Immagine 13

Alfa Romeo MiTo Junior

 

di Maurizio Elviretti

 

Parigi appuntamento importante anche per Alfa Romeo che rispetta le origini e richiama la Junior con un allestimento su base MiTo. In questo caso la Junior rappresenta una versione d’accesso, destinata in primis agli automobilisti più giovani. Gli uomini del Biscione le hanno riservato cerchi in lega da 17 pollici con trattamento di colore bianco, il terminale di scarico cromato ed il paraurti posteriore d’impronta sportiva, mentre sul portellone è applicato un adesivo con indicato il nome Junior. A livello stilistico l’elaborazione è completata dalle calotte degli specchi laterali in bianco e dalla finitura in Cromo Satinato, riservata alle maniglie esterne ed alle cornici dei fanali anteriori e posteriori. Il bianco è destinato anche alle cuciture dei sedili (in tessuto), al volante sportivo, ai tappetini ed al rivestimenti in cuoio della leva del freno a mano e del pomello del cambio, oltre che alle grafiche del quadro strumenti. La plancia è invece nera. L’Alfa Romeo MiTo Junior offre di serie il climatizzatore bizona, il cruise control, il volante multifunzione, i sedili con regolazione lombare e l’impianto Uconnect 5, con schermo a sfioramento da 5 pollici e connettività Bluetooth. La gamma motori include lo 0.9 Turbo TwinAir (105 CV), il 1.4 (78 CV), il 1.4 MultiAir (140 CV) ed il 1.3 JTDM (85 CV), per cui Alfa Romeo dichiara emissioni inquinanti pari a soli 90 g/km.

Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde

Giulietta Quadrifoglio Verde

 

di Valerio Zuddas

 

Sarà l’Alfa Romeo Giulietta la vettura di punta dell’edizione Quadrifoglio Verde. Il nuovo kit estetico dedicato comprende uno scudo paraurti rivisitato, con la fascia bassa di colore nero e con un labbro inferiore pronunciato rispetto a quello delle versioni normali da più aggressività all’anteriore. A questo si aggiungono i classici fanali con finitura brunita, i gusci dei retrovisori ed i cerchi in lega sempre con trattamento brunito. Le fiancate sono sottolineate dalle nuove minigonne, anch’esse di colore nero, che contrastano con le pinze dei freni rosse. Anche sulla Giulietta, le maniglie sono con trattamento brunito e si intonano molto bene con la nuova colorazione Grigio Magnesio opaco, disponibile anche sulla sorella maggiore. Riguardo al posteriore, i designer hanno introdotto un nuovo paraurti dotato di un finto diffusore dell’aria nella parte più bassa, che fa da cornice ai due grossi terminali di scarico cromati a sezione circolare. Per gli interni, invece, sono previsti dei nuovi sedili sportivi rivestiti in pelle ed Alcantara, che sono però più contenitivi di quelli precedenti, dotati di poggiatesta integrato con il logo del quadrifoglio cucito a contrasto. A questo si aggiungono anche il nuovo volante, sempre con impunture a contrasto, e la nuova strumentazione sportiva. Ma non si tratterà solo di estetica il restyling della Giulietta Quadrifoglio Verde 2014. Il motore, infatti, sarà cambiato rispetto all’attuale: anche se numeri alla mano la cosa potrebbe passare inosservata, il 1.750cc da 235 CV attuale cederà il posto al più recente 1.750cc dell’Alfa Romeo 4C, realizzato in alluminio. La potenza sale di poco, parliamo di 240 cavalli, ma dovrebbe cambiare il carattere dell’unità. Il sound sarà più aggressivo, anche se non ancora ai livelli della 4C. Un’altra novità è rappresentata dall’introduzione del cambio automatico sequenziale a doppia frizione TCT con sei rapporti, disponibile come alternativa al classico manuale. Le nuove versioni Quadrifoglio Verde sono già state messe in commercio da questo mese di maggio ad un prezzo che si aggira attorno ai 32.000 euro.

marchio

Sergio Marchionne: “L’Alfa sarà la sfida più difficile”

