Rogue 2017: il restyling lo rende ibrido

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Tante novità investono la nuova generazione di Nissan Rogue, il SUV americano della casa giapponese corrispondente alla “nostra” X-Trail. Dalle immagini diffuse si capisce come già esteticamente ci siano delle differenze, a cominciare dall’anteriore con i nuovi paraurti e gruppi ottici ridisegnati e separati dalla mascherina Nissan a forma di V, così come sono totalmente inediti i proiettori posteriori a LED; oltre a tre nuovi tipi di livrea viene proposta anche una gamma cerchi rinnovata con misure che vanno dai 17 fino ai 19 pollici. Tra le dotazioni c’è il Nissan Connect SM con comandi vocali ed uno schermo touch da 7” che consente la connessione con il proprio smartphone, l’accesso al navigatore satellitare l’utilizzo dei servizi SiriusXM Traffico e SiriusXM Viaggi Link. Sul nuovo Rogue la sicurezza è garantita da sistemi come il Lane Departure Warning, il Lane Departure Prevention, il Forward Emergency Braking con Pedestrian Detection e l’adaptive cruise control. Ma la grande new entry nella nuova generazione del SUV americano di Nissan è la meccanica ibrida abbinabile a trazione anteriore o integrale, composta da un motore benzina 2.0 quattro cilindri e da un’unità elettrica gestibili attraverso il cambio automatico Xtronic. Grazie ad una batteria agli ioni di litio compatta il vano bagagli rimane piatto e non ne risente assolutamente la fila dei sedili posteriori; il motore ibrido sviluppa una potenza totale di 176 cavalli (141 cv del motore termico e 40 cv dalla unità elettrica) con consumi nel ciclo misto pari a 14,5 km/l per la trazione anteriore e 14 km/l per quella integrale. Oltre a questa motorizzazione, in America, la Nissan Rogue potrà essere acquistata anche con un motore 2.5 quattro cilindri a benzina da 170 cavalli e 237 Nm di coppia massima, mentre ancora non si parla di una variante diesel.

Nissan

Nissan X-Trail 1.6 dCi 4WD Tekna: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La Nissan, orfana della Qashqai +2, ha rimpiazzato questa vettura a ruote alte e la precedente X-Trail con un unico modello: la X-Trail di nuova generazione. Si tratta di un’auto meno specialistica della precedente, ma comunque capace anche di avventurarsi con una certa disinvoltura oltre l’asfalto. L’aspetto riprende, per sommi capi, quello dell’ultima Qashqai, quindi un frontale piacevole con fari intriganti e la tipica calandra a V delle Nissan di ultima generazione. Chiaramente, le dimensioni sono importanti, visto che la X-Trail guadagna 26 cm di lunghezza, ha una maggiore altezza da terra ed è anche 10 cm più alta della sorella minore, rispetto alla quale vanta anche un incremento di 6 cm nel passo. Per cui la parte posteriore cambia con gruppi ottici più grandi e l’insieme appare più imponente, ma pur sempre filante. All’interno, per quanto riguarda la plancia, questa riprende il disegno di quella della Qashqai, quindi, grandi quadranti per la strumentazione analogica con display digitale da 5 pollici al centro e display da 7 pollici per il sistema multimediale in bella vista in mezzo al cruscotto. Quest’ultimo presenta anche il sistema di telecamere per vedere l’auto a 360° gradi in manovra. Ampio spazio per i passeggeri posteriori, che godono anche delle sedute scorrevoli con schienale regolabile. Nel bagagliaio da 550 litri inoltre, sono annegate le due sedute posteriori che, all’occorrenza, possono essere tirate su. Al volante, il 1.6 dCi da 131 CV si comporta bene, complici anche i 320 Nm di coppia, e la massa della X-Trail può essere spostata con disinvoltura, certo, bisogna tenere conto dei trasferimenti di carico nel misto, ma dopo aver preso le misure al crossover Nissan, tutto procede per il meglio. Interessante la possibilità di scegliere con la pratica rotella sul tunnel centrale, tra la modalità 2WD e quella 4WD, che riesce a rendere pratica la X-Trail anche sui terreni accidentati, volendo, c’è anche la modalità Lock, che consente di superare ostacoli importanti, anche se, è bene ricordarlo: non è un vero fuoristrada. Comunque, nel nostro test, la X-Trail si è comportata bene anche abbandonando l’asfalto, dove si è inerpicata facilmente anche in territori preclusi alle auto convenzionali. Comoda nei lunghi viaggi, dove sfodera un buon assorbimento delle sospensioni ed una apprezzabile silenziosità di marcia, la vettura a ruote alte di Nissan si accontenta anche di poco carburante, visto che il consumo dichiarato è di 5,4 l/100 km. Con una dotazione corposa, a cui bisogna solamente aggiungere i due posti supplementari ed il pacchetto che comprende anche il tetto panoramico in vetro, la X-Trail della nostra prova ha un listino di 37.150 euro, quindi un prezzo importante, ma decisamente giustificato dai contenuti.

