Ph Roberto Piccinini

Renault Talisman Sporter: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo il lancio sul mercato della berlina fatto lo scorso gennaio, ora la Renault Talisman si presenta nella versione station wagon meglio nota come Sporter. Sarà messa in commercio a partire da giugno con una speciale “premium week” dedicata al pubblico che si estenderà dal giorno 13 al giorno 18, ma noi abbiamo avuto la possibilità di vederla  e toccarla con mano nel test-drive organizzato dalla casa francese nella splendida località di Sorrento. Vettura dalle dimensioni generose (4,86 m di lunghezza, 1,87 m di larghezza e 1,46 di altezza), la Talisman Sporter appare fin da subito elegantissima con i suoi proiettori LED Pure Vision a forma di “C”, mentre tutta la sua fierezza viene trasmessa dal grande logo della losanga posto al centro della calandra cromata; il profilo, anch’esso cromato, fornisce poi a questa station quel tocco sportivo richiamato appunto dalla denominazione “Sporter”, e le fiancate muscolose risultano in perfetto equilibrio con il posteriore impreziosito dai fari a LED con effetto 3D. Nonostante sia lunga solamente un centimetro in più rispetto alla berlina, con il suo passo di 2,80 m la Sporter guadagna tantissimo spazio interno arrivando ad avere addirittura 3 centimetri in più nell’altezza libera sopra la testa dei passeggeri posteriori, i quali possono inoltre godere dei 26 centimetri di spazio per le ginocchia sedendosi nella massima comodità. Il bagagliaio ovviamente non è da meno: mette a disposizione una capacità di carico che varia dai 492 ai 572 litri, fino ad arrivare a quasi 1700 litri con i sedili ribaltati; non abbiamo avuto nessuna difficoltà nel mettere le valigie grazie al portellone con apertura e chiusura a piede (unica auto ad avere anche la seconda opzione) e ad una soglia molto bassa (571 mm) che facilita le operazioni di carico e scarico. A rendere gradevole il viaggio verso Sorrento ci hanno pensato poi i sedili dotati di dieci diverse regolazioni, di cui otto a comando elettrico, con tre diverse funzioni di massaggio e la funzione di riscaldamento da sfruttare nei periodi invernali. La silenziosità dell’abitacolo è stata piacevolmente interrotta dalla playlist “Multisense” proposta da Renault diffusa dall’impianto hi-fi Surround BOSE, mentre tutte le informazioni del veicolo, il moderno sistema di infotainment R-Link 2 e le indicazioni del navigatore sono gestibili attraverso l’ampio schermo touch da 7”, ma per non distrarsi dalla guida si può tranquillamente contare sull’head-up display.  La comodità viene accentuata dalle cinque diverse opzioni proposte anche qui dal sistema Multisense (Comfort, Sport, Eco, Neutro e Perso), il quale garantisce un grande piacere di guida per merito soprattutto delle quattro ruote sterzanti del 4Control associato al controllo delle sospensioni. Se il test drive di Padova consisteva in un semplice slalom tra bicchieri di cristallo, sicuramente è stato più impegnativo provare il 4Control nelle trafficate vie di Napoli prima e tra le tortuose curve della costiera sorrentina poi, ma ancora una volta è riuscito a dimostrare tutta la sua efficienza facendoci quasi dimenticare di essere su una macchina che sfiora i 5 metri. Talisman Sporter è quindi eleganza, comfort, agilità ma non solo, perché non mancano i più moderni sistemi di assistenza alla guida e sicurezza: nella dotazione troviamo regolatore di velocità, sistema di frenata di emergenza, l’avviso di superamento della corsia di marcia, il rilevatore dei segnali stradali e il sistema che monitora cosa succede ai nostri lati nell’angolo morto; come se non bastasse, per facilitare le manovre di parcheggio con una vettura così lunga, sono presenti rilevatori anteriori, posteriori e laterali, oltre al sistema che compie nella quasi totale autonomia la manovra e ovviamente la telecamera posteriore. Saranno cinque le motorizzazioni disponibili sulla Talisman Sporter: tre diesel da 110, 130 e 160 cavalli e due benzina da 150 e 200 CV supportati dal reattivo cambio automatico EDC (in opzione sui primi due, di serie su tutti gli altri). Talisman Sporter farà quindi il suo ingresso sul mercato italiano tra meno di un mese con tre allestimenti, Zen, Intense e il top di gamma Initiale Paris, a prezzi che variano  da 31.700 euro fino a 44.200 euro, appena 1.000 euro in più rispetto alla berlina.

