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La Porsche acquista l’autodromo di Nardò

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Porsche ha annunciato l‘acquisto da Centrobanca del 100% del capitale del Nardò Techincal Center. Non è stato reso noto il prezzo di vendita ma si ipotizzano cifre intorno alle decine di milioni di euro. Porsche aggiungerà nuove piste, tipo la corsia veloce e corsie con manovrabilità sul bagnato, un centro sicurezza-medico ed anche l’attivazione di un eliporto. L’area, che si estende su una superficie superiore ai 700 ettari, comprende 75 km di tracciato di varie tipologie che si differenziano tra loro in base alla lunghezza e all’esigenza di simulazione, tra cui: corsia 1 con una velocità massima di 100 km/h, corsia 2 da 140km/h, corsia 3 da 190km/h e corsia 4 da 240km/h. Oltre a queste, sono presenti anche l’anello circolare della lunghezza di 12,5 km e la pista di handling di 6,2 km. La struttura, nata nel 1975 per volere della FIAT, ospita ogni anno squadre di tecnici, ingegneri e piloti impegnati nei test di autovetture. Grazie al mite clima pugliese, l’autodromo di Nardò è infatti una delle strutture che rende possibili per tutto l’anno i test di autovetture.

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Porsche, novità in arrivo

 

di Valerio Zuddas

 

Secondo le ultime indiscrezioni, la Porsche starebbe lavorando su una 911 ibrida Plug-in che, secondo il progetto riportato nei disegni di brevetto pubblicati da 4WheelsNews, nel disegno sarebbe evidenziata la parte posteriore di una 911 con una spina di carica incastonata nella carrozzeria e collegata con un cavo al caricabatterie esterno. Sarà installata anche una batteria agli ioni di litio integrata con caricabatterie di bordo per provvedere alla ricarica di energia tramite il caricatore universale Porsche (PAC) o semplicemente collegato a una presa elettrica domestica convenzionale. Con la versione ibrida plug-in sarà fornita anche una App per smartphone con cui gestire le funzioni della batteria e l’accesso remoto alle informazioni, come lo stato di carica della batteria stessa. La casa di Weissach starebbe inoltre preparando le versioni ibride della Panamera Turbo S e della 911 Turbo S, che dovrebbero utilizzare la stessa tecnologia della supercar 918 Spyder ed erogare una potenza intorno ai 700 Cv. Al momento Porsche ha già messo in commercio una versione ibrida della Panamera S-E, equipaggiata con un motore V6 da 3.0 litri, con 333 Cv di potenze e 440 Nm di coppia, combinato con un motore elettrico da 70 kW, pari a 95 Cv. Il motore elettrico è alimentato con una batteria agli ioni di litio da 9,4 kW che può essere ricaricata con il caricabatterie integrato di bordo in sole due ore e mezza, oppure con il Caricatore Universale Porsche (PAC) in meno di quattro ore, collegandosi ad una presa elettrica domestica convenzionale. La Panamera S-E Hybrid consuma solo 3,1 litri per 100 km e malgrado i bassi consumi, la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi e raggiunge la velocità massima di 270 km/h. Con la sola energia della batteria agli ioni di litio, la Panamera ha fino a 36 km di autonomia e una velocità massima di 135 km/h. L’altro veicolo ibrido plug-in offerto da Porsche è la 918 Hybrid, modello spinto da un motore 4,6 litri V8 con lubrificazione a secco, montato in posizione centrale, che eroga 608 Cv. La 918 Hybrid è anche equipaggiata con un modulo ibrido sull’assale posteriore che eroga 154 Cv e un motore elettrico da 127 Cv nella zona anteriore. In termini di prestazioni la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, fino a 200 km/h in 7,9 secondi e a 300 km/h in 23,0 secondi, mentre la velocità massima è di 340 km/h. Usando la sola energia della batteria agli ioni di litio da 6,8 kWh, la 918 Spyder accelera da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi e sfiora una velocità massima di 150 km/h.