nissan-propilot_7

Guida autonoma: pronto il debutto di “Nissan ProPilot”

 

di Stefano Ursi

 

L’argomento guida autonoma è ormai al centro del dibattito e della sperimentazione in tutto il mondo e non manca di proporre novità praticamente quotidiane, con le case automobilistiche a far da portabandiera di una collaborazione sempre più stretta fra costruttori e specialisti dell’hi-tech e del virtuale. Nemmeno una settimana fa vi davamo conto del programma 2017-2021 di test europei sulla guida autonoma, un progetto ambizioso che rilancia il ruolo del vecchio continente su questo e altri temi legati all’automazione delle vetture. Oggi sale alle cronache la notizia che Nissan farà debuttare il suo sistema di guida autonoma “Nissan ProPilot” sul suo van Serena; ad Agosto il sistema sarà disponibile in Giappone come primo passo di un percorso che, secondo le aspettative e i rumors rilanciati sulla rete, dovrebbe poi portare questo sistema ad altri modelli e poi su scala globale. Il sistema ProPilot è pensato per le grandi arterie viarie, per le autostrade ed ha delle caratteristiche ben precise che lo rendono adatto ad una guida di lunga percorrenza; tutto si basa sull’interconnessione delle strumentazioni presenti sulla vettura che monta il sistema di guida autonoma ProPilot: la telecamera installata sul veicolo, capace di visione tridimensionale, è il cervello del sistema, invia all’auto (e al conducente che ne ha visione sul display) le indicazioni su ciò che c’è intorno, dai segnali alle altre auto fino alla corsia di marcia e ad ostacoli che eventualmente potrebbero porsi su di essa. Occorre ricordare che per ora il sistema è pensato solo per la marcia su unica corsia e che più avanti, come in passi successivi, verrà testato e man mano strutturato anche il sistema che permette di cambiare corsia ed effettuare altre manovre durante la marcia. Il tutto, secondo quanto si apprende dalle notizie emerse in questi giorni, dovrebbe avere il suo definitivo completamento nel 2020, obiettivo utilizzo anche su strade urbane. Il ruolo del conducente non è di poco conto, nonostante siamo di fronte ad un complesso elaboratore di dati montato su un’auto. Può infatti controllare tutto ciò che accade attorno all’auto, decidendo di fermare o di far ripartire la vettura quando in coda o piuttosto in situazioni di emergenza quando ci si accorge che l’auto da sola non potrebbe far fronte ad un determinato evento inatteso. Un altro passo, dunque, verso sistemi di guida autonoma sempre più evoluti; ma sempre con la giusta attenzione alla sicurezza, che necessiterà comunque anche di infrastrutture stradali e tecnologiche atte ad accogliere veicoli di questo genere.