 

di Valerio Zuddas

 

In occasione della cerimonia commemorativa dei dieci anni della morte di Umberto Agnelli, Sergio Marchionne, l’amministratore delegato del gruppo Fiat, ha parlato delle polemiche legate al progetto di crescita quinquennale Fiat-Chrysler, assicurando che i target del 2014 saranno assolutamente rispettati.  ”L’Alfa è la parte più difficile del piano -ha spiegato Marchionne al termine dell’incontro- la Fiat di oggi ha in se’ i tratti e le idee di Umberto Agnelli e la sua vocazione globale, la sua larghezza d’orizzonti, ha la sua apertura mentale e culturale, ha la sua coerenza e la sua onesta intellettuale, ha i suoi stessi valori e quel suo radicato valore. Credo che sarebbe orgoglioso di che cos’è Fiat Chrysler Automobiles oggi e sarebbe orgoglioso delle 300.000 persone che nel mondo ogni giorno alimentano quest’azienda con la loro passione e le loro qualità umane e professionali. Tutte le volte che penso a Umberto Agnelli – e mi è successo spesso in questi anni, specie nei momenti difficili – ricordo anche quel patto non scritto che abbiamo stretto nel 2001. Ricordo l’impegno che presi, soprattutto quando accettai di entrare a far parte del cda Fiat. Ho cercato di fare e continuerò a fare tutto il possibile per ripagare la sua fiducia”.

La sede della FIAT a Torino, nel giorno della nascita di Fiat Chrysler Automobiles

Le nuove linee guida di FCA

 

di Leonardo Frenquelli

 

La FCA, Fiat Chrysler Automobiles, ha studiato un piano di innovazione che va da qui ai prossimi quattro anni, rispettando una serie di punti che porteranno la macro azienda automobilistica ad un cambiamento sostanziale della qualità e della quantità delle produzioni annue. Le parole chiave di questa strategia sono “flessibilità” ed “elettrificazione”. La crisi costringe ovviamente, in qualsiasi campo lavorativo, a dare una particolare importanza al risparmio ed all’ottimizzazione dei mezzi che già si possiedono ed è esattamente la filosofia che sta guidando gli impianti FCA, basti pensare all’utilizzo che viene fatto delle piattaforme in fase di produzione. “Compact Wide” è l’esempio più calzante per spiegare il concetto di flessibilità: si tratta della base su cui sono prodotte, tra le altre, l’Alfa Romeo Giulietta e la Jeep Cherokee, una piattaforma polifunzionale valida per dare vita a modelli di vetture completamente divresi tra loro. Infatti l’obiettivo è quello di rendere la modularità alla base delle industrie FCA, dove ogni piattaforma dovrà essere in grado di montare diversi motori, a trazione integrale o parziale e così via, per ogni componente richiesto. Delle diciotto piattaforme attualmente in uso nelle fabbriche FCA, sono soltanto quattro a produrre ben il 48% dei veicoli che sono messi sul mercato. Entro il 2018, si sono prefissati di ridurre a 15 il numero totale, assegnando addirittura il 70% alle quattro piattaforma più “impegnate”, ottenendo così un significativo incremento della qualità nei prodotti ed un risparmio, sia nel tempo di industrializzazione che nella spesa per i materiali. Questi sono i risultati dell’applicazione della flessibilità, che ovviamente presuppone un miglioramento dell’efficienza meccanica degli apparecchi industriali atti a compiere il lavoro richiesto, fattore sul quale la FCA sta già concentrando le proprie forze. L’altra direttiva è quella dell’elettrificazione, perché nel mercato automobilistico è finalmente chiara la necessità di distaccarsi dai soliti caburanti, cominciando a pianificare seriamente un lavoro in funzione del basso impatto ambientale e del risparmio energetico. Nei prossimi quattro anni infatti, in FCA saranno introdotte produzioni di motori ibridi, dapprima in versione “micro”, dopo il 2016 con il plug-in Hyb, per arrivare ad un massiccio aumento della commercializzazione di auto elettriche, se richieste dal mercato, entro il 2018. Si ridurranno dunque i consumi e le spese per i carburanti, aumentando l’efficienza di propulsori che mirano ad azzerare l’impatto ambientale dei veicoli, facendo sì che l’emissione di CO2 sia abbassata al minimo anche per i motori più potenti e potenzialmente inquinanti.

