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Peugeot 308: Sportività ribelle

 

di Leonardo Frenquelli

 

Tra le tante novità attese al prossimo Salone di Francoforte, una delle più interessanti fa parte delle proposte della Peugeot, protagonista dell’ appuntamento. Stiamo parlando della Peugeot 308, la berlina “quasi” sportiva della casa francese. Tanto lavoro è stato fatto per apportare modifiche significative e raggiungere livelli all’ avanguardia. Prima di tanti progressi, è l’utilizzo di una nuova piattaforma, come “scheletro” del veicolo: EPM2- Efficient Modular Platform. Una tecnologia già applicata da altre note case francesi, che permette di migliorare in resistenza il proprio veicolo e di diminuirne il peso. Non a caso la nuova 308, che sarà presentata ufficialmente il 10 settembre, peserà ben 140 kg in meno, rispetto al precedente modello. Con i suoi 4,25 metri di lunghezza, meno della media dei veicoli con lo stesso target, questa caratteristica leggera e compatta, garanzia di risparmio in termini di inquinamento e consumo (le emissioni si calcola attorno agli 85 g/km). Oltre alla struttura sarà innovativo anche il design, sia degli esterni che degli interni. Una nuova linea, più sportiva ed aerodinamica, per quanto riguarda l’assetto esterno, mentre per gli interni la casa di Sochaux applica un progetto frutto di numerosi progressi della propria fabbrica: il cosiddetto i-Cockpit. Un assetto sportivo, ma allo stesso tempo pieno di comodità, con il volante ridotto, ma con un touch screen da 9.7”, a gestire la strumentazione. Come sarà molto amplio il portabagagli, con una capacità di 470 litri, così lascia larga scelta la gamma di propulsori proposta. Un tre cilindri VTi da 1.2 litri con 82 cavalli, un potente 1.6 THP da 125 cavalli e due turbodiesel da 1.6 litri HDi, entrambi con il sistema Start&Stop, uno spinto da 92 cavalli e l’altro da 115. Per i cinque motori, saranno disponibili quattro allestimenti differenti: Acces, Active, Business e Allure. Si parte dalla Access, con ABS, ESP e Cruise Control, poi si va in crescendo. Per la Active c’è anche un sistema di climatizzazione automatica bi-zona, Hill Assist e cerchi da 16”. La categoria Business possiede le stesse qualità della Active, integrando con il navigatore ed il portasci. L’ultima configurazione è la Allure, che sfrutta le potenzialità sportiva di questo modello, con cerchi da 17” e sedili sportivi. Disponibile soltanto nella versione cinque porte, sarà sul mercato italiano dall’ ottobre prossimo, a partire dai 16.900 euro per la Access, con il tre cilindri, fino alla Allure con il propulsore turbodiesel, per un totale di 24.100 euro.

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La stagione che verrà

 

di Filippo Gherardi

 

Inizia ufficialmente con questo nuovo numero del nostro magazine la stagione di Professione Motori, la prima che vivremo per intero nella nostra, ancor breve, carriera editoriale. La sosta estiva è servita per rifiatare e ricaricare le energie, dopo sei mesi vissuti con il peso dei debuttanti, ma anche con la determinazione di chi sa che mezzi e tempo sono ancora, e per un po’, dalla propria parte. Eccoci pronti quindi ad affrontare una stagione intensa, lunga e ricca di impegni. Mesi in cui si alterneranno gare, presentazioni, saloni e novità dal mondo della tecnologia ma anche sul fronte legislativo. Si comincia la prossima settimana con il Salone di Francoforte, appuntamento cruciale dell’autunno delle quattro ruote, e noi di Professione Motori ve lo racconteremo passo dopo passo, e novità dopo novità, con foto ed interviste che tappezzeranno il nostro prossimo numero dedicato, non a caso, proprio e principalmente alla grande kermesse tedesca. Nelle settimane che seguiranno sapremo anche chi saranno i campioni del mondo tanto di F1 quanto in Moto Gp, e se Marquez e Vettel sapranno resistere al tentativo di rimonta di due spagnoli dal sangue caldo e i nervi raffinati come Lorenzo ed Alonso. Ovviamente non ci dimenticheremo di Superbike, IndyCar e Campionato Italiano Rally, competizioni che ci hanno conquistato grazie alla loro spettacolarità e che troveranno sempre spazio almeno sul nostro sito internet www.professionemotori.it, oltre che all’occorenza sulle pagine di questo stesso magazine e all’interno della nostra trasmissione televisiva. Sì, perché anche quest’anno Professione Motori sarà soprattutto un format televisivo, collaudato, stimolante ed ora anche piuttosto conosciuto. L’appuntamento sarà, per tutti coloro che vorranno, il martedì ed il venerdì, alle 20.30, sul canale 815 di SKY. Anche in tv, ma non solo lì, non mancheranno interviste e prove su strada, con la prossima in agenda, almeno per quel che riguarda le seconde, che ci porterà a testare alla fine di questo mese di settembre la neonata di casa Peugeot, la 308. Continueremo a dare il nostro parere sulle novità che il mercato (in crisi) delle auto saprà proporre anche in questa nuova stagione. Proveremo a continuare a cavalcare l’onda di una scommessa rischiosa ma che, ripartendo da solidi basi, ci impegneremo fino alla fine per vincere.

