1604aad0c75fafe3c14fa0be0d22a51a

Honda: ecco la moto del futuro

 

 

di Maurizio Elviretti

 

A guardarla bene la si potrebbe confondere con la moto di Batman, o una versione modernizzata presa dai cartoni animati giapponesi “Anime e Manga”, invece è il design futurista della concept Honda NM4 Vultus, che presto però diventerà realtà e potrebbe essere acquistata in qualsiasi concessionario della marca nipponica. Il concetto trasversale di moto-scooter del Vultus nasce, da un giovane team di progettazione che si è ispirato all’agilità della bicicletta come idea di partenza per lo sviluppo del nuovo veicolo a due ruote Honda. Così come il nome Vultus deriva dal termine latino con cui si indica il volto, la faccia o meglio ancora l’espressione. Cuore dell’Honda NM4 Vultus è il motore bicilindrico, ovviamente Honda, che ha una cilindrata di 745 cc ed eroga una potenza corposa, soprattutto ai regimi bassi e medi, per facilitare la marcia nel traffico cittadino. La trasmissione è a doppia frizione e offre le modalità di funzionamento “Twist&Go”, per la marcia nel traffico, le modalità automatiche “Drive” e “Sport” oppure la modalità a comando manuale “MT”. Con il nuovo Vultus la Honda mira a catturare l’attenzione di un nuovo tipo di pubblico che cerca un mezzo di trasporto personale e originale, ma che sia anche facile da guidare, confortevole e pratico per chi deve adattarsi a una mobilità pendolare. Ancora top secret i tempi di commercializzazione e quanto bisognerà sborsare per possederne una.

Honda Civic Tourer

Honda Civic Tourer

 

di Valerio Zuddas

 

È una station sportiva ed avveniristica la nuova Honda Civic Tourer, che unisce dinamicità e versatilità a bordo, offrendo delle soluzioni molto interessanti. Per linee e dimensioni, i cambiamenti sono presenti solo dal montante centrale in poi. Con i 24 centimetri in più di carrozzeria a sbalzo nel posteriore, la lunghezza supera di poco i quattro metri e mezzo (4,54 m). La linea rimane molto fluida, anche nella zona del lunotto (che sulla berlina è spezzato in due dallo spoiler). Dentro si ritrova la stessa plancia avvolgente e molto “giapponese”, con strumentazione su più livelli. Il posto guida è molto tradizionale e mette subito a proprio agio, con i comandi ben disposti sulla plancia. La seduta è un po’ alta, rispetto al volante basso e la posizione risulta allungata e sportiva. I posti dei passeggeri, ancor più in seconda fila, evidenziano l’altezza molto contenuta tra sedute e pavimento della vettura. Dietro, le soluzioni sono davvero notevoli. Nel caso si viaggi in due con un carico alto e ingombrante, ad esempio, è possibile alzare le sedute, ricavando un vano molto utile e originale tra le porte posteriori (che si aprono fin quasi a 90°). Il bagagliaio offre una importante cubatura per la categoria, con un sottofondo che è in grado di contenere due trolley supplementari (se si toglie la ruota di scorta). La spaziosità a bordo è quindi riservata in realtà più al carico di oggetti che al comfort dei passeggeri dietro. La vettura presenta comunque delle doti dinamiche importanti. La station pesa soltanto 40 kg in più rispetto alla berlina, e si muove con agilità e rapidità sui percorsi misti. Le novità sono rappresentate dalle sospensioni posteriori regolabili elettronicamente, che permettono di variare la morbidezza in base al carico che si trasporta o ai percorsi che si affrontano. La Civic Tourer segna anche grandi passi avanti per quanto riguarda la sicurezza, con l’adozione dei sistemi di avviso anticollisione, di superamento linea e dell’angolo buio. Per quanto riguarda i motori, l’1.8 i-VTEC è affiancato dal nuovo turbodiesel 1.6 i-DTEC: un buon motore, poco rumoroso e capace di consumare pochissimo gasolio. Quanto a piacere di guida, assicura la giusta potenza (120 CV) e una notevole coppia (300 Nm) che permette di muoversi con elasticità e gradevolezza, grazie all’ottimo supporto del cambio a sei marce. La Civic Tourer arriverà sul mercato questa primavera e per ora non si sa nulla sul possibile prezzo di mercato. Considerando i listini della berlina, l’1.6 i-DTEC dovrebbe aggirarsi attorno ai 23.000 euro.