 

 

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Gruppo Volkswagen in crescita rapida

 

di Germana Condò

 

Potrebbe essere raggiunto molto prima del tempo previsto l’obiettivo prefissato dal Gruppo Volkswagen per l’anno 2018 e reso noto nel corso della conferenza stampa tenutasi a Berlino in occasione del bilancio annuale. A rivelarlo è stato l’ad del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, il quale ha aggiunto che la totalità dei marchi racchiusi nel gruppo, ovvero Volkswagen, Audi, Porsche, Skoda, Seat, Bentley, Lamborghini, Ducati, insieme ha una  prospettiva di vendita di circa dieci milioni di veicoli in tutto il mondo per la fine del 2014, obiettivo che se realizzato precorrerebbe i tempi di ben quattro anni. I dati sono chiari, nonostante la crisi del mercato europeo, globalmente le vendite nel 2013 sono cresciute del 4,9% rispetto all’anno precedente. Nei mesi di gennaio e febbraio 2014 sono state registrate 1.467mila nuove immatricolazioni, dato che dimostra un’ulteriore crescita rispetto agli stessi mesi del 2013 del 4,7%. Winterkorn ha inoltre parlato di circa cento nuovi modelli che complessivamente dovrebbero essere introdotti sul mercato entro la fine del 2015. Una strategia che terrà conto di numerosi fattori, come le differenze tra i singoli mercati, cercando di lanciare i modelli giusti. Negli Usa a breve arriverà la nuova Volkswagen Passat, poi sarà la volta della nuova A4 e dell’erede della Q7. Il marchio Audi è quello che ha portato i risultati maggiori al Gruppo con oltre cinque miliardi, seguito da Volkswagen con 2,894 miliardi e da Porsche con 2,579 miliardi. L’obiettivo più grande, ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen sarà quello di superare Toyota non tanto per quanto riguarda i dati sulle vendite, quanto per i valori di qualità e innovazione tecnologica, che dovranno essere i più elevati e non sarà concesso o tollerato alcun margine di errore.

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Porsche: la sicurezza prima di tutto

 

di Leonardo Frenquelli

 

Grossi problemi in casa Porsche. Dopo che due auto in europa hanno avuto problemi con il motore, per poi prendere fuoco, la casa di Stoccarda ha deciso di ritirare tutti gli esemplari messi sul mercato nel 2014. Stiamo parlando di ben 785 Porsche 911 GT3, veicoli per i quali sarà necessaria un’ispezione per riuscire a capire quale sia la causa scatenante di problemi simili. La GT3 era stata presentata a Ginevra nell’edizione 2013 del salone svizzero ma ora reca più di un problema alla Porsche. La terza edizione della sportiva di lusso però, nonostante prometta prestazioni eccezionali (315 km/h di velocità massima ed una percorrenza 0-100 in tre secondi e mezzo), ha costretto la casa a scrivere singolarmente ad ogni proprietario, avvisandoli del problema, raccomandandosi di non utilizzare il veicolo e proponendosi per andare a prelevare le macchine per portarle al centro Porsche più vicino. Da una nota del sito ufficiale i tedeschi hanno voluto specificare quanto sia importante la sicurezza, che prende ovviamente il sopravvento sulle complicazioni logistiche che si verificheranno. Saranno effettuate dunque delle ispezioni sui motori dei veicoli “incriminati” per capire cosa possa essere andato storto, se si tratti di una casualità o di un errore prodotto in serie, per poi renderlo immediatamente noto e provvedere a recuperare al danno.

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Volkswagen rinuncia all’Angelo Giallo

 

di Germana Condò

 

L’assegnazione dell’ambito riconoscimento “Gelber Angel” 2014 conferito dall’Adac, il potente Automobil Club tedesco che ogni anno premia l’auto più amata dell’anno, è stata seguita da una serie di polemiche sgradevoli che ha portato le maggiori case produttrici tedesche tra cui Daimler, BMW, Volkswagen e Porsche a dichiarare di voler restituire tutti i riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni dall’ente. In un comunicato diffuso da Daimler si spiega che questi premi sono importanti in quanto rappresentano un indice di gradimento e danno idea dei gusti della clientela in un dato momento storico. Una votazione falsata non ha nessun valore e non è di nessuna utilità per il costruttore. Facciamo un passo indietro per ricordare quanto accaduto. L’Angelo Giallo 2014 sarebbe andato alla Volkswagen Golf, risultando la preferita da 34.299 votanti. Da un controllo effettuato dalla società di consulenza Deloitte, i voti effettivi che avrebbero determinato l’incoronazione della Golf sarebbero stati solamente 3.409. Lo scandalo che ne è derivato, ha portato anche alle dimissioni del suo responsabile della comunicazione, nonché direttore di Motorwelt (la rivista dell’Automobil Club)  Michael Ramstetter. Ma non è finita qui, infatti le indagini iniziate nei giorni successivi, volte a verificare se anche nelle precedenti edizioni i dati raccolti avessero subito manipolazioni, hanno svelato altre truffe nel settore dell’assistenza stradale dell’ente incriminato. I meccanici ADAC, in cambio di bonus di vario genere, avrebbero condizionato la scelta di automobilisti iscritti a cambiare anche prematuramente la batteria della propria auto, senza una vera e propria necessità. Sotto accusa anche i dirigenti dell’ente che avrebbero utilizzato per esigenze personali gli elicotteri adibiti al soccorso stradale. Nonostante le sconsiderate manipolazioni, la Volkswagen Golf conferma il suo primato, mentre al secondo posto sarebbe arrivata BMW Serie3, che sulla classifica stilata da ADAC non compariva neanche tra i primi cinque posti. In ogni caso il “Gelber Angel” non verrà assegnato per un lungo periodo di tempo, lo ha annunciato la dirigenza dell’ADAC.

