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Ford: arriva la nuova generazione della “piccola” Ecosport

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

In un periodo che vede crescere sempre più velocemente il segmento dei SUV, Ford tiene il passo lanciando la nuova generazione di EcoSport. Senza tradire la parentela con i più grandi Kuga e Edge, l’ultima versione del piccolo SUV mostra un design deciso dai tratti marcati, tipici dell’Ovale Blu. Sia l’aspetto anteriore che quello posteriore risultano più decisi, il cofano scolpito fornisce linearità e va ad unirsi armoniosamente ai fari a LED che ora mettono a disposizione anche il sistema di illuminazione High Intensity Discharge. La personalizzazione è ampia e deriva da 12 tinte per gli esterni e da alcuni taonalità a contrasto per le finiture del tetto, il tocco di sportività è infine conferito dai nuovi cerchi in lega da 17 o 18 pollici disponibili in diverse finiture. Gli interni risultano più moderni grazie a linee rifinite e all’utilizzo di materiali soft-touch, ma soprattutto per merito della consolle centrale ridisegnata per essere più intuitiva e “spogliata” di qualche pulsante. Rivisitato anche il design dei sedili per dare maggiore confort a guidatore e passeggeri, mentre la dotazione in pelle parziale ha lo scopo di dar loro un look molto più elegante. Tecnologicamente avanzata, la nuova EcoSport fornisce il sistema SYNC 3 compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, disponibile con un grande schermo touchscreen capacitivo da 8 pollici o in alternativa con un più piccolo display da 6,5”. Il guidatore sarà supportato da un nuovo computer di bordo da 4,2” dal quale gestire diverse funzioni e tutte le informazioni relative alla guida, mentre ad assisterlo durante la marcia ci sarà un’ampia gamma di sistemi. All’esordio ci sono il controllo della velocità di crociera con limitatore regolabile per favorire il rispetto dei limiti di velocità e la telecamera posteriore per le manovre di parcheggio, a questi si aggiungono sensori luce e sensori pioggia, riconoscimento veicoli nella zona d’ombra e sistema di controllo trazione. Al lancio la gamma motori prevede il tre cilindri EcoBoost 1.0 nelle potenze da 125 e 140 CV, dalla seconda metà del 2018 anche nella versione da 100 cavalli e nello stesso periodo verrà reso disponibile il nuovo motore diesel Ford EcoBlue 1.5 da 125 cavalli, il quale sarà abbinato alla trazione integrale intelligente Ford Intelligent All Wheel Drive. Infine, sulla nuova Ecosport per la prima volta sarà disponibile l’allestimento ST-Line che le permetterà di entrare a far parte della gamma ST-Line ispirata agli sportivi veicoli di Ford Performance. Questa versione si distinguerà per paraurti e minigonne laterali, barre al tetto e mascherine dei fari in colore nero, cerchi in lega bruniti da 17”, badge ST-Line, tetto e specchietti retrovisori a contrasto in serie. Nell’abitacolo sarà presente il volante ST-Line a fondo piatto rivestito in pelle, sedili con inserti in pelle Miko-Dinamica e cuciture rosse, soglie battitacco con logo ST-Line e pedali sportivi in acciaio.

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Nissan Leaf: prende forma la nuova generazione

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo il grande successo riscosso negli ultimi anni, la Nissan Leaf non ha intenzione di cambiare strada e dal Giappone comunicano alcune importanti novità che caratterizzeranno la prossima generazione dell’elettrica più venduta al mondo. I maggiori interventi investiranno l’aerodinamica, uno degli aspetti più importanti per una vettura elettrica perché condiziona la resistenza e la stabilità permettendo di percorrere distanzi maggiori con una sola ricarica. Il flusso dell’aria sarà quasi perfettamente simmetrico in modo che l’aria venga tagliata più facilmente assicurando un viaggio più fluido ed infine, grazie ad un baricentro più basso, la nuova Nissan Leaf riuscirà ad essere più stabile anche ad alte velocità o con forti raffiche di vento. Per realizzare la prossima generazione del veicolo che ha introdotto la mobilità elettrica di massa, gli ingegneri Nissan si sono ispirati alle ali degli aerei, non aspettiamoci che la nuova Leaf voli, ma le sorprese positive non mancheranno.