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Parte da Milano la rivoluzione di car2go

 

Comunicato Stampa

 

La rivoluzione di car2go, l’innovativo modello di car sharing firmato Smart ha fatto breccia nel cuore dei milanesi, inaugurando una nuova era della mobilità: semplice, pratica ed eco-friendly. In meno di un mese dal lancio sono stati ben 4.500 gli utenti registrati al servizio. Nel capoluogo lombardo, car2go può contare oggi su una flotta di 450 Smart fortwo coupé ecologiche (98 g CO2/km) attive su un’area di oltre 120 chilometri quadrati, che comprende tutta la città e ne tocca tutti i principali punti di aggregazione. Le vetture possono entrare nella cosiddetta Area C a traffico limitato e la congestion charge è inclusa nel canone di noleggio. Senza contare la possibilità di parcheggiare negli spazi delimitati dalle strisce gialle riservati a residenti e senza dover pagare su quelle blu. I Clienti possono preregistrarsi online sul sito www.car2go.com, perfezionando la propria iscrizione nel negozio car2go all’interno dello smart center di Piazza XXIV maggio, presso la sede di ClickUtility on Earth alle Colonne di San Lorenzo, quella di Legambiente in Via Vida e del Mercedes-Benz Center di Via Gallarate. Pagamento con carte di credito e prepagate. L’iscrizione a car2go sarà gratis nel periodo di lancio, e successivamente, a partire dal primo ottobre, sarà di 19 Euro. La rete di trasporto pubblico della città di Milano ed il progetto car2go si completano a vicenda alla perfezione. car2go è la soluzione di trasporto alternativa per i residenti che utilizzano l’auto saltuariamente e per spostamenti brevi, per i giovani e gli studenti fuori sede, così come per i pendolari e chi si reca a Milano con una certa frequenza, in grado di ridurre il traffico ed al tempo stesso l’inquinamento in città. Per questo motivo, a dicembre 2012, car2go ha vinto il più importante premio di Legambiente: ‘Innovazione amica dell’ambiente’. “Siamo davvero lieti di festeggiare il primo mese di attività a Milano”, ha dichiarato Thomas Beermann, CEO of car2go Europe GmbH.“I cittadini del capoluogo lombardo hanno fin da subito dimostrato di apprezzare questa nuova soluzione di mobilità, semplice ed ecofriendly, per muoversi in città”.
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Yaris Hybrid-R-Concept

 

della Redazione

 

Tra le novità che verranno presentate al prossimo Salone di Francoforte, in casa Toyota si segnala anche la Yaris Hybrid-R-Concept. Il marchio giapponese ha reso noto in questi giorni i dati tecnici della sua nuova creatura a propulsione ibrida, che presenta nella fattispecie la bellezza di tre motori: un 1.6 turbo quattro cilindri montato nella posizione anteriore-trasversale, e due unità elettriche montate sul posteriore. Sommando proprio la potenza di queste tre propulsioni, la nuova Yaris Hybrid Concept riesce ad erogare una potenza pari a 420 CV, suddivisi in 300 CV per il motore quattro cilindri, e 60 CV ciascuno per i due motori elettrici, specificando che quest’ultimi due in fase di decelerazione fungono per lo più da generatori. Funge invece solo da generatore diretto il terzo motore elettrico, da 60 CV, presente tra il motore e la trazione sequenziale. A tal proposito, l’energia recuperata in fase di decelerazione viene accumulata in un unico super condensatore, in un processo similare a quello delle macchine ibride da corsa.