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Renault Grand Scenic

 

di Maurizio Elviretti

 

Tutto pronto, o quasi, per il lancio della nuova Renault Grand Scenic, il nuovo modello della casa francese che va a completare l’offerta della rinnovata Scenic svelata nella versione “corta” al Salone di Ginevra in marzo. Che sia un mezzo da famiglia lo rivela, oltre ai 24 cm in più di lunghezza, anche l’abitacolo, a richiesta dotato di 7 posti. Sulla Grand Scenic è presente il sistema di Modularità One Touch che ripiega in automatico tramite il “touch screen” i sedili posteriori per ottenere un pianale piatto e facilitare il carico: 718 litri con 5 posti alzati, per un guadagno di 222 litri. La nuova Grand Scenic offre una gamma di dispositivi di assistenza alla guida tra cui il sistema di frenata d’emergenza attiva con rilevamento pedoni di serie e tecnologie del segmento superiore tra cui l’esperienza Multi Sense, il sistema multimediale R-LINK 2 con grande schermo da 8,7 pollici, l’head-up display a colori. Passando alle motorizzazioni, fra i propulsori diesel c’è l’arcinoto 1.5 dCi da 110 CV, per la prima volto proposto anche con Hybrid Assist: in sintesi un motore elettrico assiste l’endotermico durante le fasi di accelerazione, alimentandosi dell’energia dissipata durante le fasi di decelerazione; secondo Renault consente maggiore reattività e consumi di carburante ridotti. I “1.500” alla trasmissione manuale a 6 rapporti, di serie anche per il dCi da 1.6 litri e 130 CV di potenza. In opzione per il dCi da 1.5 litri c’è la trasmissione automatica Edc a doppia frizione e 7 marce, standard sul dCi 1.6 biturbo da 160 CV. Sul fronte benzina figurano gli Energy TCe da 115 e 130 CV, entrambi con trasmissione manuale a 6 velocità. La nuova Grand Scenic debutterà nel mercato italiano entro la fine dell’anno.