iOS-in-the-Car

Mela parlante

 

di Flavio Grisoli

 

Effettivamente, a pensarci bene, mancava solo questa alla Mela. Presente con ogni App per ogni sfaccettatura della vita quotidiana, adesso il colosso di Cupertino sbarca, anzi sarebbe meglio dire, parcheggia nelle auto. Nasce infatti, e tra pochi giorni sarà una realtà, “IOS in the car”, il sistema sviluppato da Apple per l’interfaccia all’interno di diverse case automobilistiche (per il momento l’accordo è stato messo nero su bianco con Ferrari, Mercedes, Honda, Nissan, Chevrolet, Infiniti, Kia, Hyundai, Volvo, Opel, Jaguar; BMW aderirà a partire dal prossimo anno, mentre Ford, Fiat e Alfa Romeo sono legati a doppio filo con Microsoft, col quale da anni viaggiano a braccetto per lo sviluppo dell’infotainment) dei dispositivi aggiornati con il nuovo sistema operativo iOS 7, la cui release definitiva è prevista per l’autunno. La novità è stata presentata alla WWDC 2013 nel giugno scorso (la World Wide Developers Conference). Come funziona? Semplice, con il Siri (il sistema di comando vocale intelligente) che subirà un aggiornamento. Eddy Cue, il vicepresidente della sezione Software e Service di Apple ha spiegato che si potrà dare istruzioni al proprio device (iPhone, iPad, iPod) attraverso il sistema multimediale dell’automobile per avere aggiornamenti sulla propria casella di posta elettronica, la ricerca di un indirizzo tramite l’App “Mappe”, ovviamente ascoltare la musica e anche la radio. Due le possibilità vocali: maschile e femminile e per il momento tre le lingue supportate (inglese, francese e tedesco). Ma niente paura, in un secondo momento ci sarà l’aggiornamento anche con la lingua italiana.

Alfa-Romeo-Giulietta-2014-1-460x306[1]

Giulietta MY 2014 a Francoforte

 

di Germana Condò

Debutterà tra pochi giorni al Salone di Francoforte la Alfa Romeo Giulietta
MY 2014. Le maggiori novità riguarderanno le motorizzazioni tutte rinnovate per soddisfare la normativa Euro5+, pronte per la Euro6. È nuovo e verrà inaugurato su Giulietta il common rail di terza generazione 2.0 JTDM da 150 CV e 380 NM con sistema di iniezione Multijet, di cui non sono ancora noti consumi e prestazioni, ma la casa produttrice
garantisce l’ottimizzazione della combustione del motore in tutte le condizioni
di funzionamento con conseguente calo dei consumi e riduzione della rumorosità.
La ricerca di un’ottima insonorizzazione è stata curata anche attraverso
numerosi accorgimenti adottati sulla meccanica e sulla carrozzeria. Si rinnova
il design dei cerchi in lega da 16”, 17” e 18”, in base al tipo di allestimento. Gli allestimenti previsti sono cinque: Impression, Progression, Distinctive, Exclusive, Quadrifoglio Verde. Pochi gli aggiornamenti visibili all’esterno, si limitano alla variazione di qualche tratto sulla griglia anteriore e ad una nuova cornice cromata per i fendinebbia. Tre le nuove
proposte colore per la carrozzeria: Perla Moonlight, Blu Anodizzato e
Bronzo. All’interno della vettura si concentrano le innovazioni più
evidenti. L’abitacolo si arricchisce di dettagli che ne sottolineano l’animo
sportivo, come la tappezzeria dei sedili specifici, proposta in differenti
cromie e tessuti abbinati agli allestimenti. A richiesta è disponibile la
selleria interamente in pelle nei colori a scelta nero, rosso o tabacco. Cambia
il design del volante rivestito in pelle con cuciture nere, rosse o bianche e
un inserto in alluminio. Ricca di contenuti tecnologici all’avanguardia, Giulietta
è dotata di serie di tutti i dispositivi di sicurezza passiva. Già a partire dalla
versione Impression sono presenti sei airbag, oltre all’Alfa DNA, al
dispositivo ESC, che include ASR e Hill Holder, fino ad arrivare al top di
gamma con la 1759 TBi da 235 CV Quadrifoglio Verde, che offre rivestimenti in
pelle e tessuto, specchietti ripiegabili, sedili e specchietto interno
regolabili elettricamente, sensori parcheggio, volante in pelle con comandi, sistema
infotainment Uconnect da 6,5”Radionav, cerchi da 17”, o 18” a richiesta.  Giulietta
sarà disponibile sul mercato italiano dal mese di ottobre.