bb[1]

MotoGP, al via i test a Sepang

 

di Germana Condò

 

Si è conclusa da poco la prima giornata di test ufficiali pre-season 2014 in Malesia, che ha visto correre sul circuito internazionale di Sepang la MotoGP. Il campione del mondo in carica Marc Marquez girando sempre in prima posizione in sella alla sua Honda e segnando un tempo di 2’00”286, si conferma il pilota da battere quest’anno. Col fiato sul collo dello spagnolo è stato dall’inizio dei test un Valentino Rossi in splendida forma che, con l’evidente intenzione di apporre il suo sigillo a questa stagione 2014 così importante per la sua carriera, si piazza al secondo posto con un tempo di 2’00”804, staccato da Marquez di 518 millesimi. A conferma della potenza delle Honda anche quest’anno, conquista la terza posizione della classifica di oggi Dani Pedrosa a cavallo della sua HRC, seguito da Lorenzo, compagno di squadra del Dottore, che chiude al quarto posto. Conquista un buon quinto posto la Honda del team Gresini guidata da Alvaro Bautista. Andrea Iannone giunge all’ottavo posto con la Pramac Racing Ducati. In grande sofferenza appaiono le Ducati che con Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow chiudono i test nella parte bassa della classifica, rispettivamente alla dodicesima e quattordicesima posizione. La prima sessione in programma a Sepang proseguirà nelle giornate del 4 e 5 febbraio.

Honda-Vezel-2014-0008-850x398[1]

Tokyo 2013: due proposte firmate Honda

 

di Germana Condò

 

Al Salone
di Tokyo 2013 Honda ha presentato alla stampa il nuovo Urban SUV nella sua
versione definitiva, il cui modello destinato al mercato giapponese si chiamerà
Vezel, e il concept sportivo S660, le cui immagini recentemente erano state
diffuse. Il lancio di Vezel in Giappone è atteso per il 20 dicembre 2013,
mentre in Europa il nuovo Urban SUV dovrebbe arrivare nel 2015 ma del nome non
c’è ancora notizia. Il design esterno rispecchia le caratteristiche tipiche di
un SUV da contesto cittadino, dalle linee armoniose e arrotondate, con la parte
superiore del corpo vettura dalle curvature più simili ad una coupé. Gli
interni sono stati realizzati con materiali di qualità e l’abitacolo è stato
progettato per offrire al guidatore un elevato comfort di guida, senza
trascurare lo spazio per i passeggeri, anche nella zona posteriore. Vezel
uscirà in Giappone con due versioni, di cui la prima sarà ibrida con propulsore
Sport Hybrid i-DCD equipaggiato con motore ad iniezione diretta da 1.5 litri,
combinato ad un motore ad alta potenza. La seconda versione prevede un
propulsore benzina ad iniezione diretta da 1.5 litri. Entrambi i modelli
assicureranno prestazioni brillanti e consumi ridotti. La seconda novità di
casa Honda si chiama S660, è una piccola roadster con il motore centrale e la
trazione posteriore. Il nome riprende quello delle prime spider prodotte dalla
casa giapponese S500 e S600 negli anni sessanta. Grazie ad un peso
particolarmente ridotto, poco meno di 900 chilogrammi, la S660 garantisce una
guida dinamica e agile anche nascondendo sotto il cofano un piccolo tre
cilindri da 660 cc da 64 CV. Probabilmente la versione destinata al mercato non
sarà molto differente dal concept, presentato a Tokyo sprovvisto di capote. Il
modello di serie la monterà di tela. “Questo modello incarna il libero pensiero
dei giovani ingegneri Honda, che vogliono fare una vettura ‘cool’, unica per
Honda – ha dichiarato in conferenza stampa Takanobu Ito, CEO e Presidente di
Honda Motor Co. I nostri ingegneri stanno dedicando tutta la loro passione e le
migliori tecnologie per lo sviluppo di questo modello”. Questo modello è stato
pensato soprattutto per il mercato giapponese. Qui le spider compatte fanno
parte di quella categoria di auto di lunghezza non superiore ai 3,4 metri che
godono di sgravi particolari sulla tassazione e sono agevolate nel parcheggio.