Ph Roberto Piccinini

Renault: con il 4Control Espace e Talisman sfidano Clio

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A vederle parcheggiate sembrano due “bestioni” da domare con cautela, guidandole invece si sono dimostrate docili e agili come gatti: tutto merito del 4Control che Renault ha ora introdotto sulle grandi di famiglia, il crossover Espace e la berlina Talisman. Il sistema che permette di avere le quattro ruote sterzanti era già stato presentato sulla terza generazione della Laguna qualche anno fa ma adesso la casa francese lo ha aggiornato e migliorato, e per mostrarcelo ancor più da vicino ci ha gentilmente invitato ad un Test Drive a Padova dove è stato possibile mettere alla prova le due vetture in questione in un tortuoso percorso fatto di ostacoli di cristallo. Dimensioni imponenti (4,85 m la Talisman e 4,86 la Espace) che una volta occupato il posto di guida spariscono nel nulla quasi per magia, perché solamente con un terzo di giro del volante è possibile affrontare una rotatoria mentre basta un giro per svoltare in una strada perpendicolare ad un incrocio. E’ stato possibile mettere a confronto nel cristallino slalom le due auto del sempre più crescente segmento D con una più contenuta Clio, ed è stato sorprendente scoprire che tanto la Talisman quanto la Espace possano avere lo stesso comportamento dell’utilitaria con cui condividono il diametro di sterzata (10,8 m). Il 4Control ha due importanti funzionamenti ed utilità: a velocità inferiori di 60 km/h le ruote posteriori girano in controfase diminuendo l’angolo di sterzata e rendendo la vettura più agile e reattiva, superando quel limite invece le ruote posteriori sterzano nello stesso senso di quelle anteriori e garantiscono maggiore stabilità. Il sistema è abbinato al controllo delle sospensioni la cui gestione è compito della rete di bordo, che a sua volta elabora tutte le informazioni che l’ESP invia sulla dinamica della vettura, ossia velocità di rotazione delle ruote, angolo al volante, accelerazioni longitudinali e trasversali, pressione di frenata, coppia motrice, assetto dell’auto. Questa tecnologia brevettata da Renault è strettamente connessa al sistema Multi-sense, che mette a disposizione cinque diverse modalità di guida: Sport, Normal, Confort, Eco e Perso(Personalizzabile); in base a quella selezionata si modifica la risposta di ammortizzatori, sterzo, motore e cambio EDC. In conclusione il 4Control si è rivelato un sistema molto efficiente, ma non siamo solo noi a dirlo, possiamo far parlare i numeri: delle 2000 Espace vendute dal lancio di giugno fino ad oggi, quasi il 70% degli acquirenti ha scelto di avere le quattro ruote sterzanti.

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Renault: nuova Koleos in anteprima mondiale a Pechino

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il Salone di Pechino ha aperto le sue porte e Renault ha scelto proprio la kermesse cinese per svelare in anteprima mondiale la sua Koleos: suv di segmento D completamente differente al modello che tutti noi già conosciamo, sia nel look che nelle caratteristiche. Già dalla prossima estate sarà in vendita in Australia, Turchia, Paesi del Golfo e parte dell’America Latina, ma la conquista del mercato mondiale procederà passando per il mercato cinese (fine 2016) e poi per quello russo ed europeo (inizio 2017); la produzione per tutti i mercati proverrà dallo stabilimento di Busan in Corea del Sud, tranne per quanto riguarda quello cinese che sfrutterà la fabbrica di Wuhan. Pronta a conquistare il segmento dei suv medio-grandi, la nuova Koleos va a completare l’offerta dell’alto di gamma Renault di cui fanno già parte il crossover Espace, la wagon Talisman Sporter e la berlina Talisman. Proprio da quest’ultima deriva il design della nuova Koleos, ed anche la piattaforma è la stessa (la CMF-C/D), mentre le dimensioni sono completamente differenti e maggiori: 4,67 metri di lunghezza ed un passo di 2,72 m, tra i più ampi della categoria. Ciò permette di avere un’abitabilità record e tanto spazio anche per i passeggeri posteriori, con un capacità che grazie al vano bagagli modulabile può raggiungere i 1.690 litri. Esteticamente si presenta elegante e dinamica con alcuni tratti che fanno sembrare la nuova Koleos più larga di quanto è in realtà (1,84 m), elementi tipici delle Renault di ultima generazione; il frontale si ispira alla Talisman e sul posteriore si mettono in evidenza gli inserti cromati nella parte bassa del paraurti che abbracciano il doppio terminale di scarico. Per quanto riguarda la gamma motori, saranno proposti due benzina e due gasolio con potenze tra i 130 e i 175 cavalli, ai quali si potrà abbinare il cambio manuale a sei marce o l’automatico X-Tronic.