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Porsche Cayenne in attesa del restyling

 

di Germana Condò

 

Dopo aver assistito al lancio della nuova Macan e al restyling della Panamera, c’è attesa per un prossimo restyling di uno dei SUV premium più desiderati, il Porsche Cayenne. Sarà la seconda generazione quella della prestigiosa vettura tedesca che verrà realizzata sulla base della piattaforma MSB, progettata da Volkswagen, che sarà utilizzata anche da Bentley per la produzione del primo SUV del marchio, atteso per il 2016. Un sostanzioso face lifting che riguarderà la parte frontale, il cui cofano verrà reso più snello e meno tondeggiante rispetto alla precedente versione, grazie al paraurti ridisegnato con nuove prese d’aria, i gruppi ottici leggermente più allungati, con luci diurne a Led, per un effetto generale più in linea con il nuovo stile Porsche, quello più dinamico già rappresentato dalla nuova Macan. Cambia anche la parte posteriore, paraurti e gruppi ottici. Dalla parte bassa del fascione spunteranno i nuovi tubi di scarico. Altra grande novità potrebbe riguardare la sostituzione del V8 aspirato da 400 CV con il nuovo propulsore Twin-Turbo V6 da 3 litri di cilindrata capace di 420 CV di potenza. È attesa anche una motorizzazione ibrida, verosimilmente la stessa che alimenta la nuova Panamera S E-Hybrid, un V6 Twin-Turbo da 3 litri di cilindrata abbinato all’elettrico con batterie agli ioni di litio da 95 CV, che in combinato possono sviluppare una potenza di 416 CV e 600 Nm di coppia. Naturalmente è atteso anche un aggiornamento in termini di contenuti tecnologici e di sistemi di sicurezza, quali il cruise control adattivo con frenata automatica, basato su una telecamera di rilevamento del traffico.

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911 Targa, ritorna un’icona dello stile Porsche

 

di Germana Condò

 

Il tempo passa ma le belle auto non cambiano. Così è stato per la nuova generazione di 911Targa che Porche ha presentato al NAIAS di Detroit 2014, sorprendentemente simile al primo modello lanciato nell’ormai lontano 1965. Un connubio perfetto tra tecnologia, innovazione e nostalgia che il noto marchio di Stoccarda ha voluto evidenziare nella scelta di conservare intatte le caratteristiche della linea della storica 911 Targa come il lungo cofano, le fiancate filanti, il roll-bar di metallo, che prende il posto dei montanti posteriori e il tipico lunotto a cupola. Non a caso al video ufficiale diffuso dalla casa produttrice tedesca è stato dato il titolo “Il ritorno di un’icona dello stile”, filmato in cui vengono mostrate la grinta e la bellezza della 911 Targa in movimento, oltre alle sorprese che riserva questa nuova generazione. La più grande innovazione è senz’altro il tettino apribile in tela, che prima doveva essere asportato manualmente. La nuova 911 Targa consente di effettuare l’operazione solo premendo un pulsante che elettricamente apre il lunotto sotto il quale è stato ricavato appositamente un vano dietro ai sedili, per ospitare il tetto che, nell’arco di qualche secondo, scompare dietro alle teste dei passeggeri trasformando la sportiva coupé in una divertente “quasi” cabriolet. Inizialmente la 911 Targa, che in Italia arriverà tra qualche mese ma già ordinabile nelle concessionarie, è disponibile solo in due versioni. La Targa 4 con propulsore sei cilindri da 3.4 litri che eroga una potenza di 350 CV e 390 NM di coppia massima, con un prezzo d’ingresso di 113.111 euro. Poi c’è la Targa 4S con motore flat six da 3.8 litri e 400 CV con 440 NM, che parte da un prezzo base di 128.239 euro. I prezzi appaiono in linea con quelli della 911 Cabriolet già presente nel listino. Entrambe le versioni sono disponibili esclusivamente a trazione integrale, con cambio manuale a sette rapporti oppure cambio automatico a doppia frizione PDK (Porsche Doppelkupplung). La versione Targa 4 con cambio PDK e pacchetto Sport Chrono raggiunge la velocità massima di 282 chilometri orari ed è capace di un’accelerazione da zero a cento km/h di 4,8 secondi. La versione Targa 4S analogamente equipaggiata raggiunge la velocità massima di 296 chilometri orari ed è capace di un’accelerazione da zero a cento km/h di 4,4 secondi. C’è un unico vano per riporre i bagagli nella parte anteriore con una capacità di 125 litri.