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Nuova Polo, design e spazi alla ”sesta” generazione

di Stefano Ursi

Quella di Volkswagen Polo è una storia di indubbio successo. Dal 1975, anno in cui il primo modello mise le ruote sulla strada, è passato molto tempo e si sono succedute diverse versioni tutte al passo con i tempi. Ad ottobre di quest’anno la casa lancerà la sesta edizione di Polo, che arriva dopo quella datata 2009; per non deviare dalla strada di successo e di appeal che questo modello ha sempre riscosso, Volkswagen ha sì deciso di rinnovare molti aspetti della vettura ma mantenendo al contempo il senso, la linea e lo stile fondante di Polo così come lo conosciamo. In primis sono le misure a cambiare, con 405 cm di lunghezza, e cioè 8 cm in più del modello precedente, larghezza 175 cm ovvero 7 in più del precedente e altezza a 144 cm, cioè più bassa di un centimetro. Con un passo che cresce di ben 9,4 cm, il che lo porta a 256 cm. Il che, come evidente, influirà anche sulla dimensione dell’abitabilità, in relazione a spazi aumentati; gli allestimenti con i quali nuova Polo arriverà sul mercato saranno quattro: Trendline, Comfortline, Highline e GTI. L’allestimento Beats, dedicato agli amanti della musica, per ora in Italia non arriverà. L’ispirazione delle forme che guarda a Golf è evidente e avvicina molto le due realtà, nonostante Polo rimanga sempre e comunque nell’alveo della sua tradizione e non si discosti più di tanto dal suo passato. Di serie su nuova Polo troviamo il sistema di controllo vigilanza del conducente e quello di frenata automatica di emergenza, con riconoscimento dei pedoni. A richiesta si può avere l’Active Cruise Control, che monitora la distanza di sicurezza e la funzione stop-and-go (solo in combinazione con il cambio automatico). Per quanto riguarda le motorizzazioni, saranno otto e tutte Euro 6, con potenze da 65 a 200 CV. Totalmente nuova è l’introduzione di una motorizzazione a gas metano 1.0 TGI da 90 CV. In Italia, al momento del lancio, disponibili quattro propulsori benzina che vanno dal 1.0 MPI 65 CV fino al 1.0 TSI 110 CV, e due turbodiesel TDI da 80 e 95 CV. Come ipotizzato già nei mesi scorsi, l’allestimento GTI sarà top di gamma, capace di toccare fino a 200 CV di potenza. Comparto tecnologia; in plancia troviamo i nuovi comandi digitali realizzati dal Gruppo Volkswagen, dove trova spazio il nuovo Active City Display, assieme ad un sistema di infotainment utilizzabile con schermo touchscreen, disponibile nelle dimensioni da 6,5 e 8 pollici, ovviamente in base all’allestimento.

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Nuova 500L: tecnologia al servizio della famiglia