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Renault Talisman: la prova

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Chi l’ha detto che il segmento delle grandi berline è un affare prettamente teutonico? Anche la Renault vuole essere della partita e gioca le carte dell’eleganza, del comfort e della tecnologia con la nuova Talisman, per offrire un’alternativa a Ford Mondeo, Opel Insignia e Volkswagen Passat. Esteticamente, i designer della Casa transalpina sono stati tenuti a freno per rispettare le esigenze di una clientela conservativa, poco incline a proposte coraggiose come furono, in passato, l’Avantime e la VelSatis. Scompare persino il portellone che caratterizzava la Laguna, i volumi diventano netti, ben scanditi dal cofano spiovente, dalla fiancata importante, e dal baule dall’andamento definito. Pochi i vezzi concessi al centro stile: i fari anteriori che si prolungano verso il basso, come sulla nuova Megane, quelli posteriori uniti nella parte alta fino ad incastonare il logo della Losanga, ed un accenno di spoiler che completa la vista laterale. Per il resto, troviamo una linea di cintura alta, tesa ad enfatizzare il senso di protezione ed una calandra importante, con tanto di cromature, posizionate anche su altre zone della carrozzeria. La lunghezza è importante, 4,85 m, e questo sottolinea l’esigenza di avere tanto spazio a bordo, consolidata anche da un passo di 2,81 m. In pratica, si sta comodi sia davanti che dietro nell’abitacolo della Talisman, anche se un quinto passeggero risulta un po’ sacrificato per via della conformazione del divano. Comunque, c’è tanta libertà per le ginocchia di chi siede dietro e sopra la testa, mentre davanti ci sono anche i sedili con funzione massaggio, che consentono di scegliere ben 3 modalità, e fino a 5 livelli d’intensità. Inoltre, le stesse sedute anteriori sono sia riscaldate che refrigerate, per viaggiare sempre nel massimo del comfort. Bella la plancia, dal disegno pulito e con plastiche di pregio che incontrano finiture in pelle e in radica che si prolungano anche nei pannelli porta. La strumentazione varia in base alla modalità di guida selezionata, così come la luce che si estende lungo il cruscotto, mentre, al centro della scena troviamo il display da ben 8,7 pollici, ereditato dalla nuova Espace che racchiude il sistema d’infotainment R-Link 2, e può essere gestito alla stregua di un tablet, oppure mediante la manopola sul tunnel centrale. La sua grandezza consente di visualizzare, insieme, più elementi, come la mappa del navigatore satellitare e la radio, tanto per fare un esempio. Bisogna prenderci la mano, ma dopo pochi minuti è facile capire come funziona e gestire ogni parametro della vettura rapidamente. Ebbene, lo schermo consente anche di scegliere la modalità di guida in base alle esigenze del guidatore, come abbiamo potuto constatare durante il nostro test. Così, a seconda della voce prescelta, la Talisman diventa morbida ed ovattata, oppure più incisiva nel guidato e rapida nelle cambiate. Dopo tutto, con il 1.6 TCe da 200 CV a benzina sotto il cofano, si possono fare tante cose, anche per via delle 4 ruote sterzanti che incrementano l’agilità tra le curve. Il sistema 4Control, grazie alle ruote posteriori che girano in controfase di 3,5 gradi (fino ad una velocità di 80 km/h in modalità Sport) e poi in fase, di 1 grado, quando si viaggia su ritmi più elevati, rappresenta un grande aiuto sia tra i tornanti che sui lunghi curvoni autostradali. Insomma, la Talisman funziona, sempre, sia per i viaggi importanti che per i percorsi extraurbani, dove dichiara, con questa motorizzazione, un consumo pari a 5,6l/100 km. Certo, tutto dipende da come si sfrutta il piccolo e potente 4 cilindri sovralimentato, che sposta agevolmente la massa della vettura grazie ad una coppia di 260 Nm disponibile a partire da 2.500 giri. La guida inoltre, è resa più semplice dal cambio automatico a doppia frizione EDC a 7 rapporti, anche se le palette dietro il volante non avrebbero guastato per renderla ancora più incisiva in modalità manuale. Comunque, l’ideale è utilizzare la Talisman in maniera sciolta, approfittando del suo grande equilibrio generale ed assecondando una trasmissione che si distende in maniera fluida e non troppo aggressiva. Dal punto di vista della sicurezza non mancano tutti i dispositivi di ultima generazione: dal sistema che rileva la presenza di veicoli nell’angolo cieco dei retrovisori, fino al cruise control adattivo, passando per l’ausilio alla frenata d’emergenza e l’avviso del superamento involontario della linea che delimita la carreggiata. Il prezzo dell’esemplare provato, nell’allestimento Intens, 42.500 euro, risulta decisamente importante, anche se giustificato dai contenuti dell’auto in questione, come il sistema multimediale R-Link 2, la retrocamera, l’head-up display e persino gli interni in pelle, tanto per citarne alcuni.