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Autonomous Drive, Nissan studia l’auto che si guida da sola

 

della Redazione

 

Siamo ancora nel campo dei prototipi, ma quel che conta è che abbiamo comunque lasciato quello dell’immaginazione per approdare alla stretta realtà. La Nissan ci prova, e dopo aver collaborato a stretto contatto con alcuni degli istituti universitari più importanti e sviluppati del pianeta è arrivata ad una prima bozza di progetto per realizzare, verosimilmente ed entro il 2020, la prima macchina con Autonomous Drive, semplicemente la prima auto che si guiderà da sola senza l’intervento umano sui propri comandi. O meglio, l’unica cosa che l’ormai “ex” guidatore dovrà fare sarà quella di impostare sul navigatore la destinazione da raggiungere, dopodiché la vettura penserà a tutto il resto, grazie ad un sistema sviluppato di sensori ed intelligenza artificiale direttamente integrato nella carrozzeria e che permetterà all’Autonomous Drive di avere una visione completa della strada circostante. Ribadendo che nei prossimi anni Nissan avvierà un’intensa e minuziosa opera di collaudo, con molta probabilità anche su circuiti e superfici realizzati ad hoc, gli ingegneri della casa giapponese sono già pronti a sbilanciarsi sui prezzi di mercato tutto sommato contenuti di questo nuovo ed avveniristico modello e sul fatto che rappresenterà un’innovazione importante anche in termini di sicurezza, considerando che un recente studio ha dimostrato, utilizzando come campione gli automobilisti statunitensi, che il 93 per cento degli incidenti sia derivato esclusivamente da errori umani. Il primo esempio in tal senso è stato svelato in occasione dell’evento, svoltosi in California, Nissan 360, in cui ha fatto la sua comparsa anche la Leaf Autonomous Driving (rappresentata anche nella foto ndr).

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Sempre meno italiani cambiano auto

 

di Filippo Gherardi

 

Il mercato italiano dell’automobile è uno dei più vecchi ed insicuri, in termini di veicoli, di tutta Europa. Lo dice un’indagine del Centro studi della Cna, secondo la quale nel nostro paese la tendenza a cambiare auto, molto frequente fino a qualche anno fa, sembra diventata ormai solo un lontano ricordo. L’età media delle vetture che circolano sulle nostre strade è di 10 anni e 6 mesi, e questo perché sempre più persone preferiscono aggiustare la loro macchina anziché comprarne una nuova. Il motivo? Naturalmente la perdurante crisi economica, la stessa che ha portato, come riferito nei mesi scorsi anche da noi di Professione Motori, ad una crescita del mercato dell’usato e viceversa ad un crollo verticale delle nuove immatricolazioni, per la disperazione di quasi tutte le più importanti case automobilistiche. Sempre secondo l’indagine succitata, circa il 25% degli automobilisti italiani si è scoperto più attento rispetto al passato alla manutenzione della propria vettura perché, portafoglio alla mano, impossibilitato a cambiarla con un nuovo modello, mentre ben il 31% ha ammesso di girare con qualche ammaccatura, ammesso che questa non sia talmente evidente da necessitare un intervento da parte del proprio meccanico. Meccanici, di conseguenza e al pari di altre categorie come i carrozzieri e gli elettrauto, che registrano un incremento della loro attività lavorativa pari al 14 per cento.

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F1 libere Spa: prima Alonso, poi il solito Vettel

 

della Redazione

 

Giornata di prove libere in Belgio, sul circuito di Spa, per l’undicesimo impegno stagionale del mondiale di Formula 1. Nel corso della mattinata il miglior tempo è stato fatto registrare dalla Ferrari di Fernando Alonso, con 1’55″198, davanti alle due Force India di Di Resta e Sutil, distanziate rispettivamente 26 e 175 millesimi. Quarta la McLaren di Perez, quinta la Mercedes di Rosberg e sesta la Red Bull del leader del mondiale Vettel. Soltanto undicesima l’altra Ferrari di Massa, peggio di lui Hamilton (15esimo), Webber (19esimo) e Raikkonen (21esimo). Nel pomeriggio, con la pista più asciutta rispetto alla mattinata quando l’asfalto rimaneva ancora piuttosto umido per il temporale di qualche ora prima, il miglior tempo in assoluto è stato firmato da Sebastian Vettel (1’49“331), precedendo di 59 millesimi l’altra Red Bull del compagno di squadra Webber. Terzo Grosjean con la Lotus ad 813 millesimi di ritardo, quarta la Ferrari di Felipe Massa a quasi un secondo da Vettel. Quinto cronometro per la Toro Rosso di Vergne, sesta l’altra Lotus di Raikkonen, mentre Alonso dopo il miglior tempo segnato in mattinata deve accontentarsi del settimo posto.