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo cinque anni e oltre 400 mila unità vendute, per 500L arriva il momento di rifarsi il trucco ma soprattutto di ringiovanirsi in senso tecnologico per restare sempre al passo con i tempi. Effettivamente a livello estetico non cambia molto, la formula della prima generazione ha funzionato più che bene e cambiarla drasticamente sarebbe stato follia, per questo in FIAT si è pensato principalmente a rafforzare il family feeling lavorando su dettagli come i “baffi” ed il logo tipicamente “Cinquecenteschi” racchiusi nel musetto trapezoidale, o come i proiettori a LED che con la loro forma richiamano distintamente lo zero in stile 500. Accortezze che fanno più crossover la nuova 500L, disponibile in dieci colori abbinabili a tre tipi di tetto per dare vita a ben 37 combinazioni cromatiche diverse, ma che non sconvolgono la sua anima, anzi, le sue tre “anime”. Sì perché l’ultima arrivata in quel di Torino si presenta in tre varianti per soddisfare tutti i gusti: Urban, Cross e Wagon. La prima è la più classica, quella più attaccata alla tradizione del modello e pensata fin dalle origini per districarsi nel traffico cittadino. La Urban (ex Trekking) è quella che fa da ponte tra le sorelle 500 e 500X, che si avvicina in maniera netta al mondo dei SUV attraverso skid plate anteriori e posteriori, paraurti specifici e calandra, e pronta ad affrontare percorsi off-road con il “Mode Selector”, il sistema che permette di modificare il tipo di guida a seconda del tipo di strada e delle sue condizioni; tre sono le modalità: Normal, Traction+ e Gravity Control. Ed infine la 500L Wagon, la più famigliare se vogliamo, più lunga di 14 centimetri e con sette posti (gli ultimi due a scomparsa) per ospitare anche zii, cuginetti e amici. Al di là delle versioni e dei ritocchi esterni, il vero cambiamento avviene all’interno dell’abitacolo, ora più avvolgente e con un’impostazione differente, improntata sulla tecnologia. Dietro al volante multifunzione il design si rinnova con tachimetro e contagiri circolari, separati dal display grafico a colori da 3,5”, ma oltre a questi il guidatore può sfruttare uno schermo allargato fino a 7” per controllare le funzioni dell’auto con il proprio tocco. E’ una novità, ma anche un’optional, la compatibilità dell’infotainment con le applicazioni Android Auto e Apple Carplay, utili a riprodurre sullo schermo della vettura tutte le funzioni e le applicazioni del proprio smartphone. Non mancano ovviamente confort di guida e sicurezza, rappresentati in primis dall’Autonomous City Brake, il sistema che rileva i veicoli che ci precedono attraverso un sensore laser e che, nel caso si viaggi al di sotto dei 30 km/h, è in grado di frenare automaticamente la vettura in vista di una potenziale ed imminente collisione. Sotto il cofano della nuova 500L rimane tutto invariato, ma l’offerta è ampia e soddisfacente: due benzina (1.4 16V da 95CV e 0.9 TwinAir da 105 CV), due diesel (1.3 Mj 95 CV e 1.6 120 CV), e le versioni ecologiche a doppia alimentazione benzina/Gpl (1.4 TJet 120 CV) e benzina/metano (0.9 TwinAir 85 CV). Il lancio commerciale avverrà con un porte aperte durante il week end del 17-18 giugno, in Italia avremo la possibilità di acquistarla ad un prezzo promozionale di 15.900 euro, che si abbassa a 14.900 euro in caso di finanziamento “MENOMILLE”.

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Nuovo Renault Captur: il crossover sale di livello

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo la conquista dell’Europa ora l’obiettivo è rimanere sul trono, Renault presenta la seconda generazione di Captur, il b-suv più amato del Continente che solo nel 2016 è riuscito a vendere ben 215.670 unità. Nessuno stravolgimento, anzi, le linee rimangono fedeli al concetto di design di Laurens Van den Acker ma risultano leggermente più pronunciate per far aumentare la sensazione di qualità percepita già al primo sguardo; anche sul nuovo Captur saranno disponibili i fari anteriori full Led Pure Vision per la distintiva firma luminosa C-Shape tipica del marchio francese. Le forme da crossover si avvicinano ancor di più a quelle delle sorelle maggiori Koleos e Kadjar, soprattutto grazie alla calandra ridisegnata e ancora allo skid plate guadagnato sempre dall’anteriore. Più che altro si è puntato tutto sulla personalizzazione: le nuove tinte disponibili per carrozzeria e tetto panoramico danno vita a trenta diverse combinazioni tra cui scegliere, con la possibilità di modificare anche modanature laterali ed il centro dei cerchi. I principali ritocchi riguardano l’abitacolo, ridisegnato per fornire una maggiore capienza (ora fino a 1235 l) e arricchito da materiali soft touch, volante in pelle pieno fiore e sellerie in pelle o tessuto, a seconda del modello scelto. La tecnologia sale di livello, il sistema R-Link Evolution è ora compatibile con gli smartphone Android, è presente lo Smart Nav Evolution con schermo da 7 pollici ed è disponibile un sistema audio Bose con sei casse e subwoofer. Le motorizzazioni disponibili sono quattro e pensate per accontentare qualsiasi tipo di clientela: si va, per i benzina, dal TCE 900 da 90 cavalli per neopatentati con cambio manuale al nuovo TCE 1.2 da 120 cavalli con trasmissione manuale o automatica EDC; per i diesel c’è il 1.5 dCi nelle potenze di 90 e 110 cavalli, sia con cambio manuale che automatic. Infine, se la prima generazione di Captur aveva ottenuto il massimo nei test per la sicurezza EuroNCAP, la nuova non vuole essere da meno ed aggiunge all’offerta sensori per l’angolo cieco, sensori di parcheggio, retrocamera posteriore e Easy Park Assist, il sistema che permette all’auto di parcheggiarsi da sola. Ai classici allestimenti Zen, Life ed Intens si va ad aggiungere il top di gamma Initial Paris, inedito per questo modello. Il nuovo Renault Captur debutterà in concessionaria durante il week end del 10-11 giugno, ad un prezzo di partenza di 16.100 euro. Il nostro mercato però, vedrà al lancio anche la serie limitata “Edition One” basata sull’allestimento completo Intense con motore dCi da 110 cavalli e il pacchetto Bistyle bianco e nero per la carrozzeria, in questo caso ad un prezzo di 23.900 euro.