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Nuova Megane RS: stavolta con trazione integrale

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Arrivata ormai alla quarta generazione, vista allo scorso Salone di Francoforte, la Renault Megane ora si sta preparando ad entrare nel mercato nel prossimo biennio con la sua versione più potente, la Renault Sport. Le passate generazioni hanno sempre stupito ed ottenuto diversi record di categoria sull’impegnativo circuito del Nurburing, ma utilizzando solamente la trazione anteriore; adesso sembra che ci siano dei cambiamenti in corso, perché il nuovo modello potrebbe adottare un’inedita trazione integrale. Sono ancora indiscrezioni provenienti da fonti intertne dell’azienda francese, e riportate dalla rivista britannica Auto Express: “Se si mettono insieme il torque vectoring, il retrotreno sterzante e le quattro ruote motrici, allora serve anche un controllo globale del telaio in modo che l’auto possa così raggiungere un certo livello di prestazioni”. Per il motore c’è la forte possibilità che la nuova Megane RS monti una versione aggiornata del 2.0 4 cilindri turbo potenziata fino a superare i 300 cavalli, e per la trasmissione dovrebbe esserci sia un cambio di tipo manuale che un automatico a doppia frizione, ma è ancora da confermare. Quello che è certo è che la nuova Megane RS sarà esclusivamente a cinque porte ed avrà un prezzo iniziale che si aggirerà intorno ai 40.00 euro. 