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Porsche Cayenne Platinum Edition

 

di Maurizio Elviretti

 

Come fatto per la Panamera poco più di un anno fa, anche la Porsche Cayenne si appresta ad essere commercializzata in versione speciale Platinum Edition, caratterizzata da dotazioni di serie particolarmente ricche. Proprio come la berlina anche la SUV di Stoccarda sarà disponibile con lo speciale allestimento unicamente in abbinamento alle motorizzazioni V6 benzina (3,6 litri da 300 cv) e diesel (3 litri da 250 cv). Caratterizzata esternamente dalla tinta speciale “Platinum Silver Metallic” della carrozzeria, la Porsche Cayenne Platinum Edition può essere ordinata anche in Black, Basalt Black Metallic, Meteor Grey Metallic, Mahogany Metallic e White. All’interno praticamente ogni centimetro quadrato è ricoperto da pelle Black o Luxor Beige, tranne il tunnel centrale sopra cui si erge il monitor touch del sistema multimediale Pcm. Completano la lista delle dotazioni di serie i cerchi in lega da 19”, fari allo xeno, vetri posteriori oscurati, cerchi in lega da 19”, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e cambio automatico Tiptronic S a 8 rapporti. Per quanto riguarda i prezzi sono stati resi noti unicamente quelli relativi al mercato tedesco, dove la Porsche Cayenne Platinum Edition sarà venduta a partire da € 66.379 (V6 diesel) e € 67.212 (V6 benzina) .

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Presentate a Francoforte le sorelle 911

 

di Germana Condò

 

Al Salone di Francoforte lo stand Porsche ha catturato
l’attenzione dei visitatori facendo brillare le due nuove stelle, 911Turbo e
Turbo S Cabriolet, che si sono presentate alla nota manifestazione
automobilistica nella loro rinnovata veste, sorprendentemente belle come
sempre. Sotto il cofano nascondono un propulsore sei cilindri boxer 3.8 da 520
CV la Turbo, mentre da 560 CV la Turbo S. Motori che confermano l’anima racing
della casa di Zuffenhausen, capaci di accelerare da zero a cento Km/H in 3,5 e
3,2 secondi, e di raggiungere una velocità massima di 318 Km/h. Il consumo
medio è di 9,9 litri per cento chilometri. Dotata di cambio PDK a doppia
frizione e sistema di trazione integrale PTM. Il telaio prevede un sistema di
sterzata elettrica dell’asse posteriore. 911 può vantare, inoltre, il sistema
di aerodinamica attiva con ala anteriore e posteriore regolabile, oltre la capote
della Turbo S che si apre e chiude in tredici secondi in marcia ad una velocità
di cinquanta km/h. Sul mercato tedesco arriverà in dicembre, pochi mesi dopo è
attesa anche in Italia. Il prezzo della 911 Turbo partirà da circa 178mila euro
mentre quello della sorella decappottabile sarà di circa 208mila euro.