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Caccia alla targa

 

di Germana Condò

 

Quante auto con targhe straniere circolano nelle nostre strade? Se qualche tempo fa brulicavano di auto con targa tedesca, oggi sono prevalentemente rumene, ma anche bulgare e ceche. Si tende ad associarle all’afflusso sempre maggiore in Italia di immigrati provenienti da questi paesi, ma ciò è vero solo in parte. Del resto molte di queste persone sono qui per lavorare e il più delle volte non possono permettersi di mantenere un’auto. Inoltre, a ben vedere, le auto di cui parliamo non sono utilitarie ma grandi SUV o, comunque, vetture di valore. Dietro le apparenze si cela un nuovo business. Il giochetto è lo stesso che si metteva in atto qualche tempo fa con le targhe tedesche. La procedura grossomodo è questa. L’italiano si rivolge ad un’agenzia (italiana) di leasing per noleggiare un’auto a lungo termine, scegliendo l’opzione più vicina alle proprie esigenze, concordando un prezzo per un eventuale riscatto. L’agenzia italiana, poi, ne contatterà una tedesca che si occuperà di acquistare, immatricolare e assicurare l’auto. L’iter burocratico sarà completato regolarmente in Germania. Solo ora l’auto potrà circolare per le strade italiane in maniera assolutamente legale. È quello che adesso accade con Bulgaria, Romania e Repubblica Ceca. Con un po’ di  pazienza si può fare un giro in Internet, tra le tante proposte degli intermediari. Ad esempio, l’italiano già proprietario di un’auto, potrebbe venderla ad una società ceca che poi la noleggerebbe a lungo termine al vecchio proprietario (cioè il venditore). A che cosa serve quest’impiccio? Nel frattempo, ovviamente, la vecchia targa sarà stata sostituita con una ceca. Se il noleggio a lungo termine non dovesse convincere, la medesima agenzia da la possibilità al vecchio proprietario di riacquistare la stessa auto con targa ceca. In aggiunta l’acquirente potrà richiedere e ottenere un certificato di soggiorno temporaneo in Repubblica Ceca con validità illimitata. Diversi sono i vantaggi di cui potrà godere chi sceglierà questa soluzione. Il mezzo resta sempre nell’esclusivo possesso del proprietario, ma con targa e assicurazione ceca. Inoltre, il fortunato potrà godere di tutti i diritti dei cittadini cechi, senza però avere alcun obbligo verso lo stato, il certificato ha validità illimitata (anche se si chiama temporaneo!) e si potranno acquistare quante auto si vuole e immatricolarle come ceche, oltre a poter aprire conti e acquistare immobili in Repubblica Ceca. Il tutto senza neanche muoversi o spostare l’auto dall’Italia perché a svolgere le pratiche ci penserà l’agenzia, che ci tiene a informare che questo sistema è perfettamente legale. Una grande occasione per sfuggire con un colpo solo alla tassa di proprietà italiana, al costo eccessivo delle assicurazioni italiane e, soprattutto al fisco. La presentazione sul sito dell’agenzia in questione si conclude con l’invito alla correttezza nel pagamento di eventuali multe prese in Italia, in quanto potrebbero non arrivare a destinazione.