Buenos Aires 1

Auto-emociòn

 

della Redazione

 

Semaforo verde lo scorso 20 giugno per quel che riguarda la sesta edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Buenos Aires, o come viene chiamato da queste parti il “Salón del Automóvil de Buenos Aires”. Exhibition Center de La Rural preso d’assalto da migliaia di appassionati, incuriositi dal poter ammirare e fotografare le più interessanti novità proposte non solo sul mercato argentino ma, più in generale, da tutto il segmento sudamericano. Sì, perchè Buenos Aires sta sempre più diventando la vetrina privilegiata di molte case automobilistiche, anche e soprattutto europee, per introdurre i propri prodotti su un mercato, quello sudamericano per l’appunto, in continua crescita ed espansione. A tal proposito, protagonisti tra gli stand tutti i marchi che producono vetture in Argentina, oltre a qualche immancabile, e spettacolare, brand di lusso. Tra i padiglioni de La Rural, quindi, spazio alle nuove proposte di Alfa Romeo, Audi, Chevrolet, Chrysler, Citroen, Fiat, Ford, Honda, Iveco, Jeep, Mercedes Benz, Nissan, Peugeot, Renault, Smart, Toyota e Volkswagen, ma anche Ferrari e Porsche. Entrando più nel dettaglio di alcune delle auto esposte: Chevrolet ha tolto il telo sul suo nuovo SUV Chevrolet Tracker, mentre la Volkswagen ha mostrato una versione restaurata del Volkswagen Suran. Ma in tema di restyling, impossibile non menzionare il Renault Koleos MY 2013, un SUV che presenta novità accattivanti dal punto di vista del design esterno ma che rimane ben legato ai suoi punti di forza che, nella fattispecie, si confermano: comfort, equipaggiamenti e qualità di fuoristrada. In casa Audi ecco la terza generazione dell’A3 Sportback, ma anche la potentissima S7 con il suo motore V8 da 420 CV. Citroen si esalta con l’attesissima seconda generazione della sua berlina Citroën C4 Lounge, mentre Fiat risponde dalla sua con la 500L e con la Panda 4X4 a trazione integrale. La berlina Versa protagonista dello stand Nissan, tanto quanto il nuovo SUV compatto Etios in quello Toyota. Tante novità anche in casa Peugeot, con le versioni XY e GTi della 208, ma anche con il nuovo SUV compatto 4008 e la rivoluzionaria, in termini di propulsione ibrida, 508 RXH. Nel complesso si contano cinquantaquattro anteprime assolute, tra auto e camion, accanto alle quali gli organizzatori hanno deciso di proporre, tra le altre, anche esibizioni su pista, corsi di educazione stradale, esposizioni di auto d’epoca e di F1. In chiusura, omaggio anche all’ex pilota argentino di F1 Clemar Bucci, morto proprio a Buenos Aires ad inizio del 2011 e diventato, una volta terminata la sua carriera di pilota, costruttore e produttore di automobili. A tal proposito, in questa edizione 2013 del Salón del Automóvil ecco la Super Sport progettata proprio dallo stesso Bucci all’età di 87 anni e interamente costruita in carbonio. Insomma, Buenos Aires sembra ancora lontana, numeri alla mano, dai più importanti saloni automobilistici del mondo, ma sembra proprio che la strada imboccata sia quella giusta.