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Tecno auto

 

di Filippo Gherardi

 

Dal 22 al 26 Maggio si è svolto presso i padiglioni della Fiera di Bologna, location ormai consolidata delle grandi manifestazioni motoristiche made in italy (MotorShow in primis), l’Autopromotec 2013, la rassegna biennale che racchiude al suo interno il meglio delle proposte europee, e non solo, in termini di attrezzature, componenti e servizi per tutto ciò che ruota intorno all’universo delle due e quattro ruote. Ancora prima di aprire i suoi cancelli a pubblico ed addetti ai lavori la venticinquesima edizione dell’Autopromtec si era già guadagnata l’appellativo di “edizione dei record”, considerando che rispetto a quelle che l’avevano preceduta quest’ultima ha vantato un numero ancora maggiore di espositori e di metri quadrati (e padiglioni) occupati. Nel primo caso stiamo parlando di ben 1512 espositori complessivi provenienti da tutto il mondo, 62 in più rispetto a quanti avevano preso parte all’ultima kermesse datata 2011. Nel secondo caso, invece, giusto ricordare e sottolineare l’apertura al pubblico anche dei padiglioni 14 e 15, per un totale di 20.000 metri quadrati in più dedicati esclusivamente al settore della diagnosi, uno dei piatti caldi dell’ultimo Autopromotec. Noi di Professione Motori abbiamo partecipato, e girato tra i vari stand, proprio in occasione della giornata inaugurale, riportando con l’ausilio delle immagini e all’interno del nostro format televisivo le testimonianze dei vari manager espositori, i veri e grandi protagonisti dell’evento. Abbiamo quindi potuto osservare da vicino le tante novità proposte, dalle nuove batterie per veicoli commerciali della Fiamm, alla gamma prodotto di casa Rhiag che festeggia il suo primo decennio lanciando un’ampia offensiva di accessori del suo marchio esclusivo Starline, oltre all’innovativo sistema WebGarage che permette all’automobilista di conoscere in anticipo costi d’intervento della manutenzione e quindi, di conseguenza, di prenotare il proprio tagliando in officina. In entrambi i casi (Fiamm e Rhiag) ci trovavamo nel blocco di padiglioni 16-18-21, quelli dedicati a Ricambi, Componenti e Car Service. Detto, in apertura, che ai numeri 14 e 15 a farla da padrona sono state le attrezzature per la diagnostica, tra cui spiccavano i prodotti firmati Bosch e il nuovo Axone 4 Mini proposto dalla Texa, erano in totale altri tre i blocchi espositivi. C’era quello riservato a Pneumatici, Attrezzature e Cerchi in lega (19-20-22) e nel quale è impossibile non menzionare i nuovi cerchi della Mak, studiati per vetture di fascia medio-alta come Porsche, BMW, Mini ma anche Audi, Mercedes ed Alfa Romeo, e tra cui spicca il “Fatale”, eletto al Salone di Ginevra dello scorso Marzo come ruota di “miglior design”. Sempre in  “zona” pneumatici, Yokohama ha proposto il suo nuovo V105, adatto per auto sportive e dalle alte prestazioni, mentre Continental ha risposto con il suo ContiPremiumContact 5. Padiglioni 25 e 26 dedicati ad Attrezzature e Prodotti per carrozzeria, con esposizioni più tecniche e specializzate il più delle volte accompagnate da vere e proprie dimostrazioni, da parte di marchi che variavano da realtà più locali ad altre di livello internazionale. In chiusura il padiglione 29, e parzialmente il 30, invaso di attrezzature per il sollevamento e per l’officina, con la gamma di ponti a forbice prodotti da OMCN, già sviluppati con la nuova tecnologia 3D, in prima linea ma anche in buona compagnia, come dimostrano non ultimo le nuove tecnologie lanciate dal marchio tedesco Herrmann. Tredici padiglioni espositivi, in cui va sommato anche il 36 dove (insieme a  parte del 25) erano protagonisti utensili e compressori, ma anche quattro differenti aree dimostrative che inevitabilmente hanno catturato l’attenzione dei più curiosi. Nella 42 spazio ai pneumatici:  cambio, sostituzioni e tanto altro. Nella 44 invece ecco il mondo dei robusti Truck, enormi bestioni tirati a lucido per l’occasione ed in cui la parte del leone è senza dubbio per il marchio Iveco che nel suo stand fa bella mostra dello Stralis, eletto Truck of the Year 2013. Area 45 con ancora mezzi Iveco protagonisti, ma in questo caso per quel che concerne le attrezzature per il soccorso stradale, mentre nell’Area 48 era davvero difficile pensare di non bagnarsi visto che esposizioni e dimostrazioni riguardavano il mondo e le aziende del Car Wash.