nissan juke

Nissan: Juke diventa Dynamic e si accende di rosso

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Nissan esalta il suo crossover e presenta la nuova serie limitata della sua Juke, esclusivamente in tinta rossa Magnetic Red e integrata con lo speciale pacchetto di personalizzazione “rosso Detroit”. Basata sull’allestimento N-Connecta, la Nissan Juke Dynamic monta quindi un motore turbodiesel 1.5 litri dCi da 110 cavalli capace di garantire un consumo medio pari a 4,1 l di gasolio per 100 km e emissioni di CO2 di 107 g/km. Lo scopo di questa edizione speciale è quello di “colpire” i clienti che amano la guida e che allo stesso tempo vogliono distinguersi dalla collettività; il rosso della carrozzeria viene ripreso anche dagli elementi del pacchetto di personalizzazione, ossia paraurti anteriori e posteriori, particolari dei fari, gusci degli specchietti retrovisori e inserti sui cerchi in lega da 18”. La stessa colorazione prosegue nell’abitacolo, la ritroviamo infatti sul guscio dello specchietto retrovisore centrale, sul tunnel centrale, sulle finiture delle bocchette di areazione, degli sportelli e dei sedili, oltre che sulle impunture di volante, sedili, cruscotto e pomello del cambio, mentre sono in nero i tappetini con il marchio Juke in rosso. A completare l’edizione limitata c’è la dotazione comprendente il climatizzatore automatico, l’Intelligent Key, gli specchietti ripiegabili e riscaldabili elettricamente il moderno sistema di infotainment Nissan Connect.

MVI_2318.MP4.Immagine001

Nissan Qashqai: la prova

 

di Valerio Verdone

 

Con oltre 2 milioni di esemplari venduti, la Nissan Qashqai è senza dubbio l’auto che ha contribuito di più al rilancio della Casa giapponese in Europa, una vettura che ha creato il segmento dei crossover compatti e che ha guadagnato, con la seconda generazione, un design più raffinato, interno più accoglienti e persino un motore a benzina, il 1.6 DIG-T, pensato per chi vuole qualcosa di più dal punto di vista delle prestazioni. L’estetica si contraddistingue per un frontale con la caratteristica griglia a V, per i gruppi ottici a forma di boomerang e per una silhouette più filante a cui hanno contribuito la larghezza cresciuta di 20 mm, la lunghezza aumentata di 49 mm ed un’altezza ridotta di 10 mm. Completano il quadro i fari posteriori che si prolungano sui passaruota e rendono la linea ulteriormente slanciata. L’abitacolo guadagna materiali di aspetto premium e le finiture fanno un notevole passo avanti. Inoltre, dal display centrale touchscreen, posizionato al centro della plancia, è possibile accedere alla varie inquadrature dell’Around View Monitor, al navigatore con funzione Google Send-to-Car, e si possono ascoltare le stazioni radio in formato digitale Dab. Oltre tutto, in un ambiente reso più confortevole grazie alle nuove sedute, realizzate con tecniche mutuate dalla NASA, lo spazio aumenta, anche per i bagagli, con una capacità di carico cresciuta di 20 litri, che arriva ad un totale di 430 litri. Al volante,  Qashqai spinta dal 1.6 DIG-T turbo a benzina da 163 CV e 240 Nm, si dimostra molto spigliata, con una verve coinvolgente ed un allungo interessante. L’auto è agile, nonostante il baricentro alto, ed i cerchi in lega da 18” con coperture larghe consentono di avere un buon appoggio, oltre a soddisfare dal punto di vista estetico. La Casa dichiara una velocità massima di 200 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 9,1 secondi, ma soprattutto, un consumo, nel ciclo combinato, di circa 6 l/100 km. Ne consegue, che la variante a benzina più sportiva della Qashqai, rappresenta un’alternativa a quelle a gasolio, per tutti coloro che cercano prestazioni più elevate ed un sound più coinvolgente. Il prezzo è di 27.090 euro, ma la lista degli accessori annovera tutti i sistemi di sicurezza attiva inclusi nel Nissan Safety Shield, il Nissan Connect, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, l’I-Key, i cerchi da 18 pollici diamantati ed i vetri posteriori oscurati. Inoltre, sulla vettura dalla nostra prova, c’era persino il tetto panoramico (optional) per rendere più luminoso l’abitacolo.