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Renault Kadjar: la prova

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Con una linea intrigante, degli interni ben progettati e dei motori prestanti ed economici, la Renault Kadjar ha permesso al marchio francese di entrare prepotentemente nel segmento dei crossover, settore in continua crescita ormai da qualche anno. Oggetto della nostra prova, la Kadjar ha dimostrato di sapersi comportare nel migliore dei modi sulle strade romane e sui tratti dissestati e offroad nei dintorni della Capitale. Nata sulla medesima piattaforma della Nissan Qasqhqai, e allo stesso tempo sua competitor, ad un primo impatto visivo la Kadjar mostra nettamente i tratti distintivi di una Renault: frontale scolpito con marchio della Losanga incastrato nella calandra, fiancate allargate con effetto a tendina ed un originale forma del portellone per conferirle maggiore personalità. Gli allestimenti disponibili sono quattro: Life, Zen e i top di gamma Intense e Bose, con prezzi che vanno dai 22.500 euro fino ai 31.950 euro; abbiamo avuto il piacere di provare il Bose, riconoscibile esteticamente per i cerchi in lega diamantati da 19”, le calotte dei retrovisori Noir Brillant, la firma “Bose” su parafanghi e soglie delle porte ed infine proiettori full LED. Questi ultimi, oltre a garantire un fascio luminoso più potente del 20% rispetto ad un proiettore alogeno, si adattano alla presenza di altri veicoli e dispongono della funzione di adattemento in curva per dare una maggiore visibilità laterale. Gli interni, sempre in stile Renault, appaiono subito eleganti e contemporaneamente sportivi come gli esterni: i materiali sono di buona qualità e le cromature sulle bocchette dell’aria condizionata, sulla plancia e sul cambio mettono in risalto i dettagli. La posizione di guida è rialzata per favorire la visuale del guidatore, i sedili sono avvolgenti e in pelle (optional), così come il volante, sportivo ed ergonomico, è in speciale pelle nappa (solo per l’allestimento Bose). L’abitacolo è reso ancor più luminoso dall’ampio tetto panoramico in vetro fisso(1,4 m²di superficie) e per l’acustica non si poteva chiedere di meglio: impianto Bose (ovviamente) composto da 8 altoparlanti che trasmettono un suono pulito e realistico. Alla spaziosità dell’abitacolo fa eco la grande capacità del bagagliaio che con i suoi 527 litri risulta tra i migliori in circolazione, e grazie al sistema Easy Break si possono sbloccare e ribaltare molto facilmente i sedili posteriori per guadagnare ancora più spazio, con l’ulteriore possibilità di abbattere il sedile del passeggero anteriore per portare oggetti lunghi fino a 2,5 metri. Per gestire tutte le informazioni del veicolo, le componenti multimediali e la navigazione c’è l’innovativo e funzionale sistema R-Link2 dotato di un ampio schermo touch da 7 pollici, e possono essere create fino a sei home page personalizzate per accedere semplicemente attraverso un tocco alle impostazioni da noi preferite. Rimanendo in tema tecnologia ma passando al lato sicurezza e sistemi di assistenza alla guida, la Kadjar mette a disposizione l’Active Emergency Breaking System, il Vision System che avvisa in caso di superamento della linea di carreggiata, il Sensore Angolo Morto necessario a causa del montante che copre parzialmente la visuale, ed infine l’Easy Park Assist: il sistema valuta lo spazio e definisce la traiettoria grazie al monitoraggio perimetrale fino a prendere interamente il comando dello sterzo durante la manovra di parcheggio, molto utile per una vettura lunga 4,45 metri e con un lunotto posteriore troppo ristretto. I motori di accesso sono il 1.2 a benzina e il 1.5 a gasolio, entrambi da 110 cavalli, mentre nel nostro caso avevamo il più potente 1.6 diesel da 130 cavalli. A quest’ultimo può essere abbinato anche il cambio automatico EDC a 6 rapporti ma soprattutto è l’unico che può avere la trazione integrale All Mode 4×4-i, grazie al quale sono disponibili tre diverse modalità di trazione selezionabili attraverso una manopola posta accanto al cambio. In modalità 2WD la trazione è completamente anteriore per favorire i consumi, nella modalità AUTO la coppia viene trasmessa del tutto alle ruote anteriori ma in caso di perdita di aderenza la trazione viene ripartita anche sulle ruote posteriori fino al 50%; infine, in modalità Lock c’è una ripartizione 50/50 tra i due assi che migliora l’aderenza su terreni fangosi, sabbiosi o sulla neve. Specifici studi nella galleria del vento hanno portato a miglioramenti nell’aerodinamica e in particolar modo nei consumi, il motore si comporta bene in fase di ripresa ma non si può dire lo stesso per quella di accelerazione; sui tratti off-road la Kadjar risponde in modo adeguato ma la scelta dei cerchi di 19” pollici è stata forse azzardata: le imperfezioni dell’asfalto, i dossi, e le buche sullo sterrato si sentono in maniera troppo accentuata nonostante l’azione delle sospensioni. In conclusione, la Renault Kadjar risulta una crossover dall’aspetto imponente, tecnologica, agile nel traffico e molto silenziosa, ma girando la medaglia troviamo qualche pecca come la poca visibilità laterale e posteriore e non una grande efficacia nei tratti fuoristrada.

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Nuova Renault Scénic: arriva la quarta generazione