Autopromotec-2011-stand

Tecno auto

 

di Filippo Gherardi

 

Dal 22 al 26 Maggio si è svolto presso i padiglioni della Fiera di Bologna, location ormai consolidata delle grandi manifestazioni motoristiche made in italy (MotorShow in primis), l’Autopromotec 2013, la rassegna biennale che racchiude al suo interno il meglio delle proposte europee, e non solo, in termini di attrezzature, componenti e servizi per tutto ciò che ruota intorno all’universo delle due e quattro ruote. Ancora prima di aprire i suoi cancelli a pubblico ed addetti ai lavori la venticinquesima edizione dell’Autopromtec si era già guadagnata l’appellativo di “edizione dei record”, considerando che rispetto a quelle che l’avevano preceduta quest’ultima ha vantato un numero ancora maggiore di espositori e di metri quadrati (e padiglioni) occupati. Nel primo caso stiamo parlando di ben 1512 espositori complessivi provenienti da tutto il mondo, 62 in più rispetto a quanti avevano preso parte all’ultima kermesse datata 2011. Nel secondo caso, invece, giusto ricordare e sottolineare l’apertura al pubblico anche dei padiglioni 14 e 15, per un totale di 20.000 metri quadrati in più dedicati esclusivamente al settore della diagnosi, uno dei piatti caldi dell’ultimo Autopromotec. Noi di Professione Motori abbiamo partecipato, e girato tra i vari stand, proprio in occasione della giornata inaugurale, riportando con l’ausilio delle immagini e all’interno del nostro format televisivo le testimonianze dei vari manager espositori, i veri e grandi protagonisti dell’evento. Abbiamo quindi potuto osservare da vicino le tante novità proposte, dalle nuove batterie per veicoli commerciali della Fiamm, alla gamma prodotto di casa Rhiag che festeggia il suo primo decennio lanciando un’ampia offensiva di accessori del suo marchio esclusivo Starline, oltre all’innovativo sistema WebGarage che permette all’automobilista di conoscere in anticipo costi d’intervento della manutenzione e quindi, di conseguenza, di prenotare il proprio tagliando in officina. In entrambi i casi (Fiamm e Rhiag) ci trovavamo nel blocco di padiglioni 16-18-21, quelli dedicati a Ricambi, Componenti e Car Service. Detto, in apertura, che ai numeri 14 e 15 a farla da padrona sono state le attrezzature per la diagnostica, tra cui spiccavano i prodotti firmati Bosch e il nuovo Axone 4 Mini proposto dalla Texa, erano in totale altri tre i blocchi espositivi. C’era quello riservato a Pneumatici, Attrezzature e Cerchi in lega (19-20-22) e nel quale è impossibile non menzionare i nuovi cerchi della Mak, studiati per vetture di fascia medio-alta come Porsche, BMW, Mini ma anche Audi, Mercedes ed Alfa Romeo, e tra cui spicca il “Fatale”, eletto al Salone di Ginevra dello scorso Marzo come ruota di “miglior design”. Sempre in  “zona” pneumatici, Yokohama ha proposto il suo nuovo V105, adatto per auto sportive e dalle alte prestazioni, mentre Continental ha risposto con il suo ContiPremiumContact 5. Padiglioni 25 e 26 dedicati ad Attrezzature e Prodotti per carrozzeria, con esposizioni più tecniche e specializzate il più delle volte accompagnate da vere e proprie dimostrazioni, da parte di marchi che variavano da realtà più locali ad altre di livello internazionale. In chiusura il padiglione 29, e parzialmente il 30, invaso di attrezzature per il sollevamento e per l’officina, con la gamma di ponti a forbice prodotti da OMCN, già sviluppati con la nuova tecnologia 3D, in prima linea ma anche in buona compagnia, come dimostrano non ultimo le nuove tecnologie lanciate dal marchio tedesco Herrmann. Tredici padiglioni espositivi, in cui va sommato anche il 36 dove (insieme a  parte del 25) erano protagonisti utensili e compressori, ma anche quattro differenti aree dimostrative che inevitabilmente hanno catturato l’attenzione dei più curiosi. Nella 42 spazio ai pneumatici:  cambio, sostituzioni e tanto altro. Nella 44 invece ecco il mondo dei robusti Truck, enormi bestioni tirati a lucido per l’occasione ed in cui la parte del leone è senza dubbio per il marchio Iveco che nel suo stand fa bella mostra dello Stralis, eletto Truck of the Year 2013. Area 45 con ancora mezzi Iveco protagonisti, ma in questo caso per quel che concerne le attrezzature per il soccorso stradale, mentre nell’Area 48 era davvero difficile pensare di non bagnarsi visto che esposizioni e dimostrazioni riguardavano il mondo e le aziende del Car Wash.