Nissan continues “Year of the Truck” momentum with world deb

Nissan Rogue 2017: il restyling lo rende ibrido

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Tante novità investono la nuova generazione di Nissan Rogue, il SUV americano della casa giapponese corrispondente alla “nostra” X-Trail. Dalle immagini diffuse si capisce come già esteticamente ci siano delle differenze, a cominciare dall’anteriore con i nuovi paraurti e gruppi ottici ridisegnati e separati dalla mascherina Nissan a forma di V, così come sono totalmente inediti i proiettori posteriori a LED; oltre a tre nuovi tipi di livrea viene proposta anche una gamma cerchi rinnovata con misure che vanno dai 17 fino ai 19 pollici. Tra le dotazioni c’è il Nissan Connect SM con comandi vocali ed uno schermo touch da 7” che consente la connessione con il proprio smartphone, l’accesso al navigatore satellitare l’utilizzo dei servizi SiriusXM Traffico e SiriusXM Viaggi Link. Sul nuovo Rogue la sicurezza è garantita da sistemi come il Lane Departure Warning, il Lane Departure Prevention, il Forward Emergency Braking con Pedestrian Detection e l’adaptive cruise control. Ma la grande new entry nella nuova generazione del SUV americano di Nissan è la meccanica ibrida abbinabile a trazione anteriore o integrale, composta da un motore benzina 2.0 quattro cilindri e da un’unità elettrica gestibili attraverso il cambio automatico Xtronic. Grazie ad una batteria agli ioni di litio compatta il vano bagagli rimane piatto e non ne risente assolutamente la fila dei sedili posteriori; il motore ibrido sviluppa una potenza totale di 176 cavalli (141 cv del motore termico e 40 cv dalla unità elettrica) con consumi nel ciclo misto pari a 14,5 km/l per la trazione anteriore e 14 km/l per quella integrale. Oltre a questa motorizzazione, in America, la Nissan Rogue potrà essere acquistata anche con un motore 2.5 quattro cilindri a benzina da 170 cavalli e 237 Nm di coppia massima, mentre ancora non si parla di una variante diesel.

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Peugeot: pronta all’esordio la nuova 2008

 

di Stefano Ursi

 