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Renault diffonde le prime immagini della nuova Scénic, il modello che da qando è nato nel 1996 ha rivoluzionato i codici tradizionali e il concetto stesso di monovolume vendendo oltre 5 milioni di unità. Arrivata alla quarta generazione, si presenta rinnovata nel look e al passo con i tempi mostrandosi non più come una monovolume ma come un crossover moderno; per la prima volta su Scénic c’è un parabrezza molto ampio ed esteso in lunghezza per dare, come fa l’Espace, una visione panoramica ed aumentare la visibilità laterale. Rispetto al modello precedente, sono stati modificati vari elementi stilistici per renderne maggiormente dinamiche le proporzioni: altezza dal suolo aumentata, sbalzo posteriore ridotto e le due ruote sono posizionate ai quattro angoli; a rafforzare il suo carattere dinamico anche la nuova silhouette con le carreggiate allargate sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Visto che a breve verrà presentata ufficialmente al Salone di Ginevra, sono molte poche le informazioni rilasciate da Renault, ma da quello che è stato diffuso sappiamo che di certo la nuova Scénic proprorrà una firma luminosa distintiva con fari a forma di C equipaggiati, nelle versioni alto di gamma, con la tecnologia Led Pure Vision. Niente si sa riguardo alle specifiche tecniche, ma è probabile che l’ultima crossover della casa francese possa utilizzare la stessa piattaforma utilizzata dalla nuova Mégane e quindi anche gli stessi propulsori benzina e turbodiesel di ultima generazione, senza escludere una variante ibrida.

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Nuova Renault Talisman: ora anche nelle nostre concessionarie

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Finalmente eccola la nuova Renault Talisman, l’erede della Laguna, la berlina eletta Auto più bella dell’anno 2015. Presentata allo scorso Salone di Francoforte, dal mese corrente è disponibile nei concessionari italiani con le sue linee possenti e la losanga verticale presente sulla grossa calandra. La nuova linea stilistica scelta dalla casa francese è confermata dal design statuario, impreziosito dalle luci diurne a forma di C che scendono fino al parafango, il quale forma una splendida coppia con il profilo reso ancor più dinamico dall’aggiunta del terzo vetro laterale e dalla chrome line che la rende al tempo stesso molto elegante. Sul posteriore basso e sportivo, invece, si mettono in evidenza i gruppi ottici che rimangono accesi anche nelle ore diurne e si allungano in orizzontale verso il centro del bagagliaio. Le dimensioni (2,81 metri di passo, 4,85 di lunghezza, 1,87 di larghezza e 1,46 di altezza) garantiscono una buona abitabilità e soprattutto una grande capacità di carico, pari a 515 litri se si viaggia in cinque che diventano addirittura 1022 quando vengono abbattuti gli schienali. Restando sugli interni, nella dotazione di bordo è presente il sistema multimediale R-Link 2, già visto su altre Renault ma ora, sulla nuova Talisman, con un’estetica rivisitata ed un’ergonomia ottimizzata: attraverso di esso è possibile gestire navigatore, audio e climatizzatore tramite pulsanti di scelta rapida, sulla consolle centrale c’è un selettore aggiuntivo e sul volante sono presenti anche comandi supplementari per integrare le funzioni del touch screen da 8,7”. La gamma di lancio mette a disposizione tre livelli di allestimento. Zen, Intens e Initiale Paris, ai quali è possibile abbinare quattro diversi propulsori 1.6 sovralimentati; per i benzina ci sono due varianti turbo da 150 e 200 cavalli, entrambi accoppiabili al cambio automatico EDC a 7 marce. Per i diesel c’è il dCi 130 cavalli con cambio manuale a 6 rapporti o automatico EDC a doppia frizione, mentre il dCi da 160 cv è disponibile esclusivamente con l’EDC. Su strada il comportamento della nuova Talisman risulta ottimale grazie al sofisticato telaio 4Control, ossia con quattro ruote sterzanti, e al controllo elettronico delle sospensioni che assicurano grande agilità nella guida. Per finire con i prezzi, si parte da 30.700 per la versione Tce 150 cavalli EDC nell’allestimento Zen, e si arriva ai 43.200 euro della dCi 160 Initial Paris; dopo il lancio della berlina arriverà anche la station wagon, in primavera, che a parità di allestimenti e motori avrà un prezzo superiore di 750 euro.