Alfa-Romeo-4C-001_zommed_picture

L’Alfa Romeo 4C si mostra al pubblico italiano

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

È arrivato il giorno del debutto italiano per l’Alfa Romeo 4C. Per tutti gli amanti dei motori che non hanno potuto essere presenti al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, dove la coupé è stata esposta per la prima volta, l’appuntamento è al Magna Pars Suites di Milano, sede della settimana dedicata al Salone Internazionale Del Mobile. Per l’occasione si sta tenendo un evento targato Alfa Romeo, con la presenza di un ospite d’onore il grande designer olandese Marcel Wanders, ed oggi è stato finalmente sollevato il velo che nei giorni precedenti ha tenuto celata la 4C agli occhi dei tantissimi curiosi. La concept, alla quale è affidato il compito di portare alto il nome delle vetture made in italy negli Stati Uniti, vanta valori ineccepibili: sportività, eleganza e agilità. La supercompatta, prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, è lunga 3, 99 metri ed è dotata di un motore 1.8 turbo da 240 CV e di un cambio doppia frizione. Ogni particolare è studiato per rendere la guida della 4C un’esperienza unica, piacevole e sicura, mentre il suo design essenziale e la leggerezza dei materiali donano un senso di leggerezza e velocità, alla quale si unisce il comfort offerto da questa spaziosa due posti. La coupé sarà commercializzata da giugno 2013 e ne verranno prodotti solo 3500 esemplari all’anno.

alfa_romeo_4c_concept_05_2011

Nuova 4C: l’Alfa Romeo torna oltreoceano

 

della Redazione

 

Prime immagini ed informazioni (seppur ancora non definitive) della nuova Alfa Romeo 4C, che verrà presentata al pubblico in occasione del prossimo Salone di Ginevra e che segnerà, di fatto, il ritorno del marchio torinese nel mercato automobilistico americano. Il progetto di base riprende quello già utilizzato per la 8C, e le principali caratteristiche tecniche riguardano un rapporto peso/potenza inferiore ai 4 kg a cavallo, il motore 1750 turbo benzina con iniezione diretta e il cambio a doppia frizione Tct. Si tratta di un’auto dal pronunciato profilo sportivo, a due posti e a trazione posteriore, e come tutte le auto sportive anche l’Alfa Romeo 4C presenta un ampio utilizzo di materiali leggeri quali fibra di carbonio e alluminio. Carbonio che sarà un tratto dominante anche del telaio così come, per quel poco che è trapelato da note ufficiali, in alcune parti a vista che comporranno gli interni. Tra le altre caratteristiche, l’Alfa Romeo 4C propone il nuovo selettore Alf Dna il quale alle tre modalità classiche Dynamic, Natural e All Weather abbina anche la Race che, come fa chiaramente intendere il nome, è stata ideata per esaltare le performance in pista della vettura. La 4C sarà larga complessivamente 200 cm, alta 118 e lunga poco meno di quattro metri. Verrà prodotta a Modena nello stabilimento Maserati, mentre il lancio sul mercato è previsto entro la fine dell’anno. Ancora riserbo sulprezzo di listino, che comunque dovrebbe essere inferiore ai 50.000 euro.