marc-marquez

Moto Gp: Marquez vola nelle libere di Valencia

 

di Maurizio Elviretti

 

Marc Marquez comanda subito a Valencia, infatti il rider spagnolo è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere, fermando il cronometro sul tempo di 1:31.557. A seguirlo a soli 18 millesimi c’è proprio il campione in carica Jorge Lorenzo, in sella alla Yamaha. Bene anche Pedrosa, terzo a 24 millesimi da Marquez. Quarto è invece a sorpresa il britannico Bradley Smith. Il rider del Team Tech 3 ha girato in 1:32.086, a poco più di mezzo secondo dalla vetta, mettendosi alle spalle Valentino Rossi. Chiudono la top ten Alvaro Bautista con la Honda del Team Gresini, Cal Crutchlow con la seconda Yamaha del Team Tech 3, Stefan Bradl con la Honda del Team LCR e le due Ducati di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso. Le altre tre Ducati, quelle di Andrea Iannone, del tester Michele Pirro e di Yonny Hernandez sono rispettivamente in dodicesima, quattordicesima e quindicesima posizione. Marquez si conferma il più veloce anche nella seconda sessione di prove libere. Il leader del mondiale ha infatti girato in 1:31.220, crono di 66 millesimi migliore di quello fatto segnare dal suo compagno Dani Pedrosa, che a sua volta ha preceduto di 92 millesimi il campione in carica Jorge Lorenzo, che in classifica è staccato di 13 punti da Marquez. Dietro ai soliti tre spagnoli troviamo la Yamaha di Cal Crutchlow che però è caduto alla fine del turno, senza però riportare conseguenze fisiche. Dietro a lui Valentino Rossi, staccato di poco più di quattro decimi dalla vetta. Sesto e settimo tempo per le Honda RC213V di Stefan Bradl (Team LCR) e Alvaro Bautista (Team Gresini) . I due precedono la Yamaha SAT del Team Tech di Bradley Smith e le Ducati di Andrea Dovizioso, Andrea Iannone e Michele Pirro.

 

honda-annuncia-i-modelli-che-saranno-esposti-al-43-salone-di-tokyo-tokyo_motor_show_2013-1024x768

Le novità Honda sulla strada verso Tokyo

Mancano ancora tre settimane, ma il Salone di Tokyo, arrivato quest’anno alla sua 43esima edizione, comincia già a far parlare di se. Nella fattispecie, Honda ha stilato un elenco dei modelli che saranno presenti all’interno del suo stand tra i padiglioni del Tokyo Big Sight. Auto, motociclette e prodotti power, una gamma vasta e completa in cui non mancheranno nemmeno avveniristici Concept. A tal proposito, ecco arrivare le prime indiscrezioni sulla Honda S660 Concept, mini veicolo sportivo, e sulla supersportiva Concept NSX, ma anche del prototipo del nuovo SUV compatto che a Tokyo vivrà la sua anteprima mondiale. Attenzioni rivolte anche sulla UNI-CUB, un dispositivo finalizzato alla mobilità personale, e sul nuovo modello della N-WGN, ultimo mini veicolo prodotto della serie N. Non mancheranno nemmeno la nuovissima Accord ibrida plug-in e la Fit equipaggiata con la Tecnologia Earth Dream, così come, nella sezione dedicata alle moto, il DUNK, uno scooter 50 cc realizzato per il mercato giapponese e dotato di un nuovo motore raffreddato a liquido.