SBK

SBK, quante sorprese a Silverstone

 

di Filippo Gherardi

 

Nona tappa stagionale, a Silvertsone, per il mondiale Superbike. Si torna in pista dopo il week end, tragico, del Gp di Mosca che ha visto la morte di Andrea Antonelli nella categoria Supersport. Si parte dalla giornata di sabato e dalla Superpole che è andata, per la prima volta in questa stagione, all’irlandese dell’Aprilia Eugene Laverty, poi però, nel corso delle due gare domenicali, la musica è cambiata per la scuderia italiana. In Gara 1 vittoria, anche in questo caso la prima stagionale oltre che l’undicesima in carriera, per il britannico di casa Honda Jonathan Rea, davanti proprio ad Eugene Laverty e ad un altro pilota britannico: Leon Camier del Team Suzuki. Quarto posto per Sylvain Guintoli, nono per Marco Melandri e soltanto undicesimo per Tom Sykes. Gara 1 pesantemente condizionata dalle condizioni, variabili, del tempo, lo stesso che sembra stabilizzarsi in prossimità dell’inizio di Gara 2. In questo caso a trionfare è il centauro transalpino Loris Baz della Kawasaki (che dedica il successo proprio al compianto Antonelli ndr), davanti al connazionale Jules Cluzel su Suzuki. Completa il podio ancora una volta Eugene Laverty, tutto sommato il migliore dei “top drive” nel week end di Silverstone. Quarto il vincitore di Gara 1 Jonathan Rea, davanti a Leon Camier e Sylvain Guintoli. Delude ancora il beniamino di casa Tom Sykes, settimo, così come Marco Melandri, nono anche in Gara 2. Nella classifica mondiale Guintoli si conferma in testa con 262 punti, secondo Sykes a 249, terzo Laverty a 226 e quarto Melandri a 221.

CONNECT

Piccola grandezza

 

di Leonardo Frenquelli

 

Negli ultimi giorni del 2013 sarà presentata la nuova gamma di furgoni Ford Transit. La casa americana è sempre stata all’avanguardia nell’ambito dei veicoli commerciali, grazie alla gamma Transit, prodotta dal 1953 ad oggi, seguendo costantemente il progresso tecnologico e cercando di unire comfort a funzionalità. Ford Transit Connect sarà il più piccolo dei nuovi prodotti, ma si presenta comunque come il vero punto forte, il veicolo che maggiormente risalta per versatilità, modernità e completezza. Nel corso degli anni si è sviluppata un’esperienza che ha reso possibile creare un mezzo da lavoro eccezionalmente capiente ed adattabile alle proprie necessità: pur pesando meno di tutti gli altri suoi “colleghi”, avrà 1000 kg di carico utile e non solo. Volume di trasporto basilare è pari a 2.9 metri cubi, ma attraverso una paratia, saggiamente piazzata dai costruttori Ford, si raggiungono i 3.6 metri cubi di capienza. Un Tetris che porta un risultato eccezionale, da unire alla porta laterale scorrevole ed i tre sedili anteriori, reclinabili ed adattabili. Connect sarà disponibile in due lunghezze di passo e soprattutto sono state progettate tre diverse carrozzerie: Van, Van doppia cabina e Combi. L’estrema variabilità di questo veicolo non è solo nella componente strutturale: è assai ampia anche la gamma di propulsori che la Ford offre al cliente, per adempiere alle sue richieste. Si parte dai motori a benzina, con la collaudatissima tecnologia EcoBoost applicata ad un 1.0 litri da 100 cavalli ed un 1.6 che sprigionerà 150 cavalli di potenza, distribuiti da un cambio automatico a sei rapporti. Altra storia per i diesel: propulsore  da 1.6 litri, DuratorQ TDCi, che sarà sul mercato con tre diverse potenze, 75, 95 e 115 cavalli. Comodo, potente ed ecologico, il Transit Connect con il motore diesel da 95 cavalli prende il nome di Econetic: con un consumo di 4.0 litri/km, riduce le emissioni di CO2 a 105 grammi per ogni chilometro percorso. Oltre alle migliorie apportate esclusivamente per questo mezzo, sia dal punto di vista dei consumi che della multifunzionalità, la Ford non manca mai di inserire le ormai consuete specifiche tecnologiche. È di serie il sistema SYNC con emergency assist, per una totale sinergia tra cliente e veicolo, già montato su altri modelli anche fuori dall’ambito dei furgoni commerciali. Per limitare al minimo i consumi superflui è stato montato il sistema Auto Start-Stop, che spegne il veicolo non appena si registra un arresto. Ultima novità è l’ Active City Stop: una frenata d’emergenza, essenziale nel traffico delle grandi città. Quando la marcia è al di sotto dei 30 km/h, il nuovo Connect frena automaticamente per evitare collisioni con i veicoli vicini, spesso le più pericolose.