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Salon Rétromobile: dove la storia incontra il record

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Dal 3 al 7 febbraio l’appuntamento per tutti gli amanti delle auto d’epoca è stato, senza dubbio, quello di Parigi. Nella capitale francese, precisamente al Parc des expositions de la Porte de Versailles, si è tenuta, infatti, la quarantunesima edizione del Salon Rétromobile.  I numeri sono naturalmente quelli di una fiera che, nel suo genere, è tra le più importanti del mondo: 120.000 metri quadrati di area espositiva, 120.000 visitatori e oltre 500 veicoli storici. Tantissimi anche i costruttori che hanno preso parte all’evento incantando gli appassionati e i collezionisti con le loro proposte.  Vediamo quali sono state le vetture che hanno catalizzato l’attenzione dei presenti. Partiamo da Renault, realtà che non ha certo voluto sfigurare in questa importante kermesse. Sono ben diciassette le vetture da gara esposte tra cui quattro le auto da competizione Alpine: Alpine M65 del 1965, una Alpine A366 monoposto del 1973, una Alpine A310 Gruppo 4 del 1976 e la Renault Alpine A442 B che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1978. Presente, naturalmente, anche il marchio DS con cinque modelli storici. Parliamo della DS Coupè Bossaert GT 19 del 1963, della DS 20 Pallas del 1974, della DSpècial e 1972, della SM del 1975 e, per concludere, presente anche la SM OR.  In casa Citroen non possiamo non partire parlando della Mehari o meglio della E-Mehari che, a distanza di quarant’anni, torna a far sognare e a donare il senso di libertà che solo una vettura che fa rima con vacanza al mare può trasmettere. Vettura totalmente elettrica, con carrozzeria in plastica e con interni integralmente lavabili la E-Mehari è stata esposta in compagnia della  C6, della Traction e della storica 2CV in versione furgone (che quest’anno spegne 65 candeline)  e della  CX,  vettura che ha segnato gli anni settanta. Non ha voluto certamente sfigurare Peugeot che ha risposto presente al,’appuntamento con la celebrazione della sua elegante identità attraverso lo slogan ‘L’Automobile e la Donna”.  Tra le diverse vetture presenti, i visitatori hanno potuto ammirare la Peugeot HX1 ma anche le Darmant Peugeot che hanno tracciato la storia con i premi e riconoscimenti che hanno fatto mettere in bacheca alla casa del Leone. Tanta quindi la presenza e l’offerta dei marchi francesi del mondo dell’auto, ma come sappiamo il  Salon Rétromobile ha un carattere internazione e attira anche tante realtà straniere. E’ il caso, ad esempio, Jaguar e Land Rover, alla loro prima partecipazione ufficiale all’evento parigino. Un esordio festeggiato al meglio con uno stand di 400 metri quadrati dove sono stati esposti sei modelli e presentato il reparto Heritage Parts department, specializzato nel restauro. A rappresentare il nostro Belpaese ci ha pensato la Carrozzeria Touring Superleggera con due vetture che sono davvero l’esempio della bellezza e importanza del made in Italy. Quali? Naturalmente la Ferrari e la Maserati. A riportarle agli splendori di un tempo ci hanno pensato i membri della divisione restauro che hanno riconsegnato a questa kermesse una Ferrari 275 GTS con motore 12 cilindri V12 di 60 gradi. E non una qualsiasi, ma quella appartenuta alla famosa attrice Raquel Welch. Quanto alla Maserati, parliamo invece di un esemplare unico: la AG Gran Sport coupé realizzata da Frua nel 1952 per il salone di Torino. Nemmeno a dirlo, in quell’occasione il successo fu grandissimo. Ma la quarantunesima edizione del Salon Rétromobile di Parigi passerà alla storia anche per un grande record. L’attesa asta curata da Artcurial si è infatti conclusa con una vendita da cifre folli. Ci sono voluti ben 32.075.200 euro (diritti d’asta compresi) per portarsi a casa la Ferrari 335S Spider Scaglietti numero di telaio 0674: adesso quella con il valore più alto della storia del Cavallino. L’automobile era appartenuta a Pierre Bardinon, grandissimo collezionista venuto a mancare nel 2012. L’asta è durata solamente tredici minuti per una la compravendita di vettura che passerà alla storia come la più pagata (almeno in euro) appunto  durante un’asta.