La casa del Leone ha messo il punto. E da qui decide di partire per una generazione nuova di vetture che nel tempo la porteranno ad avere una linea nutrita, capace di aggredire una fetta di mercato in espansione e dalle prospettive di crescita ancora inesplorate. Ed è così che la nuova Peugeot 2008, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra, diventa un humus, un seme che dovrà dare vita ad una grande famiglia, grazie alle novità tecnologiche e stilistiche in essa racchiuse. Che volutamente la collegano con il 2013 quando nacque il primo modello ma ne fanno anche un solido ponto con il futuro che verrà; agli occhi e alla mente balza subito il sistema Peugeot i-Cockpit di cui molto si è parlato nei mesi passati e che si sostanzia in una rinnovata attenzione all’intuitività e alla velocità di esecuzione dei comandi da parte del conducente che sulla nuova 2008 trova dinanzi a sé il quadro degli strumenti rialzato rispetto al passato e retroilluminato a LED, scelta questa che predilige lo sguardo fisso di chi guida sulla carreggiata e non a dover trovare il dato che cerca. Uno schermo touchscreen da 7” compatibile con tutte le ultime e più innovative applicazioni virtuali per automobili e quelle che riguardano prettamente la sicurezza, come Active City Brake, che mette in campo, quando necessario, la frenata d’emergenza sotto i 30 km/h grazie alla tecnologia a sensori laser, e il Park Assist che permette di automatizzare le manovre di parcheggio. Interessante, in questo senso, anche l’implementazione nelle motorizzazioni sopra i 100 cv del sistema Grip Control per i terreni in cui l’aderenza non sia al massimo; sistema che vede anche la possibilità di comunicare alla vettura in quali condizioni di guida ci si trovi e adeguarne, di conseguenza, la motricità. Tramite una manopola, infatti, è possibile selezionare le modalità Standard, Neve, Fango, Sabbia, ESP Off permettendo dunque di plasmare le prestazioni dell’auto a seconda del luogo e delle condizioni in cui la guida si svolge. Un crossover che si è fatto suv, un’ auto che a livello di design presenta un aspetto robusto, che già ad una prima occhiata regala l’impressione di poter e voler studiare l’adattamento a percorsi diversi, in città e fuori, così da inserirsi nel segmento di vetture a cui chiedere sempre e comunque prestazioni all’altezza della situazione. Finendo con il capitolo motorizzazioni: benzina PureTech 1.2 da 82, 110 e 131 cavalli (quest’ultimo turbo) e diesel 1.6 BlueHdi da 75, 99 e 120 cavalli.

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Nuova Seat Ibiza: uguale nell’aspetto, diversa nell’anima

 

 

 

di Federico Gianandrea De Angelis

 

Dalle tecnologie ai motori, dai sistemi di sicurezza a quelli di connettività e infotainment, la nuova Seat Ibiza mostrata allo scorso Salone di Barcellona si presenta rinnovata più che mai. A dir la verità, guardandola da fuori è rimasta praticamente la stessa, infatti nei tre tipi di carrozzeria visti in Catalogna, ossia cinque porte, SC Sport Coupé tre porte e station wagon ST Sport Tourer, si nota il tipico disegno estetico delle precedenti Ibiza; esternamente sono cambiati solamente i proiettori, ora con luci diurne con tecnologia Led, e i cerchi da 16 e 17 pollici, ai quali si aggiungono due nuovi colori di carrozzeria: Grigio Moonstone e Rosso Chilli. Per quanto riguarda tutto il resto, toviamo un’ampia dotazione comprendente la seconda generazione del sistema di infotainment Easy Connect, con funzione Seat Full Link con Mirror Link, Android Auto e Apple CarPlay, e il nuovo dispositivo che riconosce la stanchezza del conducente, capace di capire se si sta abbassando il suo livello di concentrazione alla guida. Lo sterzo è stato reso più sensibile per garantire una maggior maneggevolezza, ed è supportato dai nuovi ammortizzatori, dalle barre antirollio e dalla taratura delle molle; sempre per la sicurezza troviamo il nuovo sistema di frenata anti collisione multipla. Rimanendo in tema di guida, è possibile avere anche il sistema Seat Drive Profile, il quale regola l’assetto in posizione Confort o Sport per migliorare la servoassistenza. Concludendo con i motori, l’ultima versione di Seat Ibiza monta delle nuove versioni benzina e TDI: la base prevede un benzina tre cilindri 1.0 da 75 cavalli nella versione aspirata o da 95 e 110 cavalli in quelle TSI turbo; il 1.4 TSI ACT ha invece una potenza di 150 Cv e 250 Nm di coppia, che con il sistema di gestione attiva dei cilindri offre consumi pari a 4,8 litri/100 km nel ciclo misto.Tra i diesel tre cilindri, in evidenza il 1.4 TDI da 75 cavalli: consumo di 3,4 litri/100km ed emissioni di CO2 di 88g/km.