 

lorenzo_marquez

Moto Gp, Lorenzo: “Marquez va penalizzato”

 

di Maurizio Elviretti

 

Motomondiale riaperto in quel di Phillip Island, grazie alla “frittata” fatta in casa Honda. Come se non bastasse è tornato a farsi sentire Jorge Lorenzo, sull’episodio del contatto tra lui e Marquez durante il ritorno in pista di quest’ultimo dopo il cambio moto. Queste le parole del campione in carica: “Ho rivisto le immagini insieme ai miei tecnici, Massimo Meregalli e Wilco Zeelenberg che mi hanno fatto notare il suo ingresso in pista. Sia io che Pedrosa andavamo veloci in quel punto ma Marc avrebbe dovuto darci la precedenza. E’ stata chiaramente colpa sua. Serve un punto di penalità sulla licenza, perciò abbiamo presentato ricorso alla direzione gara. Un ammonimento mi sembra necessario”. Se la Direzione gara dovesse decidere di penalizzare Marquez, il rookie della HRC sarebbe costretto a partire dall’ultima posizione in griglia domenica visto che Marc ha già ricevuto in precedenza tre penalità in questa stagione e alla quarta il regolamento parla proprio di una partenza dall’ultima casella dello schieramento. Tranquillo invece, Marquez che sorvola l’argomento e si concentra per il prossimo Gp che gli potrebbe regalare il primo titolo iridato nella classe regina: “Speriamo che a Motegi vada meglio rispetto a Phillip Island, ma non c’è nulla da temere perché anche in Australia mi sentivo benissimo sulla moto. Qui è un circuito con tanti punti di frenata e sarà una bella gara. Dobbiamo spingere al massimo perché le ultime due gare saranno fondamentali. La bandiera nera di Phillip Island? Le motivazioni del team sono altissime. Tutti possono sbagliare quindi non c’è nessun problema, adesso siamo ancora più forti”. Un weekend tutto da seguire quindi, a partire da domani con le prime sessioni di prove libere.

iOS-in-the-Car

Mela parlante

 

di Flavio Grisoli

 

Effettivamente, a pensarci bene, mancava solo questa alla Mela. Presente con ogni App per ogni sfaccettatura della vita quotidiana, adesso il colosso di Cupertino sbarca, anzi sarebbe meglio dire, parcheggia nelle auto. Nasce infatti, e tra pochi giorni sarà una realtà, “IOS in the car”, il sistema sviluppato da Apple per l’interfaccia all’interno di diverse case automobilistiche (per il momento l’accordo è stato messo nero su bianco con Ferrari, Mercedes, Honda, Nissan, Chevrolet, Infiniti, Kia, Hyundai, Volvo, Opel, Jaguar; BMW aderirà a partire dal prossimo anno, mentre Ford, Fiat e Alfa Romeo sono legati a doppio filo con Microsoft, col quale da anni viaggiano a braccetto per lo sviluppo dell’infotainment) dei dispositivi aggiornati con il nuovo sistema operativo iOS 7, la cui release definitiva è prevista per l’autunno. La novità è stata presentata alla WWDC 2013 nel giugno scorso (la World Wide Developers Conference). Come funziona? Semplice, con il Siri (il sistema di comando vocale intelligente) che subirà un aggiornamento. Eddy Cue, il vicepresidente della sezione Software e Service di Apple ha spiegato che si potrà dare istruzioni al proprio device (iPhone, iPad, iPod) attraverso il sistema multimediale dell’automobile per avere aggiornamenti sulla propria casella di posta elettronica, la ricerca di un indirizzo tramite l’App “Mappe”, ovviamente ascoltare la musica e anche la radio. Due le possibilità vocali: maschile e femminile e per il momento tre le lingue supportate (inglese, francese e tedesco). Ma niente paura, in un secondo momento ci sarà l’aggiornamento anche con la lingua italiana.

SBK

SBK, quante sorprese a Silverstone

 

di Filippo Gherardi

 

Nona tappa stagionale, a Silvertsone, per il mondiale Superbike. Si torna in pista dopo il week end, tragico, del Gp di Mosca che ha visto la morte di Andrea Antonelli nella categoria Supersport. Si parte dalla giornata di sabato e dalla Superpole che è andata, per la prima volta in questa stagione, all’irlandese dell’Aprilia Eugene Laverty, poi però, nel corso delle due gare domenicali, la musica è cambiata per la scuderia italiana. In Gara 1 vittoria, anche in questo caso la prima stagionale oltre che l’undicesima in carriera, per il britannico di casa Honda Jonathan Rea, davanti proprio ad Eugene Laverty e ad un altro pilota britannico: Leon Camier del Team Suzuki. Quarto posto per Sylvain Guintoli, nono per Marco Melandri e soltanto undicesimo per Tom Sykes. Gara 1 pesantemente condizionata dalle condizioni, variabili, del tempo, lo stesso che sembra stabilizzarsi in prossimità dell’inizio di Gara 2. In questo caso a trionfare è il centauro transalpino Loris Baz della Kawasaki (che dedica il successo proprio al compianto Antonelli ndr), davanti al connazionale Jules Cluzel su Suzuki. Completa il podio ancora una volta Eugene Laverty, tutto sommato il migliore dei “top drive” nel week end di Silverstone. Quarto il vincitore di Gara 1 Jonathan Rea, davanti a Leon Camier e Sylvain Guintoli. Delude ancora il beniamino di casa Tom Sykes, settimo, così come Marco Melandri, nono anche in Gara 2. Nella classifica mondiale Guintoli si conferma in testa con 262 punti, secondo Sykes a 249, terzo Laverty a 226 e quarto Melandri a 221.

images

Honda, video tribute ad Ayrton Senna

 

della Redazione

 

Dopo aver annunciato il suo ritorno in Formula 1, a partire dal 2015 e proprio in coppia con la scuderia che negli anni ottanta ha trascinato sul tetto del mondo la MCLaren, la Honda celebra il pilota simbolo di quegli anni, Ayrton Senna, con un video-tribute che in questi giorni sta spopolando sul web. La clip, realizzata a regola d’arte dai tecnici video giapponesi, è un omaggio al Gp di Suzuka del 1989, penultima ara di una stagione intensa e che proprio sul tracciato nipponico conobbe i suoi definitivi titoli di coda. Un anno prima, al termine di una grande rimonta, Ayrton Senna vinse a Suzuka il suo primo titolo mondiale, ed ora, a distanza di un anno, il pilota brasiliano è costretto ad inseguire in classifica il suo grande rivale Alain Prost seppur con il vantaggio, non proprio relativo, di partire dalla pole position. Al giro numero quarantasei Senna e Prost vennero a contatto e terminarono fuori pista, il francese uscì immediatamente dalla sua monoposto, mentre il brasiliano riuscì, anche con l’ausilio dei commissari, a ripartire e a transitare, incredibilmente, per primo sotto la bandiera a scacchi. Nel post gara però Senna venne squalificato proprio per l’episodio succitato, la vittoria del Gp andò all’italiano Alessandro Nannini e quella del mondiale, per la terza volta in carriera, ad Alain Prost. Nel minuto e mezzo di video le immagini d’archivio e relative a quel carambolesco Gran Premio non ci sono, lasciando spazio al suono del motore V10 che i tecnici Honda hanno recuperato e riproposto su una lunga fila di altoparlanti, ma anche agli sguardi estasiati degli spettatori presenti sugli spalti.